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LIBRO MISTO E-BOOK
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INTEGRATIVI IN CLASSE
L. Geymonat, E. Boncinelli, F. Cattaneo, P. Cresto-Dina,
M. Gufanti, E. Manera, S. Tagliagambe, D. Zucchello
IL PENSIERO FILOSOFICO,
LA REALTÀ, LA SOCIETÀ
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IL PENSIERO FILOSOFICO,
LA REALTÀ, LA SOCIETÀ
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IV
Un percorso di studio integrato
dal cartaceo all’eBook
Il manuale è organizzato in 4 PERCORSI di impianto storico-tematico scanditi in: Unità Profilo
Incentrate sui principali pensatori
e/o sulle correnti filosofiche più significative, sono proposte secondo una prospettiva storico-filosofica.
Unità Tema
Rintracciano connessioni fra autori, correnti e opere attorno a un tema specifico. Unità Opera
Contestualizzano un’opera e propongono un apparato di letture che ne evidenziano i nodi testuali.
Guida alla
consultazione
Mappa dei testi
Visualizza l’organizzazione e la reperibilità dei testi antologici nel manuale cartaceo e nell’eBook, con un breve abstract riassuntivo per ogni brano. Testi in primo piano
Brani modello per l’interpretazione di un autore o di un movimento, presentati in anteprima. Evoluzione del pensiero scientifico
Approfondimenti dedicati alla storia della scienza e ai suoi legami con il sapere filosofico.
Filosofia e scienza
Schede a cura di Edoardo Boncinelli, proposte per riflettere sulle tematiche scientifiche e proiettarle nell’attuale dibattito filosofico.
V
Le attività
e gli strumenti di riflessione
Percorsi di cittadinanza critica
• Verso un nuovo oblio? Scrittura e tecnologia digitale • La crisi della politica
• Dietetica e stili di vita • Panteismo ed ecologia
• Patriarcato e marginalità del femminile • Legge di natura e identità sessuale
Un’opportunità per esercitare le competenze filosofiche partendo dalle problematiche di oggi.
Laboratorio delle competenze filosofiche
Rivolto alla classe come “comunità di ricerca” è associato a ogni Percorso.
tazione
Fissiamo le idee • Per riflettere Dal testo ai nodi concettuali
Domande e attività di stimolo alla riflessione, poste al termine delle sezioni antologiche. Verifica delle competenze
Esercizi di analisi e comprensione, fruibili anche in modalità interattiva nell’eBook.
I Dialoghi politici di Platone in formato digitale.
Uno specifico percorso didattico viene dedicato al Politico e proposto per contestualizzare l’opera e stimolare la riflessione a partire dalla contemporaneità, con attività di analisi e comprensione, rimandi al manuale e mappe concettuali.
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Un classico della filosofia UTET
in versione integrale
Sintesi
Organizzate in domanda e risposta, ripercorrono i concetti chiave di ogni Unità; sono disponibili anche in formato audio.
InClasse
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internet: deascuola.it e-mail: [email protected]
Stampa: La Tipografca Varese SpA – Varese
Proprietà letteraria riservata
© 2015 De Agostini Scuola SpA – Novara 1ª edizione: gennaio 2015
Printed in Italy
Le fotografie di questo volume sono state fornite da: De Agostini Picture Library, Corbis, Mondadori Portfolio, Shutterstock, Thinkstock
In copertina: Tindaro, opera di Igor Mitoraj davanti al Tempio di Concordia, Valle dei Templi, Agrigento. Foto di Luigi Nifosi / Shutterstock
Ricerca iconografica di copertina: Cristina Colombo
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Eventuali segnalazioni di errori, refusi, richieste di chiarimento/funzionamento dei supporti multimediali o spiegazioni sulle scelte operate dagli autori e dalla Casa Editrice possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Ristampa Anno 0 1 2015 2 3 2016 4 5 2017 6 7 2018 8 9 2019 10 11 2020 Redattore responsabile: Sergio Raffaele
Tecnico responsabile: Daniela Maieron
Redazione e ricerca iconografca: Alexandra Fronduti Redazione digitale: Sergio Raffaele, Davide Beltramelli Progetto grafco: Studio Talarico, Daniela Maieron Copertina: Simona Corniola, Michele Riffaldi
Impaginazione e prestampa: Fotocomposizione Finotello snc – Borgo San Dalmazzo (CN) Cartografa: Studio Talarico – Lissone (MI)
Art Director: Nadia Maestri
Si ringrazia il professor Marco Rovelli per il contributo nella revisione del volume 3; il professor Enrico Manera per la progettazione e la cura dei Percorsi di Cittadinanza Critica; il professor Alessandro Della Corte per il contributo nella stesura delle schede di Evoluzione del pensiero scientifco.
Si ringrazia la professoressa Renata Tinini per la progettazione e la cura dell’apparato didattico (in collaborazione con i professori Daniela Gonella e Giulio Toffoli); la professoressa Elena Gatti per la realizzazione delle attività didattiche legate ai Classici della flosofa UTET.
Il Sistema di Gestione per la Qualità di De Agostini Scuola S.p.A. è certifcato per l’attività di “Progettazione, realizzazione e distribuzione di prodotti di editoria scolastica”
VII 1 Percorso
1
LA FILOSOFIA GRECA
DALLE ORIGINI A SOCRATE
2
Introduzione
3 1. La nascita della filosofia 3 2. La questione delle origini6 3. Lo scenario delle origini
8 4. La cultura delle origini: Omero ed Esiodo 9 Trama dei poemi omerici
14 5. Mito e religione 17 6. La cultura delle città 20 FILOSOFIA E SCIENZA
L’invenzione della filosofia
24 Unità 1
Sapienza e indagine
della natura
24 1. Il modello milesio di ricerca 29 Le fonti
35 2. La sapienza e il numero:
Pitagora e il pitagorismo antico
43 3. Una battaglia per la sapienza: Eraclito
49 4. Una lezione divina: Parmenide 50 Senofonte e l’esaltazione del sapiente 53 Parmenide e i principi della logica 57 5. Affilare le armi della ragione: paradossi
eleatici
60 Possibilità e limiti della conoscenza 62 6. Una molteplicità di principi: Empedocle
e Anassagora
70 7. Il sorriso della “sapienza”: l’atomismo di Democrito
75 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
