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16 Azioni preliminari alla progettazione di PES

16.3 Sistema Socio-Ecologico della Foresta di Ampezzo

Sistemi di risorse e risorse unitarie: la Foresta di Am-pezzo (evidenziata in rosso in figura 16.5) è proprietà comunale per 3064 ettari, di cui 1.661 ettari hanno fun-zione produttiva.

L’intera proprietà è soggetta ad un Piano di Gestione silvo-pastorale comunale (Piano di Gestione della Fo-resta di Ampezzo, 2012). Le tipologie foFo-restali presenti risultano piuttosto varie, grazie all’ampia estensione

Fornitori

Veneto Agricoltura

Servizi Ecosistemici

Istituzione Beneficiari

• Visitatori della foresta

• Consumatori di prodotti legnosi Co-producono,

preservano, danneggiano

Intermediari: guide naturalistiche, associazione Cimbri del Cansiglio, ristoratori, aziende agricole, segherie, ditte boschive, associazioni ambientalistiche, Consorzio Alpago Cansiglio, aziende di seconda lavorazione nel settore del legno

Beneficiano-Danneggiano Sinergia-Antagonismo

Indipendenze sociali SE di provavigione

(legname)

SE culturali (osservazione della fauna selvatica, benessere generato dalla foresta, es. forest therapy, luoghi per l'escursionismo

Figura 16.4: rappresentazione del SES del Cansiglio (modificato da Barnaud et al., 2018).

Figura 16.5: la Foresta di Ampezzo.

La Foresta di Ampezzo

areale ed altitudinale della proprietà. Procedendo per fasce e piani altimetrici, dal basso verso l’alto, si riscontrano:

– Faggete (Carici-Fagetum e Cephalantero-Fagetum) termofile e mesoterme su suoli basici;

– Abieteti termofili su suoli neutri (consorzi misti Pi-cea-Abies);

– Consorzi misti Picea – Abies - (Fagus);

– Popolamenti di abete rosso - abete bianco con scarsa o buona partecipazione del faggio nel piano dominato;

– Popolamenti di abete rosso - abete bianco matu-ri con densa matu-rinnovazione del faggio: 50.2% abete rosso; 21,5% abete bianco; 8,7% larice; 19,6% faggio e altre latifoglie;

– Peccete microterme e subalpine o consorzio abete rosso-larice.

La partecipazione delle specie legnose in base alla massa vede una netta prevalenza di abete rosso (50.2%), una buona presenza di abete bianco (21,5%) e di faggio con altre latifoglie (19,6%) e una discreta presenza di larice (8,7%). La Foresta di Ampezzo è cer-tificata nella sua interezza secondo lo standard PEFC.

Il prelievo complessivo previsto dal Piano ammonta a 4700 metri cubi, circa il 44% dell’incremento annuale di massa legnosa delle classi di produzione. Nonostante la difficoltà di accesso che permane per alcune

parti-celle forestali, negli ultimi decenni sono stati prelevati dai 3.000 ai 4.000 metri cubi all’anno, di cui la maggior parte di legname da opera. Tra i boschi più produttivi vi sono Bernone, Flobia e Colmajer. Il volume legnoso che cade al taglio ogni anno permette la permanenza in loco di numerose ditte forestali, caso quasi unico nel panorama della montagna friulana.

Grazie a fondi europei e regionali di settore, l’ammi-nistrazione comunale ha recentemente migliorato la viabilità forestale della Foresta di Ampezzo ed incre-mentato la superficie stradale. Ciò ha permesso l’ab-battimento dei costi per l’estrazione del legname ed ha quindi consentito di ottenere un maggior ritorno eco-nomico. Oltre alla viabilità forestale, vanno considerate la strada provinciale che conduce al Lumiei, la strada turistica che conduce al Passo Pura e la strada comu-nale che conduce all’abitato di Voltois. All’interno della Foresta vi sono diverse infrastrutture ricettive, in primis malga Pura, il rifugio Tintina, la Casera Colmajer, adat-tata anche per l’osservazione faunistica, oltre alle ca-sere Campo, Veltri, Bernone e Nauleni. Vi è inoltre una fitta rete sentieristica, tra cui l’anello Nauleni, Colmajer, otto sentieri CAI, un sentiero didattico, il sentiero Tizia-na Weiss, il sentiero delle creste e diversi altri.

