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Una più stringente programmazione strategica con il Quadro Strategico Comune

PARTE III. I DISTRETTI IN AGRICOLTURA VERSO IL 2020

5.3 Una più stringente programmazione strategica con il Quadro Strategico Comune

Comune

Una novità importante, caldeggiata dal Parlamento europeo già nella precedente legislatura, riguarda l’utilizzo coordinato dei Fondi strutturali. La proposta legislativa relativa al Quadro Strategico Comune (QSC),47 va in questa direzione e riecheggia i principi già enunciati nella proposta di QFP. Stabilisce, infatti, regole comuni per l’utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), del Fondo Sociale Europeo (FSE), del Fondo di Coesione (FC), del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e le Pesca (FEAMP), che perseguono obiettivi strategici complementari e prevedono una gestione concorrente tra gli Stati membri e la Commissione.

Il QSC ha lo scopo di agevolare il coordinamento settoriale e territoriale dell'intervento dell'Unione rispetto ai fondi del QSC e con altre politiche e strumenti dell'Unione rilevanti. Attraverso il QSC, la Commissione traduce gli obiettivi dell'Unione in azioni chiave per i fondi interessati, così da indicare una direzione strategica più chiara per il processo di programmazione a livello di Stati membri e di regioni. Le regole di funzionamento dei fondi dovranno anzitutto rispondere ai medesimi principi generali:

47 Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, Recante disposizioni comuni sul

Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006. COM(2011) 615

99  partenariato e governance multilivello,

 conformità al diritto nazionale e dell’Unione Europea,  parità tra uomini e donne,

 sviluppo sostenibile.

I principi di partenariato e governance multilivello, in particolare, sono attuati con il

contratto di partenariato, attraverso il quale ogni Stato membro, in collaborazione con i

partners e in dialogo con la Commissione, stabilisce gli impegni e le tappe per il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione, commisurandoli al contesto nazionale.

Il Contratto di partenariato ha anche lo scopo di rispondere all’esigenza di rafforzare i processi di governance48. Infatti, gli Stati membri devono organizzare un partenariato con le autorità regionali, locali, cittadine e le altre autorità pubbliche competenti, le parti economiche e sociali e gli organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione della parità e della non discriminazione.

L'obiettivo di tale ampio partenariato è garantire la titolarità degli interventi programmati in capo alle parti interessate e fare affidamento sull’esperienza e sulle competenze di tutti i soggetti coinvolti.

Anche i fondi del QSC dovranno rispondere ai già richiamati principi di

concentrazione e di condizionalità per garantire un contributo significativo al

raggiungimento degli obiettivi dell'Unione pur perseguendo le specifiche esigenze di sviluppo nazionali e regionali.

Nella proposta di regolamento è previsto che la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, verifichi i risultati nel 2017 e nel 2019, allo scopo di assegnare una

riserva di efficacia e di efficienza qualora le tappe fondamentali stabilite nel quadro di

riferimento dei risultati siano state raggiunte. Anche in questo caso, allo stato attuale, è previsto che la Commissione possa sospendere i pagamenti al programma o eseguire rettifiche finanziarie alla fine del periodo di programmazione, qualora tutti o parte dei risultati non siano stati raggiunti.

48 La Commissione si riserva il potere di adottare atti delegati recanti un codice di condotta per garantire il coinvolgimento costante dei partner nella stesura, nell'attuazione, nel controllo e nella valutazione dei contratti di partenariato e dei programmi.

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5.3.1 L’approccio locale di tipo partecipativo e le strategie multifondo

Considerato l’insieme dei dispositivi previsti, il contratto di partenariato si presenta come un dispositivo che lega in modo stringente l’obiettivo di massimizzare l’efficacia e l’efficienza della spesa comunitaria con il supporto fino al livello locale, che è proposto come scala rilevante a cui realizzare gli interventi per tutti i fondi del QSC, per la progettazione e l’implementazione delle politiche.

La maggiore attenzione allo sviluppo locale di tipo partecipativo risponde al nuovo obiettivo della coesione territoriale che il nuovo Trattato di Lisbona ha aggiunto a quelli della coesione economica e sociale.

L’inserimento dello sviluppo locale di tipo partecipativo nell’ambito del QSC acquista una pregnanza assai più forte che in passato perché è applicato indistintamente a tutti i fondi, per ciascuno dei quali si afferma il principio di assegnare ai gruppi di azione locale, che rappresentano gli interessi della collettività, la responsabilità dell'attuazione delle strategie di sviluppo locale.