78 Simplicio, Ippolito, Pseudo-Plutarco Il modello milesio di “indagine della natura”
81 TESTI
eBook T1 Aristotele, Le origini della filosofia eBook T2 Anassimandro, Il frammento di
Anassimandro
eBook T3 Aristotele, Numeri e principi 83 T4 Eraclito, Lógos, natura
e comprensione
85 T5 Eraclito, Il conflitto cosmico 87 T6 Parmenide, Rivelazione e verità
dell’essere
89 T7 Parmenide, La confusione dei mortali eBook T8 Parmenide, L’essere e i suoi predicati eBook T9 Empedocle, L’essere e le radici eBook T10 Empedocle, I cicli cosmici
eBook T11 Anassagora, La mescolanza originaria eBook T12 Anassagora, L’intelligenza ordinatrice 90 T13 Democrito, Gli atomi e il vuoto eBook T14 Democrito, Infiniti mondi
eBook T15 Democrito, Le forme della conoscenza 92 VERIFICA DELLE COMPETENZE
94 Unità 2
L’anima nel pensiero
greco
94 1. Verso l’anima
98 2. Sotto il segno di Dioniso
99 Il mito orfico di Dioniso-Zagreo 101 3. Purificare l’anima
105 4. L’anima materiale 107 FILOSOFIA E SCIENZA
Vita, anima, psiche 110 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
112 Aristotele, L’anima tra corpo e intelligenza
115 TESTI
115 T1 Omero, Corpo e anima eBook T2 Eraclito, Il lógos dell’anima eBook T3 Orfismo, Colpa e castigo eBook T4 Scuola pitagorica/Empedocle,
Metempsicosi e catarsi eBook T5 Democrito, I valori dell’anima 117 VERIFICA DELLE COMPETENZE
PROFILO
TEMA
VIII
118 Unità 3
L’esperienza del mondo
umano: i sofisti
118 1. Aspetti del movimento sofistico 121 Le virtù politiche nella cultura greca
arcaica
123 L’accusa più grave: non essere veri filosofi
126 2. Protagora
130 3. Gorgia
134 4. Legge di natura e legge della città
137 5. Isocrate e l’eloquenza
139 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
141 Platone, Essere sofisti secondo Protagora
144 TESTI
eBook T1 Protagora, L’uomo misura di tutte le cose
144 T2 Protagora, Le origini della società eBook T3 Gorgia, Lo spettro del nulla eBook T4 Antifonte, I canoni della natura 148 VERIFICA DELLE COMPETENZE
150 Unità 4
Argomentare, confutare,
persuadere: l’arte della
discussione nel pensiero
arcaico
150 1. Le origini della dialettica
151 Confutazione, argomenti ad hominem e dimostrazioni per assurdo
154 Zenone e le dimostrazioni per assurdo 157 2. Eristica, dialettica e retorica
164 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
166 Anonimo, Esercitarsi nell’antilogia
169 TESTI
eBook T1 Platone, La strategia di Zenone eBook T2 Platone, Dialettica e antilogia eBook T3 Gorgia, La potenza del lógos 170 VERIFICA DELLE COMPETENZE
171 Unità 5
Socrate: la filosofia come
cura dell’anima
171 1. Il problema socratico 175 2. Socrate nel suo tempo
180 3. Una sapienza umana
183 L’ironia nella cultura classica 185 4. L’anima e la virtù
189 5. Implicazioni politiche della lezione socratica
192 6. Le scuole socratiche minori 195 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
197 Cicerone, Temistio, L’immagine di Socrate 201 TESTI
eBook T1 Policrate, L’accusa contro Socrate eBook T2 Senofonte, I rischi eversivi
dell’interrogare socratico
eBook T3 Senofonte, L’orizzonte della riflessione socratica
202 T4 Platone, La sapienza socratica eBook T5 Platone, Socrate sileno eBook T6 Platone, La tecnica maieutica eBook T7 Platone, Virtù e conoscenza 205 T8 Platone, La cura dell’anima eBook T9 Platone, Esame e cura dell’anima eBook T10 Platone, Socrate e la città 207 VERIFICA DELLE COMPETENZE
209 Unità 6
A futura memoria.
Le apologie socratiche
209 1. La scheda 213 2. I temi 216 3. NODI217 N1 Platone/Senofonte, Il primo capo d’accusa: corrompere i giovani 219 N2 Platone/Senofonte, Il secondo capo
d’accusa: non credere agli dei 222 VERIFICA DELLE COMPETENZE
223 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Un lungo percorso verso la scienza 226 LABORATORIO DELLE COMPETENZE
FILOSOFICHE LA NATURA
PROFILO
TEMA
PROFILO
IX 233 Percorso
2
PLATONE E ARISTOTELE
234
Introduzione
235 1. Dopo le guerre persiane237 2. La posizione di Platone
239 Unità 1
Platone e l’invenzione
della filosofia
239 1. Il pensatore e i suoi scritti
243 I dialoghi platonici
245 2. L’invenzione della letteratura filosofica
250 Il valore del mito in Platone 252 3. Problemi e motivi originari della riflessione platonica
256 4. Una realtà intelligibile
261 5. Le condizioni del conoscere
264 6. Il destino del filosofo
267 7. L’anima e i suoi destini
271 I miti escatologici in Platone 273 8. La potenza di Eros
273 L’amore omosessuale in Grecia 277 Il mito del filosofo
277 9. La «bella città»: il pensiero politico della Repubblica
283 Filosofia, arte ed educazione in Platone 285 10. Un pensiero critico
289 Le dottrine non scritte in Platone 291 I cicli cosmico-storici nel Politico 292 11. Un grande affresco cosmologico
296 La prima accademia
297 Religione, divinità e divino in Platone 299 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
303 Platone, La nascita della filosofia 308 TESTI
eBook T1 Platone, L’orizzonte della riflessione
platonica
eBook T2 Platone, Ricerca, insegnamento
e scrittura
311 T3 Platone, Sapienza e scrittura
eBook T4 Platone, Le illusioni della scrittura
eBook T5 Platone, Il gioco della scrittura
eBook T6 Aristotele, Tra Socrate e il naturalismo
eBook T7 Platone, Dalla phýsis ai lógoi
eBook T8 Platone, Oggettività e conoscenza
eBook T9 Platone, La forma della virtù e le virtù
eBook T10 Platone, La realtà dell’essere
eBook T11 Platone, La luce dell’essere e della
verità
313 T12 Platone, Immortalità e reminiscenza 316 T13 Platone, Il filosofo e le sue
responsabilità
eBook T14 Platone, L’articolazione dell’anima 319 T15 Platone, L’anima e il suo destino 323 T16 Platone, Nascita e natura di Eros
eBook T17 Platone, La contemplazione della
bellezza
eBook T18 Platone, Il delirio amoroso
eBook T19 Platone, Origine dello Stato
eBook T20 Platone, Giustizia e felicità
eBook T21 Platone, Separazione e partecipazione
eBook T22 Platone, Il non essere esiste 325 T23 Platone, La natura e la sua
comprensione
328 VERIFICA DELLE COMPETENZE
330 Cittadinanza critica
Verso un nuovo oblio?
