“commento” su testi politic
4.2 La ricerca nella ricerca
4.2.3 I temi della campagna elettorale e i leader a confronto
Prima di entrare nel merito dei sistemi metaforici, è necessario aprire una parentesi su quella che è stata la comunicazione politica italiana nel 2008 ed, in primo luogo, sui temi trattati durante le campagne elettorali. La ricerca in tale ambito usa correntemente il termine inglese issues per identificare gli argomenti, i temi ed i problemi intorno ai quali si sviluppa il dibattito politico. Le issues sono risorse politiche, oggetto della lotta tra i competitori e di scambio tra il sistema della politica e il sistema dei media per il controllo dell‟agenda. Dal punto di vista dell‟origine e tenuto conto del loro carattere mediatico, le issues si possono distinguere in pure, riflesse e indotte (Mazzoleni, 1998)89.
Figura 4.1: Presentazione issues (Gruppo Mediamonitor in sede di riunione plenaria del 18/04/2008)
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Le issues pure sono quei temi legati ad eventi spontanei, che superano la soglia della notiziabilità ed entrano nel cono di luce della stampa e della televisione. Le issues riflesse (dai media) sono quelle create ad arte da partiti e candidati sulle quali cercano di convogliare l‟attenzione dei media (nelle politiche 2008, un esempio può essere il viaggio in pullman di Veltroni). Infine le issues indotte (dai media), ovvero i temi che i media selezionano e pongono al centro del dibattito politico, e che si possono classificare in political, policy, campaign e personal (Patterson, 1980, Mazzoleni, 1998).
Figura 4.2: Le issues della campagna elettorale del 2008 (Fonte: Elaborazione Mediamonitor Politica, 2008).
L‟esplorazione del contesto cui le issues si riferiscono è un passo obbligato per la formulazione dell‟analisi critica del discorso politico. In Giansante (in corso di pubblicazione: 95, pagina provvisoria) si legge come la comunicazione politica del 2008 consti anzitutto di una sovra-rappresentazione di policy issues90, con alcuni temi-chiave tesi a monopolizzare una parte della campagna elettorale e legati specificamente alla contesa in atto. In primis, dunque, il destino della compagnia aerea di bandiera Alitalia, portatrice di grande interesse sociale ed economico, che Berlusconi utilizza come dimostrazione del malgoverno di centro-sinistra e, al tempo stesso, come uno dei buoni propositi del futuro governo, con l‟annuncio risolutivo di una cordata di imprenditori italiani. Il secondo tema è la questione “rifiuti”, utilizzata come arma di critica feroce della gestione Bassolino e, attraverso questa, del precedente governo di sinistra (guidato da Romano Prodi) e, di riflesso, del candidato del PD Veltroni, “colpevole” secondo il Cavaliere di essere una sua prosecuzione naturale seppur “ben mascherata”.
Un secondo elemento da considerare riguarda poi le campaign issues91: il ridimensionamento dello spazio politico ha reso infatti ancor più visibili temi come la “legge elettorale”92
ed il cosiddetto ricorso al “voto utile”, le cui percentuali di
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Le policy issues sono le questioni relative alle politiche governative, amministrative e legislative, ma anche i problemi che toccano da vicino la vita e l‟interesse dei cittadini.
91 Le campaign issues attengono alle dimensioni strategiche ed organizzative delle campagne elettorali
quali, “la definizione delle candidature, la conduzione della campagna da parte degli attori politici, i sondaggi e le previsioni elettorali, la regolamentazione della campagna”.
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Questa ha riguardato anche la composizione delle liste politiche, che ha indotto i cosiddetti partiti “minori” a protestare per gli appelli a non disperdere il voto da parte dei due maggiori competitors.
presenza, infatti, sono state molto alte nella ricostruzione dei temi della tv elettorale nelle sei settimane considerate.
Figura 4.3: I dieci maggiori macro-temi delle Politiche 2008 (Fonte: Elaborazione Mediamonitor Politica, 2008).
Infine, occorre tener presente che la narrazione politica, in genere, si svolge su due piani: un livello profondo ed uno superficiale. Ogni leader racconta una storia diversa dell‟Italia e del quadro politico in cui si inscrive la specifica scadenza elettorale. Ogni candidato premier si presenta come un soggetto investito di un determinato compito, di un programma d‟azione che è sua precisa responsabilità realizzare (Tani, in corso di pubblicazione: 25, pagina provvisoria).
Premesso tutto ciò, i corpus che prenderò in considerazione nell‟analisi dei sistemi metaforici della comunicazione politica del 2008 riguardano in particolare due fonti: quella del leader di centro-destra e quella del candidato di centro-sinistra. Verranno, in prima istanza, confrontate le prime dieci issue della campagna con i temi cui Berlusconi e Veltroni si sono dedicati con maggiore attenzione. Cominciamo dal leader del centro-destra:
Figura 4.4: Le issues delle Politiche del 2008 e quelle del leader di centro-destra a confronto (Fonte: Elaborazione Mediamonitor Politica, 2008).
Il primo dato che emerge dalla figura 4.4 è la specificità del discorso narrativo di Berlusconi, orientato anzitutto alla rappresentazione dell‟antagonista (della “sinistra” e di Veltroni) attraverso l‟accanita critica dell‟operato del precedente governo cui viene dedicata sempre particolare attenzione. Quanto evidenziato è funzionale al livello profondo, poiché la natura intrinsecamente polemico-conflittuale dello schema narrativo ben rappresenta la dinamica pre-elettorale del confronto politico, che vede sempre fronteggiarsi antagonisti che combattono per affermare i valori del proprio schieramento politico comunicati attraverso una serie di presupposizioni date di volta in volta per implicite.
