Dun qu e, l e qu alit à e il n umero dei beni, così com e d ei s o ggetti ch e offrono e do mand ano qu esti ultimi , s ono d ecisi vi n ell a cost ruzi on e gi uridi ca d el m ercat o.
Ad essi corris pon do no la di sci plin a d el la con co rrenz a e l a tutel a d ei con sum ato ri. Gli s cambi d el mercat o p resup pon gon o, d a u na p art e, l a qualità e pl uralit à dei v endit ori; d all ’alt ra, l a m ass a ind istint a d ei com prato ri. Vendit ori so no i mol teplici im pren dito ri in libera com petizi on e e, di front e all ’imp rendit ore, si sit u a la fi gu ra negati va di col ui ch e agis ce p er scopi est ranei all ’at tivit à impren dito ri al e, o meglio la m as sa d ell e fi gu re negativ e raccolt e n el nom e di co nsum ato re.
Il sin golo vi en e cons iderato in rel azion e con alt ri ch e sv ol go no la st ess a attiv ità, n on è p iù parte di un negozio , m a s o ggett o d el m ercato. Co me la moltepli cit à d ei v en dito ri si coll oca in rel azion e di co ncorrenza con alt ri
133 Lipari N., Persona e mercato, in 20 anni di Antitrust. L’evoluzione dell’Autorità garante della
ven dito ri, co sì il co mprato re si trov a in rel azio ne di comun anza con altri com prato ri. I p rimi si co nt end ono e dispu tano q uot e di mercato , i secon di hanno po sizioni i denti ch e n ell a i ndefin ita pl uralit à dei n egozi. Prop rio sull a co ntrap posizio ne di t ali du e cl assi di so ggetti , di segual i p er la risp etti va cap acit à di i nci d ere su lla predis posizi on e d el regol am ent o con trattu al e e sull a successi va es ecuzio ne d el rappo rto , s i imperni a la catego ria d el co nt ratto d el cons umatore. Egli v iene d efinit o all’art. 3 cod . cons . co me l a perso na fisi ca o gi u ridi ca che agi sce n ell’es ercizio dell a p rop ri a att iv ità imp rendit orial e, comm erci al e, arti gi anal e o pro fessi on al e, ovv ero un s uo i nt erm ed i ari o, d a u n l at o, e la p erson a fisi ca ch e agis ce per sco pi est ran ei all ’att ività imp rendi to riale dall’alt ro . Con ri ferim ent o alla fi gu ra d el p rofessi onist a, un p rimo no do pro blemat ico p are essere qu ell o all a p o ssibilit à di est en dere l a n ozion e di profes sion ist a di cui all a m enzio nat a dispo sizion e n orm ati va an ch e al gru ppo di imp res e: quest’ultim o, d al punto di vis ta form al e, n on cost ituis ce un a person a giu ri dica u nit ari a, es sendo un aggregat o di impres e che con serv ano l a lo ro auto nom ia giu rid ica, e ci ò o sta alla s ua qualifi cazion e com e p ro fessio nist a al la lu ce d ell a defi nizion e d el legi slatore ch e, co me d etto, id entifica il profes sion ist a n ell a sin gol a <p ers ona fisi ca o giuri dica ch e ag is ce n ell ’es ercizio d el la pr opri a attività impr end itori ale o p rof essi on ale> e nel sin golo int ermedi ario. E’ stat o p oi evi d enz iato ch e n on n ecess ari am ent e la fi gu ra del
pro fessi onist a part e di tali cont ratti s i id enti fi ca in un im prendito re, b en pot end o ess ere co n clusi d a un so gget to ch e agis ce nel l’es ercizio di u na attiv ità p ro fessi on al e, m a non imp rend i tori al e 134. In t al e direzion e si muov e an ch e il di rit to cont rattu al e di fo nte comu nitari a, il q ual e tend e ad att rib uire ril ev anza n on già all a qualità d ell ’imp ren dito re, m a piutto sto a qu ell a del profes sioni st a 135.
E’, i nfatti , con riferim ento all a nozi on e di con sum ato re che si s ono con cent rati m aggio ri sforzi defi nito ri da part e d ell a dott rin a.
