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Un gruppo di testimonianze viene raccolto su Francesco Bianchi Più persone quindi ri­ feriscono della sua vita a Genova, informandoci così dell’esistenza di una nutrita schiera di luni-

gianesi recatisi nella Dominante per apprendere l ’arte del muratore. Mastro Antonio Barcino, fi­ glio di Giovanni Maria, faber murorum, dice di conoscere il Bianchi da diciotto anni, e di essere stato raggiunto da questi a Genova «dove anch’egli imparò l ’arte del muratore»; nella città, egli

D unque c’è fame di terra e questa è un ’occasione rara, da non perdere in anni difficili.

La com unità si appresta a com piere un tentativo quasi disperato. La si­ tuazione debitoria della m aggior parte dei suoi componenti è onerosa. Lo conferma la dichiarazione notarile resa a Genova dal console Lorenzo Campi, a nome della com unità, il 26 giugno 1643: Anton G iulio Brignole Sale è cre­ ditore della com unità per 5990 scudi, parte in oro e parte in argento, per i censi, e relativi frutti, fatti a varie riprese in diversi anni dal 1620 al 1642. Ta­ le importo deve essere valutato tenendo conto che le registrazioni nel Libro di Groppoli a tutto il 1637, ultim a data con inform azioni contabili prim a d el­ la lunga interruzione fino al 1683, riportano una situazione debitoria della co­ munità di 28355.13.7 lire di G roppoli, che sono costituite per buona parte (26840.18.7 lire di G roppoli) da debiti per vettovaglie, e per rimborso di cen­ si accesi, soprattutto all’inizio delle difficoltà alim entari della popolazione, proprio per fare fronte a tali esigenze5“1.

I pagam enti fatti dai groppolesi, di cui peraltro dopo il 1637 si trovano tracce labili, debbono essere del tutto inadeguati all’entità del debito contrat­ to se, a partire dal giugno 1649, ha inizio una nuova e lunga trattativa con il

precisa, si sono visti e praticati «molte volte come paisani» e aggiunge «da diciotto mesi in qua siamo venuti di compagnia detto Francesco, et io et altri muratori del nostro paese e particular­ mente con M. Gio. Batta Bianchi capo maestro di fabriche à stare nel presente luogo di Groppo- li... dove habiamo dimorato detto Francesco et io continuamente lavorando alla nostra arte nel palazzo che habiamo fatto con altri muratori in detto luogo de Gropuli sopra il disegno di detto Gio. Battista...». Anche un genovese impegnato nei lavori dei Brignole Sale in Lunigiana, il magì- ster Bartolomeus Bertoli...civis ]an u e{ab er lignarius, riferisce sullo stesso Francesco Bianchi, che dice di conoscere e avere frequentato da più di dieci anni, precisa anzi che «la prima occasione... di conoscerlo fu nella fabricha che si faceva in Genova nella fabricha delli signori Salvagi da S. Bernardo dove io lavoravo come bancalaro e mastro Francesco come muratore». Dunque stretta e continuativa collaborazione a Genova, e fuori, in diverse fabbriche (ASCG-BS, Groppoli, Filza 10 cit., testimonianze del 23 e del 27 gennaio 1644).

54 ASCG-BS, Libro di Groppoli 1607-1637, parte II, Le voci relative a spese diverse ri­ guardano soprattutto le controversie con Filattiera (lire 1507.14) e solo in minima parte una quo­ ta di spesa per molini e torchi (lire 7.1): cfr. in particolare cc. 210 e 310. A completare il quadro dei rapporti pecuniari con gli abitanti del feudo anche sotto l ’aspetto strettamente individuale, nella stessa dichiarazione del 1643 il patrizio genovese risulta anche creditore di vari groppolesi per un ammontare di 7000 scudi d’oro, per capitale di censi e terre vendute con il patto di re­ denzione (ASCG-BS, Groppoli, Filza 18 cit., Testimoni; de crediti del Marchese Brignole verso la Comunità e particolari di Groppoli, 26 giugno 1643).

Brignole Sale, che porterà a una conclusione am ara per la comunità: la cessio­ ne dei due prati più belli di cui essa dispone, il Pantano e il M axerino35.

Nel corso di meno di quattro anni vengono stipulati e disdetti accordi fra la comunità e il marchese in term ini cosi contorti e sofferti, che si posso­ no spiegare ipotizzando che la com unità sino alla fine tenti di non rinuncia­ re a beni preziosi per la sua sussistenza e, una volta addivenuta alla risoluzio­ ne di una cessione di sue proprietà, cerchi di contenere il più possibile il dan­ no subito.

A Genova il 23 giugno 1649 Fabio B attoli, Donino Cagnano e Lorenzo Carli, in qualità di procuratori della com unità, stipulano un atto rogato dal notaio Gio Andrea Celesia, presenti Gio Domenico Peri e G iuseppe Celesia, figlio del notaio stesso56. Come sem pre il punto di partenza è dato dalla situa­ zione debitoria della comunità, che risulta ammontare a 52913 lire di G rop­ poli (una cifra quindi non lontana dal corrispettivo dei 5000 scudi in oro e ar­ gento dichiarati nel 1643). Anton Giulio Brignole Sale «p er havere sodisfatio- ne di detto suo credito» accetta che sia dim inuito di 8000 lire così ripartite: 4000 fra i debitori «p er le somme respetivam ente in loro pervenute proce­ denti da detto debito» e altre 4000 a diminuzione delle somme dovute da persone scelte dallo stesso marchese. Fabio B attoli e gli altri procuratori si impegnano a saldare il restante debito di 44913.5.7. lire di G roppoli, pari a 8864.9 ducatoni, restituendone 3864.9.3 nei successivi cinque anni con rate annuali di 772.17.10 ducatoni, con l ’interesse del 5 % , e im pegnandosi a dare al m archese entro il 1650 «tan ti stabili di detta Comunità per farvi una fitta- reccia» fino all’importo dei restanti 5000 ducatoni. In attesa della definizione di questa seconda parte del saldo del debito, vale a dire fino a che non è ef­

55 ASCG-BS, Groppoli, Filza 17 cit. doc. n. 167, che riporta un elenco redatto probabil­ mente a posteriori sulla base di documenti reperiti fra le carte dell’agente Domenico Bartoli, dal quale risulta che il numero di coloro che al principio del 1643 hanno pagato in natura la rata di 6 ducatoni annui «in tempo che lo grano valeva ducatoni 2 e più la secchia», non supera il 50% dei capofamiglia. La lacuna nella contabilità del feudo relativa proprio al periodo dal 1638 al 1682 non dà modo di effettuare altre verifiche in proposito.

56 La presenza in tale sede di Gio Domenico Peri, autore de II Negotiante, un importante

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