Anna SIRI1, Marina RUI1
1 Università degli Studi di Genova,Genova (GE)
Abstract
Le Università̀ rivestono un ruolo molto importante nel promuovere il dialogo tra i popoli e la comprensione tra le differenti culture, contribuire allo sviluppo dell’istruzione dei paesi terzi, incoraggiare la mobilità e gli scambi, diffondere gli ideali di democrazia, di rispetto dei diritti umani e di pace. Da questi stimoli è nato “Co-operare in alternanza”, un progetto che tiene conto delle esigenze di creare una sempre più stretta connessione tra l’atti- vità educativa della scuola e il mondo del lavoro, che nasce dal bisogno di innovazione e di spe- rimentazione di più stimolanti metodologie didattiche, che intercetta la richiesta da parte di docenti, famiglie e ragazzi, di sviluppare competenze e saperi attinenti alla sfera lavorativa, al fine di essere pronti per un inserimento efficace nel tessuto connettivo sociale e civile. Questo lavoro intende raccontare l’esperienza di costruzione del percorso formativo complesso nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro, che ha visto una triangolazione collaborativa di uni- versità, scuole e ONG/Associazioni che operano in cooperazione, con l’obiettivo di far compren- dere a studenti delle scuole superiori i temi e i contesti della cooperazione internazionale allo sviluppo, il funzionamento delle organizzazioni che operano in questo settore e i margini di azione a livello territoriale. Il modello formativo adottato per trattare di cooperazione con le generazioni più giovani è frutto dell’integrazione di due metodologie educative non formali e tra loro complementari, da una parte la metodologia esperienziale tipica dell’outdoor training, dall’altra l’approccio di peer education.
Keywords
alternanza scuola lavoro, cooperazione allo sviluppo, peer education, outdoor training, online education
Introduzione
Il divario tra i paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo è sempre più profondo ed è alla base di conflitti, instabilità̀ e divisione tra i popoli. Gli obiet- tivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile fondati in particolare sulla rea- lizzazione dei diritti alla salute, all’educazione, all’alimentazione, all’ugua- glianza, ad uno sviluppo ecologicamente sostenibile rappresentano in sintesi quanto si dovrebbe fare per raggiungere una più equa distribuzione delle ri- sorse e per offrire a tutti i popoli la possibilità di raggiungere un dignitoso li- vello di vita sotto il profilo dei diritti economici, sociali, culturali e umani.
In questo scenario le Università̀ rivestono un ruolo molto importante, ad esse attribuito anche dall’Unione Europea e da grandi organizzazioni internazionali, quali UNESCO e ONU, che consiste nel promuovere il dialogo tra i popoli e la comprensione tra le differenti culture, contribuire allo sviluppo dell’istruzione dei paesi terzi, incoraggiare la mobilità e gli scambi, diffondere gli ideali di de- mocrazia, di rispetto dei diritti umani e di pace.
La cooperazione allo sviluppo rappresenta un elemento cardine del contesto universitario e dei processi di internazionalizzazione. Presenta infatti profondi legami con la formazione e la ricerca e nella sua accezione più ampia con la “terza missione”, orientata all'educazione delle nuove generazioni alla respon- sabilità sociale e alla comprensione delle problematiche internazionali. Sotto l’aspetto operativo, richiede un serio impegno scientifico, salde competenze or- ganizzativo-manageriali e una forte spinta motivazionale propria dello spirito di servizio delle Università alla società civile e alla comunità internazionale.
In questo quadro si è delineato negli ultimi anni un sistema in cui ministeri e altre istituzioni pubbliche, università e società̀ civile svolgono un ruolo inte- grato nell’affrontare i temi dell’aiuto allo sviluppo e in questo modello i soggetti coinvolti nella collaborazione diventano i pilastri su cui si regge l’attività̀ di cooperazione.