Sistemi di governance: come per il Cansiglio, lo studio dei diritti e della possibilità di esercitarli è stato svolto tramite lo studio del Piano di Gestione forestale e del-la legisdel-lazione nazionale e regionale. Nel caso deldel-la Foresta di Ampezzo, il diritto di accesso è garantito a tutti, essendo proprietà pubblica; la viabilità infatti è gratuita e la percorrenza delle strade e della rete sentieristica è permessa a pedoni, biciclette e cavalli.

Il diritto di estrazione delle risorse è attribuito al Co-mune per quanto concerne i prodotti legnosi (legna-me da opera e legna da ardere) e a coloro in possesso della licenza, emessa, secondo la legge regionale L.R.

12/2000, dalla Comunità Montana della Carnia per

quanto riguarda i funghi. Il Comune di Ampezzo perciò non ha ricavi diretti dalla vendita di permessi per la raccolta funghi. Il Comune ha la facoltà di concedere la raccolta di legna da ardere e residui della lavora-zione boschiva. Il Comune vieta invece il pascolo e la raccolta dello strame.

Il diritto di gestione è del Comune, che può ammini-strare la foresta nei limiti della legislazione regionale e nazionale. Il diritto di alienazione, come per le fore-ste demaniali, è inapplicabile, in quanto i beni forestali, anche dopo il passaggio dallo stato alle regioni (D.P.R.

24 Luglio 1977, n.616), sono qualificati come beni pa-trimoniali indisponibili. È bene sottolineare tuttavia come nella legislazione, quando si fa riferimento alla

“foresta”, si consideri fondamentalmente il legname e i prodotti forestali non legnosi, mentre non si parla specificatamente di Servizi Ecosistemici culturali o di regolazione, che sono considerati beni pubblici.

Portatori d’interesse: per l’individuazione degli attori, o portatori di interesse, è stata svolta un’indagine e un’intervista a esperti, tra cui un rappresentante della Pro Loco Ampezzo. L’indagine si è concentrata princi-palmente sui portatori d’interesse nell’ambito dei ser-vizi ecosistemici culturali nell’area di Ampezzo. Sono stati compresi anche i cinque Comuni limitrofi (Pre-one, Sauris, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Socchieve), in quanto parte di una rete turistica e perché spesso organizzati per iniziative comuni. Per ogni Comune è stata esaminata la presenza di operatori di musei, associazioni culturali, associazioni sportive, attività di ricezione (ad esempio alberghi e alberghi diffusi), ri-storazione e presenza di guide naturalistiche o alpine.

Come per la matrice sviluppata per l’area del Cansi-glio, per l’area di Ampezzo i portatori d’interesse sono stati organizzati in una matrice potere-interesse consi-derando i loro ruoli, le loro attività e obiettivi.

La seguente matrice (fig. 16.6) riguarda i SE fornitura:

A

Impresa boschiva Sbrizzai Nicola

Impresa boschiva Soc. Agricola "Dolomitis Legnami"

Segheria Cartolezzi

Michele Benedetti (Sindaco di Ampezzo) Consorzio Boschi Carnici

Legno Servizi Soc. Coop.

C

Legnostile F.lli Plozzer

D

interesse

Potere

Figura 16.6: la matrice potere-interesse dei portatori d’interesse dei SE di fornitura ad Ampezzo.

Figura 16.7: la matrice potere-interesse dei portatori d’interesse dei SE culturali ad Ampezzo.

La matrice potere-interesse è stata sviluppata in fase preparatoria, al fine di mappare la disposizione dei potenziali SHs in relazione al loro interesse e potere, in base all’esperienza maturata nell’approccio parte-cipato in Cansiglio.

Nel riquadro A (fig. 16.6), i “portatori d’interesse ope-rativi”, sono inclusi tutti i membri della rete d’impre-se FriûlDane: d’impre-segherie, impred’impre-se boschive e aziende di seconda lavorazione, come ad esempio Legnolandia S.r.l. e Pontoni Legnami S.r.l. Legnostile F.lli Plozzer è anch’essa una azienda di seconda lavorazione, tutta-via non fa parte della rete d’imprese e potrebbe essere meno interessata ad essere coinvolta sul tema della biodiversità e del marchio eventuale, non essendo in-serita nel gruppo con interesse comune, perciò può essere inserita nel riquadro C, come un portatore di interesse marginale. Legno Servizi è stata inserita nel riquadro B, tra i portatori d’interesse chiave, poiché, pur non avendo potere decisionale come il Comune di Ampezzo o il Consorzio Boschi Carnici, che hanno in gestione la Foresta, ricopre un ruolo come incaricato nel progetto BIOΔ4. La Società Coop. Legno Servizi ha per prima proposto l’argomento del progetto riguar-dante un marchio che premi la biodiversità e svolge un ruolo di coordinamento all’interno di FriûlDane.

