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3. Modalità e Caratteristiche dell’Occupazione Romana nelle Midlands

3.1. Sinossi dei siti militari

Sono stati dunque presentati e analizzati nello specifico tutta una serie di siti compresi nell’area delle Midlands Orientali che presentano tratti comuni riconducibili all’attività dell’esercito romano e cioè siti prettamente militari, come forti e campi, o connessi ad essi secondo le arterie stradali principali. In questo quadro si è cercato di circoscrivere cronologicamente la lista dei forti escludendo quanti di essi sono ormai riconosciuti come fondazioni successive all’epoca della dinastia giulio-claudia e che in quest’area non sono presenti in gran numero. La particolare concentrazione in questa regione di siti risalenti agli anni successivi alla spedizione militare romana sull’isola si deve confrontare con la difficoltà di circoscrivere la loro datazione all’interno di una cronologia che, nonostante le lacune storiche, sappiamo densa di eventi. Di conseguenza, abbiamo cercato quando possibile di evidenziare e affinare le date a disposizione per i siti che dobbiamo trattare. Questo tentativo, sebbene debba accettare compromessi, congetture e un certo margine d’incertezza, sembra necessario alla luce delle informazioni deducibili dalla posizione e dalle caratteristiche dei vari siti e dalle riflessioni che abbiamo proposto in termini di organizzazione dell’occupazione romana e di distribuzione in rapporto alla viabilità e al popolamento locale. A questo punto è necessario tentare di organizzare una visione complessiva di questi siti e valutare nello specifico se è possibile rintracciare degli elementi comuni che possono aiutare in questo lavoro di analisi e che possono favorire la comprensione dell’operato dei legionari in questo territorio, che è comunque connesso inestricabilmente con le vicende che riguardano l’intera provincia di Britannia nei suoi primi anni di vita. I siti trattati sono stati riuniti in una tabella per permettere una visione d’insieme e riassumere quanto è stato detto e analizzato delle loro caratteristiche. In alcuni casi sono state integrate le informazioni di dimensioni e datazione quando non sono state fornite nel testo. Chiaramente, per quanto abbiamo cercato di circoscrivere la questione cronologica, ogni riflessione può essere migliorata, raffinata o anche talvolta smentita da futuri sviluppi nella ricerca, che nondimeno sono necessari e auspicabili.

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Località Tipologia

tradizionale

Etta

ri Data Percorso stradale

Great Casterton 1 Auxiliary 2,4 45-50 Ermine Street

Great Casterton 2 Auxiliary 2 70 ca Ermine Street

Water Newton Auxiliary 2,18 ? (50s?) Ermine Street

Ancaster Marching Camp 11,3 43-47 Ermine Street

Ancaster Auxiliary? 4,5? <70 Ermine Street

Lincoln? Vexillation/Legionary F. ? 43-54 Ermine Street Lincoln Legionary Fortress 16,6 54-60 Ermine Street

Wingston Parva Fortlet 0,8 43-47 Watling Street

Cave's Inn Non militare >70 Watling Street

East Stoke (Ad Pontem) Fortlet 0,8 43-54? Fosse Way Brough (Crocacalana) Auxiliary? 3,25? >50? Fosse Way Castle Hill (Margidunum) Auxiliary? ? >50 Fosse Way High Cross (Venonis) Non militare >70 Fosse Way

Vernemetum Non militare ? Fosse Way

Leicester Auxiliary/Vexillation F. ? 43-47? Fosse Way e Garetree Rd Doncaster (Danum) Auxiliary 3,3 ca 70 Strada 28a (Margary 1967)

Marton Fortlet 0,8 43-54 Strada 28a (Margary 1967)

Rossington Bridge Vexillation Fortress 9,3 70 Strada 28a (Margary 1967)

Littlechester Auxiliary ? 80-90 Ryknild Street

Chesterfield Auxiliary 2,8 80-90 Ryknild Street

Templeborough Auxiliary 2,2 50-60 Ryknild Street

Pentrich 1 Fortlet 0,6 50-60? Ryknild Street

Pentrich 2 Fortlet 0,1 50-60? Ryknild Street

Longthorpe Vexillation Fortress 10 43-48 Strada 25 (Margaray 1967)

Calverton 1 Marching Camp >8 ? \

Calverton 2 Marching Camp 1,7 ? \

Farnsfield Marching Camp 3,9 ? \

Gleadthorpe Plantation Marching Camp 3,3 ? \

Holme Marching Camp >9,3 43-47? \

Newton-on-Trent 1 Marching Camp 9,4? ? \

Newton-on-Trent 2 Marching Camp ? ? \

Water Newton Marching Camp ? ? \

Broxtowe Vexillation Fortress >8 50-60 \

Newton-on-Trent Vexillation Fortress 9 ca 43-54 \ Osmanthorpe Vexillation Fortress 8,8 50-60 \

Tabella 3 - Siti romani delle Midlands Orientali citati nel testo. La data indica il periodo di fondazione e rispetta l’opinione generalmente accettata; il punto interrogativo sta a segnalare un’incertezza dovuta prevalentemente alla mancanza di dati archeologici precisi.

