• Non ci sono risultati.

3 https://www.itlas.com/ita/pavimenti/assi-del-cansiglio.

San Marco”. Come sottolineato nel capitolo 17.3, il mar-chio già valorizza il carattere territoriale del prodotto legnoso, mentre la sfida oggi è quella di comunicare in modo efficace la dimensione legata alla biodiversità (vedi Art. 4, punto d, del regolamento d’uso del marchio).

L’azienda, già contattata al proposito, si è dimostrata al-quanto interessata a valorizzare questa ulteriore carat-teristica, continuando la collaborazione già intrapresa con Veneto Agricoltura in questa direzione.

Ciò è possibile tuttavia perché si tratta di un prodotto di nicchia, di alta gamma ed elevato valore, rivolto ad un numero limitato di consumatori già ‘educati’ e con disponibilità a pagare per attributi ambientali. L’espe-rienza è non quindi facilmente trasferibile ad altre re-altà aziendali operanti nelle filiere dei prodotti legno-si, sia perché la quantità di materia prima a disposizio-ne è limitata, sia perché essa è fortemente legata alle strategie di marketing e agli investimenti dell’azienda che l’ha lanciata.

18.1.2 Valorizzazione della biodiversità tramite i servizi culturali - Osservazione del cervo al bramito tramite visite guidate

Seguendo le indicazioni emerse dai focus group con gli operatori turistici del Cansiglio, sono state sperimen-tate una serie di azioni a sostegno dell’attività delle guide ambientali che accompagnano gruppi durante il periodo di osservazione del cervo al bramito. Così facendo, le guide forniscono servizi di formazione e educazione ambientale rivolta ai visitatori, che è una delle azioni prevista dal meccanismo PES sui servizi culturali (capitolo 17.2.2).

Il fulcro delle azioni ruota intorno ad una problema-tica importante emersa durante gli incontri, e cioè la pressione esercitata dai visitatori della foresta nella stagione del bramito del cervo, che coincide tra l’altro con il periodo del foliage del faggio. Infatti, da metà settembre a metà ottobre i visitatori del Cansiglio sono in numero paragonabile, se non addirittura superiore, a quello registrato durante il mese di agosto, con con-centrazioni molto elevate nei fine settimana. Questo fatto ha opposte implicazioni di natura economica e ambientale: se da un lato gli operatori turistici godono di un prolungamento della stagione lavorativa in au-tunno, fatto unico per un’area prealpina, dall’altro gli ecosistemi forestali, in particolare le componenti flo-ra e fauna, sono soggetti a notevoli disturbi antropici.

Inoltre, le persone che si muovono nel bosco in modo rumoroso disordinato e al di fuori dei percorsi indicati disturbano il lavoro delle guide naturalistiche, renden-do più difficoltosa l’osservazione della fauna da parte dei gruppi accompagnati e vanificando gli sforzi edu-cativi delle guide nei riguardi dei loro clienti.

Per correggere questi atteggiamenti poco rispettosi, sono state messe a punto adeguate azioni, da attuarsi di concerto con le guide.

Innanzitutto, con l’obiettivo di convogliare i visitatori verso l’osservazione tramite visite guidate (special-mente quando si tratta delle prime esperienze di os-servazione della fauna selvatica) e di distribuire mate-riale utile alla corretta informazione, è stato allestito un info-point a disposizione delle guide. Per l’anno in corso, l’info-point è stato ospitato presso l’Hangar Cansiglio di Veneto Agricoltura, mentre per la stagione successiva verrà realizzata un’apposita struttura in le-gno in una posizione più centrale lungo la strada stata-le, probabilmente nei pressi del Rifugio Sant’Osvaldo.

