dai comma 180 della legge 107 del 2015 ed approvati nel Maggio 2017.
Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di forma-zione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secon-daria.
Il decreto:
1. delinea l’articolazione del percorso unitario di accesso e formazio-ne ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente:
- della scuola secondaria,
- dell’insegnamento tecnico-pratico
2. elenca i criteri e le metodologie da adottare al fine di realizzare un percorso unitario tra formazione e accesso ai ruoli.
3. prevede l’emanazione con cadenza triennale del bando di concor-so sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili.
Promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabili-tà e riconoscimento delle differenti modalidisabili-tà di comunicazione.
Il decreto:
1. aggiorna, riorganizza e razionalizza i provvedimenti vigenti in materia di inclusione scolastica.
2. chiarisce chi sono i beneficiari di specifiche misure di inclusione scolastica peculiari per i minori disabili.
3. prevede che, le classi con la presenza di bambini con disabilità certificate non abbiano più di ventidue alunni, fermo restando il numero minimo di alunni e studenti per classe previsto dalla normativa vigente.
Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i per-corsi dell’istruzione e formazione professionale.
Il decreto:
1. supera la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzio-ne tecnica;
2. supera la sovrapposizione dei percorsi dell’istruzione professio-nale con quelli di formazione professioprofessio-nale (Ie FP) di competenza delle Regioni:
3. prevede il raccordo tra l’istruzione professionale e le istituzioni formative in modo stabile e strutturato:
4. riconosce alle scuole la possibilità di ampliare l’offerta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica profes-sionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale:
5. potenzia gli indirizzi di studio quinquennali dell’istruzione pro-fessionale:
6. prevede la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di “Scuole professionali”.
Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia, al fine di garantire ai bam-bini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della con-tinuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie.
Il decreto:
1. valorizza l’esperienza educativa dalla nascita a sei anni:
2. elimina la cesura tra i due periodi dell’infanzia, fornendo indica-zioni e linee guida per servizi educativi e di istruzione di qualità.
Garanzia dell’effettività del diritto allo studio su tutto il territo-rio nazionale, nel rispetto delle competenze delle regioni in tale materia, attraverso la definizione dei livelli essenziali delle pre-stazioni, sia in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio, sia in relazione ai servizi strumentali; potenziamento della Carta dello studente, tenuto conto del sistema pubblico per la gestione dell’identità digita-le, al fine di attestare attraverso la stessa lo status di studente e rendere possibile l’accesso a programmi relativi a beni e ser-vizi di natura culturale, a serser-vizi per la mobilità nazionale e in-ternazionale, ad ausili di natura tecnologica per lo studio e per l’acquisto di materiale scolastico, nonché possibilità di associare funzionalità aggiuntive per strumenti di pagamento attraverso borsellino elettronico.
Il decreto:
1. nel voler garantire il diritto allo studio di tutti gli studenti iscritti e frequentanti le scuole statali e paritarie:
- riorganizza le prestazioni, per il sostegno allo studio;
- definisce le modalità per l’individuazione dei requisiti di eleg-gibilità per l’accesso alle prestazioni da assicurare sul territorio nazionale;
- individua i principi generali per il potenziamento della Carta dello studente.
Promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazio-ne del patrimonio e della produziovalorizzazio-ne culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica.
Il decreto:
1. prevede che il MIUR, L’INDIRE, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, L’A-FAM, gli ITS e gli ISTITUTI DI CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO con-corrano a realizzare un sistema coordinato per la progettazione e la promozione della conoscenza delle arti e della loro pratica.
Revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all’estero al fine di rea-lizzare un effettivo e sinergico coordinamento tra il Ministero de-gli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nella gestione della rete scolastica e della promozione della lingua italiana all’estero.
Il decreto:
1. aggiorna gli ordinamenti;
2. rafforza la missione di promozione della cultura italiana all’estero;
3. razionalizza le norme sul personale all’estero.
Adeguamento della normativa in materia di valutazione e certi-ficazione delle competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato, anche in raccordo con la normativa vigente in materia di certificazione delle competenze.
Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di:
• non bocciatura degli alunni del primo ciclo;
• semplificazione del numero di prove scritte agli esami con-clusivi del primo ciclo:
• semplificazione nell’attribuzione della valutazione finale:
• presidenza delle commissioni d’esame attribuita al dirigente scolastico;
• esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con la riduzione a due delle prove scritte, l’eliminazione della pro-va multidisciplinare predisposta dalla commissione;
• potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro;
• eliminazione della prova scritta a carattere nazionale della prova Invalsi dall’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione;
• effettuazione della prova in un altro momento dell’anno sco-lastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di am-missione all’esame;
• integrazione delle prove di italiano e matematica con un’ul-teriore sezione per la rilevazione dell’apprendimento della lingua inglese;
• definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e del-le competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado;
• istituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, a cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale
• previsione di un’apposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione.
IL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO