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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.50 (1923) n.2563, 17 giugno

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L'ECONOM ISTA

G A Z Z E T T A S E T T I M A N A L E

SC IE N ZA ECONOMICA, F IN A N Z A , COMMERCIO, BAN CH I, F E R R O V IE , IN TE R E SSI P R IV A T I

D irettore: M . J . de Johannis

Anno

L

- noi.

uv

Firenze Roma 17-24 Giugno-i luglio 1923 (

ROMA (4) - Via Gregoriana, 56

11. 2563-64 65

S O M M A R I O

PA R T E ECONOMICA.

Prospettive finanziarie ed economiche.

I l mercato delle merci in Italia nel Maggio 1923. - Numeri indici dei prezzi del commercio alVingrosso.

Vandam ento dei mercati. - Ri c c a r d o Ba c h i. .

I l mercato finanziario in Italia nel Maggio 1923. - ì'Sumeri indici delle quotazioni di borsa dei titoli di Stato e delle Azioni. - Ri c c a r d o Ba c h i.

FIN A N ZE DI STATO. Conto del Tesoro.

R IV IS T A D E LL A PRODUZIONE. L a Produzione mineraria del Brasile. R IVISTA DEL COMMERCIO.

I l Commercio estero della Turchia. - Gu s t a v o De s l e x.

PA R TE ECONOMICA

Prospettive finanziarie ed economiche

Il governo fascista, la cu i benefica azione si manifesta in molti lati della vita economica na­ zionale, Ila debuttato con un errore di prospetti­ va, che fu rilevato e anche aspramente criticato fuori dalle nostre colonne, circa una rapida riva-

lutazione della lira._________ i

I fatti hanno ormai dimostrato, e S. E. de Ste­ fani ne deve essere certo, speriamo, per il primo convinto che gli elementi i quali tengono depres­

si i corsi di una determinata moneta nazionale non corrispondono tutti ai fattori interni: non la bilancia commerciale, non le più o meno veridi­ camente rosee previsioni sul deficit di bilancio, non la ’ ripresa della produzione, non la pacifi­ cazione sociale, possono essere bastevoli a creare e a sostenere quel movimento di rivalutazione della moneta nazionale, che, del resto, ove si avverasse con quella rapidità incautamente preconizzata dal Governo, produrrebbe tali m ali interni e tali pe­ ricolose conseguenze per lo stesso assetto finanzia­ rio statale e per l ’equilibrio della produzione, da costituire almeno momentaneamente un danno peggiore che non lo stesso persistere di una quo­ tazione relativamente bassa dei mezzi circolanti. Lo stesso esempio dellTnghilterra che con un processo deflazionista ha voluto artificiosamente spingere la quotazione della sterlina quanto più possibile prossima al prezzo dell’oro, con conse­

guente aumento della disoccupazione, effetto

diretto di un arresto sulla produzione, con

conseguente diminuzione delle esportazioni per e fleti (T dell’alto costo della valuta nazionale, sta a provare come un processo di rivalutazione possa compiersi soltanto con una* lentezza non consentanea agli abituali metodi fascisti e con una prudenza superiore a quella usata da coloro che vollero enunciare l ’assurdo proposito- di voler rivalutare in un anno a cinquanta cen­ tesimi la lira italiana:

Questa operazione di rivalutazione, la cui op­ portunità è tuttora saggiamente _e acutamente discussa da economisti e da finanzieri, non pochi dei quali propendono verso ia stabilizzazione, se non legale, almeno di fatto, della valuta al sao attuale livello deprezzato, evidentemente dipende più che dallé condizioni interne, di un paese, dalla sua posizione di fatto > nel mercato internazionale e dalla sua relatività con le valute e con le econo­ mie dei paesi civili, coi quali è a contatto. Soltan­ to quando concorrono speciali condizioni di ric­ chezza nazionale, dii bilancia commerciale fa­ vorevole, di largo credito internazionale ecc. co­ me principalmente rilevasi per l ’Inghilterra, si po­ trà tentare e forse raggiungere quel rialzo di quo­ tazioni che è invece inibito ai paesi debitori dèU’e- stero per merci e servizi*per prestiti, per neces­ sità economiche ed anche politiche d’ogni specie. Ma se il Governo attuale ha debuttato con una

affermazione erronea intesa forse ad épater le

bourgeois, più che a convincere coloro che cono­ scono tali questioni, non è men vero, che esso ha già saputo attuare e realizzare in pochi mési molti di quegli estremi che dagli ingenui pote­ vano essere ritenuti sufficienti a quella rivalu­ tazione ineluttabilmente mancata.