Scrittura e tecnologia
digitale
ABSTRACT
331 Unità 2
Il senso del morire. Socrate di
fronte alla morte nel Fedone
331 1. La scheda
334 2. I temi
336 3. NODI
337 N1 Platone, Il divieto del suicidio 339 N2 Platone, Il desiderio di morte 342 N3 Platone, Un viaggio all’insegna
della buona speranza 344 VERIFICA DELLE COMPETENZE
PROFILO
X 345 Unità 3
Aristotele e l’orizzonte
del sapere
345 1. L’attività e l’opera 346 La vita di Aristotele348 Un’evoluzione del pensiero aristotelico? 349 2. Un’idea del sapere
352 3. L’eredità platonica
354 4. Le categorie del discorso
355 Forme di predicazione
355 Estensione e comprensione degli universali
357 L’opposizione e le sue forme 359 5. Argomenti e dimostrazione
361 Le figure del sillogismo 362 I principi della dimostrazione 364 Dialettica, retorica, poetica 365 6. I principi del divenire
369 7. La struttura dei processi naturali
372 8. Comprendere il mondo
376 9. Le forme della vita
380 10. Che cos’è la filosofia
383 11. Natura della sostanza
387 Come muove il motore immobile? 388 12. Il fine dell’agire umano
393 L’amicizia in Aristotele 396 13. Vita felice e comunità politica
401 FILOSOFIA E SCIENZA
Gli animali di Aristotele: la materia, la forma e la funzione
405 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
410 Aristotele, Pluralità e identità 413 TESTI
417 T1 Aristotele, Esperienza, scienza e sapienza
eBook T2 Aristotele, Critiche a Platone e ai platonici
eBook T3 Aristotele, Sostanze prime e seconde eBook T4 Aristotele, Le parole, il pensiero e le
cose
eBook T5 Aristotele, La struttura delle argomentazioni
eBook T6 Aristotele, La natura della scienza eBook T7 Aristotele, Induzione e intellezione 420 T8 Aristotele, La via di ricerca
eBook T9 Aristotele, I principi del divenire
eBook T10 Aristotele, Natura e movimento 421 T11 Aristotele, Le quattro cause eBook T12 Aristotele, Anima e corpo
eBook T13 Aristotele, L’intelletto e la sua funzione eBook T14 Aristotele, Le scienze teoretiche 424 T15 Aristotele, Filosofia e meraviglia eBook T16 Aristotele, L’essere in quanto essere eBook T17 Aristotele, L’essere e la sostanza eBook T18 Aristotele, La sostanza e le sue
proprietà
eBook T19 Aristotele, Potenza e atto
eBook T20 Aristotele, Dimostrazione dell’esistenza di un motore immobile
eBook T21 Aristotele, La natura del motore immobile
426 T22 Aristotele, Il bene come fine eBook T23 Aristotele, Il metodo della filosofia
pratica
eBook T24 Aristotele, La felicità come sommo bene
eBook T25 Aristotele, La virtù eBook T26 Aristotele, La saggezza eBook T27 Aristotele, La vita felice
eBook T28 Aristotele, L’origine della comunità politica
eBook T29 Aristotele, Il problema della schiavitù eBook T30 Aristotele, Costituzioni rette e
degenerate
eBook T31 Aristotele, Il contributo dell’educazione 428 VERIFICA DELLE COMPETENZE
430 Cittadinanza critica
La crisi della politica
ABSTRACT
431 Unità 4
Linee di indagine nella
Metafisica di Aristotele
431 1. La scheda
433 2. I temi
436 3. NODI
436 N1 Aristotele, La scienza dei principi primi e delle cause
438 N2 Aristotele, La filosofia come scienza della verità
440 N3 Aristotele, Aporía e conoscenza
PROFILO
XI 442 N4 Aristotele, Scienza dell’essere e filosofia
prima
443 N5 Aristotele, La ricerca sulla sostanza 445 N6 Aristotele, La realtà nel suo complesso
e la sostanza
447 VERIFICA DELLE COMPETENZE
448 Unità 5
L’uso della dialettica
in Platone e Aristotele
448 1. La dialettica nei dialoghi della maturità di Platone
452 2. La dialettica come divisione e articolazione nei dialoghi della tarda maturità
455 3. Dialettica e scienza in Aristotele
458 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
460 Aristotele, Cos’è la dialettica 464 TESTI
eBook T1 Platone, Opinione, scienza e dialettica eBook T2 Platone, La dialettica come compimento
del viaggio
eBook T3 Platone, Articolare i generi
eBook T4 Aristotele, Il più sicuro di tutti i principi 465 VERIFICA DELLE COMPETENZE
466 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE LA VERITÀ
473 Percorso
3
STORIA E CULTURA TRA GRECIA E ROMA
474
Introduzione
475 1. Una lenta metamorfosi culturale
479 2. Roma e la Grecia
483 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Teorie in grado di modificare la realtà 489 FILOSOFIA E SCIENZA
La nascita del metodo dimostrativo
491 Unità 1
La filosofia nella cultura
ellenistica
491 1. Una nuova sensibilità
494 Il liceo dopo Aristotele
494 2. Pirrone e le origini dello scetticismo
496 Adoxía ed epoché
497 3. Una rivoluzione culturale: Epicuro
498 Vita e opere di Epicuro 503 Percezione e opinione
508 4. Lo stoicismo
522 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
526 Aezio, Sesto Empirico, Diogene Laerzio, Che cos’è la filosofia: la risposta stoica 529 TESTI
eBook T1 Aristocle, I tre principi cardine del
pirronismo
eBook T2 Diogene Laerzio, Canonica e sistema 530 T3 Epicuro, I principi fondamentali della
dottrina
eBook T4 Epicuro, La natura dell’anima 533 T5 Epicuro, Uomini e dei 534 T6 Epicuro, La morte
eBook T7 Diogene Laerzio/Sesto Empirico, Rappresentazione e comprensione eBook T8 Cicerone, La natura e il suo ordine 536 VERIFICA DELLE COMPETENZE
APPROFONDIMENTI: Sviluppi delle scuole ellenistiche
TEMA
PROFILO
Lavorare su un classico
Platone
XII
538 Unità 2
Chiarire quello che si insegna.
Le epistole
di Epicuro
1.La scheda 2.I temi
3. NODI
N1 Epicuro, Norme da seguire in ogni indagine
N2 Epicuro, Fenomeni celesti e tranquillità dell’anima
N3 Epicuro, Un metodo per la tranquillità dell’anima
N4 Epicuro, Esortazione alla filosofia VERIFICA DELLE COMPETENZE
539 Unità 3
Il bene sommo: la felicità
nelle filosofie ellenistiche
540 1. La «via più facile di vivere»: il cinismo
542 Piacere e felicità nella riflessione cirenaica
543 2. Epicuro e i principi del vivere bene 548 3. Una vita secondo ragione: virtù e felicità
nello stoicismo
550 La felicità nello scetticismo antico 552 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
554 Lucrezio, Seneca, Eco romana della felicità ellenistica
558 TESTI
eBook T1 Epicuro, Il tetrafarmaco eBook T2 Epicuro, Desideri e piacere eBook T3 Epicuro, Saggezza e libertà
eBook T4 Diogene Laerzio, Vivere secondo natura 559 VERIFICA DELLE COMPETENZE
560 Cittadinanza critica
Panteismo ed ecologia
ABSTRACT 3 561 Unità 4Il neoplatonismo di Plotino
561 1. Filosofia e religione 566 2. L’Uno566 Vita e opere di Plotino 568 3. Dall’Uno alla molteplicità
569 Il ruolo della contemplazione 572 4. Ritorno all’Uno
575 5. Sviluppi del neoplatonismo
576 6. Sviluppi della ricerca filosofica 577 Il declino della scienza antica 578 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
580 Plotino, Ascendere alle realtà luminose: «la grande bellezza»
584 TESTI
584 T1 Plotino, Come dal primo principio derivi ciò che viene dopo
eBook T2 Plotino, La natura e la contemplazione eBook T3 Plotino, Verso l’unificazione
587 VERIFICA DELLE COMPETENZE
589 Cittadinanza critica
Dietetica
e stili di vita
ABSTRACT
590 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE LA FELICITÀ ABSTRACT OPERA
eBook
TEMA PROFILOXIII 595 Percorso
4
IL CRISTIANESIMO
E LA FILOSOFIA MEDIEVALE
596Introduzione
597 1. Un altro Mediterraneo 598 2. Chiesa e impero 601 3. Il feudalesimo602 4. Popolazione, economia, società
603 5. Il messaggio cristiano
605 6. Cristianesimo e cultura antica
606 7. Dogmi ed eresie
608 8. Le culture del Mediterraneo medievale APPROFONDIMENTI:
Civiltà diverse intorno al Mediterraneo t La cultura nel Medioevo latino
609 Unità 1
Agostino
609 1. Tra inquietudine e ricerca
612 2. La conversione: dalla meditazione alla difesa della fede
613 Il manicheismo
614 Donatismo e pelagianesimo 615 3. La storia di una vita e la filosofia 615 La prima autobiografia interiore
della storia
617 La Patristica e le scienze 618 4. Dio e l’anima
618 L’impronta di Dio nell’anima 622 5. Storia dell’uomo e città di Dio
625 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
627 Agostino, Il tempo e l’anima 630 TESTI
eBook T1 Agostino, L’incontro con il neoplatonismo 630 T2 Agostino, La conversione 634 VERIFICA DELLE COMPETENZE
636 Cittadinanza critica
Patriarcato e marginalità
del femminile
ABSTRACT 637 Unità 2Di fronte all’estremo:
La consolazione della
filosofia di Boezio
1.La scheda 2.I temi 3. NODIN1 Boezio, L’apparizione della Filosofia N2 Boezio, Sommo bene e felicità N3 Boezio, Prescienza divina e libero
