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Strumenti di rendicontazione in ambito pubblico affini al bilancio sociale

Accountability e profili di rendicontazione sociale

FIG N 17 L’APPROCCIO ALLA RENDICONTAZIONE SOCIALE IN ITALIA

I. la definizione del sistema di rendicontazione: si tratta della fase iniziale del processo mediante la quale si definisce la struttura portante del bilancio

2.3.3. Strumenti di rendicontazione in ambito pubblico affini al bilancio sociale

Esistono ulteriori strumenti di rendicontazione sociale affini al bilancio sociale che si affiancano ed integrano quest’ultimo. Per le loro caratteristiche possono assolvere non solo funzioni con valenze informative, ma anche di tipo strategico o gestionale interno. Tra i più noti si citano168: • il bilancio (sociale) di mandato;

167 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle

Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.

• il bilancio di missione; • il bilancio partecipativo; • il bilancio ambientale; • il bilancio di sostenibilità; • il bilancio di genere.

Tra gli altri strumenti informativi che vanno oltre i tradizionali sistemi di misurazione basati sui soli indicatori economici e finanziari, ed idonei a misurare la performance aziendale, ma adattabili anche al contesto pubblico, si cita la “bilanced scorecard”. La specificità di tale strumento si concretizza nella sua capacità di evitare la ridondanza delle informazioni, avendo cura invece di concentrarsi su sistemi sintetici ed essenziali. Vediamo nel dettaglio gli ulteriori strumenti di rendicontazione.

Il bilancio (sociale) di mandato.

Il bilancio di mandato ed, in particolare, il bilancio sociale di mandato, sono strumenti particolarmente affini al bilancio sociale. Volendo tracciare una linea di demarcazione tra questi tre strumenti si può affermare quanto segue169:

- il bilancio di mandato ed il bilancio sociale di mandato si riferiscono all’intero arco del mandato amministrativo (quinquennio), mentre il bilancio sociale è annuale;

- il bilancio di mandato si distingue dal bilancio sociale di mandato e dal bilancio sociale in quanto il primo ha un focus che si concentra sulla verifica di attuazione degli obiettivi del programma di mandato, mentre i secondi hanno un raggio d’azione più ampio che si estende alla rendicontazione delle ricadute sociali complessive dell’agire pubblico;

- il bilancio di mandato, a differenza del bilancio sociale e del bilancio sociale di mandato, prevede in genere un minore livello di partecipazione degli stakeholder nell’ambito del processo di rendicontazione.

Il bilancio di mandato è un documento redatto dall’amministrazione a fine legislatura e finalizzato a mettere in luce, con chiarezza e trasparenza, i

risultati raggiunti e le ricadute sulla comunità degli interventi realizzati, soprattutto con riferimento agli impegni assunti nel corso della campagna elettorale. Il legame con il programma di mandato deve essere chiaramente riconoscibile, proprio per consentire di operare i necessari confronti170. Il rendiconto, in particolare, dovrebbe permettere di ottenere informazioni riguardanti i seguenti aspetti:

 aree d’intervento dell’amministrazione, servizi offerti, interventi realizzati e grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati;

 tempi di attuazione di progetti realizzati;

 andamento della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente nel corso del mandato;

 impatto economico e sociale dell’attività dell’amministrazione;  grado di soddisfazione dei cittadini;

 elementi di continuità/discontinuità delle politiche messe in campo rispetto alla precedente amministrazione, con le eventuali ripercussioni sui costi dell’Ente171.

Riguardando i cinque anni della legislatura, il bilancio di mandato può essere inteso come sintesi di report sociali redatti annualmente e presume, pertanto, la redazione di bilanci sociali relativi a periodi brevi. In questo modo è possibile produrre un vero proprio sistema di rendicontazione che, partendo dal programma di mandato di inizio legislatura, proceda con i bilanci sociali annuali e si concluda con una sintesi finale riferita all’intero periodo amministrativo.

Il bilancio di missione.

Il bilancio di missione può essere definito come uno strumento che attraverso una opportuna selezione e combinazione di elementi quantitativi e qualitativi, descrive il grado di efficacia raggiunto dall’azienda nel perseguire la propria mission sociale. Il bilancio di missione è tipicamente

170 Il TUEL statuisce che “Entro il termine fissato dallo Statuto il sindaco o il presidente della

provincia, sentita la giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato” (D.Lgs. n. 267/2000, art. 46, c. 3); MAZZARA L., (2003), Il bilancio di mandato: uno strumento per migliorare la trasparenza della comunicazione

tra ente locale e collettività, in “Azienda Pubblica, n. 4.

utilizzato nelle aziende no profit ed è uno strumento caratterizzato da contenuti, sistemi di rilevazione e modalità di rappresentazione assolutamente nuovi, il cui fine è quello di comunicare la mission perseguita, rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli ed infine dimostrare la coerenza tra gli elementi detti. Il bilancio di missione è un documento a “schema aperto” e, pur essendo pienamente integrato nel sistema di bilancio tradizionale, appare dotato di una propria autonomia172. Esso si distingue dal bilancio sociale perché, oltre che prevalentemente utilizzato dalle strutture no profit, enfatizza l’aspetto di valutazione della coerenza dell’attività svolta rispetto alla mission istituzionale che l’organizzazione si è “autonomamente” data.

Il bilancio partecipativo.

Il bilancio partecipativo più che uno strumento di rendicontazione, è uno strumento di partecipazione dei cittadini nelle scelte politico-allocative dell’amministrazione, nella definizione delle strategie e nella cogestione. Esso vede un numero limitato di applicazioni in Italia, anche vista la difficoltà di coinvolgere con efficacia i cittadini e gli altri stakeholder nel processo decisionale. Sono piuttosto diffusi all’estero ed in particolare nelle realtà dei Paesi in via di sviluppo. Essi sono particolarmente incentivati dalla Banca Mondiale, che vede in tale strumento una modalità attraverso la quale rafforzare i processi democratici e di accountability sociale delle pubbliche amministrazioni. Essendo essenzialmente strumento di partecipazione dei cittadini nel processo decisionale, differisce dal bilancio sociale dove, invece, la partecipazione degli stakeholder si riferisce al solo processo di rendicontazione e non a tutte le scelte strategiche o politico- allocative dell’amministrazione. Ma, il coinvolgimento dei cittadini deve avvenire non solo raccogliendo proposte e indicazioni, bensì prevedendo la possibilità di “estendersi fino alla concertazione delle scelte”173. Esempio ne è Porto Alegre, la città brasiliana che per prima, alla fine degli anni ‘80, ha 172 Cfr.: HINNA A., (2002), “Il bilancio di missione: il bilancio sociale delle organizzazioni no

attivato un processo di “democrazia dal basso”, e che ha visto coinvolta la cittadinanza nell’elaborazione e nella formulazione delle politiche e delle conseguenti decisioni di spesa di investimento nei settori a forte impatto sociale174. Nell’esperienza italiana, il metodo adottato nella maggior parte dei casi è quello delle assemblee, degli incontri tematici e/o per quartieri a seconda delle dimensioni del Comune. I vantaggi di questo strumento sono evidenti, e si possono sintetizzare nel miglioramento dei rapporti tra l’amministrazione locale e i cittadini, che vedono in questo modo riconosciuto il loro ruolo di protagonisti nei processi decisionali.

Il bilancio ambientale.