L’info-point è stato autogestito, secondo un preciso re-golamento d’uso, dalle guide accreditate presso Vene-to Agricoltura. Le guide si sono turnate per mantenere aperto l’info-point nel periodo 19/09 e 18/10/2020, in orario 14.30-19.30. La struttura è stata utilizzata sia come punto di ritrovo per i gruppi di ogni guida, che per fare educazione rivolta ai visitatori all’arrivo in Cansiglio sui comportamenti corretti da adottare. Ciò è stato ottenuto tramite una mostra dedicata al cer-vo e la distribuzione di materiale informaticer-vo riguar-do le modalità corrette di osservazione. Inoltre, sono stati realizzati alcuni pannelli informativi sul cervo da porre in bosco lungo i principali sentieri percorsi dai visitatori ed è stata preparata una brochure sul cervo e sul suo ruolo ecologico, anche questa destinata ai visitatori.

Un’altra azione per incentivare il ricorso alle guide da parte dei visitatori, progettata durante i focus group ma non ancora realizzata per il motivo spiegato in seguito, è l’istituzione di un’area di osservazione al bramito il cui accesso sia riservato ai soli gruppi ac-compagnati dalle guide ambientali. Per la creazione di quest’area, denominata il ‘santuario’, è stata proposta la Valmenera, con punto di accesso nel parcheggio di Malga Valmenera. In questa azione, ispirata ad una lo-gica PES, le guide che offrono un SE di educazione am-bientale ne ricevono in cambio un pagamento ed essa richiede una modifica dei diritti di proprietà, come in molti altri casi di meccanismi di mercato. Per eserci-tare l’escludibilità, cioè impedire l’accesso all’area da parte dei visitatori non accompagnati, è necessario in-fatti implementare adeguati strumenti normativi e di controllo. È una responsabilità che va oltre le prero-gative dell’ente gestore della foresta (Veneto Agricol-tura), dato che le attività di controllo sono in carico ad altri soggetti – Carabinieri forestali e amministrazioni comunali. D’altra parte, come più volte sottolineato, l’implementazione di un PES richiede una modifica a volte radicale delle modalità di gestione del territorio, la messa a punto di un’apposita struttura di governan-ce per il coordinamento delle attività e la volontà poli-tica di attuare il cambiamento.

Nei focus group le guide hanno poi proposto di rea-lizzare, sempre presso il parcheggio Valmenera, un punto di osservazione e ascolto dei cervi con l’instal-lazione di alcuni cannocchiali. Simili postazioni

po-trebbero essere realizzate sopra l’Hangar e presso il Ristorante Capanna Genziana, già utilizzato a questo fine durante la stagione 2019. Questo potrebbe esse-re accompagnato da informazioni cartografiche (de-pliant con mappe) che indichino tali i punti come i più adatti all’osservazione, con il risultato di convogliare i visitatori in luoghi dove il disturbo sia minore.

Per controllare l’accesso indesiderato di automobili e il parcheggio selvaggio in alcune strade secondarie, quali la strada che porta al Bus de la Lum e quella che passa vicino all’Hangar, è stato suggerito l’utilizzo di sbarre. Anche questa misura va attuata coinvolgendo le autorità competenti. I Comuni in cui ricade il terri-torio della Foresta del Cansiglio (Tambre, Fregona, Al-pago, per la parte veneta) dovrebbero essere coinvolti per la gestione del traffico stradale e dei parcheggi, mentre i Carabinieri Forestali per quanto riguarda le infrazioni in foresta. Attualmente le operazioni di con-trollo sia da parte delle amministrazioni comunali che dell’autorità forestale, per mancanza di personale du-rante i fine settimana, sono scarse proprio nei giorni di maggiore affluenza. Per questa ragione, il PES propo-sto prevede di sostenere i maggiori costi di controllo tramite l’attuazione del parcheggio a pagamento.

