Il trapano è una macchina utensile utiliz-zata per eseguire fori o lavorazioni che richiedano l’utilizzo di accessori come le
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punte elicoidali, gli alesatori, i maschi, le filiere ecc.
Esistono versioni portatili e versioni a colonna ma in questo paragrafo ci occu-peremo dei primi in quanto, in ambito prettamente domestico, sono i soli uti-lizzabili per realizzare fori su pareti ver-ticali, soffitti, colonne, mensole di legno ecc.
La trattazione dei trapani a colonna è ri-mandata alla sezione dedicata ai lavori in garage.
I trapani portatili si dividono in due ca-tegorie:
azionati da motori a corrente di rete
•
a 220 volt;
azionati da motori alimentati a
batte-•
rie autonome.
I primi, con potenze che variano da poche centinaia di watt a oltre 2 Kw, sono adatti per forature impegnative su metallo, pietra e cemento. Sono di-sponibili versioni con velocità di lavoro variabile, caratteristica quasi indispen-sabile nei casi si preveda un uso gene-rico dell’attrezzo. Due esempi sull’uso della velocità minima e massima: la foratura dell’acciaio inossidabile, data l’estrema tenacità di questa lega, ob-bliga a mantenere lento l’avanzamen-to del tagliente della punta, anche se questa è in HSS (acciaio super rapido) al cobalto e la zona del taglio lubrificata con olio. Infatti, il valore dell’attrito è tale che, nel caso di velocità elevate, si possa facilmente raggiungere la fusio-ne della punta.
All’estremo opposto, vi è la foratura del legno, poiché maggiore è la velocità di rotazione della punta, minore è il rischio di scheggiature sul bordo del foro.
I trapani a batteria, meno potenti, han-no il vantaggio di han-non aver bisoghan-no di una presa elettrica di alimentazione.
Dispongono di una batteria a sostitu-zione rapida che, in base alla capacità di accumulo, permette di lavorare per un certo tempo. A carica esaurita si so-stituisce con una seconda, mettendo la prima in carica tramite un apposito caricabatteria fornito in dotazione al trapano. Un dato indiretto per valutare la potenza e la durata di lavoro della batteria, è il suo valore di tensione, che può variare tra 9, 12, 18, 24 V.
Un elevato valore di tensione fornisce maggiore potenza e permette di lavo-rare più a lungo prima di doverla inter-cambiare con una carica.
Le parti principali di cui è costituito un trapano sono:
l’involucro esterno detto
• carcassa;
un motore formato da un indotto o
•
rotore, uno statore, un interruttore potenziometrico;
un commutatore di polarità per
l’in-•
versione del senso di rotazione;
un selettore per la funzione di
•
percus-sione;
una parte meccanica formata dagli
•
ingranaggi e da un mandrino, che co-stituisce l’organo prensile deputato a fermare gli utensili da lavoro.
A proposito di quest’ultimo c’è da dire che, nelle versioni a batteria non dotate di grande potenza, spesso è del tipo au-toserrante, ovvero sprovvisto della corona dentata per il serraggio attraverso l’appo-sita chiave, anch’essa dentata, a sezione tronco-conica.
F
attoridirisChioresiduie/
o Comportamentalidurantel’
usoContatto accidentale con l’utensile o
•
col mandrino in rotazione;
convogliamento di vestiario o
capel-•
li in caso di contatti accidentali con eventuali trucioli prodotti durante la
foratura di determinati materiali (es.
metalli);
proiezione di trucioli o schegge,
an-•
che nel caso di pulizia della zona di lavoro mediante l’aria compressa;
inalazione di polvere durante la
fora-•
tura di determinati materiali (es. mu-ratura);
esposizione al rumore;
•
elettrocuzione, specie nel caso di
dan-•
neggiamenti al cavo di alimentazione elettrica.
p
roCedureoperativeedisiCurezza preventiveall’
usodeltrapanoControlli preliminari e periodici generali Prima di utilizzare il trapano si dovrà procedere ad una accurata verifica del-lo stato di conservazione di ogni sua parte, affidandosi eventualmente a personale particolarmente qualificato in grado di operare la necessaria ma-nutenzione o riparazione. Si ricorda, a tal proposito, che prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzio-ne o riparaziomanutenzio-ne è manutenzio-necessario togliere alimentazione all’utensile (togliere ten-sione dal quadro di alimentazione o staccare la spina).
Il trapano dovrà essere sempre utilizzato seguendo le indicazioni del libretto d’uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Inoltre è necessario controllare che:
la struttura su cui si andrà ad operare
•
non sia in tensione e che comunque non ci siano impianti tecnologici attivi;
il posizionamento e serraggio
dell’im-•
pugnatura laterale sia corretto;
il trapano sia dotato di motore di
po-•
tenza e numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere;
le aperture di raffreddamento
piazza-•
te sulla carcassa motore e sull’impu-gnatura siano pulite e libere.
Controlli sui comandi dell’utensile Si dovrà controllare che gli interruttori di comando incorporati nell’utensile siano perfettamente funzionanti e permetta-no di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l’arresto.
Si ricorda che:
gli apparecchi elettrici devono
dispor-•
re di un isolamento supplementare che viene definito doppio isolamento:
esso è riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato ed è accompagnato dal marchio del laboratorio che ne at-testa l’idoneità (ad esempio IMQ);
gli apparecchi elettrici devono
ri-•
portare l’indicazione della tensione, dell’intensità, del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l’uso È inoltre auspicabile che l’utensile sia provvisto di comando manuale oppure di un dispositivo che impedisca il riavvia-mento automatico del trapano al rista-bilirsi della fonte di alimentazione dopo una interruzione.
Controlli preliminari e periodici degli elementi elettrici
Gli apparecchi con doppio isolamento
•
non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una ga-ranzia maggiore della messa a terra;
per avere la sicurezza che il materiale
•
elettrico sia costruito a regola d’arte secondo le norme CEI è buona norma acquistare apparecchiature approvate dall’IMQ o dotate di un altro marchio rilasciato da organismi autorizzati di altri Paesi.
È necessario controllare che:
gli utensili elettrici portatili utilizzati
•
per lavori all’aperto non siano alimen-tati con tensione superiore a 220 Volt verso terra;
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nei lavori in luoghi bagnati o molto
•
umidi e nei lavori entro grandi mas-se metalliche, non vengano utilizzati utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 Volt verso terra;
i cavi di alimentazione dell’utensile
•
e quelli usati per derivazioni provvi-sorie non devono avere parti logore nell’isolamento. Si ricorda che la di-sposizione dei cavi deve essere tale che questi non intralcino i posti di lavoro, ed i passaggi e non diventino oggetto di danneggiamento;
le prese e le spine di corrente non
•
devono subire danneggiamenti e le giunzioni di prolunghe devono pog-giare su superfici asciutte. Prima di effettuare l’allacciamento al quadro di distribuzione, verificare che l’in-terruttore a monte della presa di cor-rente sia aperto (tolta tensione alla rete).