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eBook per la Scuola | L. Geymonat, E. Boncinelli, F. Cattaneo, P. Cresto-Dina, M. Guffanti, E. Manera, S. Tagliagambe, D. Zucchello | Il pensiero filosofico, la realtà, la società 1 | Garzanti scuola

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LIBRO MISTO E-BOOK

CONTENUTI

INTEGRATIVI IN CLASSE

L. Geymonat, E. Boncinelli, F. Cattaneo, P. Cresto-Dina,

M. Gufanti, E. Manera, S. Tagliagambe, D. Zucchello

IL PENSIERO FILOSOFICO,

LA REALTÀ, LA SOCIETÀ

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deascuola.it

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Frasari linguistici, dizionari, letture in italiano e in lingua

Contenuti Digitali Integrativi

Esercizi, dimostrazioni, schemi, immagini, documenti collegati al libro misto

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Formazione e assistenza

Corsi, eventi, seminari, assistenza online e sul territorio

Competenze

Risorse per organizzare la didattica per competenze

Invalsi

Esercizi per prepararsi alle prove nazionali

CLIL

Materiali per la didattica in lingua straniera

Minisiti di prodotto

Contenuti web collegati al libro misto

Didattica inclusiva

Strumenti per una didattica a misura dei singoli studenti (DSA-BES)

Insegnare, imparare, crescere

Ambiente educativo Digitale

IL PENSIERO FILOSOFICO,

LA REALTÀ, LA SOCIETÀ

Con Percorsi di cittadinanza critica

(4)

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IV

Un percorso di studio integrato

dal cartaceo all’eBook

Il manuale è organizzato in 4 PERCORSI di impianto storico-tematico scanditi in: Unità Profilo

Incentrate sui principali pensatori

e/o sulle correnti filosofiche più significative, sono proposte secondo una prospettiva storico-filosofica.

Unità Tema

Rintracciano connessioni fra autori, correnti e opere attorno a un tema specifico. Unità Opera

Contestualizzano un’opera e propongono un apparato di letture che ne evidenziano i nodi testuali.

Guida alla

consultazione

Mappa dei testi

Visualizza l’organizzazione e la reperibilità dei testi antologici nel manuale cartaceo e nell’eBook, con un breve abstract riassuntivo per ogni brano. Testi in primo piano

Brani modello per l’interpretazione di un autore o di un movimento, presentati in anteprima. Evoluzione del pensiero scientifico

Approfondimenti dedicati alla storia della scienza e ai suoi legami con il sapere filosofico.

Filosofia e scienza

Schede a cura di Edoardo Boncinelli, proposte per riflettere sulle tematiche scientifiche e proiettarle nell’attuale dibattito filosofico.

(7)

V

Le attività

e gli strumenti di riflessione

Percorsi di cittadinanza critica

• Verso un nuovo oblio? Scrittura e tecnologia digitale • La crisi della politica

• Dietetica e stili di vita • Panteismo ed ecologia

• Patriarcato e marginalità del femminile • Legge di natura e identità sessuale

Un’opportunità per esercitare le competenze filosofiche partendo dalle problematiche di oggi.

Laboratorio delle competenze filosofiche

Rivolto alla classe come “comunità di ricerca” è associato a ogni Percorso.

tazione

Fissiamo le idee • Per riflettere Dal testo ai nodi concettuali

Domande e attività di stimolo alla riflessione, poste al termine delle sezioni antologiche. Verifica delle competenze

Esercizi di analisi e comprensione, fruibili anche in modalità interattiva nell’eBook.

I Dialoghi politici di Platone in formato digitale.

Uno specifico percorso didattico viene dedicato al Politico e proposto per contestualizzare l’opera e stimolare la riflessione a partire dalla contemporaneità, con attività di analisi e comprensione, rimandi al manuale e mappe concettuali.

Clicca qui per scaricare i Dialoghi Politici in formato digitale. Clicca qui per lavorare sul Politico.

Un classico della filosofia UTET

in versione integrale

Sintesi

Organizzate in domanda e risposta, ripercorrono i concetti chiave di ogni Unità; sono disponibili anche in formato audio.

InClasse

La piattaforma dove può essere allestita la classe virtuale per svolgere verifiche e condividere contenuti.

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internet: deascuola.it e-mail: [email protected]

Stampa: La Tipografca Varese SpA – Varese

Proprietà letteraria riservata

© 2015 De Agostini Scuola SpA – Novara 1ª edizione: gennaio 2015

Printed in Italy

Le fotografie di questo volume sono state fornite da: De Agostini Picture Library, Corbis, Mondadori Portfolio, Shutterstock, Thinkstock

In copertina: Tindaro, opera di Igor Mitoraj davanti al Tempio di Concordia, Valle dei Templi, Agrigento. Foto di Luigi Nifosi / Shutterstock

Ricerca iconografica di copertina: Cristina Colombo

L’Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare eventuali omissioni o errori di attribuzione.

Nel rispetto del DL 74/92 sulla trasparenza nella pubblicità, le immagini escludono ogni e qualsiasi possibile intenzione o effetto promozionale verso i lettori.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per fnalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifca autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana, 108 – 20122 Milano – e-mail: [email protected] e sito web www.clearedi.org.

Eventuali segnalazioni di errori, refusi, richieste di chiarimento/funzionamento dei supporti multimediali o spiegazioni sulle scelte operate dagli autori e dalla Casa Editrice possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Ristampa Anno 0 1 2015 2 3 2016 4 5 2017 6 7 2018 8 9 2019 10 11 2020 Redattore responsabile: Sergio Raffaele

Tecnico responsabile: Daniela Maieron

Redazione e ricerca iconografca: Alexandra Fronduti Redazione digitale: Sergio Raffaele, Davide Beltramelli Progetto grafco: Studio Talarico, Daniela Maieron Copertina: Simona Corniola, Michele Riffaldi

Impaginazione e prestampa: Fotocomposizione Finotello snc – Borgo San Dalmazzo (CN) Cartografa: Studio Talarico – Lissone (MI)

Art Director: Nadia Maestri

Si ringrazia il professor Marco Rovelli per il contributo nella revisione del volume 3; il professor Enrico Manera per la progettazione e la cura dei Percorsi di Cittadinanza Critica; il professor Alessandro Della Corte per il contributo nella stesura delle schede di Evoluzione del pensiero scientifco.

Si ringrazia la professoressa Renata Tinini per la progettazione e la cura dell’apparato didattico (in collaborazione con i professori Daniela Gonella e Giulio Toffoli); la professoressa Elena Gatti per la realizzazione delle attività didattiche legate ai Classici della flosofa UTET.

Il Sistema di Gestione per la Qualità di De Agostini Scuola S.p.A. è certifcato per l’attività di “Progettazione, realizzazione e distribuzione di prodotti di editoria scolastica”

(9)

VII 1 Percorso

1

LA FILOSOFIA GRECA

DALLE ORIGINI A SOCRATE

2

Introduzione

3 1. La nascita della filosofia 3 2. La questione delle origini

6 3. Lo scenario delle origini

8 4. La cultura delle origini: Omero ed Esiodo 9 Trama dei poemi omerici

14 5. Mito e religione 17 6. La cultura delle città 20 FILOSOFIA E SCIENZA

L’invenzione della filosofia

24 Unità 1

Sapienza e indagine

della natura

24 1. Il modello milesio di ricerca 29 Le fonti

35 2. La sapienza e il numero:

Pitagora e il pitagorismo antico

43 3. Una battaglia per la sapienza: Eraclito

49 4. Una lezione divina: Parmenide 50 Senofonte e l’esaltazione del sapiente 53 Parmenide e i principi della logica 57 5. Affilare le armi della ragione: paradossi

eleatici

60 Possibilità e limiti della conoscenza 62 6. Una molteplicità di principi: Empedocle

e Anassagora

70 7. Il sorriso della “sapienza”: l’atomismo di Democrito

75 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

78 Simplicio, Ippolito, Pseudo-Plutarco Il modello milesio di “indagine della natura”

81 TESTI

eBook T1 Aristotele, Le origini della filosofia eBook T2 Anassimandro, Il frammento di

