ANALISI DEGLI ESITI DELLE VALUTAZIONI DA GORIZIA A ROMA, TRA ITALIA ED EUROPA
4.3.6 Dalla Siria
259 cfr UNHCR “Linee guida dell’Unhcr sull’eleggibilità per la valutazione della necessità di protezione
internazionale dei richiedenti asilo provenienti dall’Eritrea” 20 aprile 2011 al sito www.unhcr.it/.
Il conflitto in Siria iniziato nel 2011 ha spinto moltissime persone a fuggire dal Paese, in Europa le richieste di asilo di cittadini siriani sono cresciute nell’ultimo anno in modo esponenziale.
Nella primavera del 2011 anche in Siria iniziarono proteste e rivolte nelle piazze contro il governo di Bassar Al-Hassad che utilizzò l’esercito per reprimere le manifestazioni. Gli scontri, inizialmente asimmetrici per la disparità di forze, si sono sviluppati in una vera e propria guerra civile, con forze armate contrapposte ma anche con una progressiva diversificazione della stessa opposizione al regime: milizie e gruppi diversi caratterizzati da appartenenze politiche, etniche e religiose. La situazione si è resa molto complessa e soprattutto violenta: quotidiani sono i rapporti di indiscriminate violenze, uccisioni di civili, maltrattamenti e torture che hanno comportato una situazione di estrema gravità umanitaria. Dall’inizio del conflitto il numero di persone in fuga è cresciuto enormemente: su una popolazione di 20 milioni di persone si calcolano circa 6 milioni di sfollati interni, 2,4 milioni di profughi e 140 mila morti con 50 mila vittime civili, 7 mila dei quali bambini261. La maggior parte delle persone in fuga dalla Siria, soprattutto donne e bambini, rimane nei paesi vicini, per la volontà di restare vicino al proprio Paese, dove padri e mariti combattono, o nella speranza di un rientro a breve, ma anche perché vi è l’impossibilità di lasciare i campi profughi allestiti nei paesi di confine e intraprendere viaggi costosi verso l’Europa, dove i controlli ai confini, in particolare fra Turchia e Grecia e fra Turchia e Bulgaria, rafforzati dall’agenzia Frontex, rendono sempre più difficile l’accesso ai territori della Ue per chiedere asilo. Questa situazione comporta un’estrema pressione sui paesi confinanti, crisi umanitaria nella regione e difficoltà nel reperire risorse per fornire adeguata assistenza socio-sanitaria e di accesso ai servizi. L’Unhcr ha calcolato che in gennaio 2014 864 mila profughi siriani si trovavano in Libano, 576 mila in Giordania, 565 mila in Turchia , 211 mila in Iraq e 132 mila in Egitto262. Un
fenomeno destinato a crescere, con arrivi più massicci anche in Europa che fin’ora ha accolto solo il 2,2% del totale dei profughi.
261 Dati forniti dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria e pubblicati sull’Avvenire, edizione del
15 febbraio 2014.
262 Distribuzione dei rifugiati siriani nei Paesi della regione medio-orientale aggiornata al 20 gennaio 2014 -
Richiedenti asilo dalla Siria in Europa 0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 2010 2011 2012 2013 figura 11
Nel 2013 i richiedenti asilo siriani in Europa risultano essere stati 53.235, il 31% sono stati accolti in Svezia e il 24% in Germania. Ma il numero dei profughi potrebbe essere molto superiore, come segnala ad esempio il rapporto 2012-2013 dell’AIDA (Asylum Information Database) che riporta il fatto che in Grecia nel 2012 solo 275 siriani avevano presentato richiesta di asilo mentre erano stati registrati quasi 8 mila arresti di cittadini siriani per immigrazione illegale. L’accesso alla procedura di asilo in Grecia è difficile e il sistema di accoglienza deficitario, pertanto è molto probabile che la maggior parte dei siriani in Grecia abbia scelto di non chiedere asilo, come pure in altri paesi europei. Ad esempio in Italia l’IOM nel settembre 2013 riportava che nei primi sei mesi del 2013 sulle coste meridionali erano sbarcati circa 2800 siriani, nel gennaio 2014 ha aggiornato il dato a 11300, mentre da fonte Eurostat solo 700 hanno chiesto asilo nel nostro Paese. I dati vanno comunque verificati quando tra maggio e giugno la Commissione Nazionale pubblicherà il resoconto completo per il 2013. L’Italia è considerata un Paese di transito, dove passare per raggiungere la meta verso altri Stati europei: è ad esempio significativa la notizia divulgata dalla stampa nell’ottobre scorso, che riportava la presenza di centinaia di cittadini siriani alla Stazione di Catania alla ricerca di trasferimento verso i paesi del nord Europa263. Secondo l’Easo inoltre molti siriani già
presenti in Europa hanno presentato domanda di asilo come richiedenti “sur place”. La risposta dei paesi della Ue alle richieste di asilo dei cittadini siriani è stata difforme: tra 2011 e 2013 alcuni Stati hanno inizialmente “congelato” le loro richieste a causa della situazione instabile ed incerta, altri hanno invece concesso alti tassi di
protezione, prevalentemente la protezione sussidiaria, dopo l’inasprirsi del conflitto. Da notare che sia Germania che Svezia concedono, secondo una loro normativa interna, una protezione temporanea ai siriani, e la protezione internazionale viene concessa solo in casi accertati di circostanze di persecuzioni, violenze e discriminazioni individuali. Anche il Regno Unito concede permessi di permanenza temporanei piuttosto che incoraggiare la richiesta di asilo264. Non si è stati in però grado di reperire il dato effettivo degli ingressi dei cittadini siriani nei vari Stati per raffrontare il dato con le richieste di asilo.