Sono sempre più numerosi e svariati i canali di azione, ovviamente forte- mente legati alle diverse competenze culturali e scientifiche presenti nelle uni- versità e comprendono corsi interamente o parzialmente dedicati alla coopera- zione allo sviluppo per sensibilizzare studenti, dottorandi, specializzandi uni- versitari al tema formazione di studenti stranieri sostenuta da docenti dell’Ate- neo presso sedi universitarie di altri paesi, attività̀ di ricerca e sviluppo con- giunte. L’educazione delle future generazioni acquista una priorità evidente.
Si aggiunge inoltre a livello italiano un nuovo contesto della cooperazione nazionale che, a partire dalla legge n. 125/2014 “Disciplina generale sulla coo- perazione internazionale per lo sviluppo”, apre un quadro di riferimento in cui la cooperazione diventa parte integrante e qualificante della politica estera del paese.
In tale quadro si collocano le attività di cooperazione allo sviluppo promosse dall’Università di Genova in stretta collaborazione con la Conferenza dei Ret- tori delle Università Italiane (CRUI) e con il Ministero degli Affari Esteri - Dire- zione Generale Cooperazione allo Sviluppo (DGCS), al fine di identificare un modello di cooperazione allo sviluppo in grado di valorizzare le competenze multidisciplinari presenti nell’Ateneo e stimolare nuovi ambiti di riflessione e di azione.
Anche le scuole di ogni ordine e grado hanno dedicato in questi ultimi anni uno spazio di informazione e sensibilizzazione alla cooperazione allo sviluppo, in linea con la Dichiarazione di intenti siglata nel giugno 2014 dal Ministero dell’Istruzione (Direzione Generale dello Studente) con la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, in occasione dell’Anno Europeo per lo Sviluppo 2015 proclamato dall’Unione Europea con lo slogan “il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro”.
Classi della scuola primaria, secondaria inferiore e soprattutto secondaria superiore si sono confrontate sui temi connessi all’Agenda 2030, partecipando a incontri in presenza e anche via web attraverso il sito dedicato ai temi della cooperazione nelle scuole ed allo scambio di esperienze e best practice in ma- teria fra gli istituti scolastici italiani (www.lascuolanelmondo.it).
In questo contesto una nuova legge di riforma n° 107/15 ha introdotto e re- golamentato l'obbligo di alternanza scuola-lavoro (ASL) da svolgersi per tutti gli alunni nell'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado. L’alter- nanza scuola lavoro, come recita il decreto legislativo 77/2005, “rappresenta una metodologia didattica per attuare modalità̀ di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del la- voro; favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni perso- nali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società̀ civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti ospitanti nei processi formativi; correlare l'offerta.”
Da questi stimoli è nato, in seno al Gruppo di lavoro del Rettore sulla coope- razione internazionale allo sviluppo, il progetto UNIGE “Co-operare in alter- nanza”, un progetto che tiene conto delle esigenze di creare una sempre più stretta connessione tra l’attività educativa della scuola e il mondo del lavoro, che nasce dal bisogno di innovazione e di sperimentazione di più stimolanti me- todologie didattiche, che intercetta la richiesta da parte di docenti, famiglie e ragazzi, di sviluppare competenze e saperi attinenti alla sfera lavorativa, al fine di essere pronti per un inserimento efficace nel tessuto connettivo sociale e civile.
In questo contesto UNIGE ha rafforzato i programmi a medio-lungo termine volti a diffondere la cultura di pace e il know-how accumulato con anni di espe- rienza in progetti di cooperazione e solidarietà̀ e ha deciso di non dedicarsi solo alla sensibilizzazione degli studenti del proprio Ateneo, ma di partire dalle leve più̀ giovani, dagli studenti degli istituti scolastici superiori.
Questo lavoro intende raccontare l’esperienza di costruzione del percorso formativo complesso che ha visto una triangolazione collaborativa di univer- sità, scuole e ONG/Associazioni che operano in cooperazione, con l’obiettivo di far comprendere a studenti delle scuole superiori i temi e i contesti della coo- perazione allo sviluppo, il funzionamento delle organizzazioni che operano in questo settore e i margini di azione a livello territoriale.