Se la d esi gn azion e del cons um ato re co me qu alsi asi p erso n a fisi ca che agis ce p er fi ni ch e no n rientran o n el q uadro d ell a s ua atti vità pro fessi on al e, n on con ced e m argin e ad int erpret azion i esten siv e o an alo giche co n ri gu ardo all a q ual ità di p erso na fisi ca; al ri feri ment o al le fin alit à di caratt ere non imp rend ito rial e o p ro fessio n ale, nono stant e ven ga int en so co me ri chi amo agli s cop i di godi mento es cl usiv am ent e perso nal e volt i al s oddis facimento d ell e esi genze i ndiv idu ali e del la pro pri a vit a famili are, non pu ò ess ere att ribu ito un si gn ifi cato univ o co. La d ott rin a è pres soché un anim e n el riten ere ch e la cat ego ri a d ei con sum ato ri non po ssa imm agin arsi co me u n gru ppo sost anzi alm ent e omo gen eo e d efinito dal p unto di vist a s oci olo gi co al p ari del lavo rat ore
134 Albanese A., I contratti dei consumatori tra diritto privato generale e diritti secondi, in Jus, 2, 2009,
p. 348, ove osserva che <La qualifica professionale di una parte del contratto manifesta, infatti,
indipendentemente dall’esercizio di un’attività di impresa, un’esigenza di protezione della controparte non professionale>.
subo rdi nato ad es empio, e n el favo rire un a l ett ura o ggetti visti ca ori ent at a al sin d acato in con creto d ell o scopo fi nal e p ers egu ito d al con traent e fi nal e. Da siffatt a impo st azione è d eri v ata u n a con cezion e dell a n orm ati va s ul cont ratto d el con sumato re, a p res ci ndere d all a fo rmale q u alificazi one s o ggett iv a d ei cont raenti, com e disci plin a dell ’atto di cons umo . Al ri guard o, si è afferm ato ch e l’in teres se con creto in vi sta d el qu al e il con tratto è con clu so e la condizi on e d i disp arità di fo rza co nt rat tu ale n el s in golo caso , s on o elem en ti d et ermin anti ai fini dell a defin izion e d el la n ozion e di con su mato re, giun gendo a co nsid erare con sum ato re an ch e l ’imp rendit ore in divi duale, o il pro fessi o nist a, moss o dall ’esi genz a di app agare un bis o gn o di consum o 136.
Tutt avi a, è b en e p recis are ch e l a con cezi one o ggetti visti ca cu i si è fat to riferim ent o non cons ent e di ri com p rend ere n ell a defi nizion e di con sum ato re le p ers one gi uri di ch e e gli enti senza s cop o d i lu cro, d al momento ch e l’i ntenzion e del l egisl ato re è qu ell a di circoscriv ere l a rel ati va t ut ela all e sol e p erson e fi sich e, rati o ch e ha t rov at o acco glim ent o an ch e nell a giu ris prud enza della Co rt e Co stitu zional e, l a quale h a affermato che <l ’a rt. 14 69 -bis c.c. , dop o a ver sta bili to il campo
136 La concezione oggettivistica fa perno sulla identificazione della finalità di consumo con la finalità di
godimento individuale o familiare e permette di considerare tale qualsiasi scopo non strettamente collegato allo svolgimento della propria attività professionale. In tal senso, la Corte di giustizia, nella decisione 20 gennaio 2005 C -464/01, ha affermato <un soggetto che ha stipulato un contratto relativo ad
un bene destinato ad un uso in parte professionale ed in parte estraneo alla sua attività professionale non ha il diritto di avvalersi del beneficio delle regole di competenza specifiche previste in materia di contratti conclusi da consumatori, a meno che l'uso professionale sia talmente marginale da avere un ruolo trascurabile nel contesto globale dell'operazione di cui trattasi, essendo rilevante a tale riguardo il fatto che predomini l'aspetto extraprofessionale>.