arbitrio
VERIFICA DELLE COMPETENZE
638 Unità 3
Fede e sapere
639 La Scolastica
639 La nozione di Auctoritas 639 1. L’unità della sapienza cristiana.
Agostino e la prima fase della Scolastica
641 Scoto Eriugena: dialettica e «natura» 642 2. L’intelligenza della fede: Anselmo
643 Volontà e libertà
645 Le argomentazioni del Monologion 647 3. La logica nel dominio della fede:
Abelardo e Bernardo
648 Logica e conoscenza
649 Vita e opere di Pietro Abelardo 650 Vita e opere di Bernardo
di Chiaravalle
652 4. Aristotelismo e fede cristiana
653 Come conciliare cristianesimo e aristotelismo?
654 Vita e opere di Alberto Magno 656 5. Filosofia e scienza teologica:
Tommaso
660 6. La tradizione francescana: Bonaventura e Duns Scoto
661 Contro la doppia verità 664 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
667 Anselmo, L’unico argomento
PROFILO
ABSTRACT OPERA
eBook
XIV
670 TESTI
670 T1 Tommaso, I diversi punti di vista
del filosofo e del teologo 673 VERIFICA DELLE COMPETENZE
675 Unità 4
Tommaso
675 1. Enti, essenze e atto d’essere
676 Vita e opere di Tommaso d’Aquino 679 2. La conoscenza di Dio
684 3. L’uomo e la sua anima: sul confine fra intelligenze e corpi
687 Il lume naturale
687 4. Il fine dell’uomo e l’agire morale e politico
691 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
693 Tommaso, Legge eterna, legge naturale, leggi umane
696 TESTI
eBook T1 Tommaso, L’essenza di Dio
e delle creature
696 T2 Tommaso, L’esistenza di Dio
eBook T3 Tommaso, Dio fine ultimo 701 VERIFICA DELLE COMPETENZE
703 Unità 5
Visione filosofica e visione
mistica: l’Itinerario dell’anima
a Dio di Bonaventura
N1 Bonaventura, Il mondo come vestigio
di Dio
N2 Bonaventura, Dio conosciuto per
mezzo del suo primo nome, che è l’Essere
N3 Bonaventura, Il rapimento mistico
dell’anima
VERIFICA DELLE COMPETENZE
704 Unità 6
Il movimento francescano
e la tarda Scolastica
705 1. Agostinismo e studio della natura
709 Bacone e l’indagine sperimentale 710 2. La metafisica di Duns Scoto
711 Vita e opere di Giovanni Duns Scoto 712 3. Guglielmo di Ockham
713 Vita e opere di Guglielmo di Ockham 715 Ockham: le critiche ad Aristotele 716 4. Meister Eckhart
717 Il pensiero politico della tarda Scolastica 719 IN SINTESI
IN PRIMO PIANO
721 Ockham, Che cosa è scienza? 724 TESTI
724 T1 Eckhart, Pensare ed essere in Dio 728 VERIFICA DELLE COMPETENZE
730 Cittadinanza critica
Legge di natura
e identità sessuale
ABSTRACT
731 EVOLUZIONE DEL PENSIERO SCIENTIFICO Leggere per capire il mondo
735 LABORATORIO DELLE COMPETENZE FILOSOFICHE IL DIVINO
741 Indice dei nomi
745 Indice delle voci del dizionario filosofico
PROFILO
ABSTRACT OPERA
eBook
LA FILOSOFIA GRECA
DALLE ORIGINI A SOCRATE
1
2
FILOSOFIA STORIA CULTURA SCIENZE
VIII-VI secolo Stesura dei poemi omerici 525-456 Eschilo, tragediografo 496-406 Sofocle, tragediografo 485-406 Euripide, tragediografo 484-430 Erodoto, storico VI secolo Delfi maggiore santuario della Grecia VII-VI secolo
Sviluppo della tirannide in molte città greche
499-479 Guerre persiane 621 Legislazione di Dracone ad Atene 594 Legislazione di Solone ad Atene 561-531 Pisistrato tiranno di Atene 550 Inizio dell’espansione persiana a opera di Ciro il Grande 776 Prima Olimpiade 1200 ca.
Crolla la civiltà micenea
VIII-VI secolo
Colonizzazione greca dell’Italia meridionale
XI-IX secolo
Achei, Eoli, Ioni e Dori colonizzano le isole dell’Egeo e le coste dell’Asia Minore
metà VI secolo
Scuola di Cnido
seconda metà VI secolo
Alcmeone di Crotone, medico
V secolo
Ippocrate di Chio, matematico
seconda metà V secolo
Filolao di Crotone, medico V secolo Parmenide di Elea Zenone di Elea Melisso di Samo 496-428 Anassagora di Clazomene 491-411 Protagora di Abdera 492-432 Empedocle di Agrigento 485-380 Gorgia di Lentini 469-399 Socrate di Atene 624-545 Talete di Mileto 610-546 Anassimandro di Mileto 586-528 Anassimene di Mileto 570-490 Pitagora di Samo 550-480 Eraclito di Efeso 460-377 Ippocrate, medico 1200 1000 800 600 400 Pitag ora diSa mo Ciro
M a r M e d i t e r r a n e o M a r E g e o G R E C I A A S I A M I N O R E M A G N A G R E C I A Elea Taranto Crotone Agrigento Micene Colofone Samo Efeso Mileto Atene Sparta Corinto Elide Lentini Clazomene Empedocle Parmenide Zenone Scuola pitagorica Eraclito Senofane Melisso Pitagora Talete Anassimandro Anassimene Protagora Prodico Sofisti Socrate Ippia Gorgia Archita Anassagora Abdera Leucippo Democrito Ceo 3
La nascita della filosofia
Secondo una tradizione che si suole far risalire al filosofo greco Aristotele (IV secolo a.C.), la filo-sofia sarebbe sorta in un preciso luogo del bacino mediterraneo (a Mileto, città di colonizzazione greca, in Ionia, lungo le coste dell’Asia Minore). Il primo filosofo sarebbe stato Talete (VII-VI se-colo a.C.).
In questa prospettiva la filosofia sarebbe affare greco, anzi, come aveva sottolineato il maestro di
Aristotele, Platone (V-IV secolo a.C.), un’attività caratteristica dei Greci: Egiziani e Fenici avreb-bero, infatti, manifestato interesse per gli aspetti materiali della vita e per la soluzione di proble-mi pratici, Traci e Sciti (popolazioni insediate a nord-est della Grecia) un animo passionale e scar-sa attitudine per l’applicazione razionale; solo i Greci avrebbero rivelato propensione alla ricerca intellettuale.
La questione delle origini
Alla luce di tali acquisizioni, chi si accosti oggi allo studio della storia della filosofia, si porrà su-bito una serie di domande, oggetto di ampie di-scussioni tra gli studiosi: che cosa significa parlare di origini della filosofia? Perché le grandi civiltà fluviali, verso cui certamente l’esperienza greca era debitrice, non avrebbero prodotto filosofie
(come, invece, arti o religioni)? Quale relazione è da ipotizzare tra filosofia greca e altre forme di elaborazione culturale? Quale nesso, invece, tra filosofia greca e culture orientali? E, infine: per-ché la filosofia sarebbe nata proprio in Grecia o, più esattamente, in quell’area di colonizzazione greca?
1
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QUALE FILOSOFIA? Nella ricostruzione aristote-lica la filosofia sarebbe sorta a Mileto perché nella città ionica – in un contesto di avanzato progresso materiale e civile – si sarebbero sviluppati i pri-mi tentativi sistematici di spiegazione razionale della realtà, attraverso l’indagine sulle cause degli enti e sulla struttura dell’universo, svincolata da riferimenti di carattere religioso o mitologico.