La seguente matrice potere-interesse (fig. 16.7) è stata creata per i SE culturali.

Il riquadro A (fig. 16.7) è composto dagli SHs che hanno dimostrato interesse per l’invito e che si suppone par-tecipino al processo partecipato. Questi sono in pre-valenza portatori d’interesse legati al turismo e sono portatori d’interesse operativi. I ristoratori e i gestori delle strutture ricettive invece sono stati inseriti nel riquadro C, poiché sono coinvolti in maniera meno di-retta con la Foresta. In questo riquadro vi sono anche i portatori d’interesse di Sauris, un comune limitrofo, che in quanto non appartenenti al Comune di Ampez-zo potrebbero non essere altrettanto interessati. Nel riquadro B, tra i portatori d’interesse chiave, invece sono inseriti i portatori d’interesse detti “chiave”, in quanto hanno potere decisionale e interesse per i SE culturali. Tra questi il gruppo GOL Alta Carnia, che ha compiti di manutenzione, sorveglianza e monitoraggio ambientale, il Consorzio Boschi Carnici, che ha in ge-stione una parte della Foresta di Ampezzo, ed infine il Comune di Ampezzo stesso, in quanto proprietario e gestore di una vasta sezione della Foresta.

L’approccio partecipato si è sviluppato secondo la se-guente struttura (tab. 16.3):

A

Stefano Lozza (Rifugio Tita Piaz e gestore del Trail delle orchidee)

Ufficio turistico di Ampezzo Aps Friul Trek and Trout ForEst Studio Naturalistico Pro Loco Tinisa Ampezzo C.A.I. Sezione Forni di Sopra Promoturismo FVG

Paola Scheneider (Albergo Ristorante Riglarhaus e Presidente regionale Federalberghi)

B

Michele Benedetti (Sindaco di Ampezzo) Comune di Ampezzo

Agriturismo Schenewalde – Malga Pura Meublè Pa'Krhalzar

Ermes Petris (Sindaco di Sauris) Ufficio turistico di Sauris

D

interesse

Potere

Dal processo partecipato ad Ampezzo sono quin-di emersi come prioritari i servizi ecosistemici legati all’educazione ambientale, alla foresta come luogo adatto ad esposizioni artistiche e alla foresta come luogo di benessere. Attraverso una apposita attività durante il primo workshop, dove è stato chiesto quali fossero i servizi ecosistemici prioritari da inquadrare in meccanismi PES secondo i portatori d’interesse pre-senti, ne sono stati selezionati i primi tre per le succes-sive attività di studio e progettazione.

La fase di studio e progettazione viene descritta in ma-niera dettagliata nel capitolo 17.

SES di Ampezzo: come per l’area della Foresta del Cansiglio anche nel caso di Ampezzo è stato costruito il quadro del sistema socio-ecologico (fig. 16.8), che, considerati i Servizi Ecosistemici di fornitura e cultura-li, va così interpretato:

– I fornitori sono rappresentati dal Comune di Am-pezzo, in quanto gestore della foresta;

– Il riquadro a destra invece include i beneficiari dei Tabella 16.3: riassunto dell’approccio partecipato ad Ampezzo.

N° workshop

e tipologia Data Classe di SE N° partecipanti Risultati in sintesi

1 (Focus

group) 9/7/2019 Culturali

9 (associazioni ambientaliste, istituzioni, Consorzio Boschi carnici, Cooperativa Legno Servizi)

Introduzione progetto e selezione dei Servizi ecosistemici prioritari su cui investire. Dall’incontro è emerso come i servizi prioritari la foresta come luogo di benessere, come luogo adatto ad esibizioni artistiche, in forma di land art, e il valore educativo della foresta.

2 (Focus

Group) 2/12/2019 Culturali

18 (Guide naturalistiche, CAI, Legno Servizi, GOL Alta Carnia, Istituzioni Comune di Ampezzo e Comune di Sauris)

È stata eseguita la mappatura partecipata dei Servizi ecosistemici prioritari nell’area della foresta di Ampezzo e seminario di presentazione del forest bathing. Sono stati mappati dei siti idonei per sviluppare attività legate al benessere in foresta, alla land art e all’educazione ambientale.