La cessazione dei conflitti sociali e di quello stato di acredine che sembrava ormai insupera­ bile fra capitale e lavoro, la ripresa delle pro­ duzioni con un andamento più normale e tran­ quillo, l ’assetto più o meno completo, ma già ben sensibile dei pubblici servizi, la riforma de­ gli strumenti burocratici con intendimenti di eco­ nomia e di riordinamento, il buon gettito dei tributi, il costante incremento del risparmio ed infine, quale sintomo m igliore di sanamente eco­ nomico, la diminuente disoccupazione stanno a provare che il Govero fascista ha saputo in pochi mesi realizzare ciò che fu certamente anche nei propositi dei Governi precedenti, senza che essi avessero la forza neppure di avviare il paese verso le mete previste.

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zo a difficoltà d'ogni genere che ostacolano il naturale deflusso della mano d’opera verso i pae­ si di emigrazione. A l protezionismo doganale si è aggiunto in alcune nazioni il protezionismo sociale, figlio ' primogenito del primo, pel quale si inibisce il libero movimento „dei lavoratori at­ traverso le frontiere, senza pregiudizio per l ’of­ fesa che ciò reca alla libertà di movimento di una parte considerevole e quanto mai rispettabile del l ’umanità.

In tale contingenza aver conseguito in Italia una diminuzione di disoccupazione è merito in­ discutibile anche se connesso col mantenimento della recente conquista delle otto ore di lavoro &

con la conservazione dei livelli di salario, ormai consolidati a favore delle classi lavoratrici.

Ma il merito forse non ultimo della riduzione nella disoccupazione è dovuto appunto al bas­ so livello delja nostra valuta che permette la esportazione di prodotti a prezzi di concorrenza nei paesi di valuta più apprezzata della nostra.

E si può anzi affermare che tale diminuita di­ soccupazióne non ' avrebbe potuto formare vanto del Governo attuale ¡se contemporaneamente si fosse raggiunto quell’apprezzamento della, nostra valuta che lo stesso Governo preconizzava e pro­ metteva al momento della sua ascesa al potere.

Il mercato delle merci in Italia nel Maggio 1923

Numeri indici dei prezzi nel commercio all’ ingrosso

I numeri indici. — -Presentiamo qui appres­ so i numeri indici dei prezzi delle merci nel com­ mercio all’ingrosso in Italia, computati prenden­ do per base (100) media dei prezzi nell’anno 1920. Tali indici sono calcolati rispetto, alle principali merci, che danno luogo a un movimento notevole di affari ; le merci studiate a partire dal genna­ io 1923 sono 107 e soncf considerate nelle quota­ zioni ufficiali di Genova, Milano, Roma, Bolo­ gna . e per taluna di esse in- base a prezzi legali o a prezzi medi di portata generale. Gli indici per gruppi di merci e per la totalità sono formati secondo il procedimento della media aritmetica semplice; i dati seguenti si riferiscono agli ulti­ mi mesi. L ’indice generale è presentato anche sul­ la base del quinquennio 1901-1905, deH’anno 1913 e del luglio 1914, per consentire comparazioni varie col livello dei prezzi anteriori alla guerra:

NUMERI INDICI MEDI ARITMETICI N . delle N U M E R I IN D IC I

voci die. die. gen. feb. mar. apr. mag. nel 1923 1921 1922 1923 1923 1923 1923 1923 Derrate alimentari vegetali 23 115,3 110,9 109,1 109,1 108,9 110,6 109,9 Derrate alimentari-animali. 13 120,6 109,6 108,1 107,8 110,1 113,6 109,7 Prodotti chi mi ci . . . 13 73,5 69,3 69,3 69,8 7o,3 69,6 69,7 Materie tessili . . . 1 3 79.1 77,9 80,8 83,0 83,7 83,0 81,6 Minerali o metalli . . 18 _ 60,0 61,9 62,5 e4,3 66,5 65,5 65,0 Materiali da costruzione . 6 89,1 88,1 87,5 86.1 84,2 83,4 83,3 Prodotti vegetali varii . 8 113,7 128,8 124,7 129,9 128,6 128,1 122,4 Meroi industriali varie . 13 93,8 94,0 91,1 92,3 92,4 93,2 92,0 Indice generale (base 1920) 107 95,2 92,8 92,1 93,2 94,0 94,2 92,9 Indice gener. (base 1901-5) — 749,2 730,3 724,9 733,5 739,5 741,4 7 3 0 (9

