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Solo dal 1858 i canadesi-francesi possono applaudire troupes di professionisti di lingua francese provenienti da Nouvelle-Orléans o dalle Antilles. Per vedere un artista parigino calcare i palcoscenici quebecchesi bisognerà attendere fino alla fine degli anni ’80. Nel 1855 durante una tournée americana Sarah Bernhardt54 si reca in visita a Montreal. Questo avvenimento tanto inatteso quanto straordinario viene accolto con calore dai francesi-canadesi e risveglia in loro un nuovo e improvviso interesse per l’antica madrepatria. La visita di Sarah Bernhardt coincide da un punto di vista economico con la ripresa dei rapporti commerciali con la Francia e, sul versante

51 Ibid.

52 Joseph Quesnel (Saint-Malo, France, 15 novembre 1746 - Montréal, 2 ou 3 juillet 1809) è un compositore, violinista, poeta, drammaturgo e direttore di opere teatrali. Autore di numerosi poemi, sinfonie e opere letterarie diviene celebre in Canada per le sue due opere teatrali Colas et Colinette e Lucas et Cécile.

53 Ignace Bouget (Saint-Joseph-de-la-Pointe-Lévy – l’ordierna città di Lévis30 octobre1799 , Sault-au-Récollet8

juin1885 ) è stato vescovo di Monteal 1840 al 1876 città per la quale promuove numerose iniziative in campo sociale. 54 Sarah Bertrand (Parigi, 22 ottobre1844Parigi, 26 marzo1923) è stata una celebre attrice teatrale e

cinematograficafrancese. Di origine ebraica, il suo vero nome era Rosine Bernardt. Fu soprannominata La voix d'or e

culturale, con un nuovo punto di contatto con cultura francese contemporanea. Il legame tra la Francia e le ex colonie del Nord America si era definitivamente interrotto degli anni ’70 del XVIIII secolo a seguito della cessione della Nouvelle France a l’Inghilterra. La rottura era stata netta anche all’interno della Chiesa cattolica che condannava fermamente i costumi della Francia laica e repubblicana. Con Sarah Bernhardt è la Francia più libera e “amorale” a essere accolta con calore dai Canadesi. L’allora vescovo di Montreal, Mgr Edouard-Charles Fabre, e i ben pensanti quebecchesi considerarono scandaloso il repertorio della Bernhardt e le sue performances55. A questa prima visita ne seguirono altre sei – nel 1880, 1891, 1896, 1905, 1911 e nel 1922 – nel corso delle quali il pubblico può apprezzare il repertorio classico e lo stile declamatorio del teatro francese. La Bernhardt non si limita a provocare le ire del clero ma si lancia in un vero “processo” alla società canadese-francese:

Je ne comprends rien à votre population, dit-elle. Vous avez des Canadiens-anglais, des Canadiens-irlandais, des Canadiens-français, des Canadiens-iroquois! Mais voulez-vous me dire pourquoi vous vous appelez des Canadiens-français! Vous avez à peine une goutte de sang français dans les veines. Vous avez un beau pays, mais c'est tout. Depuis vingt-cinq ans l'agriculture peut-être a prospéré, mais le reste? Vous n'avez pas de peintres, vous n'avez pas de littérateurs, vous n'avez pas de sculpteurs, vous n'avez pas de poètes. Frechette peut-être, et un autre jeune. Mais sapristi, vous n'avez pas d'hommes, vous n'avez pas d'hommes! C'est à vous, les journalistes, et à la jeunesse étudiante, à préparer l'avenir et à former le goût et les mœurs d'un pays. Vous avez progressé depuis vingt-cinq ans mais en arrière [...] Vous êtes sous le joug du clergé. Vous lui devez ce progrès en arrière qui vous fait ressembler à la Turquie.56