Il CEAS è messo alla prova in questa situazione: ha criticato le discrepanze tra gli Stati e ha sollecitato un miglior accesso alle procedure di asilo, il miglioramento dell’accoglienza e un aumento dei tassi di protezione per i siriani.
L’Unhcr nelle ultime linee guida invita gli Stati ospitanti i richiedenti asilo siriani a non rinviare in patria le persone di questo Paese che sono stati diniegati, e consiglia di rivedere comunque le decisioni di diniego alla luce delle ultime indicazioni ed evoluzioni del conflitto265.
Tabella 14
2010 2011 2012 2013 Richiedenti asilo dalla Siria in UE 5010 8145 24115 50470 Richiedenti asilo dalla Siria in Italia 50 540 355 695 % rich in Italia 1,0% 6,6% 1,4% 1,3%
In Italia i numeri dei richiedenti asilo siriani tra 2012 e 2013 sono stati contenuti, ma il numero è destinato ad aumentare.
Tabella 15
Variazione della percentuale di riconoscimento di protezione in prima istanza dei cittadini siriani
status prot. suss. prot uman. tot. Protezione Gorizia 2010 50,0% 50,0% 0,0% 100,0% Gorizia 2011 20,0% 60,0% 0,0% 80,0% Gorizia 2012 25,0% 55,0% 0,0% 80,0% Gorizia 2013 57,7% 23,0% 0,0% 80,7% Italia 2010 41,6% 33,3% 8,3% 83,2% Italia 2011 24,0% 33,3% 12,0% 69,3% Italia 2012 44,1% 46,5% 2,3% 92,9% Italia 2013 33,3% 19,2% ? % ? Europa Ue 2010 21,7% 1,6% 2,5% 25,8%
264 fonte EASO “Relazione annuale sulla situazione dell’asilo nell’Unione Europea 2012”, giugno 2013,
pagg. 30-33
265 UNHCR “International Protection Considerations with regard to people fleeing the Syrian Arab Republic,
Europa Ue 2011 37,0% 5,4% 3,0% 45,4% Europa Ue 2012 32,0% 58,0% 1,0% 91,0% Europa Ue 2013 26,8% 61,6% 1,2% 89,6%
Per Ue e Italia 2013 dati tratti da Asylum and new asylum applicants by citizenship, age and sex Annual aggregated data (rounded) [migr_asyappctza] al 14-3-2014
Tabella 16
Percentuali di riconoscimento di protezione ai cittadini siriani nei maggiori paesi di accoglienza della UE
2010 2011 2012 2013 domande 2035 3435 7930 12855 decisioni 98,00% 28,60% 97,80% 71,50% GERMANIA status 16,30% 39,60% 25,60% 31,50% sussidiaria 1,00% 2,50% 70,60% 63,00% prot. uman. 1,50% 1,50% 0,06% 0% tot. Protezione 18,80% 43,60% 96,26% 94,50% 2010 2011 2012 2013 domande 450 640 7920 16540 decisioni 92,20% 82,80% 56,40% 77,80% SVEZIA status 10,80% 17% 25,20% 14,80% sussidiaria 2,40% 8,50% 66,20% 73,60% prot. uman. 8,40% 1,80% 0,10% 0,03% tot. Protezione 21,60% 27,30% 91,50% 88,43% 2010 2011 2012 2013 domande 165 515 1305 2040 decisioni 115% 69% 88,10% 82,80%
REGNO UNITO status 18,40% 39,40% 75,60% 85,20%
sussidiaria 0 0 3% 0,60%
prot. uman. 2,60% 1,40% 1,30% 0,30% tot. Protezione 21,00% 40,80% 79,90% 86,10%
La percentuale in azzurro delle decisioni prese rispetto alle domande presentate evidenzia che una percentuale delle domande ha ottenuto una diversa soluzione: in Germania e Svezia i cittadini siriani possono ottenere protezione temporanea in base a una normativa interna
.
Per completare l’analisi delle provenienze maggiormente rappresentate dei richiedenti asilo in Italia ed in Europa, non si possono tralasciare i turchi, i senegalesi, i bengalesi e per l’Europa i richiedenti dalla Russia.