Partendo da questa base è possibile presentare la distribuzione di questi forti sul territorio e tentare conseguentemente di evidenziarne per quanto possibili le fasi di sviluppo, oltre che il rapporto topografico con gli insediamenti dell’età del ferro che

78 abbiamo presentato in precedenza. Nel far ciò è opportuno distinguere i forti dai campi temporanei, secondo le motivazioni precedentemente esposte. Proponiamo quindi la collocazione dei forti romani all’interno dell’area presa in esame in associazione con la viabilità1. La situazione proposta, associata con la tabella proposta in precedenza, mostra un quadro sincronico che non permette osservazioni specifiche, ma un aspetto importante da evidenziare è probabilmente la concentrazione di forti e campi, talora di grandi dimensioni, lungo le colline del Nottinghamshire e nella valle del Trent, in buona sostanza ignorate dalla viabilità. Su questa caratteristica, talvolta interpretata come una specie di fortificazione di confine2, sarà necessario tornare in seguito.

Il passo successivo è cercare di stabilire quali possono essere i siti occupati nella fase immediatamente successiva all’arrivo dei romani sull’isola. In questo caso presentiamo una cartina con i siti che generalmente gli autori e le tracce archeologiche possono far attribuire con qualche certezza a quest’epoca3. Si nota che diversi siti hanno una

attribuzione incerta. In particolare, l’intera selezione degli insediamenti lungo la Fosse Way ha delle attestazioni cronologiche dubbie, mentre la sequenza temporale sembra più chiara lungo Ermine Street e lungo Watling Street. Per quest’ultima in particolare la datazione ha vincoli più precisi perché legata dal percorso viario ai siti all’interno del territorio dei Cornovii, su alcuni dei quali, come le fortezze di Mancetter e Wall, c’è maggior sicurezza per una datazione vicina agli anni della spedizione4. Per i siti della Fosse Way, inoltre, gran parte delle datazioni non si affidano a dati archeologici esatti ma sono sostanzialmente eredità delle riflessioni di Webster sulla possibile creazione da parte di Aulo Plauzio o del suo successore e per questo passibili di revisione. Per quanto ci riguarda quindi la correlazione fra i siti lungo Ermine Street è un elemento di datazione maggiormente attendibile quando avvalorato da elementi di datazione archeologici e dalla commistione di elementi temporanei come i campi di marcia presso Water Newton e Ancaster uniti a impianti più stabili come Longthorpe e le tracce della presenza legionaria a Lincoln precedente alla fortezza legionaria. Da questo punto di vista ci sentiamo di proporre una datazione al periodo immediatamente successivo alla conquista anche al forte stabile che si viene a realizzare ad Ancaster, in linea con la datazione degli altri siti militari di Longthorpe, Water Newton, e probabilmente Lincoln. A riguardo saranno necessari studi ulteriori, ma il doppio fossato osservato in tutti

1 V. cartina 13.

2 Webster 1993, 93 e ss. 3 V. cartina 14.

79 questi siti, unito alla sua dislocazione a distanze regolari rispetto agli altri forti della zona che abbiamo rilevato in precedenza e anche alla presenza di campi temporanei presso Water Newton e Ancaster, può far ipotizzare una loro realizzazione sistematica sulla base delle posizioni occupate al momento della prima avanzata in questo territorio. Un’altra situazione degna di riguardo è quella del sito di Osmanthorpe, la cui datazione può essere anticipata alla piena età claudia. Considerato anche il suo rapporto diretto con il sito di Ad Pontem non ci sembra sbagliato includerlo in questo quadro, ma anche qui il discorso resta aperto, vista la sequenza di campi temporanei dell’area che necessita una trattazione separata. Da quanto abbiamo dedotto possiamo dunque proporre una distribuzione degli insediamenti militari riferibile al primo periodo dell’’occupazione romana nell’area5. Questa dislocazione dei siti non comprende la

realizzazione della Fosse Way che viene quindi vista come compiuta in una seconda fase volta a collegare in maniera più omogenea ed efficace l’occupazione territoriale e soprattutto militare dell’area6. Per questa sua funzione restano fondamentali le parole

con cui viene descritta da Jones e Mattingly nella loro opera:

Rather than being a front line, we should perhaps envisage its function as a rearward communication route, uniting the battlegroups formed around the II legion in the south west, the XX Valeria in South Wales, the XIV Gemina in mid-Wales and the IX Hispana in the north-east Midlands.7

Alla luce di questo ragionamento è interessante notare come la Fosse Way non continui in maniera rettilinea una volta discesa nella valle del Trent da Margidunum a Lincoln, ma pieghi avvicinandosi al fiume presso Thorpe by Newark, dove il forte di Ad Pontem controlla il guado sul fiume Trent all’altezza della viabilità per la fortezza di Osmanthorpe. Questa caratteristica potrebbe indicare una realizzazione di questa viabilità principale successiva all’installazione dei forti nella valle del Trent, ignorando appunto quelli precedenti nei siti di Holme e Newton on Trent e connettendosi invece, anche se in maniera indiretta, al successivo sito di Osmanthorpe. La realizzazione della Fosse Way verrebbe quindi a coincidere con un momento di cristallizzazione e organizzazione definitiva della viabilità principale nella zona. Un altro elemento interessante da osservare a riguardo è che questo criterio di selezione porta

5 V. cartina 14. 6 Bishop 2014, 41-43. 7 Jones & Mattingly 1990, 94.

80 all’esclusione di siti come Vernemetum e Margidunum, la cui attribuzione come siti di origine militare è come abbiamo visto fortemente in dubbio.

Partendo dai presupposti fissati con la precedente cartina, proponiamo quindi un’ipotesi di disposizione degli insediamenti militari che comprende anche la Fosse Way e quindi collocabile in un momento successivo alla stabilizzazione dell’attività romana in queste zone8. Data questa disposizione si presenta il problema di riconoscerne una datazione per questo secondo periodo di occupazione nell’arco compreso tra la tarda età claudia e l’inizio dell’età flavia e per rendere l’operazione più chiara proponiamo la tabella degli insediamenti che abbiamo considerato in quest’ultima cartina.

Località Tipologia tradizionale Ettari Data Percorso stradale

Great Casterton 1 Auxiliary 2,4 45-50 Ermine Street

Water Newton Auxiliary 2,18 45-50? Ermine Street

Ancaster Auxiliary? 4,5? <70 Ermine Street

Lincoln Legionary Fortress 18 54-60 Ermine Street

Thorpe (Ad Pontem) Fortlet 0,8 43-60 Fosse Way

Brough (Crocacalana) Non militare 50-60 Fosse Way Castle Hill (Margidunum) Non militare? 50-60 Fosse Way

Vernemetum Non militare 50-60 Fosse Way

Leicester Non militare 50-60 Fosse Way e Garetree Rd

Doncaster (Danum) Auxiliary 3,3 ca 70 Strada 28a (Margary 1967)

Marton Fortlet 0,8 50-54 Strada 28a (Margary 1967)

Rossington Bridge Vexillation Fortress 9,3 70 Strada 28a (Margary 1967)

Broxtowe Vexillation Fortress >8 50-60 \

Osmanthorpe Vexillation Fortress 8,8 50-60 \

Tabella 4 - Località di riferimento per la seconda fase dell'occupazione. La data indica il periodo di fondazione del sito.

La realizzazione della Fosse Way sembra quindi da circoscrivere ad un momento a cavallo fra l’impero di Claudio e di Nerone. In questa forbice temporale però si colloca l’elemento dirimente della datazione della prima età della Britannia romana che è l’insurrezione di Boudicca ed esso è stato spesso considerato come un momento di passaggio da una fase espansiva e militarmente propositiva ad un periodo di assestamento nella dominazione romana. L’ipotesi più probabile è quindi che la realizzazione della Fosse Way sia avvenuta nel periodo di maggior attività militare e che di conseguenza possa essere databile agli anni cinquanta del I secolo, come deducibile anche da alcune delle datazioni proposte. Una volta inquadrata in questo modo la

81 situazione della distribuzione dei siti militari nella zona in rapporto alla viabilità e alla cronologia, è possibile allora affrontare la particolare situazione presentata dalla valle del Trent su basi più solide.