Indice generale (base 1913). — 594,6 579,6 575,3 582,1 586,9 588^4 58o(l

Indice gen. (base luglio 1914) — 648,1 631,7 627,1 634,5 639,7 641^3 632,2 Per la compiutezza della esposizione presen­ tiamo qui appresso anche i numeri indici analor ghi computati nella sintesi oro col metodo della

media geometrica, metodo che presenta pregi -tec­ nici che qui non è il caso di richiamare. Per le proprietà matematiche -della media geometrica, gli indici medi geometrici risultano alquanto in­ feriori a quelli medi aritmetici.

NUMERI INDICI MEDI GEOMETRICI N . delle N U M E R I IN D IC I voci die. nel 1923 1921 die. 1922 gen. 1923 feb. 1923 mar. 1923 apr. 1923 mag. 1923 Derrate alimentari vegetali 23 110,2 104,2 103,4 103,1 102,9 103,8 103,3 Derrate alimentari animali. 13 114,2 103,9 102,3 I0l,0 102,7 105,6 101,3 Prodotti ch im ici. i3 7o,2 65,5 66,4 66,8 67,3 66,6 66,8 Materie tessili . .13 76,4 75,1 77,3 79,5 80,3 79,7 78,3 Minerali e metalli 18 60,4 69,6 57,9 59,6 61,4 60,7 60,4 Materiali da costruzioni . 6 86,8 85.9 85,1 83,5 81,7 80,9 80,6 •Prodotti vegetali vari 8 113,1 123,1 121,1 125,1 123,7 123,2 118,4 M erci industriali varie 13 89,8 90,2 86,7 87,9 87,9 88,8 87,6 Indice generale (base 1920). 107 88,5 85,4 84,6 85,5 86,0 86,2 85,0 Riportiamo qui appresso cifre indicanti la variazione percentuale avvenuta tra l ’aprile e il m aggio 1923 secondo queste due serie di nume­ ri in dici:

Media aritm. Media geom. Derrate alimentari vegetali - 0,64 — 0,54 Derrate alimentari animali — 3,46 — 4,06

Prodotti chimici + 0.10 + 0,16

Materie tessili • — 1,73 — 1,76

Minerali e metalli — 0,72 — 0,51

Materiali da costruzione — 012 — 0,28

Prodotti vegetali vari — 4,45 — 3,91

Merci industriali varie — 1,28 — 1,25

Indice generale - 1 ,4 1 — 1,36

Lievi variazioni nel livello dei prezzi. — Le. aliquote sopra esposte mostrano come la curva generale dei prezzi abbia segnato fra l ’aprile e il maggio un ribasso non molto pronunciato pari a circa l ’uno e un terzo per cento. Questo ribasso è prevalentemente avvenuto rispetto alle derrate di origine animale e rispetto ai prodotti vegetali vari ed è stato specialmente pronunciato in alcu­ ne poche voci segnalate in appresso.

In genere continua la tendenza a una- certa .stabilità nello svolgimento dei prezzi, stabilità ripetutamente posta in evidenza in queste ras­ segne.

Un giudizio americano sullo svolgimento dei prezzi in Italia. — La recente tendenza alla sta­ bilità è segnalata in un ampio studio sui prezzi delle merci in Italia pubblicato nel Bollettino del Federai Reserve Board di Washington (fascicolo di maggio).