Infine, processi partecipati hanno suggerito ulteriori iniziative da considerarsi nel futuro:

1. La disponibilità di una struttura chiusa e capiente in cui le guide possano svolgere attività di presenta-zione della loro attività, di introdupresenta-zione alle visite al bramito e di educazione ambientale in generale anche in caso di maltempo;

2. La predisposizione di accordi tra gli operatori (gui-de, ristoratori e gestori degli alloggi) per l’offerta comune di pacchetti turistici integrati (vitto, allog-gio, uscita per il bramito e benessere in foresta);

3. La distribuzione di un kit del visitatore al bramito del cervo, con materiale informativo che possa es-sere utilizzato in ottica “citizen science”, cioè coin-volgendo i partecipanti alle visite guidate per pro-durre dati scientifici relativi ai “censimenti” della fauna.

18.2 Foresta di Ampezzo

18.2.1 Valorizzazione della biodiversità tramite le filiere dei prodotti legnosi

Come per il Cansiglio, il servizio ecosistemico di forni-tura considerato per l’area di Ampezzo è quello della produzione di legname, ma in questo caso la specie target è l’abete bianco: questa scelta è legata alle ca-ratteristiche ecologiche dell’area e alla presenza di una rete di imprese del legno, FriûlDane, che ha il fine di valorizzare la filiera corta locale dell’abete bianco.

La rete lavora legname certificato, ha un proprio logo (fig. 18.1), ma non ha sviluppato iniziative di marchio.

Anche in Ampezzo si è operato tramite focus group, a cui hanno partecipato dieci operatori del comparto legno, tra ditte boschive, segherie, aziende di seconda lavorazione ed un rappresentante di Federconsuma-tori. Come per il Cansiglio, l’obiettivo del focus group è stato quello di esplorare percezioni e opinioni degli attori locali sulle diverse opportunità di valorizzare la biodiversità come definita dal WP3. In generale, la pro-posta ha avuto più successo rispetto a quanto avvenu-to in Cansiglio. Dal laavvenu-to domanda, Federconsumaavvenu-tori ha accolto con favore l’idea di un prodotto legnoso

‘biodiversity-friendly’, affermando che il consumatore di prodotti legnosi è educato e pronto: avendo già am-piamente maturato una sensibilità ambientale basata sul concetto di sostenibilità, può essere abbastanza facilmente sensibilizzato nei riguardi di prodotti che valorizzino la biodiversità. Dal lato offerta, le imprese del legno, si sono dimostrate interessate all’iniziativa perché la ritengono uno strumento di valorizzazione addizionale rispetto alla certificazione FSC o PEFC or-mai diventata il requisito minimo per l’accesso al mer-cato, e un elemento di differenziazione del prodotto locale e del modo di lavorare delle imprese locali ri-spetto ai prodotti importati da aree a selvicoltura più intensiva e meno attente alla conservazione della bio-diversità.

È stata poi presentata e discussa la soluzione già pro-posta per la Foresta del Cansiglio, cioè l’adozione di un marchio collettivo sul modello di quello adottato da Veneto Agricoltura e menzionato nel capitolo 17.3. Per questo territorio non esiste già un marchio depositato, ma un logo ‘Foresta di Ampezzo’ (fig. 18.2), che con le attività di progetto è stato modificato per includere la frase ‘dove la biodiversità è di casa’.

Come per il Cansiglio, il marchio collettivo potrebbe essere lo strumento che permetterebbe il collegamen-to tra tutti i servizi ecosistemici (di fornitura e cultura-li) e il territorio. Tuttavia, gli operatori del comparto legno hanno espresso perplessità riguardo all’uso di questo marchio. La limitata disponibilità di prodotto legnoso porterebbe ad una scarsa visibilità dello stes-so; la limitazione geografica collegata alla Foresta Figura 18.1: il logo di FriûlDane.

Figura 18.4: la locandina, elaborata con il supporto di BIOΔ4, sull’offerta ricreativa con tema la biodiversità forestale, per la stagione estiva 2020 nella foresta di Ampezzo.

2020: Anno della Biodiversità. Celebralo con noi!