Anassimandro

eBook T3 Aristotele, Numeri e principi 83 T4 Eraclito, Lógos, natura

e comprensione

85 T5 Eraclito, Il conflitto cosmico 87 T6 Parmenide, Rivelazione e verità

dell’essere

89 T7 Parmenide, La confusione dei mortali eBook T8 Parmenide, L’essere e i suoi predicati eBook T9 Empedocle, L’essere e le radici eBook T10 Empedocle, I cicli cosmici

eBook T11 Anassagora, La mescolanza originaria eBook T12 Anassagora, L’intelligenza ordinatrice 90 T13 Democrito, Gli atomi e il vuoto eBook T14 Democrito, Infiniti mondi

eBook T15 Democrito, Le forme della conoscenza 92 VERIFICA DELLE COMPETENZE

94 Unità 2

L’anima nel pensiero

greco

94 1. Verso l’anima

98 2. Sotto il segno di Dioniso

99 Il mito orfico di Dioniso-Zagreo 101 3. Purificare l’anima

105 4. L’anima materiale 107 FILOSOFIA E SCIENZA

Vita, anima, psiche 110 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

112 Aristotele, L’anima tra corpo e intelligenza

115 TESTI

115 T1 Omero, Corpo e anima eBook T2 Eraclito, Il lógos dell’anima eBook T3 Orfismo, Colpa e castigo eBook T4 Scuola pitagorica/Empedocle,

Metempsicosi e catarsi eBook T5 Democrito, I valori dell’anima 117 VERIFICA DELLE COMPETENZE

PROFILO

TEMA

(10)

VIII

118 Unità 3

L’esperienza del mondo

umano: i sofisti

118 1. Aspetti del movimento sofistico 121 Le virtù politiche nella cultura greca

arcaica

123 L’accusa più grave: non essere veri filosofi

126 2. Protagora

130 3. Gorgia

134 4. Legge di natura e legge della città

137 5. Isocrate e l’eloquenza

139 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

141 Platone, Essere sofisti secondo Protagora

144 TESTI

eBook T1 Protagora, L’uomo misura di tutte le cose

144 T2 Protagora, Le origini della società eBook T3 Gorgia, Lo spettro del nulla eBook T4 Antifonte, I canoni della natura 148 VERIFICA DELLE COMPETENZE

150 Unità 4

Argomentare, confutare,

persuadere: l’arte della

discussione nel pensiero

arcaico

150 1. Le origini della dialettica

151 Confutazione, argomenti ad hominem e dimostrazioni per assurdo

154 Zenone e le dimostrazioni per assurdo 157 2. Eristica, dialettica e retorica

164 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

166 Anonimo, Esercitarsi nell’antilogia

169 TESTI

eBook T1 Platone, La strategia di Zenone eBook T2 Platone, Dialettica e antilogia eBook T3 Gorgia, La potenza del lógos 170 VERIFICA DELLE COMPETENZE

171 Unità 5

Socrate: la filosofia come

cura dell’anima

171 1. Il problema socratico 175 2. Socrate nel suo tempo

180 3. Una sapienza umana

183 L’ironia nella cultura classica 185 4. L’anima e la virtù

189 5. Implicazioni politiche della lezione socratica

192 6. Le scuole socratiche minori 195 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

197 Cicerone, Temistio, L’immagine di Socrate 201 TESTI

eBook T1 Policrate, L’accusa contro Socrate eBook T2 Senofonte, I rischi eversivi

dell’interrogare socratico

eBook T3 Senofonte, L’orizzonte della riflessione socratica

202 T4 Platone, La sapienza socratica eBook T5 Platone, Socrate sileno eBook T6 Platone, La tecnica maieutica eBook T7 Platone, Virtù e conoscenza 205 T8 Platone, La cura dell’anima eBook T9 Platone, Esame e cura dell’anima eBook T10 Platone, Socrate e la città 207 VERIFICA DELLE COMPETENZE

209 Unità 6

A futura memoria.

Le apologie socratiche

209 1. La scheda 213 2. I temi 216 3. NODI

217 N1 Platone/Senofonte, Il primo capo d’accusa: corrompere i giovani 219 N2 Platone/Senofonte, Il secondo capo

d’accusa: non credere agli dei 222 VERIFICA DELLE COMPETENZE

223 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Un lungo percorso verso la scienza 226 LABORATORIO DELLE COMPETENZE

FILOSOFICHE LA NATURA

PROFILO

TEMA

PROFILO

(11)

IX 233 Percorso

2

PLATONE E ARISTOTELE

234

Introduzione

235 1. Dopo le guerre persiane

237 2. La posizione di Platone

239 Unità 1

Platone e l’invenzione

della filosofia

239 1. Il pensatore e i suoi scritti

243 I dialoghi platonici

245 2. L’invenzione della letteratura filosofica

250 Il valore del mito in Platone 252 3. Problemi e motivi originari della riflessione platonica

256 4. Una realtà intelligibile

261 5. Le condizioni del conoscere

264 6. Il destino del filosofo

267 7. L’anima e i suoi destini

271 I miti escatologici in Platone 273 8. La potenza di Eros

273 L’amore omosessuale in Grecia 277 Il mito del filosofo

277 9. La «bella città»: il pensiero politico della Repubblica

283 Filosofia, arte ed educazione in Platone 285 10. Un pensiero critico

289 Le dottrine non scritte in Platone 291 I cicli cosmico-storici nel Politico 292 11. Un grande affresco cosmologico

296 La prima accademia

297 Religione, divinità e divino in Platone 299 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

303 Platone, La nascita della filosofia 308 TESTI

eBook T1 Platone, L’orizzonte della riflessione

platonica

eBook T2 Platone, Ricerca, insegnamento

e scrittura

311 T3 Platone, Sapienza e scrittura

eBook T4 Platone, Le illusioni della scrittura

eBook T5 Platone, Il gioco della scrittura

eBook T6 Aristotele, Tra Socrate e il naturalismo

eBook T7 Platone, Dalla phýsis ai lógoi

eBook T8 Platone, Oggettività e conoscenza

eBook T9 Platone, La forma della virtù e le virtù

eBook T10 Platone, La realtà dell’essere

eBook T11 Platone, La luce dell’essere e della

verità

313 T12 Platone, Immortalità e reminiscenza 316 T13 Platone, Il filosofo e le sue

responsabilità

eBook T14 Platone, L’articolazione dell’anima 319 T15 Platone, L’anima e il suo destino 323 T16 Platone, Nascita e natura di Eros

eBook T17 Platone, La contemplazione della

bellezza

eBook T18 Platone, Il delirio amoroso

eBook T19 Platone, Origine dello Stato

eBook T20 Platone, Giustizia e felicità

eBook T21 Platone, Separazione e partecipazione

eBook T22 Platone, Il non essere esiste 325 T23 Platone, La natura e la sua

comprensione

328 VERIFICA DELLE COMPETENZE

330 Cittadinanza critica

Verso un nuovo oblio?