Abbiamo già descritto la situazione molto peculiare di quest’area delle Midlands Orientali e la sua particolare commistione di forti stabili scollegati dalla viabilità principale e campi temporanei, la cui rispettiva distribuzione e in generale la posizione rispetto alla topografia del luogo sembra essere potenzialmente molto interessante9. Abbiamo visto come sul lato occidentale del fiume Trent vengano a sorgere due siti di dimensioni importanti, cioè Holme e Newton on Trent a non molta distanza l’uno dall’altro, circa 14 km: di nuovo una distanza significativa. Il primo come abbiamo visto è un campo di marcia che occupa una posizione centrale e rilevante nella pianura del Trent mentre il forte stabile è più vicino all’importante punto di attraversamento presso il forte di Marton e in posizione più ravvicinata al fiume, tant’è che non sembra essere stato posizionato in maniera da sfruttare al meglio le possibilità del terreno, vista la presenza della collina vicina che abbiamo già segnalato, ma piuttosto in stretta connessione con il fiume. Orientata lungo l’asse nord-sud e quindi a seguire il percorso fluviale, questo insediamento sembra quindi avere un ruolo più strategico e di connessione piuttosto che tattico nelle attività militari in questa zona. A riprova di questo va considerata anche la presenza dei due campi temporanei immediatamente a sud-est del forte, probabilmente realizzati come detto in connessione con la presenza del sito stabile perché realizzati in una posizione fortemente sfavorevole. Questa scelta è data forse dal bisogno di accampare truppe nei pressi del forte principale che era già occupato da altri soldati10, magari rinforzi in vista di qualche operazione. Purtroppo, non possiamo avere grandi garanzie archeologiche a riguardo perché l’area è stata oggetto di poche indagini archeologiche, ma se accettiamo la datazione alla prima fase della presenza romana nell’area, possiamo proporre una tale datazione anche per i campi, sebbene essi rappresentino due fasi chiaramente sovrapposte e quindi due momenti diversi, forse intercorsi nell’arco di pochi anni. Vista la posizione e la distanza, è possibile ipotizzare una connessione con il sito di Holme, che sebbene occupato per un breve periodo e posizionato in maniera favorevole, con ottima vista sui dintorni e nei pressi del probabile guado situato dove ora sorge l’omonimo villaggio. L’orientamento non è deducibile ma il suo sviluppo est-ovest fa pensare ad una stretta relazione proprio

9 V. cartina 11.

82 con il fiume e il guado. Sul lato opposto del fiume sorgono invece diversi campi temporanei e gli interessanti siti di Broxtowe e Osmanthorpe, forti stabili di dimensioni notevoli. Abbiamo visto che solo Osmanthorpe è stato studiato meglio, ma in questo caso ci troviamo di fronte a due siti che vengono datati agli anni cinquanta del secolo. In questa situazione può sembrare più difficile ipotizzare un’associazione con i diversi campi temporanei che invece sono stati trovati in quest’area. D’altra parte, è proprio fra questi campi che si può vedere un rapporto di relazione, sebbene congetturale e impossibile da confermare senza l’ausilio della datazione. La possibilità che essi possano rappresentare una serie, cioè un gruppo di campi edificato dalle stesse truppe all’interno di un unico gruppo di manovre militari, sembra alquanto plausibile ed è già stata proposta11. Purtroppo, non è possibile avere la certezza di questa interpretazione,

ma la loro disposizione è molto interessante, come abbiamo già rilevato: si trovano tutti in posizioni topograficamente rilevanti, lungo le valli fluviali degli affluenti minori del Trent che scendono dalle colline del Nottinghamshire. Inoltre, anche la distanza l’uno dall’altro è un dato interessante e può favorire l’interpretazione di questi campi come simultanei e forse una loro realizzazione in serie, dal momento che Calverton dista 5,5 km circa da Farnsfiled, che dista meno di 4 km da Osmanthorpe ma 17 da Holme, mentre lo stesso sito Calverton dista circa 12 km da Broxtowe. Gleadthorpe sembra un po’ più distante dagli altri e in qualche modo isolato, ma le tracce scoperte presso Ollerton fanno pensare alla possibile esistenza di un campo anche in questo punto12. La sua posizione è altrettanto interessante, dato che si pone a guardia di un guado sul fiume Maun, importante affluente del Trent, e soprattutto riempie la lacuna fra Farnsfield/Osmanthorpe e Gleadthorpe, dal momento che si colloca ad una distanza di 11,5 km dai primi e a circa 8,5 km dal secondo. In cartina è allora possibile apprezzare come questa disposizione sembri rivolta ad un controllo dell’area a nord di Nottingham13, sicuramente difficile da controllare anche per la presenza della famosa foresta di Sherwood, che ricopriva buona parte dell’area di nostro interesse. Contro l’ipotesi di una fondazione da parte della stessa unità e quindi di una realizzazione in serie potrebbero concorre la dimensione dei forti, abbastanza diversa come si può notare dalla tabella 3, e la presenza di due campi nettamente diversi a Calverton, uno potenzialmente in grado di ospitare un gran numero di uomini, l’altro più ridotto e che

11 Bishop 2014, 53. 12 Ordnance Survey 2016. 13 V. cartina 11.

83 sembrano ignorarsi14.

