GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE SERVIZI TERRITORIAL
TAVOLI TEMATICI SALUTE MENTALE E FOCUS GROUP F OCUS GROUP 12 GIUGNO
PARTECIPANTI:
Servizi di Salute Mentale e Sociale della Lunigiana, Familiari degli utenti del Centro Diurno di psichiatria, Associazioni di Auto-aiuto psichiatrico, Associazioni di Auto-mutuo aiuto familiari di pazienti psichiatrici, Cooperativa dei facilitatori sociali;
TEMI TRATTATI
1) L’immagine di salute nella Lunigiana ( Questionario anonimo ) 2) La percezione della salute mentale in Lunigiana salute mentale.
3) La percezione dei Servizi della Lunigiana deputati alla cura e alla tutela della salute mentale303
DATI RACCOLTI
Dai dati dell’utenza dell’UFSMA emerge che l’utenza, in Lunigiana, è cresciuta negli ultimi anni e che la stessa unità funzionale locale serve attualmente circa il 2,5% della popolazione. Questi dati concordano con il quadro epidemiologico toscano del triennio 2002-2004, relativo alla popolazione adulta (>18 anni) che accede ai Servizi, che evidenzia che la prevalenza annua di utenti è passata dall’1,5% al 2,5% della popolazione di riferimento (con punte fino al 3%).
Anche in Lunigiana è rilevabile un trend in crescita delle richieste di trattamento per disturbi d’ansia e disturbi dell’umore. Specifico invece di questa zona è una maggior percentuale di utenza appartenente alla fascia di età geriatrica.
Dall’analisi dei dati in possesso, comunque, emergono delle criticità evidenti rispetto all’uso dei farmaci antidepressivi, il quale dato non è strettamente legato al servizio, ma può esplicare un aspetto dello Stile di vita. Infatti nel 2004 si è speso in Lunigiana solo per questo
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gruppo di farmaci oltre 900.000 euro. Si evidenzia anche una tendenza all’aumento dei ricoveri in ambienti specialistici spesso fuori Regione.
Dalle Associazioni e dai familiari emerge la percezione della salute mentale in Lunigiana: in generale viene percepita un scarsa considerazione e attenzione da parte della comunità ai temi relativi la salute mentale e per le persone che sono affette da disturbi psichici. Viene detto che chi non è coinvolto nel problema se ne tiene lontano, partecipando peraltro a comportamenti di stigmatizzazione, isolamento e emarginazione delle persone che soffrono di varie forme di disagio o di disturbo psichico. Invece queste persone avrebbero bisogno più degli altri di vicinanza e solidarietà. Le istituzioni e i servizi fanno qualcosa per il sostegno e l’inserimento (per esempio con borse lavoro), ma in modo insufficiente rispetto ai bisogni. Le famiglie delle persone con disturbo subiscono anch’esse questa spirale di allontanamento e di isolamento, talvolta a partire dagli stessi parenti. D’altra parte, si creano situazioni difficili per il fatto che chi sta male di per sé tende a chiudersi e a isolarsi. Nella vita quotidiana della famiglia si producono condizioni spesso pesanti, a volte non si sa come rapportarsi con un figlio che ha comportamenti talora poco comprensibili e i livelli di tolleranza e di pazienza diventano minimi. I genitori stessi fanno fatica ad accettare la malattia, si cerca di nasconderla, di coprire i comportamenti sbagliati. Paura e vergogna possono essere alcuni dei sentimenti che portano a rinchiudersi e a vivere in solitudine questo tipo di problema e di sofferenza, che pesa drammaticamente su tutto un nucleo familiare. Il disturbo mentale è affrontato in modi diversi sia dalla famiglia che dalla comunità. Talora ci sono bisogni di protezione alla base di comportamenti di chiusura e di isolamento.“Fuori non trovano amici, gli altri ragazzi li evitano o li deridono, possono suscitare pietismo oppure paura…”.“Le persone considerate normali si tengono a distanza da chi soffre di disturbi mentali e li evitano perché non li conoscono e ignorano la natura dei loro problemi”.” Si teme il coinvolgimento quasi come se si avesse paura di contagiarsi oppure si vive la persona con disturbo psichico come pericolosa; però spesso queste paure nascondono anche paure profonde di se stessi”.“ Si trova più disponibilità ad accettare malattie come il cancro o handicap gravi e invalidanti, ma di natura fisica”.“Eppure le persone con problemi psichici sono soggetti intelligenti, eccessivamente sensibili, spesso timorosi degli altri, sono più esposti alla sofferenza e più vulnerabili agli eventi dolorosi”.Cosa si potrebbe fare per migliorare la conoscenza del disturbo mentale e superare il pregiudizio e i luoghi comuni intorno ad esso? Cosa si può proporre per favorire una maggiore attenzione e una più consapevole considerazione di questi problemi nella comunità, onde stimolare sentimenti di solidarietà e aiuto nei confronti di chi ne soffre?