I Comuni di Ampezzo e Sauris promuovono la ricchezza della biodiversità della Foresta di Ampezzo con escursioni, laboratori di Land Art all’aperto e attività di Forest Bathing

BioΔ4 - “Nuovi strumenti per la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi forestali transfrontalieri” ITAT2021 Un progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell’ambito del Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 (bando 2017). Per la parte Italiana è cofinanziato dal Fondo di rotazione nazionale (Delibera CIPE).

LA BIODIVERSITÀ E LA GESTIONE DEL BOSCO

Per iscrizioni e info: www.studioforest.it info@studioforest.it

LA BIODIVERSITÀ E IL BENESSERE

Per iscrizioni e info: Anna Pugliese, pinguins@libero.it www.facebook.com/Pilates-Forest-Bathing-110296310717925

LA BIODIVERSITÀ E L’ARTE

Per iscrizioni e info: Julia Artico, julia.artico@gmail.com

DOMENICA 21 GIUGNO Alle Casere Nauleni e Colmajer Escursione per la valorizzazione della BIODIVERSITÀ forestale SABATO 27 GIUGNO Il Lago e la Foresta

Passeggiata in bosco per le FAMIGLIE VENERDÌ 3 LUGLIO Nei boschi di Casera Tintina ForEst EXPERIENCE – Passeggiata esperienziale in foresta SABATO 11 LUGLIO I laghetti Festons

Escursione alla scoperta del TERRITORIO di Ampezzo e Sauris DOMENICA 19 LUGLIO Il Monte Ruche

Passeggiata in bosco per FAMIGLIE VENERDÌ 24 LUGLIO I Boschi Flobia e Colmajer

Escursione per la valorizzazione della BIODIVERSITÀ forestale VENERDÌ 31 LUGLIO Le Malghe di Sauris di Sotto Escursione alla scoperta del TERRITORIO di Ampezzo e Sauris VENERDÌ 7 AGOSTO I Boschi Flobia e Colmajer

Escursione per la valorizzazione della BIODIVERSITÀ forestale DOMENICA 16 AGOSTO Il Lago di Sauris e la Foresta Passeggiata in bosco per FAMIGLIE

VENERDÌ 21 AGOSTO Il Laghetto Mediana

ForEst EXPERIENCE-Passeggiata esperienziale in foresta VENERDÌ 28 AGOSTO Casera Tintina e il sentiero Tiziana Weiss Escursione alla scoperta del TERRITORIO di Ampezzo e Sauris SABATO 5 SETTEMBRE Il Laghetto Mediana

ForEst EXPERIENCE-Passeggiata esperienziale in foresta DOMENICA 20 SETTEMBRE La Palude di Cima Corso Passeggiata in bosco per FAMIGLIE

SABATO 10 OTTOBRE Bramito nella foresta di Ampezzo ForEst EXPERIENCE – Passeggiata esperienziale in foresta DOMENICA 18 OTTOBRE I boschi di Sauris di Sotto Escursione alla scoperta del TERRITORIO di Ampezzo e Sauris SABATO 31 OTTOBRE Alle Casere Nauleni e Colmajer Escursione per la valorizzazione della BIODIVERSITÀ forestale GIOVEDÌ 2 LUGLIO GIOVEDÌ 9 LUGLIO GIOVEDÌ 16 LUGLIO

GIOVEDÌ 23 LUGLIO GIOVEDÌ 30 LUGLIO GIO VEDÌ 6 AGOSTO GIOVEDÌ 13 AGOSTO GIOVEDÌ 20 AGOSTO GIOVEDÌ 27 AGOSTO Esperienze di Forest Bathing

DOMENICA 26 LUGLIO

Puoi partecipare al workshop che prevede la realizzazione dell’installazione di land art “Il cerchio della vita”

dall’alba al tramonto DOMENICA 2 AGOSTO

Il laboratorio del fieno di Julia Artico DOMENICA 9 AGOSTO

Il laboratorio del fieno di Julia Artico

www.biodelta4.eu www.facebook.com/biodelta4/ http://bit.ly/YTbioD4 www.instagram.com/biodelta4/ https://twitter.com/biodelta4/