In base alla curva degli'in dici e della curva del cambio pel dollaro è posta in evidenza quella caratteristica variazione stagionale -che si è pre­ sentata nel triennio 1920-22 e che abbiamo larga­ mente commentata in questo stesso periodo nello stesso novembre. In base alle due curve, questo studio dimostra come sia ormai pressoché scom­ parsa per l'Italia la discordanza fra i prez-ai in­ terni e prèzzi esterni, e può così giungere alla conclusione seguente, che conviene riprodurre te­ stualmente

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Laggiù-17-24 G iu g iio -l0 L u g lio 1923, N. 2563-64-65 L’ E C O N O M IST A 119

st amento » dei prezzi delle merci in Italia può anche non essere perfetto o definitivo, esso è giun­ to oramai ad un punto tale da non porre più osta- coli al normale svolgimento del, commercio cos» interno come esterno »,

Lo svolgimento dei cambi e dei prezzi nei pn mi mesi del 1923. — Le curve dei prezzi delk merci e dei cambi verso i paesi a valuta apprez zata hanno mostrato lungo i cinque mesi decorsi da quello che si era verificato nei primi mesi dei tre anni anteriori : non si è avuta quella marcata caratteristica diminuzione nei cambi e nei prezzi che nel 1920, 1921 e 1922 si era presentata nei mesi primaverili, le cui circostanze sono state dallo" scrivente esaminate nel ricordato articolo apparso in questo giornale nel novembre 1922.

I l mancato abbassamento primaverile dei cam­ bi può riconnettersi con lo stesso consolidamento avvenuto nella economia italiana: la evidente tendenza generale aliti stabilità nei prezzi e nei cambi più non stimola quegli investimenti spe­ culativi a breve durata in valuta italiana da par­ te del capitale americano ed inglese, che ritenia­ mo abbiano avuto negli anni scorsi molta in­ fluenza a determinare le oscillazioni stagionali dei cambi. A d evitare l ’abbassamento primaverile dei cambi ha concorso anche la larga domanda di valute estere per il pagamento delle -cospicue importazioni di cereali in seguito alla fallanza del raccolto 1922; i dati sul traffico con l ’estero nel quadrimestre gennaio-aprile mostrano un complessivo volume di importazioni nel 1928 che supera di circa 700 m ilioni quello del 1922 men­ tre per l ’esport azioni l ’acc resei mento di entità è stata soltanto di 400 milioni.

L’ andamento dei Mercati

Derrate alimentari .vegetali. — Per le derra­ te alimentari di origine vegetale, i nostri dati sta­ tistici conchiudono col segnare tra 1 uno e l ’altro mese una variazione al ribasso pari a circa due terzi per cento,, il quale deriva da parecchi spo­ stamenti particolari in vario senso. Per i cereali, lungo il mese è dominata una notevole calma ne­ gli affari: le scorte necessarie ai paesi importa­ tori europei sono state ormai provvedute, risul­ tando assicurata la saldatura tra il vecchio e nuo­ vo raccolto, così che lo svolgimento del mercato è determinato essenzialmente dalle previsioni del fu­ turo raccolto. Su tali previsioni influisce la con­ statazione che l ’area coltivata negli Stati Uniti è alquanto inferiore a quella dell’anno'innanzi, però a determinare una riservatezza nel commercio ed una prevalente tendenza al ribasso influisce la nozione dello stato generalmente favorevole alla vegetazione ; dopo l’ondata precoce di caldo, è so­ praggiunta una propizia mitezza di temperatura la quale ha migliorate le condizioni della vege­ tazione.

Per l ’Italia risultano però gravi gli effetti del­ la siccità nel Mezzogiorno. Sul nostro mercato con la scarsità degli affari i prezzi sono rimasti per lo più stazionari con qualche cenno di debolez­ za; i prezzi per il grano tenero oscillano tra 110 e 117 nell’Italia Settentrionale e fra 115 e 120 nella Centrale, mentre per il grano duro si regi­ strano prezzi di 128-130 lire.

Per taluno fra i cereali minori si presenta qualche tenue ribasso, però una tendenza sostenu­ ta si svolge sul grano turco le cui quotazioni oscil­

lano tra lire 95 e H O; invariati i prezzi del ri­ sone e del riso, con affari scarsi.

Rispetto ai legumi ed agli ortaggi, la situazio­ ne del mercato continua in complesso favorevole. Sul mercato vinicolo domina in generale l ’incertez­ za con affari limitati e prezzi tendenti lievemente al ribasso, specialmente per le qualità correnti; la vegetazione delle v'iti procede generalmente buona, favorita dalle condizioni meteoriche e le promesse per il futuro raccolto sono complessiva­ mente ottime.