In questo senso Aristotele ricostruiva le origini di quella peculiare applicazione del pensiero che, da Platone in avanti, si sarebbe chiamata «filo-sofia», proiettandovi la propria concezione della filosofia come conoscenza di «cause» e «principi primi», in altre parole di quelle cause da cui di-pendono tutte le cose: così, l’orizzonte originario della filosofia sarebbe stato “naturalistico” – in quanto il campo della realtà per le prime gene-razioni di filosofi sarebbe coinciso appunto con la «natura» (phýsis) – ovvero teso a individuare ciò da cui tutto era derivato, ciò di cui tutto era costituito e in cui tutto era ciclicamente destinato a ritornare. All’interno di quell’orizzonte la filo-sofia si sarebbe sviluppata sostanzialmente fino a Socrate, vero spartiacque verso più complesse e articolate elaborazioni.
FILOSOFIA E SAPIENZA ARCAICA Il resoconto aristotelico contenuto nel dialogo perduto Sulla
fi-losofia (di cui conserviamo solo alcuni frammenti)
offre altre interessanti indicazioni. Aristote le vi de-linea, infatti, una storia della «sapienza» ( sophía) che – all’interno di grandi vicende cicliche scandi-te da distruzioni catastrofiche – si svolgeva grosso modo da Oriente verso il bacino mediterraneo, intrecciando i contributi dei Magi persiani, di Zo-roastro, degli Egizi, per giungere infine a coloro che nel mondo greco, combinando ricostruzioni naturalistiche e discorsi sugli dei e sulle loro ge-nerazioni (per cui Aristotele parla di «coloro che per primi teologizzarono»), avevano prodotto nei «miti» un primo abbozzo di spiegazione della struttura della realtà. L’apporto di quelli che Ari-stotele individuava come primi filosofi – ma che i contemporanei designavano appunto, più generi-camente, come «sapienti» (sophói) – sarebbe stato allora da collocare in quello svolgimento comples-sivo: esso avrebbe prodotto uno scarto in termini di razionalizzazione e sistematizzazione, ma in sostanziale continuità con lo sforzo più rozzo e ap-prossimativo della tradizione precedente.
ARISTOTELE E NOI La ricostruzione aristotelica ha sicuramente condizionato la nostra conoscen-za della riflessione greca compresa tra gli inizi del VI secolo e la seconda metà del V secolo a.C. La produzione di quei sapienti, infatti, è per noi qua-si del tutto perduta, fatta eccezione dei frammenti conservati nei dialoghi di Platone, nelle relazioni dei trattati aristotelici, nelle compilazioni di «opi-nioni dei fisici» da parte di discepoli di Aristotele (Teofrasto, Eudemo) e infine in una successiva tradizione a loro ispirata, ovvero nei tardi com-mentari delle opere aristoteliche (come quelli di Simplicio, VI secolo d.C.).
Platone Aristotele allievi di Aristotele sapienza
VI-V secolo a.C.
commentatori tradizione
Il quadro è ancora più problematico se tenia-mo conto di questi altri fattori che incidono sulla attendibilità della ricostruzione aristotelica (e, conseguentemente, della tradizione a lui ispirata, direttamente e indirettamente):
1.dalle stesse testimonianze di Aristotele siamo informati della sporadicità della scrittura filo-sofica nei due secoli cui ci riferiamo; questo comporta riconoscere la pratica dell’oralità come terreno di coltura della filosofia, che la successiva tradizione letteraria era destinata co-munque a tradire o deformare;
2.le interpretazioni, testimonianze e citazioni aristoteliche sono avanzate all’interno di opere di forte impegno teorico, che implicano ine-vitabilmente un orientamento fortemente se-lettivo: di fatto il filosofo si confronta con la tradizione precedente per legittimare la pro-pria posizione e quindi ne privilegia gli aspetti funzionali ai propri interessi;
3.in maniera analoga Platone – all’interno della cui scuola, l’Accademia, Aristotele si era
forma-5
to e dove probabilmente si svilupparono i suoi primi interessi storico-filosofici – aveva messo in rilievo l’originalità delle proprie tesi nel contrasto con quelle degli autori più antichi, tracciandone così probabilmente un profilo parziale;
4.è possibile che una prima sistemazione di ci-tazioni e opinioni filosofiche della tradizione greca più antica fosse stata approntata da Ip-pia e Gorgia, due pensatori attivi nella seconda metà del V secolo e fungesse da punto di par-tenza diretto almeno della lettura platonica e forse anche di quella aristotelica. In tal modo le nostre due fonti principali di informazio-ne potrebbero avere avuto una conoscenza già di seconda mano di alcuni dei rari testi arcaici. testimonianze di Ippia e Gorgia? testimonianze di Aristotele sapienza
VI-V secolo a.C.
commentatori tradizione
OLTRE ARISTOTELE, VERSO LE ORIGINI Il lavo-ro svolto dalla filologia otto-novecentesca ha per-messo, almeno in parte, di sottrarsi al condiziona-mento del resoconto aristotelico per incontrare in modo diverso il pensiero delle origini. Essa, infatti, ha raccolto e variamente montato tutti i frammenti e le testimonianze rimanenti relative alla filosofia che impropriamente – quanto meno dal punto di vista cronologico – è stata etichettata come «preso-cratica»: in realtà alcuni degli autori coinvolti erano contemporanei di Socrate. Possiamo così ritoccare il quadro rapidamente presentato in apertura: 1.la lettura “naturalistica” proposta da Aristotele
ha oscurato altri aspetti dell’impegno dei più antichi «sapienti», di cui sono attestati anche interessi etici e religiosi, importanti spunti di riflessione sulle possibilità della conoscenza umana, oltre a un diretto coinvolgimento nelle vicende politiche contemporanee;
2.quelle personalità si rivelano piuttosto com-plesse, in qualche caso sfuggenti: ciò si riflette anche nello stile espresso in molti frammenti, che talvolta fa pensare a intuizioni visionarie, sorprendenti se attribuite a pazienti indagatori di fenomeni;
3.è plausibile che la pratica dei pensatori più an-tichi fosse orale e che al testo essi ricorressero solo per proporre brevi programmi o riassunti di quanto intendevano insegnare.
1.Quali difficoltà si frappongono alla ricostruzione delle origini della filosofia?
2.In che senso essa fu proposta già anticamente come fenomeno tipicamente greco?
3.Quale ruolo riveste Aristotele nei tentativi di ricostruzione delle origini?
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Lo scenario delle origini
La doverosa prudenza nei confronti della ricostru-zione di Aristotele non impedisce agli studiosi di riconoscerne la veridicità di alcuni punti basilari. Primo fra tutti, il dato storico che nell’area ionica dell’Asia Minore, a cavallo tra VII e VI secolo, fosse sorto un fenomeno nuovo e radicalmente rivoluzionario rispetto alle pur notevoli influenze culturali che confluivano nella regione.
LE COLONIE GRECHE A partire dal X secolo a.C., per effetto dell’impoverimento seguito al crollo della civiltà micenea, si originò un flusso migratorio dalla Grecia verso le coste dell’Asia Mi-nore: i dialetti parlati dalle popolazioni migranti consentirono di identificare le rispettive aree di insediamento. Per la fascia centrale (volta verso la costa greca) occupata da Greci di dialetto ionico, si cominciò a parlare di Ionia: si trattava di una regione costiera e insulare in cui furono creati nu-merosi centri urbani, tra gli altri Mitilene, Chio, Clazomene, Colofone, Efeso, Samo, Mileto, a va-rio titolo collegati alla storia della filosofia greca. Dopo un lungo periodo di assestamento, intorno al VII secolo a.C. le colonie greche della regione registrarono un netto progresso materiale,
essen-zialmente connesso alle intense attività commer-ciali verso le altre aree costiere mediterranee e l’in-terno (Lidia, Frigia, Caria).