I partner

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio turistico di Ampezzo (ufficioturisticoampezzo@gmail.com - tel: +39 0433 80758) oppure l’Ufficio Promozione e Sviluppo Comune di Sauris (info@sauris.org - tel: +39 0433 86076)

Una iniziativa promossa nell’ambito del progetto europeo BIOΔ4

Foto: Julia Artico Foto: Ilaria Doimo Foto: Marco Pascolino

Dove la biodiversità è di casa

Foresta di Ampezzo

Comune di Ampezzo

Comune di Sauris con il patrocinio di

Società Cooperativa www.legnoservizi.it www.abetebianco.net

di Ampezzo porterebbe alla necessità di creare altri marchi per altri territori, con un peso comunicativo ridotto. La tendenza emersa sembra invece quella di percorrere la via di utilizzare la certificazione BIOΔ4 collegata allo schema PEFC, con cui gli operatori del legno hanno maggiore familiarità e in linea a quanto sta già attuando la rete FriulDane.

18.2.2 Valorizzazione della biodiversità tramite i servizi culturali - Educazione ambientale e land art

Nel caso dei servizi ecosistemici culturali di Ampezzo si è operato per creare un pacchetto unico dell’offerta turistica legata alla natura nella Foresta di Ampezzo, nell’ottica di creare una maggiore coordinazione tra i vari operatori.

Il Comune di Ampezzo, in collaborazione con Legno Servizi srl e nell’ambito di BIOΔ4, ha programmato, per l’estate 2020, una serie di attività legate ai servizi ecosistemici prioritari individuati durante un prece-dente incontro con gli operatori turistici. Le proposte, raggruppate in un’unica locandina (fig. 18.3) riguarda-no il forest bathing, l’educazione ambientale e la Land Art. Le attività sono state sponsorizzate anche da Pro-motur FVG, la Destination management organization della Regione Friuli Venezia Giulia, che collabora con tutti i soggetti attivi nel settore turistico e sviluppa li-nee guida per dare coerenza alla promozione e incre-mentare le risorse per il settore. Gli Uffici Turistici dei due Comuni interessati, Ampezzo e Sauris, sono stati Figura 18.2: il logo attuale della Foresta di Ampezzo. Dopo le

atti-vità di progetto sono state aggiunte le due frasi nel logo.

Dove la biodiversità è di casa

Foresta di Ampezzo

incaricati di gestire le prenotazioni alle attività, in ac-cordo con quanto pianificato (tab. 17.8).

Le attività di benessere in foresta, come ad esempio il Forest Bathing, sono un’occasione importante per va-lorizzare la biodiversità, se è possibile collegare il be-nessere generato dall’esperienza alla presenza della biodiversità (cap. 19). Queste attività si sono concretiz-zate in appuntamenti settimanali di forest bathing per i mesi di luglio e agosto, organizzati da un’istruttrice nei pressi del Passo Pura. L’attività ha previsto esercizi di respirazione e rilassamento in bosco, per la durata di circa un’ora e mezza, con un momento di convivia-lità al termine.

L’educazione ambientale ha invece comunicato la bio-diversità mediante l’organizzazione di uscite temati-che organizzate da un gruppo di guide naturalistitemati-che locali. Sono state pianificate quattro categorie di usci-te: uscite in bosco per famiglie, uscite legate al fare

“esperienza” del bosco attraverso i sensi, uscite alla scoperta del territorio e uscite dedicate alla biodiversi-tà. In totale sono state pianificate sedici uscite, quattro per ogni categoria.