La disposizione risulta però troppo peculiare e l’ipotesi interpretativa che si può proporre è che essi facessero parte della stessa serie di manovre militari rimaste a noi sconosciute perché non raccontate dalle fonti scritte e probabilmente volte al controllo di questa regione, magari accerchiandola da più lati, se per motivi prettamente tattici o più che altro di sorveglianza non lo possiamo sapere. Certamente, la presenza della foresta può aver reso quest’area un luogo utile per attuare eventuali resistenze contro l’invasore romano e la già citata presenza dell’hillfort di Oldox Camp sembra aprire delle possibilità in questa direzione. Per quanto riguarda la collocazione cronologica di queste operazioni, non abbiamo dati diretti, ma si possono fare solo ipotesi basate sulla cronologia di quanto avviene attorno a loro, in attesa di ulteriori ricerche sul campo. Abbiamo visto come l’intera area venga ignorata dalla viabilità e come essa possa essere riferibile ad una fase lievemente successiva rispetto agli anni dell’arrivo dei romani. Inoltre, non si deve tenere da conto solo la viabilità del Lincolnshire, ma certamente anche Ryknild Street con i suoi forti deve aver rivestito un ruolo rilevante nell’occupazione romana di questa regione. Se ci basiamo su questi dati, allora probabilmente la datazione di questi forti va collocata in un momento successivo all’arrivo sulla linea del Trent dei romani, evidenziabile con la loro presenza stabile a Newton on Trent e a Lincoln, quindi alla fine degli anni quaranta del I secolo d.C., mentre l’estremo opposto è rappresentato dai siti di Ryknild Street, realizzati secondo l’opinione tradizionale, durante gli anni cinquanta del secolo, anche se alcuni siti hanno fornito datazioni successive15. Un altro punto saldo per la datazione potrebbe essere dato dall’impianto della fortezza di Osmanthorpe, la cui datazione risale agli anni cinquanta e potrebbe essere stata, forse insieme a Broxtowe, una delle basi da cui si è sviluppata l’espansione che ha portato alla presa di controllo dei Pennini meridionali con la successiva installazione di Ryknild Street16. D’altra parte la stessa Osmanthorpe può essere stata una delle basi permanenti per le attività militari rese visibili dalla presenza di questi campi temporanei. In definitiva comunque, una datazione agli ultimi anni dell’impero di Claudio o alla prima età neroniana sembra la più plausibile.

Con l’introduzione di Oldox Camp si è anticipato l’ultimo argomento da affrontare

14 V. figura 9. 15 Vedi tabella 3.

16 Quest’area presenta tra l’altro un interesse precipuo dal punto di vista minerario, poiché era già

all’epoca sfruttata per le sue risorse minerali; questo potrebbe essere uno dei motivi della realizzazione di Ryknild Street, cfr. Todd 1991, 15.

84 riguardo la disposizione dei siti militari nelle Midlands e cioè il rapporto con gli insediamenti di epoca precedente. La carta successiva mostra la distribuzione dei siti romani e di quelli locali riferibili all’LPRIA, che abbiamo in parte già presentato nel capitolo precedente17. Alla luce di quanto visibile dalla cartina, si nota come solo nei casi di Leicester, Lincoln e Ancaster ci troviamo davanti ad un rapporto diretto fra un sito dell’età del ferro e un sito romano, e solo nel caso di Ancaster c’è un’effettiva sovrimposizione dell’insediamento romano a quello precedente. L’occupazione militare romana sembra quindi aver puntato a distribuire i propri forti e campi nelle posizioni più funzionali e attente alle necessità strategiche e di comunicazione, con il controllo di punti chiave del territorio, piuttosto che con la sottomissione diretta dei centri indigeni più importanti: in tal senso ad esempio è interessante la situazione del sito di Dragonby, forse uno dei più sviluppati per l’LPRIA del Lincolnshire, ma raggiunto solo in epoca successiva a quella dell’arrivo nella zona da parte dei romani18. Ma l’informazione più

interessante che si ricava dallo studio di questa disposizione è la mancanza totale di campi temporanei e la scarsa presenza di forti nella parte più meridionale delle