Scrittura e tecnologia

digitale

ABSTRACT

331 Unità 2

Il senso del morire. Socrate di

fronte alla morte nel Fedone

331 1. La scheda

334 2. I temi

336 3. NODI

337 N1 Platone, Il divieto del suicidio 339 N2 Platone, Il desiderio di morte 342 N3 Platone, Un viaggio all’insegna

della buona speranza 344 VERIFICA DELLE COMPETENZE

PROFILO

(12)

X 345 Unità 3

Aristotele e l’orizzonte

del sapere

345 1. L’attività e l’opera 346 La vita di Aristotele

348 Un’evoluzione del pensiero aristotelico? 349 2. Un’idea del sapere

352 3. L’eredità platonica

354 4. Le categorie del discorso

355 Forme di predicazione

355 Estensione e comprensione degli universali

357 L’opposizione e le sue forme 359 5. Argomenti e dimostrazione

361 Le figure del sillogismo 362 I principi della dimostrazione 364 Dialettica, retorica, poetica 365 6. I principi del divenire

369 7. La struttura dei processi naturali

372 8. Comprendere il mondo

376 9. Le forme della vita

380 10. Che cos’è la filosofia

383 11. Natura della sostanza

387 Come muove il motore immobile? 388 12. Il fine dell’agire umano

393 L’amicizia in Aristotele 396 13. Vita felice e comunità politica

401 FILOSOFIA E SCIENZA

Gli animali di Aristotele: la materia, la forma e la funzione

405 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

410 Aristotele, Pluralità e identità 413 TESTI

417 T1 Aristotele, Esperienza, scienza e sapienza

eBook T2 Aristotele, Critiche a Platone e ai platonici

eBook T3 Aristotele, Sostanze prime e seconde eBook T4 Aristotele, Le parole, il pensiero e le

cose

eBook T5 Aristotele, La struttura delle argomentazioni

eBook T6 Aristotele, La natura della scienza eBook T7 Aristotele, Induzione e intellezione 420 T8 Aristotele, La via di ricerca

eBook T9 Aristotele, I principi del divenire

eBook T10 Aristotele, Natura e movimento 421 T11 Aristotele, Le quattro cause eBook T12 Aristotele, Anima e corpo

eBook T13 Aristotele, L’intelletto e la sua funzione eBook T14 Aristotele, Le scienze teoretiche 424 T15 Aristotele, Filosofia e meraviglia eBook T16 Aristotele, L’essere in quanto essere eBook T17 Aristotele, L’essere e la sostanza eBook T18 Aristotele, La sostanza e le sue

proprietà

eBook T19 Aristotele, Potenza e atto

eBook T20 Aristotele, Dimostrazione dell’esistenza di un motore immobile

eBook T21 Aristotele, La natura del motore immobile

426 T22 Aristotele, Il bene come fine eBook T23 Aristotele, Il metodo della filosofia

pratica

eBook T24 Aristotele, La felicità come sommo bene

eBook T25 Aristotele, La virtù eBook T26 Aristotele, La saggezza eBook T27 Aristotele, La vita felice

eBook T28 Aristotele, L’origine della comunità politica

eBook T29 Aristotele, Il problema della schiavitù eBook T30 Aristotele, Costituzioni rette e

degenerate

eBook T31 Aristotele, Il contributo dell’educazione 428 VERIFICA DELLE COMPETENZE

430 Cittadinanza critica

La crisi della politica

ABSTRACT

431 Unità 4

Linee di indagine nella

Metafisica di Aristotele

431 1. La scheda

433 2. I temi

436 3. NODI

436 N1 Aristotele, La scienza dei principi primi e delle cause

438 N2 Aristotele, La filosofia come scienza della verità

440 N3 Aristotele, Aporía e conoscenza

PROFILO

(13)

XI 442 N4 Aristotele, Scienza dell’essere e filosofia

prima

443 N5 Aristotele, La ricerca sulla sostanza 445 N6 Aristotele, La realtà nel suo complesso

e la sostanza

447 VERIFICA DELLE COMPETENZE

448 Unità 5

L’uso della dialettica

in Platone e Aristotele

448 1. La dialettica nei dialoghi della maturità di Platone

452 2. La dialettica come divisione e articolazione nei dialoghi della tarda maturità

455 3. Dialettica e scienza in Aristotele

458 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

460 Aristotele, Cos’è la dialettica 464 TESTI

eBook T1 Platone, Opinione, scienza e dialettica eBook T2 Platone, La dialettica come compimento

del viaggio

eBook T3 Platone, Articolare i generi

eBook T4 Aristotele, Il più sicuro di tutti i principi 465 VERIFICA DELLE COMPETENZE

466 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE LA VERITÀ

473 Percorso

3

STORIA E CULTURA TRA GRECIA E ROMA

474

Introduzione

475 1. Una lenta metamorfosi culturale

479 2. Roma e la Grecia

483 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Teorie in grado di modificare la realtà 489 FILOSOFIA E SCIENZA

La nascita del metodo dimostrativo

491 Unità 1

La filosofia nella cultura

ellenistica

491 1. Una nuova sensibilità

494 Il liceo dopo Aristotele

494 2. Pirrone e le origini dello scetticismo

496 Adoxía ed epoché

497 3. Una rivoluzione culturale: Epicuro

498 Vita e opere di Epicuro 503 Percezione e opinione

508 4. Lo stoicismo

522 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

526 Aezio, Sesto Empirico, Diogene Laerzio, Che cos’è la filosofia: la risposta stoica 529 TESTI

eBook T1 Aristocle, I tre principi cardine del

pirronismo

eBook T2 Diogene Laerzio, Canonica e sistema 530 T3 Epicuro, I principi fondamentali della

dottrina

eBook T4 Epicuro, La natura dell’anima 533 T5 Epicuro, Uomini e dei 534 T6 Epicuro, La morte

eBook T7 Diogene Laerzio/Sesto Empirico, Rappresentazione e comprensione eBook T8 Cicerone, La natura e il suo ordine 536 VERIFICA DELLE COMPETENZE

APPROFONDIMENTI: Sviluppi delle scuole ellenistiche

TEMA

PROFILO

Lavorare su un classico

Platone

(14)

XII

538 Unità 2

Chiarire quello che si insegna.

Le epistole

di Epicuro

1.La scheda 2.I temi

3. NODI

N1 Epicuro, Norme da seguire in ogni indagine

N2 Epicuro, Fenomeni celesti e tranquillità dell’anima

N3 Epicuro, Un metodo per la tranquillità dell’anima

N4 Epicuro, Esortazione alla filosofia VERIFICA DELLE COMPETENZE

539 Unità 3

Il bene sommo: la felicità

nelle filosofie ellenistiche

540 1. La «via più facile di vivere»: il cinismo

542 Piacere e felicità nella riflessione cirenaica

543 2. Epicuro e i principi del vivere bene 548 3. Una vita secondo ragione: virtù e felicità

nello stoicismo

550 La felicità nello scetticismo antico 552 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

554 Lucrezio, Seneca, Eco romana della felicità ellenistica

558 TESTI

eBook T1 Epicuro, Il tetrafarmaco eBook T2 Epicuro, Desideri e piacere eBook T3 Epicuro, Saggezza e libertà

eBook T4 Diogene Laerzio, Vivere secondo natura 559 VERIFICA DELLE COMPETENZE

560 Cittadinanza critica

Panteismo ed ecologia

ABSTRACT 3 561 Unità 4

Il neoplatonismo di Plotino

561 1. Filosofia e religione 566 2. L’Uno

566 Vita e opere di Plotino 568 3. Dall’Uno alla molteplicità

569 Il ruolo della contemplazione 572 4. Ritorno all’Uno

575 5. Sviluppi del neoplatonismo

576 6. Sviluppi della ricerca filosofica 577 Il declino della scienza antica 578 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

580 Plotino, Ascendere alle realtà luminose: «la grande bellezza»

584 TESTI

584 T1 Plotino, Come dal primo principio derivi ciò che viene dopo

eBook T2 Plotino, La natura e la contemplazione eBook T3 Plotino, Verso l’unificazione

587 VERIFICA DELLE COMPETENZE

589 Cittadinanza critica

Dietetica

e stili di vita

ABSTRACT

590 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE LA FELICITÀ ABSTRACT OPERA

eBook

TEMA PROFILO

(15)

XIII 595 Percorso

4

IL CRISTIANESIMO

E LA FILOSOFIA MEDIEVALE

596

Introduzione

597 1. Un altro Mediterraneo 598 2. Chiesa e impero 601 3. Il feudalesimo

602 4. Popolazione, economia, società

603 5. Il messaggio cristiano

605 6. Cristianesimo e cultura antica

606 7. Dogmi ed eresie

608 8. Le culture del Mediterraneo medievale APPROFONDIMENTI:

Civiltà diverse intorno al Mediterraneo t La cultura nel Medioevo latino

609 Unità 1

Agostino

609 1. Tra inquietudine e ricerca

612 2. La conversione: dalla meditazione alla difesa della fede

613 Il manicheismo

614 Donatismo e pelagianesimo 615 3. La storia di una vita e la filosofia 615 La prima autobiografia interiore

della storia

617 La Patristica e le scienze 618 4. Dio e l’anima

618 L’impronta di Dio nell’anima 622 5. Storia dell’uomo e città di Dio

625 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

627 Agostino, Il tempo e l’anima 630 TESTI

eBook T1 Agostino, L’incontro con il neoplatonismo 630 T2 Agostino, La conversione 634 VERIFICA DELLE COMPETENZE

636 Cittadinanza critica

Patriarcato e marginalità

del femminile

ABSTRACT 637 Unità 2

Di fronte all’estremo:

La consolazione della

filosofia di Boezio

1.La scheda 2.I temi 3. NODI

N1 Boezio, L’apparizione della Filosofia N2 Boezio, Sommo bene e felicità N3 Boezio, Prescienza divina e libero

arbitrio

VERIFICA DELLE COMPETENZE

638 Unità 3

Fede e sapere

639 La Scolastica

639 La nozione di Auctoritas 639 1. L’unità della sapienza cristiana.

Agostino e la prima fase della Scolastica

641 Scoto Eriugena: dialettica e «natura» 642 2. L’intelligenza della fede: Anselmo

643 Volontà e libertà

645 Le argomentazioni del Monologion 647 3. La logica nel dominio della fede:

Abelardo e Bernardo

648 Logica e conoscenza

649 Vita e opere di Pietro Abelardo 650 Vita e opere di Bernardo

di Chiaravalle

652 4. Aristotelismo e fede cristiana

653 Come conciliare cristianesimo e aristotelismo?

654 Vita e opere di Alberto Magno 656 5. Filosofia e scienza teologica:

Tommaso

660 6. La tradizione francescana: Bonaventura e Duns Scoto

661 Contro la doppia verità 664 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

667 Anselmo, L’unico argomento

PROFILO

ABSTRACT OPERA

eBook

(16)

XIV

670 TESTI

670 T1 Tommaso, I diversi punti di vista

del filosofo e del teologo 673 VERIFICA DELLE COMPETENZE

675 Unità 4

Tommaso

675 1. Enti, essenze e atto d’essere

676 Vita e opere di Tommaso d’Aquino 679 2. La conoscenza di Dio

684 3. L’uomo e la sua anima: sul confine fra intelligenze e corpi

687 Il lume naturale

687 4. Il fine dell’uomo e l’agire morale e politico

691 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

693 Tommaso, Legge eterna, legge naturale, leggi umane

696 TESTI

eBook T1 Tommaso, L’essenza di Dio

e delle creature

696 T2 Tommaso, L’esistenza di Dio

eBook T3 Tommaso, Dio fine ultimo 701 VERIFICA DELLE COMPETENZE

703 Unità 5

Visione filosofica e visione

mistica: l’Itinerario dell’anima

a Dio di Bonaventura

N1 Bonaventura, Il mondo come vestigio

di Dio

N2 Bonaventura, Dio conosciuto per

mezzo del suo primo nome, che è l’Essere

N3 Bonaventura, Il rapimento mistico

dell’anima

VERIFICA DELLE COMPETENZE

704 Unità 6

Il movimento francescano

e la tarda Scolastica

705 1. Agostinismo e studio della natura

709 Bacone e l’indagine sperimentale 710 2. La metafisica di Duns Scoto

711 Vita e opere di Giovanni Duns Scoto 712 3. Guglielmo di Ockham

713 Vita e opere di Guglielmo di Ockham 715 Ockham: le critiche ad Aristotele 716 4. Meister Eckhart

717 Il pensiero politico della tarda Scolastica 719 IN SINTESI

IN PRIMO PIANO

721 Ockham, Che cosa è scienza? 724 TESTI

724 T1 Eckhart, Pensare ed essere in Dio 728 VERIFICA DELLE COMPETENZE

730 Cittadinanza critica

Legge di natura

e identità sessuale

ABSTRACT

731 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Leggere per capire il mondo

735 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE IL DIVINO

741 Indice dei nomi

745 Indice delle voci del dizionario filosofico

PROFILO

ABSTRACT OPERA

eBook

(17)

LA FILOSOFIA GRECA

DALLE ORIGINI A SOCRATE

1

(18)

2

FILOSOFIA STORIA CULTURA SCIENZE

VIII-VI secolo Stesura dei poemi omerici 525-456 Eschilo, tragediografo 496-406 Sofocle, tragediografo 485-406 Euripide, tragediografo 484-430 Erodoto, storico VI secolo Delfi maggiore santuario della Grecia VII-VI secolo

Sviluppo della tirannide in molte città greche

499-479 Guerre persiane 621 Legislazione di Dracone ad Atene 594 Legislazione di Solone ad Atene 561-531 Pisistrato tiranno di Atene 550 Inizio dell’espansione persiana a opera di Ciro il Grande 776 Prima Olimpiade 1200 ca.

Crolla la civiltà micenea

VIII-VI secolo

Colonizzazione greca dell’Italia meridionale

XI-IX secolo

Achei, Eoli, Ioni e Dori colonizzano le isole dell’Egeo e le coste dell’Asia Minore

metà VI secolo

Scuola di Cnido

seconda metà VI secolo

Alcmeone di Crotone, medico

V secolo

Ippocrate di Chio, matematico

seconda metà V secolo

Filolao di Crotone, medico V secolo Parmenide di Elea Zenone di Elea Melisso di Samo 496-428 Anassagora di Clazomene 491-411 Protagora di Abdera 492-432 Empedocle di Agrigento 485-380 Gorgia di Lentini 469-399 Socrate di Atene 624-545 Talete di Mileto 610-546 Anassimandro di Mileto 586-528 Anassimene di Mileto 570-490 Pitagora di Samo 550-480 Eraclito di Efeso 460-377 Ippocrate, medico 1200 1000 800 600 400 Pitag ora diSa mo Ciro

(19)

M a r M e d i t e r r a n e o M a r E g e o G R E C I A A S I A M I N O R E M A G N A G R E C I A Elea Taranto Crotone Agrigento Micene Colofone Samo Efeso Mileto Atene Sparta Corinto Elide Lentini Clazomene Empedocle Parmenide Zenone Scuola pitagorica Eraclito Senofane Melisso Pitagora Talete Anassimandro Anassimene Protagora Prodico Sofisti Socrate Ippia Gorgia Archita Anassagora Abdera Leucippo Democrito Ceo 3

La nascita della filosofia

Secondo una tradizione che si suole far risalire al filosofo greco Aristotele (IV secolo a.C.), la filo-sofia sarebbe sorta in un preciso luogo del bacino mediterraneo (a Mileto, città di colonizzazione greca, in Ionia, lungo le coste dell’Asia Minore). Il primo filosofo sarebbe stato Talete (VII-VI se-colo a.C.).

In questa prospettiva la filosofia sarebbe affare greco, anzi, come aveva sottolineato il maestro di

Aristotele, Platone (V-IV secolo a.C.), un’attività caratteristica dei Greci: Egiziani e Fenici avreb-bero, infatti, manifestato interesse per gli aspetti materiali della vita e per la soluzione di proble-mi pratici, Traci e Sciti (popolazioni insediate a nord-est della Grecia) un animo passionale e scar-sa attitudine per l’applicazione razionale; solo i Greci avrebbero rivelato propensione alla ricerca intellettuale.