157 - Una maggiore divulgazione di informazioni e conoscenze relative ai disturbi mentali e
ai temi della salute mentale.
- L’educazione alla salute mentale nelle scuole, ma anche in altri settori della società. Per quanto riguarda la percezione dei servizi della Lunigiana deputati alla cura e alla tutela della salute mentale, alcuni dei partecipanti esprimono soddisfazione per l’aiuto ricevuto dai servizi e per i trattamenti che hanno apportato cambiamenti positivi nelle condizioni dei pazienti e dei loro familiari. Comunque è opinione unanime che sia necessario un ampliamento e miglioramento dell’offerta dei servizi, in modo da essere più adeguati ai bisogni del territorio. Viene rilevata l’importanza di percorsi terapeutici e assistenziali più completi; i familiari sono spesso preoccupati e delusi per le scarse opportunità di autonomizzazione ed emancipazione per i loro congiunti affetti da un disturbo mentale, rimanendo ancor di più angosciati al pensiero di non sapere del destino successivo alla loro scomparsa. Da qui l’esigenza di una rete di strutture intermedie residenziali e semiresidenziali fino ai gruppi-appartamento per soluzioni differenziate e modulate secondo i bisogni dei pazienti. Viene suggerito l’ampliamento dell’orario di apertura del Centro Diurno, come pure delle opportunità occupazionali. “I ragazzi hanno bisogno di avere qualche impegno, di essere occupati, di fare anche cose che li appassionino, di essere aiutati ad inserirsi nella comunità”. Infine viene posto il problema delle persone che, pur avendo bisogno, per i più svariati motivi non si rivolgono ai servizi. A tal proposito viene sottolineato il ruolo propositivo e progettuale che l’Associazione di auto aiuto psichiatrico, affiancando i servizi, può svolgere in questo ambito e viene ricordato il progetto di istituzione di un ufficio di informazione presso la loro sede.304
SINTESI:
A fronte dell’incremento di richieste di intervento e dell’aumento epidemiologico del disagio psichico, si rende necessario proseguire il processo di cambiamento avviato in questi anni ribadendo i principi che devono orientare l’assetto dei servizi, che vanno qualificandosi come servizi in rete di Comunità. L’organizzazione viene calibrata sulla centralità dei bisogni globali della persona e il progetto terapeutico individualizzato garantisce un’azione complessiva multiprofessionale e multidimensionale di tutela della salute mentale, dalla prevenzione alla cura, e assicura la continuità dell’assistenza e le finalità riabilitative.
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Tramite il raccordo a livello distrettuale con gli altri servizi territoriali della Lunigiana (Ser.T. per i soggetti definiti con “doppia diagnosi” o con multiproblematicità, GOIF per i soggetti con handicap, Neuropsichiatria Infantile per i soggetti in età adolescenziale) e l’integrazione col Servizio Sociale si costruiscono percorsi di condivisione e di sostegno e si programmano azioni di recupero e di reinserimento sociale.
L’emergere di nuovi soggetti protagonisti del cambiamento nel campo della salute mentale ha modificato i rapporti tra servizi, utenti e familiari e ha determinato la realizzazione di nuovi progetti condivisi. Ci si riferisce alle Associazioni di auto – mutuo - aiuto psichiatrico di utenti, familiari e volontari, che sono entrati da pari nella programmazione dei servizi e nella elaborazione e realizzazione di progetti per la salute mentale.305
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA IPOTESI DI SOLUZIONE