Il tema della comunicazione ambientale si sviluppa alla fine degli anni ’70 come evoluzione del filone della comunicazione sociale delle imprese nordamericane175. Una serie di catastrofi ambientali sollevano con forza il problema dell’impatto ambientale dell’attività di impresa. Se negli anni ’80 i rapporti ambientali sono richiesti alle imprese dalle autorità pubbliche (e cioè sono obbligatori), negli anni ’90 le imprese iniziano a produrre volontariamente i primi rapporti ambientali, concependoli come destinati ad un largo pubblico176. Parallelamente alla proliferazione dei bilanci ambientali si sono sviluppate molteplici iniziative per standardizzarne le caratteristiche ed i contenuti. Tra le iniziative di standardizzazione più note vi sono quella elaborata dalla Coalition for Environmentally Responsible

Economics (CERES) - organizzazione costituita da investitori sociali e

ambientalisti onde consentire alle imprese multinazionali di avere un riferimento per i propri rapporti ambientali - e dall’United Nations 173 Cfr.: GIUSEPPONI K., (2004), Il bilancio sociale degli enti locali. Contenuti e relazioni con il

controllo di gestione, Giuffrè, Milano, pag. 81.

174 Cfr.: ALLEGRETTI G., (2001), Bilancio partecipativo e gestione urbana: l’esperienza

brasiliana di Porto Alegre, in CARLI M. (a cura di), Il ruolo delle Assemblee Elettive,

Giappichelli, Torino; AMURA S., (2003), La città che partecipa, Ediesse, Roma; CAVICCHI P., DALLE DONNE A., DURAND C., PEZZATO G., (2003), Bilancio sociale e ambientale, IPSA, Milano.

175 Cfr.: FREY M., (2002), ”Il bilancio socio-ambientale e di sostenibilità”, in HINNA L., (a cura

di), Il bilancio sociale, op. cit.

176Cfr.: BARTOLOMEO M, MALAMAN R., PAVAN M, SAMMARCO G., (1995), Il bilancio

ambientale d’impresa, Il Sole 24 Ore, Milano; CISI M., (2003), Il bilancio ambientale,

Environment Programme (UNEP) – che ha individuato ben 50 elementi di

base che caratterizzano un bilancio ambientale.

Nel complesso il bilancio ambientale è un documento informativo nel quale sono descritte le principali relazioni tra l’impresa e l’ambiente, pubblicato volontariamente allo scopo di comunicare direttamente con il pubblico interessato. Rispetto al bilancio sociale, il bilancio ambientale non costituisce apposita sezione di questo, ma rappresenta un documento separato ed autonomo177 che si occupa di una parte determinata dell’attività aziendale, analizzandola con dei parametri specifici e seguendo linee guida definite da diverse organizzazioni internazionali. In ambito pubblico l’iniziativa di rendicontazione ambientale più nota è il City and Local

Environmental Accounting and Reporting (CLEAR)178, primo progetto europeo di contabilità ambientale applicata agli Enti locali, che prevede la realizzazione e l'approvazione di “bilanci verdi” da parte di un campione significativo di comuni e province italiani. L’obiettivo finale è quello di produrre un rapporto sullo stato dell’ambiente, corredato da un sistema di indicatori fisici e monetari strettamente correlati agli impegni politici assunti dalle amministrazioni locali, tale da consentire una corretta valutazione degli interventi programmati e realizzati. Tutto ciò nel pieno rispetto dei principi della trasparenza, sostenibilità, condivisione delle responsabilità, che dovrebbero caratterizzare la governance locale.

Il bilancio di sostenibilità.

Rispetto al bilancio ambientale il bilancio di sostenibilità costituisce una forma di comunicazione “più completa” che comprende tutte le dimensioni del concetto di sostenibilità: sostenibilità ambientale come capacità di mantenere la qualità e riproducibilità delle risorse naturali; sostenibilità sociale come capacità di garantire condizioni di benessere e opportunità di crescita nel rispetto dei diritti umani e del lavoro; sostenibilità economica come capacità di generare reddito, profitti e lavoro.

177 Cfr.: GIORGETTI A., (2002), Bilancio e Ambiente, Egea, Milano. 178 www.clear-life.it