di ap pli cazi on e d ell a dis cipl ina (con cernente le cl aus ole abusi ve n ei con tratti co n i con su mato ri ) ed a ver off erto una d efi nizi on e di car att er e gen er al e d ell e cla u sole ves sato ri e, attr ibuis ce, i n con for mi tà al testo dell a dir etti va (9 3/ 13/CEE), la q ualit à di co nsu mat or e al la perso na fisica che a gis ce per s co pi estra nei all'atti vità i mpr en ditori ale o prof essi ona le event ualmen te s volt a. T ale s cel ta del l eg islato re di limita re l a tut el a n on sol o no n ap par e irragi on evol e, ma si sottr a e decisa ment e a tu tte l e censu re moss e> 137
137 Corte Cost., 20 novembre 2002, n. 469, in Danno e Resp., 2003, 7, p. 701, con nota di Perfumi.Con
tale decisio la Corte ha precisato che non è fondata, in riferimento agli art. 3, 25 e 41 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1469 bis, co. 2, cod.civ., nella parte in cui non equipara al consumatore le piccole imprese e quelle artigiane, in quanto non risulta censurabile la scelta del legislatore di attribuire - in conformità al testo della direttiva 93/13/Cee concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, alla normativa di numerosi paesi membri dell’Unione europea, nonché al progetto, in fase di elaborazione, di codice civile europeo - la qualità di consumatore alla persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta, escludendo con ciò dalla relativa speciale tutela tutti quei soggetti - quali professionisti, piccoli imprenditori e artigiani - che in forma individuale o anche collettiva agiscono per scopi comunque connessi all’attività economica, quantunque senza finalità di lucro: la predisposizione di strumenti di tutela comuni, attuata in base a modelli uniformi nei diversi paesi dell’Unione europea, costituisce infatti di per se stessa una idonea ragione di politica legislativa a sostegno di questa scelta, tanto più in quanto non irragionevolmente diretta a tutelare soggetti che agendo, secondo l’‘id quod plerumque accidit’, in modo occasionale, saltuario e non professionale, sono presumibilmente privi della necessaria competenza per negoziare su un piano di parità. Inoltre, il principio della precostituzione del giudice è rispettato qualora l’organo giudicante sia stato istituito dalla legge sulla base di criteri generali fissati in anticipo e non già in vista di singole controversie; né può ritenersi sussistente la lesione di detto principio in riferimento all’impossibilità di applicare, al giudizio in cui sia convenuta una società di capitali, in conseguenza del difetto della qualità di consumatore, la regola sul foro previsto dall’art. 1469 bis, comma 3, n. 19, c.c., mentre priva di consistenza, per mancanza di chiara e adeguata motivazione, è la censura secondo cui la lamentata disparità di trattamento tra privato consumatore e piccolo imprenditore possa determinare una limitazione della concorrenza e un ostacolo al libero mercato. Tale orientamento, contrario all’ampliamento della nozione di consumatore al di là delle persone fisiche, già espresso dalla medesima Corte Cost. nella sentenza 30 giugno 1999 n. 282, ha trovato successivamente conferma in numerose decisioni di merito. Al riguardo si vedano Giudice di pace Milano, sez. VII, 13 gennaio 2011, In.Of. s.r.l. contra Tu. s.r.l.; Trib. Pescara, 1 luglio 2004, Confesercenti R.A. contra Seat c.p.a.; Trib. Firenze, 4 aprile 2001, Soc. Il Bambù contra Soc. I.M.P., in Gius, 2001, p. 2137, ove si afferma che La normativa in materia consumieristica è posta esclusivamente a tutela del consumatore persona fisica, quale parte debole che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale; le persone giuridiche non godono, pertanto, della stessa tutela accordata al consumatore. E’ bene rilevare, tuttavia, che Trib. Torino, sez. IX, 20 agosto /2008, in materia di pubblicità ingannevole ha affermato che quest’ultima consiste in qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, induca in errore o possa indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del
La ri co struzion e di cui si è d ato conto , com e accenn ato, si fon da su lla val utazi on e d ello s copo n egozial e con creto d ell ’atto negozi al e e s ull a disp arità di p otere contratt uale t ra l e parti; pro pri o la consi d erazio ne di tali elem en ti pot rebb e su ggeri re di circos criv ere ult eri ormente l’appli cabil ità d ell a dis cipli na d el co nsum ato re e di es clu dern e l a ricorrenz a nell ’i pot esi dell ’acqui rent e es perto, p er ass enza d el divario di com pet enz e e d ello squilib rio n ell a d et enzio ne d ell e in fo rmazioni ch e con not a, n ell a v al utazio ne d el l egis lato re, la relazio n e tra il pro fessi onist a ed il co nsum at ore. La d ottri na, s ul p unt o, riti en e ch e l’ip otesi prosp ett at a app ai a tropp o ri goro sa e n on in acco rdo con l a rati o dell a dis ci plin a d ell e cl au sol e abusi ve d i cui all’art. 33 co d. cons ., che con sist e inv ece n el la predisp osizion e di regol e di ri equi libri o del con tratto che fann o riferim ent o ad un a p resunzio n e as tratt a d i disp arità di pot ere cont rattu al e ch e si ri cava d al fatto o ggettivo d el co mpimento di un at to di co nsum o e p res cind e, du nqu e, d all e q ualit à so ggetti ve dell ’auto re.
suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, leda o possa ledere un concorrente.
6. Contra tto tra consu ma to re e professi onis ta e con tratto con