Incoraggiati dalla presenza di un nuovo e vasto pubblico francofono e dall’assenza di un teatro locale professionale alcuni artistes enterpreneurs tentarono di stabilirsi in Quebec per impiantare una troupe stabile, ma nessuno riuscirà in questa impresa almeno fino alla fine del secolo. Gli Anglo-Montréalais a cavallo tra i due secoli perdono l’egemonia della scena teatrale a vantaggio dei circuiti americani. Alla fine del secolo la scena teatrale Nord Americana è monopolizzata da una troupe statunitense, The Trust, che estende il suo dominio a tutto l’Est del Canada con l’acquisto e il controllo di numerose sale. Montreal rimane fuori dalle mire espansionistiche della compagnia americana essendo una città di “secondo ordine” che non giustificava tournée importanti. È un duro colpo per gli Anglo-Montréalais che, da sempre, contavano su un teatro professionale straniero non avendo mai elaborato una produzione propria. Da un punto di vista demografico Montreal, contro oggi aspettativa, era diventata una città a maggioranza francofona. Si profila finalmente un terreno fertile per gli amatori del teatro francofono. Il 1898 è l’anno della

55 C. Beaucage, La Divine Scandaleuse : Sarah Bernhardt au Québec, Cap-aux-Diamants, La revue d'histoire du Québec, n° 35, 1993.

svolta che vede due avvenimenti cruciali per il teatro franco-canadese professionale: la fondazione della Soirée en Famille al Monument-National e, finalmente, la fondazione a Montreal di troupe di lingua francese stabili la cui attività da quel momento diverrà costante e regolare.

La costruzione del Monument-National risale al 1893, finanziata dall’associazione Saint-Jean Baptiste57. L’obiettivo era quello di affermare la presenza francofona sul territorio. La grande sala ha una capacità di 2000 posti ma non risponde ai criteri di una sala per spettacoli. Verrà a sottoposta a due fasi di lavori, una nel ’94 l’altra nel ’96, per farne uno dei teatri meglio equipaggiati del XX secolo, con un’acustica unica nel suo genere. Inizialmente la programmazione del Monument-National doveva aprirsi a tutte le diverse culture che componevano il mosaico etnico del Québec tra cui spiccano rappresentazioni in yiddish e in cinese58. Tuttavia il costo proibitivo dell’affitto la renderanno accessibile solo a poche compagnie, nella maggior parte dei casi anglofone. Per la maggior parte degli amateurs francophones è decisamente fuori portata. Nel 1896 l’associazione Saint-Jean Baptiste inaugura dei corsi di formazione, preoccupata per il basso livello di istruzione e le scarse prospettive professionali dei canadesi francofoni. Tra gli insegnati c’è anche Elzéar Roy59 che, nell’ambito di alcuni corsi di dizione, decide di programmare una serie di rappresentazioni teatrali. La compagnia prende il nome di Soirées en Famille, una troupe amatoriale mista attiva dal 1898 al 1901. L’obiettivo delle Soirée era ancora una volta quello di fondare una drammaturgia locale, progetto anche in questo caso destinato a fallire, ma che segna una tappa importante nell’avvicinare il teatro alla società. Alla prima accorrono le autorità cittadine, ministri del governo nazionale e federale e persino l’Arcivescovo, Monsignor Buchési. Tutti approvano lo spettacolo, compreso Buchési, affermando a nome della sua diocesi che il teatro non deve più essere stigmatizzato, ma portato in mezzo alla gente così da potersi accertare “da vicino” della sua moralità. La troupe riscuote un enorme successo e nel corso dei tre anni successivi produce 69 pièces per un totale di 103 rappresentazioni. Nonostante i ritmi intensi di uno spettacolo a settimana durante il periodo della stagione teatrale, la Soirées si impegna a rinnovare costantemente il suo repertorio. È per questo che nell’estate nel 1900 Roy si reca in Francia in cerca di nuove idee e di nuove ispirazioni. Nel dibattito novecentesco che analizzeremo successivamente circa la questione del teatro francese come modello da seguire o da rifiutare per la creazione di un teatro nazionale, Roy si schiera evidentemente tra i sostenitori. A prescindere da ogni controversia

57 La Société Saint-Jean-Baptiste de Montréal (SSJBM) è un’organizzaione quebecchese fonfata dal giornalista Ludger uvernay l’8 marzo 1834 col nome di Association Aide-toi et le ciel t'aidera.

58Denis S.J ; M. Lemire (sous la direction de), La vie littéraire au Québec. 1895-1918, Sainte-Foy, Les Presses de

l’Université de Laval, 2005

59 Elzar Ror, (?, 1987 - ?, ?) è un avvocato appassionato di teatro che contribuisce allo sviluppo di un teatro professionale francofono con la creazione delle soirées en famille di cui si assume la direzione artistica.