La questione delle origini

Alla luce di tali acquisizioni, chi si accosti oggi allo studio della storia della filosofia, si porrà su-bito una serie di domande, oggetto di ampie di-scussioni tra gli studiosi: che cosa significa parlare di origini della filosofia? Perché le grandi civiltà fluviali, verso cui certamente l’esperienza greca era debitrice, non avrebbero prodotto filosofie

(come, invece, arti o religioni)? Quale relazione è da ipotizzare tra filosofia greca e altre forme di elaborazione culturale? Quale nesso, invece, tra filosofia greca e culture orientali? E, infine: per-ché la filosofia sarebbe nata proprio in Grecia o, più esattamente, in quell’area di colonizzazione greca?

1

(20)

4

QUALE FILOSOFIA? Nella ricostruzione aristote-lica la filosofia sarebbe sorta a Mileto perché nella città ionica – in un contesto di avanzato progresso materiale e civile  – si sarebbero sviluppati i pri-mi tentativi sistematici di spiegazione razionale della realtà, attraverso l’indagine sulle cause degli enti e sulla struttura dell’universo, svincolata da riferimenti di carattere religioso o mitologico.

In questo senso Aristotele ricostruiva le origini di quella peculiare applicazione del pensiero che, da Platone in avanti, si sarebbe chiamata «filo-sofia», proiettandovi la propria concezione della filosofia come conoscenza di «cause» e «principi primi», in altre parole di quelle cause da cui di-pendono tutte le cose: così, l’orizzonte originario della filosofia sarebbe stato “naturalistico” –  in quanto il campo della realtà per le prime gene-razioni di filosofi sarebbe coinciso appunto con la «natura» (phýsis)  – ovvero teso a individuare ciò da cui tutto era derivato, ciò di cui tutto era costituito e in cui tutto era ciclicamente destinato a ritornare. All’interno di quell’orizzonte la filo-sofia si sarebbe sviluppata sostanzialmente fino a Socrate, vero spartiacque verso più complesse e articolate elaborazioni.

FILOSOFIA E SAPIENZA ARCAICA Il resoconto aristotelico contenuto nel dialogo perduto Sulla

fi-losofia (di cui conserviamo solo alcuni frammenti)

offre altre interessanti indicazioni. Aristote le vi de-linea, infatti, una storia della «sapienza» ( sophía) che – all’interno di grandi vicende cicliche scandi-te da distruzioni catastrofiche – si svolgeva grosso modo da Oriente verso il bacino mediterraneo, intrecciando i contributi dei Magi persiani, di Zo-roastro, degli Egizi, per giungere infine a coloro che nel mondo greco, combinando ricostruzioni naturalistiche e discorsi sugli dei e sulle loro ge-nerazioni (per cui Aristotele parla di «coloro che per primi teologizzarono»), avevano prodotto nei «miti» un primo abbozzo di spiegazione della struttura della realtà. L’apporto di quelli che Ari-stotele individuava come primi filosofi – ma che i contemporanei designavano appunto, più generi-camente, come «sapienti» (sophói) – sarebbe stato allora da collocare in quello svolgimento comples-sivo: esso avrebbe prodotto uno scarto in termini di razionalizzazione e sistematizzazione, ma in sostanziale continuità con lo sforzo più rozzo e ap-prossimativo della tradizione precedente.

ARISTOTELE E NOI La ricostruzione aristotelica ha sicuramente condizionato la nostra conoscen-za della riflessione greca compresa tra gli inizi del VI secolo e la seconda metà del V secolo a.C. La produzione di quei sapienti, infatti, è per noi qua-si del tutto perduta, fatta eccezione dei frammenti conservati nei dialoghi di Platone, nelle relazioni dei trattati aristotelici, nelle compilazioni di «opi-nioni dei fisici» da parte di discepoli di Aristotele (Teofrasto, Eudemo) e infine in una successiva tradizione a loro ispirata, ovvero nei tardi com-mentari delle opere aristoteliche (come quelli di Simplicio, VI secolo d.C.).

Platone Aristotele allievi di Aristotele sapienza

VI-V secolo a.C.

commentatori tradizione

Il quadro è ancora più problematico se tenia-mo conto di questi altri fattori che incidono sulla attendibilità della ricostruzione aristotelica (e, conseguentemente, della tradizione a lui ispirata, direttamente e indirettamente):

1.dalle stesse testimonianze di Aristotele siamo informati della sporadicità della scrittura filo-sofica nei due secoli cui ci riferiamo; questo comporta riconoscere la pratica dell’oralità come terreno di coltura della filosofia, che la successiva tradizione letteraria era destinata co-munque a tradire o deformare;

2.le interpretazioni, testimonianze e citazioni aristoteliche sono avanzate all’interno di opere di forte impegno teorico, che implicano ine-vitabilmente un orientamento fortemente se-lettivo: di fatto il filosofo si confronta con la tradizione precedente per legittimare la pro-pria posizione e quindi ne privilegia gli aspetti funzionali ai propri interessi;

3.in maniera analoga Platone – all’interno della cui scuola, l’Accademia, Aristotele si era

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forma-5

to e dove probabilmente si svilupparono i suoi primi interessi storico-filosofici – aveva messo in rilievo l’originalità delle proprie tesi nel contrasto con quelle degli autori più antichi, tracciandone così probabilmente un profilo parziale;

4.è possibile che una prima sistemazione di ci-tazioni e opinioni filosofiche della tradizione greca più antica fosse stata approntata da Ip-pia e Gorgia, due pensatori attivi nella seconda metà del V secolo e fungesse da punto di par-tenza diretto almeno della lettura platonica e forse anche di quella aristotelica. In tal modo le nostre due fonti principali di informazio-ne potrebbero avere avuto una conoscenza già di seconda mano di alcuni dei rari testi arcaici. testimonianze di Ippia e Gorgia? testimonianze di Aristotele sapienza

VI-V secolo a.C.

commentatori tradizione

OLTRE ARISTOTELE, VERSO LE ORIGINI Il lavo-ro svolto dalla filologia otto-novecentesca ha per-messo, almeno in parte, di sottrarsi al condiziona-mento del resoconto aristotelico per incontrare in modo diverso il pensiero delle origini. Essa, infatti, ha raccolto e variamente montato tutti i frammenti e le testimonianze rimanenti relative alla filosofia che impropriamente – quanto meno dal punto di vista cronologico – è stata etichettata come «preso-cratica»: in realtà alcuni degli autori coinvolti erano contemporanei di Socrate. Possiamo così ritoccare il quadro rapidamente presentato in apertura: 1.la lettura “naturalistica” proposta da Aristotele

ha oscurato altri aspetti dell’impegno dei più antichi «sapienti», di cui sono attestati anche interessi etici e religiosi, importanti spunti di riflessione sulle possibilità della conoscenza umana, oltre a un diretto coinvolgimento nelle vicende politiche contemporanee;

2.quelle personalità si rivelano piuttosto com-plesse, in qualche caso sfuggenti: ciò si riflette anche nello stile espresso in molti frammenti, che talvolta fa pensare a intuizioni visionarie, sorprendenti se attribuite a pazienti indagatori di fenomeni;

3.è plausibile che la pratica dei pensatori più an-tichi fosse orale e che al testo essi ricorressero solo per proporre brevi programmi o riassunti di quanto intendevano insegnare.

1.Quali difficoltà si frappongono alla ricostruzione delle origini della filosofia?

2.In che senso essa fu proposta già anticamente come fenomeno tipicamente greco?

3.Quale ruolo riveste Aristotele nei tentativi di ricostruzione delle origini?

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6

Lo scenario delle origini

La doverosa prudenza nei confronti della ricostru-zione di Aristotele non impedisce agli studiosi di riconoscerne la veridicità di alcuni punti basilari. Primo fra tutti, il dato storico che nell’area ionica dell’Asia Minore, a cavallo tra VII e VI secolo, fosse sorto un fenomeno nuovo e radicalmente rivoluzionario rispetto alle pur notevoli influenze culturali che confluivano nella regione.