3 (Focus

Group) 20/01/2020 Fornitura

10 (Segherie, ditte boschive, aziende di seconda lavorazione)

Introduzione progetto e opinione su marchio specifico o unione con PEFC dello standard elaborato da BIOΔ4

4 (Riunione operativa

online)

aprile-maggio Culturali-Fornitura

7-10 (Ristoratori, albergatori, aziende di seconda lavorazione del legno, aziende di servizi nel settore del legno)

L’Incontro è avvenuto online, dovuto all’impossibilità di incontrarsi di persona. L’incontro è avvenuto con portatori d’interesse di entrambe le classi di servizi ecosistemici (culturali e fornitura) per discutere i passi successivi del progetto. E’ stato stabilito di organizzare un’offerta unica basata sulla biodiversità in foresta per quanto riguarda i servizi ecosistemici culturali. Non è stato invece deciso nulla di definitivo per quanto riguarda la questione del marchio locale per il legname, in quanto spetta al Comune proporre uno standard da allegare al già esistente logo (fig.

18.1), basato sui principi e criteri emersi dal progetto sulla conservazione della biodiversità.

5 Da definire Incontro finale

SE forniti dalla foresta, e anche coloro che possono essere danneggiati da disservizi ecosistemici: spes-so in questa categoria rientrano coloro che hanno i diritti di accesso e d’uso degli ecosistemi, ma anche gruppi di persone o enti esterni. A questa categoria di beneficiari appartengono i consumatori di pro-dotti legnosi e i visitatori della foresta;

– Il riquadro centrale è dedicato ai servizi ecosistemi-ci presenti nell’area di studio. Nel caso del progetto BIOΔ4 si considerano SE di fornitura e culturali;

– Alla categoria degli intermediari appartengono di-versi portatori d’interesse: i membri di FriûlDane, ovvero la rete d’imprese per valorizzare l’abete bianco del Friuli. La cooperativa Legno Servizi, nata per valorizzare e rafforzare la filiera del legno in Friuli Venezia Giulia. Sono inoltre inclusi in questo riquadro coloro che promuovono il turismo natura-listico, disponibile anche grazie alla presenza della foresta, i ristoratori, gli albergatori, le associazioni culturali e sportive.

Fornitori

Comune di Ampezzo (Comune di Sauris)

Servizi Ecosistemici

Istituzione Beneficiari

• Visitatori della foresta

• Consumatori di prodotti legnosi Co-producono,

preservano, danneggiano

Intermediari: Legno Servizi, albergatori, ristoratori, guide naturalistiche (o alpine), associazioni culturali (Pro Loco), associazioni sportive (C.A.I.), segherie, aziende di seconda lavorazione (Legnolandia)

Beneficiano-Danneggiano Sinergia-Antagonismo

Indipendenze sociali SE di fornitura

(legname di abete bianco)

SE culturali (educazione ambientale, benessere generato dalla foresta, es.

forest therapy, luoghi per l'escursionismo

Figura 16.8: rappresentazione del SES di Ampezzo (modificato da Barnaud et al., 2018).

I processi descritti nei capitoli precedenti – definizio-ne preliminare dei SE, analisi dei portatori di interesse, attivazione dei FG, scelta/valutazione partecipata e mappatura dei SE su cui concentrarsi per la progetta-zione dei PES – hanno portato alla proposta di quattro meccanismi di PES, due per la Foresta del Cansiglio e due per la Foresta di Ampezzo. La tabella 17.1 ne rias-sume gli elementi principali. I SE target sono tre per la Foresta del Cansiglio e tre per la foresta di Ampezzo, in linea con le indicazioni del progetto che prevedeva di considerare almeno 6 SE.

Un elemento chiave dei meccanismi proposti riguar-da il ruolo degli enti gestori della due foreste: Veneto Agricoltura e il Comune di Ampezzo. Tali enti hanno, nell’implementazione dei meccanismi proposti, una

responsabilità fondamentale e molteplice. Essi sono infatti il produttore dei SE, cioè il soggetto che rice-ve i corrispettivi del servizio erogato (i ‘pagamenti’ in diversa forma) e, allo stesso tempo, enti pubblici che si prefiggono obiettivi di carattere più generale, come:

i) fornire servizi pubblici ambientali e ricreativi alla collettività di riferimento; ii) promuovere lo sviluppo economico sostenibile dei territori che governano.

Ad esempio, dalle pagine web istituzionali di Veneto Agricoltura si legge: “i principali obiettivi che l’Azienda persegue sono volti a promuovere la gestione sosteni-bile delle foreste e la salvaguardia della biodiversità, a migliorare l’inserimento delle aziende agricole e delle malghe in gestione nel sistema territorio montano e, più in generale, a valorizzare il territorio in gestione

17 PROGETTAZIONE DEI MECCANISMI PES