2. Malta interculturalità ed Europa
2.3. Situazione lavorativa e opportunità
Malta si presenta in linea con gli obiettivi prestabiliti a livello comunitario per quanto riguarda l'attività economica e l'occupazione e a tale riguardo, la relazione della CE40 sottolinea che l'attività economica si è leggermente attenuata, ma rimane sostenuta. La crescita reale del PIL è stata tra le più elevate dell'UE nel 2014-15, raggiungendo il 7,9%,
trainata da forti esportazioni nette di servizi, da forti consumi privati e da un'impennata degli investimenti. Altresì, la crescita dell'occupazione è tra le più elevate dell'UE, in particolare grazie al settore dei servizi (dati 2014-2020)104. La stessa relazione indica che il
tasso di disoccupazione è sceso a un minimo storico inferiore al 5% (addirittura al 3,8% a gennaio 2019) e che i flussi migratori netti hanno contribuito a compensare l'emergere di carenze di competenze e di manodopera. La forte crescita dell'occupazione riflette la creazione di posti di lavoro, l'accettazione delle opportunità economiche da parte della crescente popolazione in età lavorativa (in parte a causa dei flussi migratori) e l'aumento della partecipazione alla forza lavoro (soprattutto per le donne, anche se di livello molto basso), ma il mercato del lavoro sta diventando sempre più rigido, con una crescente incidenza di carenze sia di manodopera che di competenze. Nel 2016105 si sono visti
crescenti segnali di inasprimento nel mercato del lavoro, quasi un quarto delle aziende del settore industriale dichiara che la scarsa disponibilità di manodopera sta limitando la propria attività. Questa è una delle più alte quote nell'UE, ed è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Allo stesso tempo, il numero di nuovi posti di lavoro è elevato (il tasso di posti vacanti è stato del 3,1% nel primo trimestre del 2016 il più alto nell'UE) allora come ancora nel 2019, anche se più ridotto. Nel rapporto “Salaries and benefits 2018/2019” dell’agenzia di consulenza Misco106 che analizza un campione di un
centinaio di buste paga destinate ad altrettante posizioni lavorative. Il rialzo più rilevante, del 5%, è stato registrato nei ruoli in Information Technology, mentre i salari per i settori marketing e finanza sono aumentati rispettivamente del 3,5% e del 3%. I lavori di manutenzione e ingegneria hanno infine registrato aumento dell’1%. Il governo ha preso misure per affrontare mancanza di manodopera con sforzi per rafforzare l'istruzione iniziale, anche riducendo gli abbandoni (è un problema grave per Malta) e i sistemi di riqualificazione e riqualificazione per gli adulti, per aiutare i disoccupati a
104 Country review, CountryWatch Incorporated, 2018.
105 Young people on the labour market: 2016, National Statistics Office, 2018.
106 MISCO è la società di consulenza indipendente leader a Malta basata sulla conoscenza, che lavora a stretto
contatto con i suoi clienti in tutti i settori dell'economia, con l'obiettivo di creare e trasformare la strategia aziendale in realtà.
trovare un lavoro più facilmente, ma anche a sostenere coloro che sono attualmente inattivi e vorrebbero reintegrarsi nel mercato del lavoro. La sfida della ri-attivazione è contrastata dal forte genere, dalle competenze e dall'invecchiamento dell'età nella composizione della popolazione disoccupata: il 36% di tutti i disoccupati nella fascia di età 20-64 sono donne, il 22% supera il 50 e il 72% non sono qualificati alla scuola secondaria superiore. Secondo i dati del 2017107 la partecipazione al mercato del lavoro
continua a crescere e ci si sta avvicinando al tasso di occupazione nazionale Europa 2020 del 70%, (secondo i dati Eurostat nel 2017 ha raggiunto ben il 73%) in gran parte determinato dall'aumento della partecipazione al mercato del lavoro femminile e dell'occupazione. Questo è il risultato di una tendenza a lungo termine in seguito ai cambiamenti nella struttura sociale e ai progressi nel raggiungimento dell'istruzione femminile. Questi ultimi sono stati forzati dalle recenti politiche di pagamento anticipato incentrate sull'attivazione (incluso il programma gratuito di assistenza all'infanzia, riduzione delle prestazioni durante l'assunzione di un lavoro e benefici sul lavoro.) Le stime di impatto delle autorità mostrano che l'assistenza all'infanzia gratuita può essere efficace nel facilitare un più rapido ritorno al mercato del lavoro per le madri entro i primi tre anni di parto, mentre l'impatto storicamente forte della maternità sull'occupazione femminile sta