Le città greche dell’Asia Minore seguirono i destini dell’intera area: prima furono sottoposte agli attriti regionali (con una secolare resistenza contro le pressioni dei Lidi), quindi alla stretta dei Medi e, dalla fine del VI secolo, alla conqui-sta dei Persiani. A quel punto si determinarono le condizioni per un riflusso verso occidente, preva-lentemente verso Grecia, Sicilia e Magna Grecia. INCROCI E INCONTRI La tradizione dei poemi omerici – prima affidata alla trasmissione e rie-laborazione di cantori professionisti, più tardi (VIII-VI secolo a.C.) fissata in una versione scrit-ta – fa intravedere quella che doveva essere origi-nariamente la forma più diffusa di organizzazio-ne politica (piccoli principati, spesso in conflitto per il controllo della terra) e l’attività economica (agro-pastorale), nonché i modelli religiosi (anco-ra sostanzialmente micenei) e mitologici con cui si guardava alla realtà circostante.
Il progressivo approfondimento delle relazioni con l’entroterra asiatico e soprattutto la proiezio-ne e vocazioproiezio-ne mercantile mediterraproiezio-nea, da un lato, accelerarono le trasformazioni economiche, sociali e politiche (con l’affermarsi dei centri e dei nuovi ceti urbani che consentirono, anche in Ionia, l’esperienza delle tirannidi), dall’altro, però, veicolarono nel mondo greco elementi significa-tivi delle più antiche e evolute culture circostanti. Alcuni elementi religiosi e ricostruzioni mitologi-che di probabile derivazione orientale sono già at-testati nell’altro grande pilastro della cultura greca arcaica, la Teogonia di Esiodo (VIII-VII secolo a.C.), poeta attivo in Beozia ma di ascendenze fa-miliari della regione dell’Asia Minore.
INCIDENZE MEDIORIENTALI In ogni caso la documentazione disponibile consente di rileva-re alcune incidenze nella cultura ionico-egea, a precisazione del quadro sapienziale delineato dal reso conto aristotelico:
1.dal vicino bacino mesopotamico circolarono certamente vari miti di creazione, sotto forma di saghe di divinità e «teogonie» (racconti sul-la nascita delle divinità), destinati a riproporsi
3
I poemi omerici, fondati su una stratificazione di contributi individuali, manifestano caratteri propri della tradizione orale che raccoglie una produzione collettiva: le prime forme di épos presentano infatti la volontà di conservare e trasmettere oralmente un antico patrimonio di storie e leggende condivise.7
anche nelle speculazioni religiose e «cosmogo-niche» (ricostruzioni dell’origine dell’universo) egiziane e a provocare le reazioni della riflessio-ne greca;
2.credenze e pratiche sciamaniche (che presup-ponevano particolari poteri magici e divinatori) derivarono – attraverso la Scizia e la Tracia – dagli Sciti, a nord del Mar Nero: tali atteggia-menti trovano un’eco nelle testimonianze rela-tive a Pitagora e ad altre figure del VI secolo; 3.matematica e astronomia erano molto svilup-pate nell’area babilonese: sebbene la trasmissio-ne non sia scontata, è molto probabile che gli specifici interessi ionici ne fossero sollecitati; 4.ai Fenici, insediati lungo la costiera siriana e proiettati con i loro traffici nell’Egeo, i Gre-ci devono senz’altro il loro alfabeto (IX-VIII secolo a.C.), ma anche importanti stimoli in campo artistico e forse un canale privilegiato di accesso alle culture mesopotamiche;
5.nonostante la presenza commerciale greca in Egitto e il fascino che nelle ricostruzioni anti-che è riconosciuto a quella civiltà, i debiti cul-turali attestati sono pochi, al di là del fonda-mentale contributo alle arti visive: matematica e astronomia vi erano meno sviluppate che a Babilonia, e forse solo la medicina egiziana po-trebbe aver esercitato una duratura incidenza sullo sviluppo di quella greca.
miti di creazione (Mesopotamia)
credenze e pratiche sciamaniche (Sciti, Traci)
matematica e astronomia (Babilonesi) alfabeto fenicio
arti visive egizie incidenze
mediorientali sulla cultura greca arcaica
UN MIRACOLO GRECO? Il termine «barbari», con cui dall’VIII-VII secolo a.C. i Greci della Ionia cominciarono a indicare gli stranieri, non aveva in origine la connotazione negativa che assunse in seguito; designava comunità verso cui i Greci avvertivano interesse e che in larga misura ammi-ravano per le realizzazioni civili. L’uso del termi-ne manifesta, d’altra parte, il senso della propria
diversità e individualità percepito dalle città gre-che, che si espresse ben presto (VII secolo) nella produzione poetica scritta, epica e lirica, oltre che nelle architetture e nelle arti visive. L’originalità, tuttavia, si sarebbe svelata soprattutto in quella forma culturale più tardi definita «filosofia», che tra tante incidenze e modelli preesistenti non tro-va precedenti. Da che cosa scaturisce quella pe-culiare esperienza, che appare – anche guardando alle proiezioni geografiche – specificamente greca?
Il fatto che le indagini greche sulla natura (perì phýseos historía fu l’espressione per lo più im-piegata per indicare l’attività dei più antichi pensa-tori) in qualche misura ancora evocassero le nar-razioni religiose e le teogonie proprie delle civiltà fluviali, fornisce forse una prima spiegazione. UNO SPAZIO LIBERO Rispetto alle culture conti-gue, quella che si sviluppò sulle coste colonizzate dai Greci si presenta politicamente più frastaglia-ta, imperniata nel VII secolo a.C. su vivaci centri urbani e strutture politiche che registravano una ampia partecipazione di cittadini, processi deci-sionali che passavano attraverso confronti e di-scussioni – quindi pratiche argomentative –, legi-slazioni scritte e una alfabetizzazione che superava i limiti dell’amministrazione, come nel caso dei vicini regni.
La frammentazione politica e l’individualismo urbano contribuirono ad accentuare il plurali-smo religioso: mancava una religione monoliti-ca e centralizzata, con dogmi e riti specifici, che potessero condizionare le attività e le espressioni della vita civile. Il sistema decentrato di molte-plici divinità e dei rispettivi culti, che si raccolse progressivamente nel corso dell’esperienza greca, impedì la formazione di una concezione dell’auto-rità religiosa, quale, invece, esisteva presso Meso-potamici ed Egiziani.
Da parte di alcuni storici si è particolarmente insistito su questo punto. In effetti l’esperienza filosofica delle origini, per quel che è possibile stabilire sulla scorta di frammenti e testimonianze indirette, si presta a essere intesa come processo di emancipazione dai racconti religiosi sulla nascita dell’universo, attraverso la loro critica e sostitu-zione con modelli esplicativi razionali, effetto di uno spirito libero da vincoli di ortodossia.
Senza rischiare graduatorie, è forse più op-portuno indicare nell’insieme dei fattori citati la
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condizione che rese possibile l’affermarsi della ri-flessione razionale e dei primi esercizi “filosofici”: 1.la relativa libertà di pensiero ed espressione; 2.la diffusione della scrittura negli ambienti
urbani;
3.l’abitudine alla discussione nel quadro delle istituzioni politiche urbane;
4.i contatti con culture diverse e la conseguente apertura mentale verso nuove idee;
5.il benessere raggiunto nelle città, che garanti-va la possibilità di tempo libero dal lavoro da destinare a ricerche non immediatamente fina-lizzate ad applicazioni produttive.
libertà di pensiero ed espressione diffusione della scrittura abitudine alla discussione contatti con culture diverse benessere cause di sviluppo pensiero razionale
1.Quali elementi hanno concorso al sorgere dell’esperienza filosofica greca?