Lo sviluppo locale di tipo partecipativo (art.28) sostenuto dai fondi del QSC, dovrà essere:

 concentrato su territori subregionali specifici49

;

 di tipo partecipativo, ossia guidato da gruppi di azione locale composti da rappresentanti degli interessi socioeconomici locali pubblici e privati, in cui né il settore pubblico, né un singolo gruppo di interesse rappresenta, a livello decisionale, più del 49% dei diritti di voto;

 attuato attraverso strategie territoriali di sviluppo locale integrate e multisettoriali;  definito tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali, e comprendente

elementi innovativi nel contesto locale e attività di creazione di reti e, se del caso, di cooperazione.

Lo sviluppo locale è supportato in modo coerente e coordinato dai Fondi del QSC.

Ciò si realizzerà, in particolare, attraverso un comitato di selezione delle strategie di sviluppo locale istituito dalle autorità di gestione dei programmi, che potrà indicare un

49 È riservato alla Commissione il potere di adottare atti delegati riguardanti la definizione del territorio e della popolazione interessati dalla strategia di sviluppo locale.

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Fondo capofila, qualora ritenga che l'attuazione della strategia di sviluppo locale selezionata richieda la partecipazione di più di un Fondo (Fig. 5-1).

Lo sviluppo locale sostenuto dai Fondi del QSC è realizzato nell'ambito di una o più priorità del programma.

Fig. 5-1 Un esempio di Strategia locale multi-fondo. Fonte: DG Agri

Le strategie di sviluppo locale (art.29), che dovranno essere selezionate e approvate entro il 31 dicembre 2015 per essere supportate dai fondi del QSC, saranno definite attraverso elementi tipici, che già abbiamo osservato caratterizzare la progettazione dei distretti in agricoltura (par. 4.4):

 la definizione del territorio e della popolazione interessati dalla strategia;

 un'analisi (SWOT) delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità del territorio, compresa un'analisi dei punti di forza, delle carenze, delle opportunità e dei rischi;  una descrizione della strategia e dei suoi obiettivi, un'illustrazione del carattere

integrato e innovativo della strategia e una gerarchia di obiettivi, con indicazione di obiettivi precisi e misurabili per le realizzazioni e i risultati. La

102 interessati;

 una descrizione del processo (partecipativo) di associazione della comunità all'elaborazione della strategia;

 un piano d'azione che traduca gli obiettivi in azioni concrete;

 una descrizione delle modalità di gestione e sorveglianza della strategia, che dimostri la capacità del gruppo di azione locale di attuarla, e una descrizione delle modalità specifiche di valutazione;

 il piano di finanziamento della strategia, compresa la dotazione prevista a titolo di ciascun Fondo del QSC.

I gruppi di azione locale elaborano e attuano le strategie di sviluppo locale(art.30). Gli Stati membri stabiliscono il ruolo del gruppo d'azione locale e delle autorità responsabili dell'esecuzione dei programmi in questione per i compiti attuativi connessi alla strategia. Recependo le indicazioni derivanti dal parere della Corte dei Conti Europea, i gruppi di azione locale devono:

 rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare interventi;

 elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria e criteri di selezione degli interventi che evitino conflitti di interessi e garantire che almeno il 50% dei voti espressi nelle decisioni di selezione provenga da partner non pubblici, prevedendo la possibilità di ricorso contro le decisioni e consentendo la selezione mediante procedura scritta;

 garantire la coerenza con la strategia di sviluppo locale nella selezione degli interventi, stabilendone l'ordine di priorità in funzione del loro contributo al conseguimento degli obiettivi generali e specifici delle strategie;

 preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte o un bando permanente per la presentazione di progetti, compresa la definizione dei criteri di selezione;

 ricevere e valutare le domande di sostegno;

 selezionare gli interventi e fissare l'importo del sostegno e, se pertinente, presentare le proposte all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione;

 verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale e degli interventi finanziati e condurre attività di valutazione specifiche legate alla strategia di sviluppo locale.

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I Fondi del QSC (art.31) offrono un sostegno allo sviluppo locale sostenendo non solo l’esecuzione degli interventi previsti nell'ambito della strategia di sviluppo locale, ma anche i costi della fase preparatoria, le attività di cooperazione e parte dei costi di gestione e di animazione della strategia di sviluppo locale.