LE COLONIE GRECHE A partire dal X secolo a.C., per effetto dell’impoverimento seguito al crollo della civiltà micenea, si originò un flusso migratorio dalla Grecia verso le coste dell’Asia Mi-nore: i dialetti parlati dalle popolazioni migranti consentirono di identificare le rispettive aree di insediamento. Per la fascia centrale (volta verso la costa greca) occupata da Greci di dialetto ionico, si cominciò a parlare di Ionia: si trattava di una regione costiera e insulare in cui furono creati nu-merosi centri urbani, tra gli altri Mitilene, Chio, Clazomene, Colofone, Efeso, Samo, Mileto, a va-rio titolo collegati alla storia della filosofia greca. Dopo un lungo periodo di assestamento, intorno al VII secolo a.C. le colonie greche della regione registrarono un netto progresso materiale,

essen-zialmente connesso alle intense attività commer-ciali verso le altre aree costiere mediterranee e l’in-terno (Lidia, Frigia, Caria).

Le città greche dell’Asia Minore seguirono i destini dell’intera area: prima furono sottoposte agli attriti regionali (con una secolare resistenza contro le pressioni dei Lidi), quindi alla stretta dei Medi e, dalla fine del VI secolo, alla conqui-sta dei Persiani. A quel punto si determinarono le condizioni per un riflusso verso occidente, preva-lentemente verso Grecia, Sicilia e Magna Grecia. INCROCI E INCONTRI La tradizione dei poemi omerici – prima affidata alla trasmissione e rie-laborazione di cantori professionisti, più tardi (VIII-VI secolo a.C.) fissata in una versione scrit-ta – fa intravedere quella che doveva essere origi-nariamente la forma più diffusa di organizzazio-ne politica (piccoli principati, spesso in conflitto per il controllo della terra) e l’attività economica (agro-pastorale), nonché i modelli religiosi (anco-ra sostanzialmente micenei) e mitologici con cui si guardava alla realtà circostante.

Il progressivo approfondimento delle relazioni con l’entroterra asiatico e soprattutto la proiezio-ne e vocazioproiezio-ne mercantile mediterraproiezio-nea, da un lato, accelerarono le trasformazioni economiche, sociali e politiche (con l’affermarsi dei centri e dei nuovi ceti urbani che consentirono, anche in Ionia, l’esperienza delle tirannidi), dall’altro, però, veicolarono nel mondo greco elementi significa-tivi delle più antiche e evolute culture circostanti. Alcuni elementi religiosi e ricostruzioni mitologi-che di probabile derivazione orientale sono già at-testati nell’altro grande pilastro della cultura greca arcaica, la Teogonia di Esiodo (VIII-VII secolo a.C.), poeta attivo in Beozia ma di ascendenze fa-miliari della regione dell’Asia Minore.

INCIDENZE MEDIORIENTALI In ogni caso la documentazione disponibile consente di rileva-re alcune incidenze nella cultura ionico-egea, a precisazione del quadro sapienziale delineato dal reso conto aristotelico:

1.dal vicino bacino mesopotamico circolarono certamente vari miti di creazione, sotto forma di saghe di divinità e «teogonie» (racconti sul-la nascita delle divinità), destinati a riproporsi

3

I poemi omerici, fondati su una stratificazione di contributi individuali, manifestano caratteri propri della tradizione orale che raccoglie una produzione collettiva: le prime forme di épos presentano infatti la volontà di conservare e trasmettere oralmente un antico patrimonio di storie e leggende condivise.

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7

anche nelle speculazioni religiose e «cosmogo-niche» (ricostruzioni dell’origine dell’universo) egiziane e a provocare le reazioni della riflessio-ne greca;

2.credenze e pratiche sciamaniche (che presup-ponevano particolari poteri magici e divinatori) derivarono –  attraverso la Scizia e la Tracia  – dagli Sciti, a nord del Mar Nero: tali atteggia-menti trovano un’eco nelle testimonianze rela-tive a Pitagora e ad altre figure del VI secolo; 3.matematica e astronomia erano molto svilup-pate nell’area babilonese: sebbene la trasmissio-ne non sia scontata, è molto probabile che gli specifici interessi ionici ne fossero sollecitati; 4.ai Fenici, insediati lungo la costiera siriana e proiettati con i loro traffici nell’Egeo, i Gre-ci devono senz’altro il loro alfabeto (IX-VIII secolo a.C.), ma anche importanti stimoli in campo artistico e forse un canale privilegiato di accesso alle culture mesopotamiche;

5.nonostante la presenza commerciale greca in Egitto e il fascino che nelle ricostruzioni anti-che è riconosciuto a quella civiltà, i debiti cul-turali attestati sono pochi, al di là del fonda-mentale contributo alle arti visive: matematica e astronomia vi erano meno sviluppate che a Babilonia, e forse solo la medicina egiziana po-trebbe aver esercitato una duratura incidenza sullo sviluppo di quella greca.

miti di creazione (Mesopotamia)

credenze e pratiche sciamaniche (Sciti, Traci)

matematica e astronomia (Babilonesi) alfabeto fenicio

arti visive egizie incidenze

mediorientali sulla cultura greca arcaica

UN MIRACOLO GRECO? Il termine «barbari», con cui dall’VIII-VII secolo a.C. i Greci della Ionia cominciarono a indicare gli stranieri, non aveva in origine la connotazione negativa che assunse in seguito; designava comunità verso cui i Greci avvertivano interesse e che in larga misura ammi-ravano per le realizzazioni civili. L’uso del termi-ne manifesta, d’altra parte, il senso della propria

diversità e individualità percepito dalle città gre-che, che si espresse ben presto (VII secolo) nella produzione poetica scritta, epica e lirica, oltre che nelle architetture e nelle arti visive. L’originalità, tuttavia, si sarebbe svelata soprattutto in quella forma culturale più tardi definita «filosofia», che tra tante incidenze e modelli preesistenti non tro-va precedenti. Da che cosa scaturisce quella pe-culiare esperienza, che appare – anche guardando alle proiezioni geografiche – specificamente greca?

Il fatto che le indagini greche sulla natura (perì phýseos historía fu l’espressione per lo più im-piegata per indicare l’attività dei più antichi pensa-tori) in qualche misura ancora evocassero le nar-razioni religiose e le teogonie proprie delle civiltà fluviali, fornisce forse una prima spiegazione. UNO SPAZIO LIBERO Rispetto alle culture conti-gue, quella che si sviluppò sulle coste colonizzate dai Greci si presenta politicamente più frastaglia-ta, imperniata nel VII secolo a.C. su vivaci centri urbani e strutture politiche che registravano una ampia partecipazione di cittadini, processi deci-sionali che passavano attraverso confronti e di-scussioni – quindi pratiche argomentative –, legi-slazioni scritte e una alfabetizzazione che superava i limiti dell’amministrazione, come nel caso dei vicini regni.

La frammentazione politica e l’individualismo urbano contribuirono ad accentuare il plurali-smo religioso: mancava una religione monoliti-ca e centralizzata, con dogmi e riti specifici, che potessero condizionare le attività e le espressioni della vita civile. Il sistema decentrato di molte-plici divinità e dei rispettivi culti, che si raccolse progressivamente nel corso dell’esperienza greca, impedì la formazione di una concezione dell’auto-rità religiosa, quale, invece, esisteva presso Meso-potamici ed Egiziani.

Da parte di alcuni storici si è particolarmente insistito su questo punto. In effetti l’esperienza filosofica delle origini, per quel che è possibile stabilire sulla scorta di frammenti e testimonianze indirette, si presta a essere intesa come processo di emancipazione dai racconti religiosi sulla nascita dell’universo, attraverso la loro critica e sostitu-zione con modelli esplicativi razionali, effetto di uno spirito libero da vincoli di ortodossia.

Senza rischiare graduatorie, è forse più op-portuno indicare nell’insieme dei fattori citati la

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8

condizione che rese possibile l’affermarsi della ri-flessione razionale e dei primi esercizi “filosofici”: 1.la relativa libertà di pensiero ed espressione; 2.la diffusione della scrittura negli ambienti

urbani;

3.l’abitudine alla discussione nel quadro delle istituzioni politiche urbane;

4.i contatti con culture diverse e la conseguente apertura mentale verso nuove idee;

5.il benessere raggiunto nelle città, che garanti-va la possibilità di tempo libero dal lavoro da destinare a ricerche non immediatamente fina-lizzate ad applicazioni produttive.

libertà di pensiero ed espressione diffusione della scrittura abitudine alla discussione contatti con culture diverse benessere cause di sviluppo pensiero razionale

1.Quali elementi hanno concorso al sorgere dell’esperienza filosofica greca?

