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Nel maggio del 1559 si verificò la definitiva morte della repubblica di Siena, che, tradita dagli alleati francesi, con la pace di Cateau-Cambrésis passò sotto

l‟influenza degli spagnoli. Da essi lo stato senese fu annesso al territorio mediceo: in

virtù dell‟investitura di Siena al duca di Firenze, il rappresentante spagnolo ne

passò quindi tali possedimenti ai rappresentanti medicei Agnolo Niccolini (prima

consigliere di Cosimo dei Medici, come il monsignore di Ricasoli) e Federigo da

Montauto. In questa lettera quindi Contile, politicamente schierato dalla parte degli

spagnoli, si complimenta per il nuovo corso senese, con la speranza che Cosimo

porti la Toscana a rivivere gli antichi splendori dei progenitori etruschi (sostenendo

quindi quel “mito” politico-culturale che si contrapponeva all‟egemonia latino-

romana).

A Monsignor di Ricasoli367.

Sono più mesi che io scrissi al mio Messer Francesco Vinta368, rallegrandomi seco di tutto cuore che lo Eccellentissimo Signor nostro commun padrone sia fatto meritevol Signore et necessario moderatore di tutto lo stato senese, il quale, fatto veramente infelice et desolato per molti, sia hora per ridursi felice et ristaurato per uno, et se di ciò ne hanno incomparabil contentezza i gentilhuomini et le persone dabene, et massimamente noi altri che, per le insolenze et pazzie cotidiane, siamo impoveriti et stirpati, può agevolmente crederlo ogniuno. Ma Iddio per compassione degli innocenti ne ha fatto dall'abbisso et dalle miserie risalire nel cielo della tranquillità, et ancora tutti i senesi, fra ‟ quali conosco tanti gentilhuomini vertuosi et indegni delle passate rovine, accorgendosi quanto habbian patito et come erano già venuti in un termine di annullarsi, a guisa della disperata Cartagine, possano et deveno alzare le mani al cielo et ringratiare Iddio che habbia mandato questo Principe, il quale per comune et voluntaria elettione de‟ Cieli et degli huomini è stato proposto alla

367 Vescovo di Pistoia e consigliere di Cosimo dei Medici. 368 Personaggio su cui non ho trovato informazioni.

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quiete di Toscana, sperando che un giorno sia unto a simiglianza di Saul369 et di David370 con l'oglio della divina dilettione. Quanto Iddio ben sa mostrare la forza della sua onnipotenza, comportando per anni et per secoli, colpa nostra, che stia nascosta la forma della pace et della giustitia, la quale da noi indegni, quanto meno s'aspetta, tanto più all'improvista et con maggior decoro ce la fa la sua misericordia comparire innanzi! Quanti lustri il bel paese nostro, Monsignor mio, è stato senza l'antica sua splendida forma? Era la Toscana praticata dai dèi gentili, quivi risedevano profetando et annontiando le cose future, per il che non fu provincia nell'universo che di religione, di civiltà, d'arme, di cerimonie et di eloquenza in modo alcuno giamai la potesse pareggiare, laonde ben di lontano concorrevano le genti per imparar quivi religione, scienze et costumi. Né fu però gran cosa al Re Porsena371, non per gran fortuna, ma veramente per natural valore, il condurre i romani a cedergli tre volte tributo, sin poi che essi, divenutone invidiosi, con inganni et con soverchiarie, sotto la guida di Fabio Pittore, desolaro et diradicaro il fatale imperio d'Etruria, la cui restauratione hanno riserbata i fati in questi tempi sotto il giusto scettro dell'Illustrissimo Duca Cosmo nostro Signore, il quale, sotto l'auspitio della vera religione et con le forze maggiori di gran lunga, ampliarà le antiche grandezze toscane. Non voglio però che Vostra Signoria tenga questo mio dire per profetico, ma sì bene per ottimamente conietturato, portando la faccia splendida di notabil verità, non di bugiarda adulazione, et, come quattro o sei discorsi delle cose del mondo mandati alla corte del Re Catholico da me sono, come si sa, riusciti veridici, assai più veridico riuscirà questo che a Vostra Signoria scrivo372, poiché dalla sola mano di Dio è stato in gran parte ordinato. Et, se ben consideraranno gli huomini del nostro paese, toccaranno con mano essi medesimi la loro felicità, rendendosi siguri che non seditiosi, non ladroncelli, non tirannucci sotto colore di libertà cagionaranno, mai più che gente strana et barbara nei governi et governando ne privi di robba, di vita et di honore, però ciascuno canti con alta voce. Questo è 'l giorno che ha fatto il Signore, essultiamo et rallegramoci in esso. Non sarò più lungo in questa, raccomandandomi di cuore a Vostra Signoria.

Di Venetia a‟ XII d'ottobre MDLIX.

369

Personaggio biblico, fu il primo sovrano del Regno d‟Israele (1079-1007 a.C.).

370

Davide fu il secondo re e messia d‟Israele nella prima metà del X secolo a.C. La sua figura è di fondamentale importanza nell‟ebraismo (per il quale è il re d‟Israele e da cui discenderà il Messia) e nel cristianesimo (per il quale da Davide discende Giuseppe, promesso sposo di Maria e padre putativo di Gesù). Venne perseguitato da Saul, invidioso della sua vittoria su Golia e privato da Samuele dell‟unzione regale per aver disobbedito all‟ordine dell‟anziano sacerdote di sterminare gli Amaleciti.

371

Porsenna, re etrusco della città di Chiusi, sconfisse Roma dopo che Tarquinio il Superbo, cacciato dalla popolazione a causa di una prepotente gestione del potere, gli chiese appoggio.

372 Contile si riferisce ad altre sue previsioni politiche inviate alla corte di Spagna che si sono

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XXXVIII

(II, cc. 192r-193r)

Contile si complimenta con l‟amico Giuseppe Betussi per l‟elezione di Chiappino

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