è innegabile il contributo della Soirées en famille alla vita culturale del Québec60. Contemporaneamente al successo della Soirées al Monument-National due francesi, Antoine Gondeau e Léon Petitgéant fondano il Théâtre des Variétés, la prima troupe francofona permanente. La troupe era composta da attori francesi e franco-canadesi tra i quali citiamo Joseph Archambault, detto Palmieri, Jean-Paul Filion, Elzéar Hamel, Julien Daoust, Blanche Sablonnières e Victor Brazeau che possono essere considerati coma la prima vera generazione di attori locali.

2.5 1989 - 1937: uno sviluppo incerto

Tra il 1898 e il 1900 ben sette nuove sale “francofone” vedranno la luce, anche se non sempre avranno il successo sperato. Tra queste citiamo quella inaugurata nel 1900 dall’attore Julien Daoust61, Le Théâtre National, il cui nome ne indica chiaramente la vocazione, ossia quella di promuovere talenti canadesi. Le National subirà vari sconvolgimenti legati alla sua direzione, ma rimarrà fino alla prima guerra mondiale uno dei teatri più frequentati di Montreal. Il periodo compreso tra il 1898 e la prima guerra mondiale è stato definito L’âge d’or du théâtre, o per usare l’espressione inglese, One dime théâtre62. Per la prima volta nella sua storia il teatro franco-

canadese può contare su un’attività regolare di professionisti, ma, se da un lato il moltiplicarsi delle sale indica un settore in crescita attivo e vitale, dall’altro la rapidità con cui molte interrompono la loro attività è la prova che le condizioni dell’esercizio del mestiere del teatro sono ancora difficili e il rapporto tra il pubblico e il palcoscenico debole e precario.

Nel 1918 il teatro perde il suo slancio. Da un lato l’epidemia di febbre spagnola63 spinge il pubblico a disertare le sale affollate, dall’altro lo scoppio della guerra mette fine a questo ventennio glorioso. Alla fine del conflitto mondiale molti enterpreneurs cercano di mettere insieme delle troupe, ma l’impresa è ardua considerato che le spese per l’organizzazione delle tournée si rivelano più alte che in passato. A queste difficoltà si aggiunge prima l’arrivo della radio nelle case dei canadesi, mezzo di comunicazione nuovo e affascinante, e poi del cinema la cui indiscutibile magia fa perdere molto terreno al teatro. Molti direttori di sale teatrali cercano di reagire riadattandole in sale

60 M. Vais (sous la direction de), Dictionnaire des Artistes di Théâtre Québecois, Québec Amérique, 2008.

61 Julien Daoust (Monteal, 1866 – Montreal, 1943) fu attore, regista, drammaturgo e direttore di una troupe di teatro, Le Théâtre National de Montréal, tra le prime troupes francofone stabili in Québec. Le sue numerose opere teatrali

ottengono grandissimi successi, soprattutto Le Triomphe de la Croix, la sua pièce più celebre. Ancor prima di Gélinas Gratien recita come attore nelle sue stesse commedie.

62 M. Greffard J.G Sabourin, Le Théâtre Québecois, Éditions Du Boréal, 1997.

63 L'influenza spagnola, altrimenti conosciuta come la Grande Influenza, o epidemia spagnola è una pandemia

influenzale che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo. È stata descritta come la più grave forma di pandemia della storia dell'umanità, avendo ucciso più persone della terribile peste nera del XIV secoloe della stessa Grande Guerra.

da cinema e inserendo proiezioni cinematografiche nelle programmazioni.64 Nel 1930 la condizione di attori e commediografi è estremamente incerta: pur essendo numerosi risentono della mancanza di un pubblico e della mancanza di apposite strutture. Lo Stato, da parte sua, non prevede alcun sostegno alle attività teatrali. Si iniziano a reclamare a gran voce sale finanziate dallo Stato o concesse ai privati con contratti agevolati, così come una scuola di formazione teatrale e lirca per drammaturghi e interpreti. Si chiede aiuto anche all’antica madrepatria: senza il sostegno di professionisti e registi provenienti dal vecchio continente uno sviluppo concreto e stabile dell’attività teatrale in lingua francese sembra essere impossibile. La svolta arriverà alla fine degli anni ’30 e vedrà due figure dominare i decenni successivi: Émile Legault e Gratien Gélinas che porranno finalmente le basi per lo sviluppo di un vero théâtre québécois.