2.Quali relazioni culturali si possono individuare o supporre sullo sfondo?

3.Quale fu il rapporto dei Greci con i popoli «barbari»?

FISSIAMO LE IDEE

La cultura delle origini: Omero ed Esiodo

I poemi omerici, depositari di una lunga epoca di transizione, costituiscono le più antiche testi-monianze della civiltà ellenica. Elaborati da intere generazioni di aedi (cantori), propongono temi di un passato “eroico” attribuito alla precedente civiltà micenea e riflettono, nel contempo, le con-dizioni di vita e di cultura del cosiddetto “Medio-evo ellenico” (secoli XI-VIII a.C.), sopraggiunto alla venuta dei Dori.

UNA VERA E PROPRIA ENCICLOPEDIA CULTU-RALE Nel complesso, i contenuti dei due poemi abbracciano un orizzonte tematico molto vasto (l’uomo di fronte alla vita e alla morte, al proprio destino e alle divinità, la caducità dell’esistenza umana e l’aldilà, la guerra e il ritorno a casa, l’ami-cizia e l’amore, la famiglia e l’onore, la comunità e l’esercizio del potere, le insidie e la bellezza della natura) e manifestano una prodigiosa creatività immaginativa (figure mostruose, viaggi avven-turosi, duelli mortali, scenari favolosi). In questo senso sono stati considerati un’enciclopedia cul-turale, espressione dell’insieme di conoscenze e valori della civiltà greca arcaica: una visione della

realtà, della vita e dell’uomo che esercitò un’in-fluenza profonda e duratura sullo spirito greco. Platone parla di «lodatori di Omero, i quali di-cono che fu questo poeta a educare l’Ellade», e di fatto i poemi omerici sono stati paragonati, per la loro efficacia pedagogica, alla Bibbia.

IDEALI DI VIRTÙ NELL’ILIADE... L’Iliade testimo-nia l’affermazione e il predominio di un’aristocra-zia guerriera (esemplificata dagli eroi del poema) che trova il suo ideale di vita nell’areté, la «virtù» intesa in senso individualistico e competitivo co-me «eccellenza personale».

Tale valore è personificato da Achille, di cui sono esaltate le «arti del combattere e del dire che, sole, acquistano fama». Nell’Iliade, tuttavia, pre-vale il significato arcaico di forza e destrezza del combattente: il valore eroico non costituisce un atteggiamento morale distinto dalla forza fisica, ma è indissolubilmente connesso con questa.

Esso si esprime in un «agonismo» che investe tutta la personalità dell’eroe e costituisce il senso stesso della sua esistenza. Ma dove trova, l’eroe omerico, la prova della propria virtù? Non nella

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Antefatto

Il principe Paride, figlio del re di Troia Priamo, è invitato dalle dee olim-piche Atena, Afrodite ed Era, a giudicare della loro bellezza: la sua scelta cade su Afrodite, che gli ha promesso, in cambio della vittoria, l’amore della bel-lissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. Pari-de, invaghitosi della regina, rapisce Elena e la condu-ce a Troia. Per vendicare l’offesa, Menelao, insieme al fratello Agamennone, re di Argo e Micene, e ad altri re, raccoglie una flotta e porta l’assedio a Troia.

Iliade

La vicenda si svolge nell’ultimo anno di guerra, dopo nove di infruttuoso assedio. Agamennone si rifiuta di restituire a Crise, sacerdote di Apollo, la figlia Cri-seide, sua preda di guerra: per punirne l’oltraggio, il dio colpisce con una pestilenza il campo dei Greci, costringendo così Agamennone a restituire Criseide. Egli, tuttavia, per compensazione, pretende e ottiene, in quanto capo della spedizione, la schiava di Achille Briseide. Achille, il più distinto tra i grandi eroi greci che partecipano al conflitto, sdegnato, a stento trat-tenuto dall’intervento della protettrice Atena, decide di non combattere più a fianco dei compagni e a nulla valgono i tentativi di conciliazione. Solo quando, dopo le ripetute sconfitte greche, il fraterno amico Patroclo sceglie di scendere in campo e viene ucciso dall’eroe troiano Ettore, figlio maggiore di Priamo, Achille, in preda alla furia e al dolore, riprende le armi per ven-dicarne la morte, cercando lo scontro con Ettore. Nel duello finale, contando anche sull’appoggio della dea Atena, l’eroe greco uccide quello troiano, infierendo sul suo corpo sotto le mura della città assediata. Il poema si chiude con Priamo che, nottetempo, si reca presso il campo dei Greci a chiedere la restituzione del corpo del figlio Ettore. Il destino della città di Troia, priva del suo massimo eroe, è ormai senza speranza.

Tra Iliade e Odissea

Anche il destino di Achille è segnato: il dio Apollo, campione della causa tro-iana, guiderà una freccia scagliata da Paride proprio nel suo tallone, unico punto vulnerabile. Le armi divine di Achille – contese tra gli eroi greci –

sa-ranno poi assegnate all’astuto Ulisse. È questi che con l’inganno permette ai Greci di conquistare Troia: fa costruire un grande cavallo di legno vuoto all’in-terno, in cui vengono fatti salire i migliori guerrieri; quindi i Greci fingono la partenza, abbandonando sulla spiaggia il cavallo che i Troiani, imprudenti, tra-scinano dentro le mura. Nella notte i guerrieri ne-mici escono dal loro nascondiglio e mettono la città a ferro e fuoco. Caduta Troia, i Greci inizieranno il viaggio di ritorno, ma solo pochi eroi riusciranno a rientrare a casa: tra gli altri, Ulisse (Odisseo) vagherà per dieci anni, come leggiamo nell’altro poema ome-rico, l’Odissea appunto.

Odissea

La vicenda si apre a un decennio dalla fine della guerra a Troia: a Itaca, la perdurante assenza del re Ulisse – il quale è in realtà tenuto lontano dagli dei ostili, ma in patria è creduto morto – fa sì che ambi-ziosi e arroganti pretendenti alla mano della regina Penelope si stabiliscano nella reggia, sperperando-ne le ricchezze. Nel frattempo Ulisse è costretto, dal destino avverso, a un lungo peregrinare per mare, perdendo i compagni in molteplici sciagure, affron-tando varie creature mostruose, come le Arpie, le Sirene, il ciclope Polifemo divoratore di uomini, i fe-roci cannibali Lestrigoni. Aspirando al ritorno, egli si sottrae alle lusinghe tentatrici di maghe e ninfe, come Circe e Calipso. Infine, grazie al concorso della protettrice dea Atena e al supporto dei Feaci, Ulisse è in grado di rientrare, sotto mentite spoglie, a Itaca: entra, infatti, nella reggia travestito da mendicante, si fa riconoscere solo da pochi fidati, per procedere quindi, pazientemente, a una tremenda, feroce ven-detta sui pretendenti e sulle serve infedeli. Il poema si conclude con la ricostruzione da parte di Ulisse dell’ordine e dell’unità familiare, con la moglie, il figlio Telemaco e il vecchio padre.

TRAMA DEI POEMI

OMERICI

Il rito funebre per la sepoltura di Patroclo è descritto minutamente in Omero: l’alto rogo; i capelli di Achille tagliati in segno di lutto e posti sul corpo dell’amico; buoi, cavalli, cani e dodici principi troiani sacrificati, i cui cadaveri vengono posti sul rogo attorno a quello di Patroclo, che sta al centro.