2.Quali relazioni culturali si possono individuare o supporre sullo sfondo?
3.Quale fu il rapporto dei Greci con i popoli «barbari»?
FISSIAMO LE IDEE
La cultura delle origini: Omero ed Esiodo
I poemi omerici, depositari di una lunga epoca di transizione, costituiscono le più antiche testi-monianze della civiltà ellenica. Elaborati da intere generazioni di aedi (cantori), propongono temi di un passato “eroico” attribuito alla precedente civiltà micenea e riflettono, nel contempo, le con-dizioni di vita e di cultura del cosiddetto “Medio-evo ellenico” (secoli XI-VIII a.C.), sopraggiunto alla venuta dei Dori.
UNA VERA E PROPRIA ENCICLOPEDIA CULTU-RALE Nel complesso, i contenuti dei due poemi abbracciano un orizzonte tematico molto vasto (l’uomo di fronte alla vita e alla morte, al proprio destino e alle divinità, la caducità dell’esistenza umana e l’aldilà, la guerra e il ritorno a casa, l’ami-cizia e l’amore, la famiglia e l’onore, la comunità e l’esercizio del potere, le insidie e la bellezza della natura) e manifestano una prodigiosa creatività immaginativa (figure mostruose, viaggi avven-turosi, duelli mortali, scenari favolosi). In questo senso sono stati considerati un’enciclopedia cul-turale, espressione dell’insieme di conoscenze e valori della civiltà greca arcaica: una visione della
realtà, della vita e dell’uomo che esercitò un’in-fluenza profonda e duratura sullo spirito greco. Platone parla di «lodatori di Omero, i quali di-cono che fu questo poeta a educare l’Ellade», e di fatto i poemi omerici sono stati paragonati, per la loro efficacia pedagogica, alla Bibbia.
IDEALI DI VIRTÙ NELL’ILIADE... L’Iliade testimo-nia l’affermazione e il predominio di un’aristocra-zia guerriera (esemplificata dagli eroi del poema) che trova il suo ideale di vita nell’areté, la «virtù» intesa in senso individualistico e competitivo co-me «eccellenza personale».
Tale valore è personificato da Achille, di cui sono esaltate le «arti del combattere e del dire che, sole, acquistano fama». Nell’Iliade, tuttavia, pre-vale il significato arcaico di forza e destrezza del combattente: il valore eroico non costituisce un atteggiamento morale distinto dalla forza fisica, ma è indissolubilmente connesso con questa.
Esso si esprime in un «agonismo» che investe tutta la personalità dell’eroe e costituisce il senso stesso della sua esistenza. Ma dove trova, l’eroe omerico, la prova della propria virtù? Non nella
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Antefatto
Il principe Paride, figlio del re di Troia Priamo, è invitato dalle dee olim-piche Atena, Afrodite ed Era, a giudicare della loro bellezza: la sua scelta cade su Afrodite, che gli ha promesso, in cambio della vittoria, l’amore della bel-lissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. Pari-de, invaghitosi della regina, rapisce Elena e la condu-ce a Troia. Per vendicare l’offesa, Menelao, insieme al fratello Agamennone, re di Argo e Micene, e ad altri re, raccoglie una flotta e porta l’assedio a Troia.
Iliade
La vicenda si svolge nell’ultimo anno di guerra, dopo nove di infruttuoso assedio. Agamennone si rifiuta di restituire a Crise, sacerdote di Apollo, la figlia Cri-seide, sua preda di guerra: per punirne l’oltraggio, il dio colpisce con una pestilenza il campo dei Greci, costringendo così Agamennone a restituire Criseide. Egli, tuttavia, per compensazione, pretende e ottiene, in quanto capo della spedizione, la schiava di Achille Briseide. Achille, il più distinto tra i grandi eroi greci che partecipano al conflitto, sdegnato, a stento trat-tenuto dall’intervento della protettrice Atena, decide di non combattere più a fianco dei compagni e a nulla valgono i tentativi di conciliazione. Solo quando, dopo le ripetute sconfitte greche, il fraterno amico Patroclo sceglie di scendere in campo e viene ucciso dall’eroe troiano Ettore, figlio maggiore di Priamo, Achille, in preda alla furia e al dolore, riprende le armi per ven-dicarne la morte, cercando lo scontro con Ettore. Nel duello finale, contando anche sull’appoggio della dea Atena, l’eroe greco uccide quello troiano, infierendo sul suo corpo sotto le mura della città assediata. Il poema si chiude con Priamo che, nottetempo, si reca presso il campo dei Greci a chiedere la restituzione del corpo del figlio Ettore. Il destino della città di Troia, priva del suo massimo eroe, è ormai senza speranza.
Tra Iliade e Odissea
Anche il destino di Achille è segnato: il dio Apollo, campione della causa tro-iana, guiderà una freccia scagliata da Paride proprio nel suo tallone, unico punto vulnerabile. Le armi divine di Achille – contese tra gli eroi greci –
sa-ranno poi assegnate all’astuto Ulisse. È questi che con l’inganno permette ai Greci di conquistare Troia: fa costruire un grande cavallo di legno vuoto all’in-terno, in cui vengono fatti salire i migliori guerrieri; quindi i Greci fingono la partenza, abbandonando sulla spiaggia il cavallo che i Troiani, imprudenti, tra-scinano dentro le mura. Nella notte i guerrieri ne-mici escono dal loro nascondiglio e mettono la città a ferro e fuoco. Caduta Troia, i Greci inizieranno il viaggio di ritorno, ma solo pochi eroi riusciranno a rientrare a casa: tra gli altri, Ulisse (Odisseo) vagherà per dieci anni, come leggiamo nell’altro poema ome-rico, l’Odissea appunto.
Odissea
La vicenda si apre a un decennio dalla fine della guerra a Troia: a Itaca, la perdurante assenza del re Ulisse – il quale è in realtà tenuto lontano dagli dei ostili, ma in patria è creduto morto – fa sì che ambi-ziosi e arroganti pretendenti alla mano della regina Penelope si stabiliscano nella reggia, sperperando-ne le ricchezze. Nel frattempo Ulisse è costretto, dal destino avverso, a un lungo peregrinare per mare, perdendo i compagni in molteplici sciagure, affron-tando varie creature mostruose, come le Arpie, le Sirene, il ciclope Polifemo divoratore di uomini, i fe-roci cannibali Lestrigoni. Aspirando al ritorno, egli si sottrae alle lusinghe tentatrici di maghe e ninfe, come Circe e Calipso. Infine, grazie al concorso della protettrice dea Atena e al supporto dei Feaci, Ulisse è in grado di rientrare, sotto mentite spoglie, a Itaca: entra, infatti, nella reggia travestito da mendicante, si fa riconoscere solo da pochi fidati, per procedere quindi, pazientemente, a una tremenda, feroce ven-detta sui pretendenti e sulle serve infedeli. Il poema si conclude con la ricostruzione da parte di Ulisse dell’ordine e dell’unità familiare, con la moglie, il figlio Telemaco e il vecchio padre.
TRAMA DEI POEMI
OMERICI
Il rito funebre per la sepoltura di Patroclo è descritto minutamente in Omero: l’alto rogo; i capelli di Achille tagliati in segno di lutto e posti sul corpo dell’amico; buoi, cavalli, cani e dodici principi troiani sacrificati, i cui cadaveri vengono posti sul rogo attorno a quello di Patroclo, che sta al centro.
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coscienza interiore, che nella sua primitività egli sembra ignorare, bensì in una misura di caratte-re pubblico: l’onocaratte-re (timé ) di cui gode pcaratte-resso i propri pari. Per questo, vedersi rifiutare l’onore è la più terribile tragedia per l’eroe, che di fronte a essa reagisce nella maniera più violenta e spietata.