Le prospettive per la ventura produzione appa­ iono anche propizie rispetto all’olivo, e lo svolgi­ mento commerciale è piuttosto fiacco.con qualche tendenza al ribasso. Per il caffè, una celia scarsi­ tà di affari si nota nei vari mercati europei, fra cui il nostro e taluna fra le quotazioni del listino genovese segnano qualche lieve falcidia in con­ fronto col mese precedente.

Prosegue fortissima la tendenzà al rialzo per lo zucchero nei vari mercati e l'ascesa si è ulti­ mamente tradotta in'm aniera notevole m Italia sul commercio al minuto.

Derrate alimentari di origine animale. — Per i pesci conservati di provenienza forestiera sul no­ stro mercato continua in genere la scarsità di affa­ ri con lie-vi variazioni nei prezzi ; per il tonno le quotazioni sono rimaste invariate, ma gli inizi del­ la nuova pesca sono stati sfavorevoli sia da noi che nella Penisola Iberica : per i primi arrivi a Genova è stata raggiunta la quotazione di lire 1600 il quintale.

Rispetto ai latticini si nota generale la ten­ denza al ribasso per il burro, èd una notevole inat­ tività co'À falcidie di prezzi si osserva rispetto ai

formaggi : la tendenza ribassista sul formaggio appare accentuata nella nostra statistica per la stagionale sostituzione del prodotto dell’anno 1922 a quello dell’anno 1921, finora osservato, rispet­ to al formaggio reggiano. Prosegue in maniera assai marcata la tendenza ribassista sul mercato delle uova, più accentuata di quanto sia avvenu­ to nell’anno innanzi. Per il bestiame la ’-situazione del mercato si è svolta alquanto varia lungo il mese rispetto alle diverse plaghe di produzione.

Per i suini’ si è avuto qualche cenno di discesa nei prezzi in relazione anche, a cospicue importa­ zioni dalla Jugoslavia.

Gli alti prezzi complessivamente raggiunti ne­ gli ultimi tempi hanno influito notevolmente an­ che sulle quotazioni delle carni conservate e spe­ cialmente sul lardo.

Prodotti chimici. —1 Per i prodotti chimici do­ po il movimento di ribasso avvenuto nell’aprile il complessivo,livello dei prezzi è rimasto quasi sta­ zionario. Il traffico dei concimi e dei prodotti an­ ticrittogamici è ora quasi nullo. La richiesta di solfato di rame è molto debole con lievi variazion i nelle quotazioni, in relazione alla attuale assenza di cause infeste nella vegetazione viticola. Per il nitrato di soda si ha qualche rialzo in relazione alla scarsità di disponibilità sul nostro mercato e alla attiva richiesta che si svolge rispetto alla coltivazione delle barbabietole e del grano turco; poco attiva è la domanda di solfato di ammoniaca ed i prezzi sono deboli in relazione alle larghe of­ ferte francesi; stazionarie le scorie Thomas, cal- c-ianamide ed il superfosfato.

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terminate a volta a volta sia dalle sfavorevoli in­ formazioni sullo svolgimento del raccolto, sia dalle informazioni pure sfavorevoli sullo svolgimento dell’attività industriale. Il mese di maggio è tra­ scorso negli Stati Uniti piuttosto freddo e piovo­ so avverso allo sviluppo della vegetazione, ma d’altro lato negli ultimi tempi la domanda da par­ te dei consumatori è andata rallentando piuttosto fortemente tanto che sia in Inghilterra che negli Stati Uniti si è venuta restringendo notevolmente l’attività manufatturiera, tanto con la chiusura di officine che con l ’adozione dell’orario di lavo­ ro abbreviato- Il sistematico abbreviamento del­ l ’orario è stato introdotto anche da noi; i nostri indici per le materie prime hanno segnato, parzia­ li inasprimenti di costo in dipendenza del rialzo nei cambi, mentre una diminuzione notevole è re­ gistrata rispetto ai filati, per i quali secondo il computo del l ’Associazione Cotoniera Italiana, il' prezzo medio per chilogrammo, fra l ’ultima setti­ mana di acrile e quella di maggio è declinato da lira» 18.89 a 17.18.