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coscienza interiore, che nella sua primitività egli sembra ignorare, bensì in una misura di caratte-re pubblico: l’onocaratte-re (timé ) di cui gode pcaratte-resso i propri pari. Per questo, vedersi rifiutare l’onore è la più terribile tragedia per l’eroe, che di fronte a essa reagisce nella maniera più violenta e spietata.

L’ira di Achille, su cui poggia la vicenda dram-matica dell’Iliade, ha come movente e giustifica-zione precisamente il negato onore; l’eroismo di Ettore nasce dal timore di perdere l’onore di fron-te ai concittadini; e ogni altro guerriero è in fondo animato da tale sentimento.

forza e destrezza onore

agonismo virtù nell’Iliade

... E NELL’ODISSEA Se l’Iliade ci mostra una so-cietà in guerra, nell’Odissea la guerra è ricordo da cui non si prescinde, ma il presente è desiderio di ritorno agli affetti e legami familiari. Nella misura in cui il poema rappresenta una società non più in guerra, l’importanza delle grandi, solitarie per-sonalità epiche va diminuendo. Non mancano i combattimenti cruenti; ma l’atmosfera è piuttosto ispirata ai sentimenti della casa e della famiglia, al desiderio del godimento pacifico. Tutto ciò riflette un diverso momento storico, in cui all’aristocrazia guerriera stava subentrando un nuovo gruppo so-ciale costituito da proprietari terrieri.

Sul piano della «virtù», accanto ai tradizionali valori guerreschi e agonistici, sono sempre più sti-mati i meriti intellettuali e sociali, il saggio consi-glio, il linguaggio opportuno, l’accortezza inven-tiva e pratica. Incarnazione del nuovo tipo umano è l’eroe Ulisse, certo valente guerriero geloso del proprio onore, ma soprattutto «uomo dalle molte astuzie», caratterizzato dalla mêtis, dall’intelli-genza dello stratagemma e della parola.

intelligenza e astuzia forza e destrezza onore virtù nell’Odissea

LA CONCEZIONE DEL DIVINO In entrambi i poemi è costante la duplicità di piani, per cui alla rappresentazione del mondo degli uomini corri-sponde quella del mondo divino, realtà superiore e parallela, punto di osservazione privilegiato del-le vicende umane, da cui del-le divinità muovono per incidere a discrezione nelle circostanze terrestri, con molteplici influssi e interventi all’interno del-le azioni umane.

Quella che si dispiega nei poemi è essenzial-mente la religione olimpica: sono praticaessenzial-mente assenti gli aspetti della religione misterica [ 5, Mito e religione] e marginali divinità come De-metra e Dioniso. Gli dei vi appaiono caratterizzati da un accentuato antropomorfismo, un’eviden-te umanizzazione che non risparmia alle divini-tà neppure coinvolgimenti e situazioni comiche. Soprattutto, la dimensione d’ordine del mondo divino riflette le gerarchie di quello umano: ritro-viamo un capo supremo, Zeus, impadronitosi del potere a seguito di sanguinose lotte, che ripartisce i poteri per sfere di influenza tra i familiari. UOMINI E DEI Come rivela anche la trama dei poemi, è tipica della narrazione omerica la conti-guità tra divino e umano: connotati da immor-talità e poteri soprannaturali, gli dei risultano an-che emotivamente coinvolti nelle vicende umane, di cui spesso condizionano gli esiti. Sebbene poi, a loro volta, essi debbano sottostare a un Fato, un destino che incombe, superiore alla stessa volontà di Zeus.

Il poeta ricorre all’intervento divino quando gli eventi non possono essere spiegati in termini umani. Ma anche scelte umane, che investono in-telligenza, costumi e impulsi, sono spesso riporta-te all’inriporta-tervento diretto e concreto degli dei: anzi, normalmente, l’alterazione della condizione psi-cologica dei personaggi è ricondotta all’influenza divina. In questo modo, però, il processo psicolo-gico che conduce a una decisione non è interio-rizzato e attribuito alla responsabilità individua-le, ma è descritto sostanzialmente come effetto dell’intervento esterno di una entità superiore. L’EROE OMERICO E IL SUO DESTINO Ciò è regi-strato, dal punto di vista umano, nel modo in cui l’uomo concepisce se stesso, in rapporto alla realtà e alle vicende della sua vita. Cose ed eventi sono visti dall’eroe omerico come dominati da potenze

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superiori, che intervengono in maniera tanto ir-resistibile quanto spesso oscura sia sui fenomeni della natura sia sui sentimenti e i moti dell’animo; e le passioni sono vissute e rappresentate come forze incontrollabili, per lo più improvvise e tra-volgenti.

Di qui il modo in cui l’eroe omerico concepisce il proprio destino, alla mercé di potenze oscure e spesso non benevole: ciò si riflette nel giudizio sui limiti dell’uomo, che risuona con triste costanza, come nelle parole dell’«esperto» Ulisse:

«Niente nutre la terra di più meschino e debole dell’uomo fra tutte le creature che respirano e si trascinano sul suolo». (Odissea, XVIII, 130-131)

Il giudizio sui limiti e la fragilità degli uomini (i «mortali» sono detti in Omero) si esprime so-prattutto nell’intuizione della morte come per-dita totale, intuizione che rimarrà una costante dolorosa della civiltà greca.

D’altra parte, all’idea delle potenze oscure che dominano la sua vita, corrisponde nell’eroe ome-rico un sentimento ridotto, come della propria interiorità, così della propria responsabilità, nella convinzione che è la divinità a portare a compi-mento ogni cosa.

Nell’Odissea, tuttavia, sembra modificarsi la prospettiva, e la responsabilità umana risulta af-fermata dallo stesso Zeus:

«Ahimè, come i mortali dan sempre la colpa ai Celesti! Dicono che da noi provengono i mali; ma invece essi, coi loro peccati, li attirano, in onta al destino». (Odissea, I, 32-34)

Questa consapevolezza sembra incarnarsi nel-la figura di Ulisse, uomo accorto, lucido, sempre presente a se stesso; e si può ritrovare nella vicen-da del figlio Telemaco, che parte alla sua ricerca, e la cui “formazione umana” esemplifica per certi aspetti una vera e propria concezione pedagogica. Fato da forze superiorieventi dominati

immortalità

poteri soprannaturali

decisioni effetto dell’influenza divina

dei emotivamente coinvolti nelle vicende umane

Zeus

uomini concezione

del divino nei poemi epici

fragilità

morte

IL MONDO DI ESIODO I poemi omerici riflettono essenzialmente le concezioni del mondo aristocra-tico. Completamente diverso è il mondo rappre-sentato da Esiodo: quello dei modesti lavoratori della terra, dei piccoli commercianti, dei ma-rinai, un mondo cui il poeta stesso appartenne. Nato verso la fine del secolo VIII a.C. ad Ascra, povero borgo sulle pendici dell’Elicona, in Beozia, da padre proveniente dall’Asia Minore, Esiodo visse modestamente del piccolo reddito di alcuni campicelli ereditati; e il sentimento di un mondo fondato sul lavoro e non sulla conquista si riflette in entrambi i suoi poemi, Le opere e i giorni e la

Teogonia (o «generazione degli dei»).

LA VIRTÙ IN ESIODO La seconda parte di Le opere

e i giorni fornisce tutta una serie di precetti

tec-nici: di economia domestica, di agricoltura, at-torno al commercio e alla navigazione, e perfino di carattere igienico, religioso e sociale. Ma essi sono preceduti, nella prima metà, da una serie di affermazioni morali e religiose che il poeta ha ma-turato riflettendo anche sulla propria esperienza personale.

Così, quando il fratello tenta di togliergli la sua parte di eredità con una lite giudiziaria, Esiodo lo esorta a seguire la via del lavoro: il lavoro insegna a sopportare serenamente le sofferenze e l’ingiu-stizia; alimenta la fiducia in un ordine e in una giustizia superiori, garantiti dagli dei; promuove l’acquisto della moderazione, dell’ordine, della temperanza. Virtù, come si vede, assai lontane dall’ideale eroico e competitivo proprio del mon-do omerico.

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