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Figura 5.21: Curve IDA del campione 2 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e incastrato sui vertici

Figura 5.22: Curve IDA del campione 6 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e incastrato sui vertici

5.3.2 Pannello con molle tali che T

f

= T

i

In figura 5.23 e in figura 5.24 vengono riportate rispettivamente le curve IDA del campione 2 e del campione 6 soggetti a solito pre-danneggiamento con drift pari all’1.5% dell’altezza h del pannello, ma in questo caso sui quattro vertici del telaio vengono applicate delle molle elastiche la cui rigidezza è stata assegnata in modo tale che il periodo fondamentale del telaio Tf fosse pari a Ti.

Anche in questo caso l’andamento delle curve IDA è di tipo lineare fino al rag-giungimento del collasso, ma a differenza di prima (e in particolare per il campione 6) il numero di analisi che falliscono prima del raggiungimento del DM limite è

5.3 – Tamponamento danneggiato - Drift 1.5%

notevolmente aumentato. Questo sottolinea ancora una volta come il danneggia-mento nel piano riduca notevolmente la resistenza fuori piano del tamponadanneggia-mento, tanto che il fallimento dell’analisi sopraggiunge per valori di DM molto più piccoli del valore limite.

Figura 5.23: Curve IDA del campione 2 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = Ti

Figura 5.24: Curve IDA del campione 6 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = Ti

5.3.3 Pannello con molle tali che T

f

= 3T

i

In figura 5.25 e in figura 5.26 vengono riportate rispettivamente le curve IDA del campione 2 e del campione 6 soggetti a solito pre-danneggiamento con drift pari

all’1.5% dell’altezza h del pannello, ma in questo caso sui quattro vertici del telaio vengono applicate delle molle elastiche la cui rigidezza è stata assegnata in modo tale che il periodo fondamentale del telaio Tf fosse pari a 3Ti.

Figura 5.25: Curve IDA del campione 2 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = 3Ti

Figura 5.26: Curve IDA del campione 6 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = 3Ti

Le osservazioni fatte per il sistema precedente valgono anche per questo, con l’unica differenza che qui le curve IDA (anche se ora sarebbe più corretto chiamarle rette) sono così schiacciate che quasi collassano in una sola retta, che muore per valori di IM più piccoli di 1. In altre parole la resistenza fuori piano di questo sistema è sostanzialmente nulla.

5.3 – Tamponamento danneggiato - Drift 1.5%

Da un punto di vista fisico questo vuol dire che se un pannello è soggetto ad un danneggiamento considerevole indotto da azioni che agiscono lungo il suo piano, appena arriva una scossa sismica, per quanto essa possa essere lieve, il tampo-namento collassa fuori piano in maniera quasi del tutto inevitabile. Questo è un fatto importante, perché generalmente le scosse sismiche non producono mai spo-stamenti solo in una direzione, ma sempre nelle tre direzioni spaziali (componente est-ovest, componente nord-sud e componente sussultoria). Siamo noi che per sem-plicità di analisi applichiamo l’accelerogramma con il 100% della sua intensità nella sola direzione fuori piano. Un evento sismico reale, quindi, è esso stesso in grado di danneggiare il tamponamento nel piano e contemporaneamente sollecitarlo fuori piano.

Alla luce di quanto appena detto è evidente il motivo per il quale i tamponamenti posti ai piani inferiori collassano prima degli altri: essendo soggetti a spostamenti di interpiano maggiori, essi si danneggiano di più, pertanto appena arriva una scossa sismica nella direzione fuori piano essa è in grado di far collassare il tamponamento stesso.

Questo è un fatto importante ai fini della sicurezza strutturale, pertanto do-vrebbe meritare attenzione già in fase progettuale. Tuttavia, al momento, non si è ancora arrivati alla completa definizione di un criterio di modellazione dei tampo-namenti in muratura che sia allo stesso tempo: facile da implementare nei software di calcolo, fedele nel riprodurre il comportamento dei tamponamenti e che non comporti un costo computazionale eccessivamente alto.

5.3.4 Pannello con molle tali che T

f

= 5T

i

In figura 5.27 e in figura 5.28 vengono riportate rispettivamente le curve IDA del campione 2 e del campione 6 soggetti a solito pre-danneggiamento con drift pari all’1.5% dell’altezza h del pannello, ma in questo caso sui quattro vertici del telaio vengono applicate delle molle elastiche la cui rigidezza è stata assegnata in modo tale che il periodo fondamentale del telaio Tf fosse pari a 5Ti.

Figura 5.27: Curve IDA del campione 2 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = 5Ti

Rispetto a prima non c’è molto da aggiungere, se non che nel campione 6, e in modo meno marcato nel campione 2, si osserva un parziale recupero della rigidezza fuori piano, messa in evidenza dal minor numero di analisi fallite prima del DM limite.

Figura 5.28: Curve IDA del campione 6 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = 5Ti

5.3.5 Pannello con molle tali che T

f

= 7T

i

In figura 5.29 e in figura 5.30 vengono riportate rispettivamente le curve IDA del campione 2 e del campione 6 soggetti a solito pre-danneggiamento con drift pari all’1.5% dell’altezza h del pannello, ma in questo caso sui quattro vertici del telaio vengono applicate delle molle elastiche la cui rigidezza è stata assegnata in modo tale che il periodo fondamentale del telaio Tf fosse pari a 7Ti.

Valgono le stesse considerazioni fatte per il sistema precedente.

Figura 5.29: Curve IDA del campione 2 danneggiato con drift pari allo 1.5% dell’altezza del pannello e con molle elastiche ai vertici tali che Tf = 7Ti