Molti dei temi trattati da Berlusconi possono poi essere inscritti nella categoria delle policy issues (Patterson, 1980), ovvero di argomenti “che toccano da vicino la vita e l‟interesse dei cittadini” (Mazzoleni, 1998: 201); fanno peraltro eccezione quelli legati alla rottura con l‟Udc e Casini e alla composizione della lista dei ministri, che rientrano nella categoria delle political issues93, anche se dalla natura vagamente “indotta” perché affrontate dal leader spesso su esplicita sollecitazione dei giornalisti (Mazzoleni, 1998). Fra i primi dieci temi troviamo anche la questione dei rifiuti a
93 Le political issues sono i temi concernenti la sfera più astratta del confronto politico elettorale,
attinenti a visioni ideologiche, ma anche alla sfera discorsiva negoziale, relativa alla contrattazione di alleanze, scenari politici imminenti e formule di governo (Marini, Roncarolo, 1997).
Napoli e quello relativo alle tasse e all‟aumento della pressione fiscale. Altro dato interessante riguarda il tema Alitalia che, lanciato nell‟arena mediatica da Berlusconi stesso94, non rientra però nella percentuale delle sue issues più discusse.
Per contro va considerata la strategia comunicativa del candidato del Partito Democratico che, avendo impostato la campagna elettorale sull‟effetto innovativo della propria leadership alla guida di una formazione compatta e agile, ha potuto conquistare visibilità e attenzione dei media soprattutto all‟inizio della competizione.
Figura 4.5: Le issues delle Politiche del 2008 e quelle del leader di centro-sinistra a confronto (Fonte: Elaborazione Mediamonitor Politica, 2008).
La novità del PD come soggetto politico in grado di presentarsi da solo, l‟originalità di alcune candidature, lo stile della sua campagna e il viaggio in pullman lungo lo stivale, si sono dimostrati argomenti notiziabili e in grado di “fare agenda” soltanto nel momento iniziale del dibattito politico, pressoché dominato dal macro-tema “candidature e liste elettorali” (Rega, 2010 in corso di pubblicazione). Tuttavia, l‟iniziale effetto “novità” si è poi esaurito velocemente con l‟emergere di temi
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A conferma della capacità di Berlusconi di costituirsi come evento mediale, capace di influenzare l‟agenda dei media come accaduto nel corso della campagna del 2006 (Antenore, Bruno, Laurano, 2007).
politicamente più “caldi”, come il già citato caso Alitalia (singola issue più coperta dai telegiornali italiani durante la sfida elettorale; Barisone, 2008: 199-205). Si registra così uno spostamento dell‟attenzione pubblica su questioni di più ampia portata (economia, stato di salute del Paese, lavoro) e, parallelamente, una perdita di visibilità del leader del PD.
Discuterò in seguito come la strategia inclusiva dell‟uditorio che Berlusconi ha adottato riguardo ai principali temi delle campagne. Ciò che qui interessa è l‟uso che il soggetto politico ne fa: utilizzando, almeno in una certa misura, la questione Alitalia ed il problema dei rifiuti in Campania come theme shaping (Lakoff, 2004), egli dimostra una grande capacità nel veicolare frames interpretativi che indirizzino l‟opinione pubblica a leggere da un lato, la questione della “compagnia di bandiera” come un problema di italianità (se ne veda la conferma nella presenza di forme di co- occorrenza con il pronome “noi” inclusivo associato al tema, illustrata nel paragrafo 4.2.5) e dall‟altro la situazione campana come una “emergenza”, un “tragico disastro” cui il governo futuro dovrà porre riemedio95
. Per contro, almeno inizialmente, il leader di centro-sinistra decide di muoversi in maniera diametralmente opposta. Prima di tutto, adottando un‟errata strategia di non – nominazione de “il principale esponente avversario”, ottiene l‟effetto opposto (si pensi al principio lakoffiano per cui anche la negazione di un frame evoca il frame stesso, Lakoff, 1996); in secondo luogo non contrattacca l‟avversario politico sullo stesso fronte argomentativo. La sua interpretazione dei fatti politici non si impone, dimostrandosi, in relazione ad entrambe le issues (problema rifiuti e questione Alitalia, entrate in agenda a prescindere dalla sua volontà), meno sicuro e convincente.
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In politica, vedremo che un aspetto particolarmente rilevante è costituito dalla capacità della metafora in qualità di attivatore di un frame e dalla connessa relazione tra framing e negazione (Casadio, 2009: 59): il richiamo di un contesto negativo, attraverso espressioni metaforiche, viene cioè sfruttato per presentare il proprio intervento come positivo. Ad esempio l‟attivazione del frame del disastro attraverso “un lessico della tragedia” evoca la necessità di una ricostruzione, la cui capacità viene implicitamente attribuita a chi parla (che così si presenta come l‟eroe della storia di contro all‟avversario che incarna l‟antieroe); il frame dello spettacolo, attivato da metafore come “messa in scena”, “gioco”, “fuochi d‟artificio” comporta l‟inferenza che colui che parla, proprio in quanto attribuisce all‟avversario il ruolo dell‟illusionista, è invece persona affidabile, trasparente, priva di maschere e di trucchi; e così via.
4.2.4 Commento in chiave linguistico-retorica di corpora di testi di natura