L’ira di Achille, su cui poggia la vicenda dram-matica dell’Iliade, ha come movente e giustifica-zione precisamente il negato onore; l’eroismo di Ettore nasce dal timore di perdere l’onore di fron-te ai concittadini; e ogni altro guerriero è in fondo animato da tale sentimento.
forza e destrezza onore
agonismo virtù nell’Iliade
... E NELL’ODISSEA Se l’Iliade ci mostra una so-cietà in guerra, nell’Odissea la guerra è ricordo da cui non si prescinde, ma il presente è desiderio di ritorno agli affetti e legami familiari. Nella misura in cui il poema rappresenta una società non più in guerra, l’importanza delle grandi, solitarie per-sonalità epiche va diminuendo. Non mancano i combattimenti cruenti; ma l’atmosfera è piuttosto ispirata ai sentimenti della casa e della famiglia, al desiderio del godimento pacifico. Tutto ciò riflette un diverso momento storico, in cui all’aristocrazia guerriera stava subentrando un nuovo gruppo so-ciale costituito da proprietari terrieri.
Sul piano della «virtù», accanto ai tradizionali valori guerreschi e agonistici, sono sempre più sti-mati i meriti intellettuali e sociali, il saggio consi-glio, il linguaggio opportuno, l’accortezza inven-tiva e pratica. Incarnazione del nuovo tipo umano è l’eroe Ulisse, certo valente guerriero geloso del proprio onore, ma soprattutto «uomo dalle molte astuzie», caratterizzato dalla mêtis, dall’intelli-genza dello stratagemma e della parola.
intelligenza e astuzia forza e destrezza onore virtù nell’Odissea
LA CONCEZIONE DEL DIVINO In entrambi i poemi è costante la duplicità di piani, per cui alla rappresentazione del mondo degli uomini corri-sponde quella del mondo divino, realtà superiore e parallela, punto di osservazione privilegiato del-le vicende umane, da cui del-le divinità muovono per incidere a discrezione nelle circostanze terrestri, con molteplici influssi e interventi all’interno del-le azioni umane.
Quella che si dispiega nei poemi è essenzial-mente la religione olimpica: sono praticaessenzial-mente assenti gli aspetti della religione misterica [ 5, Mito e religione] e marginali divinità come De-metra e Dioniso. Gli dei vi appaiono caratterizzati da un accentuato antropomorfismo, un’eviden-te umanizzazione che non risparmia alle divini-tà neppure coinvolgimenti e situazioni comiche. Soprattutto, la dimensione d’ordine del mondo divino riflette le gerarchie di quello umano: ritro-viamo un capo supremo, Zeus, impadronitosi del potere a seguito di sanguinose lotte, che ripartisce i poteri per sfere di influenza tra i familiari. UOMINI E DEI Come rivela anche la trama dei poemi, è tipica della narrazione omerica la conti-guità tra divino e umano: connotati da immor-talità e poteri soprannaturali, gli dei risultano an-che emotivamente coinvolti nelle vicende umane, di cui spesso condizionano gli esiti. Sebbene poi, a loro volta, essi debbano sottostare a un Fato, un destino che incombe, superiore alla stessa volontà di Zeus.
Il poeta ricorre all’intervento divino quando gli eventi non possono essere spiegati in termini umani. Ma anche scelte umane, che investono in-telligenza, costumi e impulsi, sono spesso riporta-te all’inriporta-tervento diretto e concreto degli dei: anzi, normalmente, l’alterazione della condizione psi-cologica dei personaggi è ricondotta all’influenza divina. In questo modo, però, il processo psicolo-gico che conduce a una decisione non è interio-rizzato e attribuito alla responsabilità individua-le, ma è descritto sostanzialmente come effetto dell’intervento esterno di una entità superiore. L’EROE OMERICO E IL SUO DESTINO Ciò è regi-strato, dal punto di vista umano, nel modo in cui l’uomo concepisce se stesso, in rapporto alla realtà e alle vicende della sua vita. Cose ed eventi sono visti dall’eroe omerico come dominati da potenze
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superiori, che intervengono in maniera tanto ir-resistibile quanto spesso oscura sia sui fenomeni della natura sia sui sentimenti e i moti dell’animo; e le passioni sono vissute e rappresentate come forze incontrollabili, per lo più improvvise e tra-volgenti.
Di qui il modo in cui l’eroe omerico concepisce il proprio destino, alla mercé di potenze oscure e spesso non benevole: ciò si riflette nel giudizio sui limiti dell’uomo, che risuona con triste costanza, come nelle parole dell’«esperto» Ulisse:
«Niente nutre la terra di più meschino e debole dell’uomo fra tutte le creature che respirano e si trascinano sul suolo». (Odissea, XVIII, 130-131)
Il giudizio sui limiti e la fragilità degli uomini (i «mortali» sono detti in Omero) si esprime so-prattutto nell’intuizione della morte come per-dita totale, intuizione che rimarrà una costante dolorosa della civiltà greca.
D’altra parte, all’idea delle potenze oscure che dominano la sua vita, corrisponde nell’eroe ome-rico un sentimento ridotto, come della propria interiorità, così della propria responsabilità, nella convinzione che è la divinità a portare a compi-mento ogni cosa.
Nell’Odissea, tuttavia, sembra modificarsi la prospettiva, e la responsabilità umana risulta af-fermata dallo stesso Zeus:
«Ahimè, come i mortali dan sempre la colpa ai Celesti! Dicono che da noi provengono i mali; ma invece essi, coi loro peccati, li attirano, in onta al destino». (Odissea, I, 32-34)
Questa consapevolezza sembra incarnarsi nel-la figura di Ulisse, uomo accorto, lucido, sempre presente a se stesso; e si può ritrovare nella vicen-da del figlio Telemaco, che parte alla sua ricerca, e la cui “formazione umana” esemplifica per certi aspetti una vera e propria concezione pedagogica. Fato da forze superiorieventi dominati
immortalità
poteri soprannaturali
decisioni effetto dell’influenza divina
dei emotivamente coinvolti nelle vicende umane
Zeus
uomini concezione
del divino nei poemi epici
fragilità
morte
IL MONDO DI ESIODO I poemi omerici riflettono essenzialmente le concezioni del mondo aristocra-tico. Completamente diverso è il mondo rappre-sentato da Esiodo: quello dei modesti lavoratori della terra, dei piccoli commercianti, dei ma-rinai, un mondo cui il poeta stesso appartenne. Nato verso la fine del secolo VIII a.C. ad Ascra, povero borgo sulle pendici dell’Elicona, in Beozia, da padre proveniente dall’Asia Minore, Esiodo visse modestamente del piccolo reddito di alcuni campicelli ereditati; e il sentimento di un mondo fondato sul lavoro e non sulla conquista si riflette in entrambi i suoi poemi, Le opere e i giorni e la
Teogonia (o «generazione degli dei»).
LA VIRTÙ IN ESIODO La seconda parte di Le opere
e i giorni fornisce tutta una serie di precetti
tec-nici: di economia domestica, di agricoltura, at-torno al commercio e alla navigazione, e perfino di carattere igienico, religioso e sociale. Ma essi sono preceduti, nella prima metà, da una serie di affermazioni morali e religiose che il poeta ha ma-turato riflettendo anche sulla propria esperienza personale.
Così, quando il fratello tenta di togliergli la sua parte di eredità con una lite giudiziaria, Esiodo lo esorta a seguire la via del lavoro: il lavoro insegna a sopportare serenamente le sofferenze e l’ingiu-stizia; alimenta la fiducia in un ordine e in una giustizia superiori, garantiti dagli dei; promuove l’acquisto della moderazione, dell’ordine, della temperanza. Virtù, come si vede, assai lontane dall’ideale eroico e competitivo proprio del mon-do omerico.