Nel caso della land art, gli operatori turistici hanno dato esempi di collettivi locali di successo, come ad esempio HumusPark, che ha già svolto delle attività al parco del Noncello, oppure il collettivo Isteria, che la-vora in Istria. Le amministrazioni comunali dovrebbero sostenere la nascita di tali attività, bandendo concorsi appositi che si rivolgano ad artisti locali e chiedendo loro di realizzare installazioni temporanee con ma-teriali naturali provenienti dalla foresta. Il Comune di Ampezzo ha anche valutato un investimento distribui-to in cinque anni per realizzare tre sentieri tematici in cui la land art comunichi il valore della biodiversità e il suo ruolo nella fornitura dei servizi ecosistemici e del-la loro qualità. Nel corrente anno sono stati proposte tre giornate di attività di land art, curate da un’artista per avvicinare i visitatori della foresta al tema.

Delle varie attività, quelle legate all’educazione am-bientale sono state in parte finanziate da Promotur FVG, mentre quelle legate al benessere in foresta e alla land art sono state finanziate in parte dai Comuni di Ampezzo e Sauris.

Tra i meccanismi PES proposti in entrambe le aree pi-lota, la foresta come luogo di benessere è stata sele-zionata in entrambe le situazioni. Nello sviluppo di at-tività destinate a valorizzare la biodiversità forestale, ci si è soffermati sul ruolo della biodiversità nella ca-pacità di accrescere il benessere percepito grazie alla foresta. Sono stati quindi approntati due diversi studi:

1. Nel primo studio è stata valutata la capacità di al-cuni elementi della biodiversità di aumentare la rigenerazione percepita, una componente del be-nessere, da parte degli utenti di attività di benesse-re in bosco, nello specifico di fobenesse-rest bathing; questo studio si è svolto in Cansiglio;

2. nel secondo studio invece ci si è concentrati sul ruolo dell’informazione, in particolare sulla capa-cità che questa ha di far apprezzare meglio alcuni elementi della biodiversità durante un’attività di forest bathing; questo studio si è svolto nella Fore-sta di Ampezzo.

Gli indicatori proposti in questo esperimento sono stati selezionati per la maggior parte tra quelli emersi nel set di indicatori BIOΔ4 (cap. 4).

19.1 Biodiversità forestale e benessere percepito

Introduzione. Il fatto che i portatori d’interesse dei casi studio di BIOΔ4 abbiano designato la foresta come un ambiente che genera benessere è in perfetto accordo con la letteratura scientifica al riguardo. La ricerca de-gli ultimi anni ha infatti ampiamente dimostrato come il contatto con ambienti naturali sia utile per la salute mentale e la riduzione dello stress (Lee et al., 2014; Li et al., 2007). In particolare, gli ecosistemi forestali sono stati studiati per i loro effetti positivi sul rilassamento, la rigenerazione dell’attenzione (attention restora-tion) e il senso di positività che generano (Johnson et al., 2013; Mao et al., 2012; Maller et al., 2009).

La biodiversità è un elemento caratterizzante di ogni ecosistema tuttavia non è ancora chiaro in che modo influisca sulla capacità dell’ecosistema stesso di indur-re benesseindur-re psicofisico nelle persone. Ad oggi, il ruolo della biodiversità forestale nella rigenerazione perce-pita dal visitatore della foresta è stato analizzato con risultati contrastanti, con studi che hanno dimostrato gli effetti benefici della biodiversità (Sandifer et al.,

2015; Aerts et al., 2018), ed altri che ne hanno dimo-strato gli effetti negativi, legati per esempio a reazioni allergiche (Vaz et al., 2017) o a contatti con organismi portatori di malattie (Marselle et al., 2019), mentre al-tri hanno ottenuto effetti controversi (Johansson et al., 2014).

Il presente studio si è concentrato sul contributo di al-cuni indicatori del set BIOΔ4, alla rigenerazione per-cepita tramite attività organizzate di benessere in

Il presente studio si è concentrato sul contributo di al-cuni indicatori del set BIOΔ4, alla rigenerazione per-cepita tramite attività organizzate di benessere in