svanendo nel tempo, dove ci sono ancora degli ostacoli al mercato del lavoro per le donne con bambini piccoli, derivanti da un debole equilibrio tra vita lavorativa e vita professionale. Nonostante significativo miglioramento degli ultimi anni, il divario occupazionale di genere (20-64 anni) è il più grande dell'UE e si è attestato al 27,8% nel 2015. Secondo il ministro maltese per l’uguaglianza Helena Dalli, in carica nel 2017, la differenza di condizioni fra i due sessi a Malta è rimasta elevata, nonostante il tasso di occupazione femminile dal 2004 sia passato dal 33% a più del 50% in quell’anno. Mentre l'occupazione di donne con un livello medio-alto di competenze supera la media europea, quelle a livello più meno alto di occupazione rimane basso. Malta, pur con le sue ridotte dimensioni (PIL pari a circa 1,1 miliardi di
euro nel 2017) si conferma come una delle economie più dinamiche dell’Unione Europea, continuando a registrare un andamento positivo dei principali indicatori macroeconomici. Secondo le stime aggiornate il PIL maltese è cresciuto del 9% rispetto a quello del 2016 e la sua economia è altamente terziarizzata. Oltre un quarto del PIL è legato al turismo108, seguito da servizi finanziari (circa il 15%) e gioco online (12%). Altri
settori di attività prevalenti sono i servizi marittimi e di navigazione, il comparto del trasporto aereo, quello medico-sanitario e farmaceutico. Da evidenziare inoltre l’espansione del settore tecnologico (ICT) e digitale. Nel 2016 il rapporto deficit/PIL è migliorato registrando un surplus e attestandosi al +1.1%, contro il -1,1% del 2015.Visto il rapporto in calo debito/PIL a 56,7% nel 2016, si prevede un’ulteriore contrazione per il biennio 2018-2019. Per il 2017 si è registrato un tasso di inflazione medio annuo del 1,3%, in aumento rispetto al 2016 (0,9%) ma sempre inferiore alla media europea di 1,5%. Nel 2017, Malta si è classificata terza in Europa per tasso di disoccupazione più basso, pari al 4%, rispetto ad una media dell’Eurozona pari al 9,1%, ed è altrettanto positivo è anche il dato sulla disoccupazione giovanile, registrata al 10,3% tra i giovani con meno di 25 anni contro una media europea del 18,9%. Secondo l’Ufficio di statistica nazionale, da gennaio ad ottobre 2017 c’è stato un calo sia delle importazioni che delle esportazioni, dove vi sono state le importazioni, rispettivamente nell’ordine di 5,6 miliardi di euro (-7,7% rispetto al 2016), mentre le esportazioni sono state pari a 2,5 miliardi di euro (-26% rispetto all’anno precedente). Nell’economia maltese, l’Italia109
continua a mantenere il ruolo di primo partner commerciale considerando il valore delle importazioni pari a 1,4 miliardi di euro (in aumento rispetto al 2016). Inoltre le voci principali delle importazioni sono: i prodotti petroliferi raffinati, le navi e le imbarcazioni, le apparecchiature per le telecomunicazioni, i prodotti chimici e l’energia elettrica. Invece i prodotti tessili e medicinali costituiscono le prime voci delle esportazioni. Per
108 Tourism in Malta: Facts & Figures 2017, Malta Tourism Authority, 2017.
Questa autorità è molto attiva nel paese e registra e promuove il turismo da e per l’isola. Scheda turismo – Malta, Ambasciata d’Italia – MALTA, 2018 (infomercatiesteri).
quanto riguarda le importazioni da Malta, l’Italia si colloca al terzo posto con 377 milioni di euro, preceduta dalla Germania e dalla Francia, seguita dalla Libia, gli Stati Uniti ed il Regno Unito. Gli IDE (investimenti diretti esteri) per Malta in termini di stock sono da riferirsi per il 97% ad attività finanziarie ed assicurative e risultano circa 165,5 miliardi di euro a giugno 2017, con un aumento di circa 9 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2016. Da evidenziare che gli IDE italiani a Malta in termini di stock ammontano a 472 milioni di euro a giugno 2017. Secondo i dati provvisori rilasciati dal National Statistics Office di Malta, il PIL maltese è cresciuto nel 2018 di oltre 1 miliardo di euro, pari all’8,9% e si è attestato a 12 miliardi e 320 milioni di euro, dopo un aumento di 1.006 milioni di euro e in termini reali, l’economia maltese è cresciuta del 6,6%. Questa crescita è il risultato, tra i tanti fattori, di un aumento di oltre il 5% del consumo interno e di vari settori come i servizi, per esempio, segnano un +686 milioni di euro (fondamentali rispetto agli altri settori, perché tra i pochi esportati), l’industria un +88 milioni, il settore edile un +37 milioni, la pesca e l’agricoltura un +22 milioni.