'Per le lane in Inghilterra, all’infuori che pei le qualità medie non si ha grande volume di affari, sebbene per la materia prima i prezzi serbino la tendenza ancora sostenuta ; Umdustria laniera nel­ la maggior parte dei paesi si svolge in condizioni piuttosto difficili essendo marcata la tendenza alla riduzione di domanda da parte del consumo; una tale situazione si presenta particolarmente grave nel nostro paese, dove il ristagno della domanda è forte, specialmente per gli articoli fini, e le tes­ sitorie lamentano una eccezionale scarsità di ordi­ nativi per la stagione invernale ; un notevole vo­ lume di affari si è svolto sul mercato delle lane del Lazio con prezzi oscillanti fra lire 18 e 20 per le buone qualità e 16 e 18 per le finezze medie. Per la canapa si delinea con qualche sostenutezza in taluni mercati in previsione di qualche defìcenza nel venturo raccolto in Campania in seguito alla siccità, mentre le prospettive appaiono favorevoli per l ’Emilia. Su] mercato serico si attraversa la consueta fase di sosta negli affari che coincide con la campagna bacologica e così per la generalità degli articoli serici si presenta una marcata de­ bolezza nei prezzi, malgrado la tensione dei cam­ bi; la campagna bacologica si è iniziata in condi­ zioni assai favorevoli con abbondanza di foglia; gli allevamenti risultano sensibilmente più estesi che nell anno precedente; gli affari in bozzoli futu­ ri procedono piuttosto stentati, poiché i filandieri mantengono un atteggiamento alquanto riservato;' talune partite sono state trattate con prezzi piut­ tosto elevati, raggiungenti talora, perfino lire 32 il chilogrammo.

' Minerali e metalli. — Per questo gruppo tra la fine dell'aprile e la fine di maggio si è presentato un nuovo ribasso in misura piuttosto sensibile al quale hanno contribuito parecchie voci. Per i car­ boni la situazione e ancora analoga a quella de­ scritta nel mese precedente ; sul mercato britanni­ co prosegue la tendenza sostenuta per il Cardiff e per i carboni da gas in relazione alla vasta do­ manda, ma per il nostro mercato prosegue marca­ ta la tendenza depressa in dipendenza della va­ stità di disponibilità; esendo i nostri porti larga­ mente _ approvvigionati già da tempo rispettosi vari tipi di carbone, così che per parecchie voci si hanno diminuzioni nei prezzi.

Per il mercato metallurgico è continuato l ’an­ damento incerto oscillante, contrassegnato in ge­

nere da una singolare astensione della domanda, la quale contrasta pur sempre con la tendenza alla animazione negli affari che si delinea in parecchi paesi. In Inghilterra, fra. l’ima e l ’altra fine di me­ se .sono rimaste invariate le quotazioni deh ferro e dell’acciaio, mentre un sensibile ribasso è avve­ nuto rispetto alla ghisa e ribassi anche più pro­ nunciati sono avvenuti per lo stagno ed il rame; le oscillazioni sono particolarmente vibrate rispet­ to allo stagno.

Anche sul nostro mercato per parecchie voci di questo gruppo si sono avute falcidie notevoli malgrado l ’inasprimmto dei cam bi; procede il ’ movimento ascendente rispetto all’alluminio.

Merci varie. — Per i materiali da'costruzione prosegue in complesso la tendenza al ribasso; do­ po la riduzione avvenuta rispetto ai mattoni sul mercato milanese, si è avuta in questo mese un’a­ naloga riduzione sul mercato romano, mentre un . qualche inasprimento si è verificato sul legname.

Per il gruppo dei prodotti vegetali vari si de­ linea alfine .un sensibile movimento ribassista, chiudendosi la lunga fase di tensione sul mercato foraggierò ! le prospettive di raccolte di fieno sono assai favorevoli per l ’alta Italia in dipendenza delle propizie condizioni meteoriche e così per il fìeno_vecchio si presentano favorevoli ribassi e ri­ spetto al* nuovo raccolto i primi affari si svolgono con cifre varianti tra lire 45 e 50 il quintale, ri- spettoi alle qualità migliori. Un considerevole ri­ basso si va svolgendo anche riguardo alla paglia e il movimento ribassista prosegue altresì per l ’a­ vena e per il seme di lino.

Per le merci industriali varie ancora esamina­ te nei nostri calcoli notiamo invariate le quotazio­ ni dello spirito, del tabacco, del gas, dell’energia elettrica, delle pelli indigene, del petrolio, della carta, del sapone :, ribassi lievi sono registrati per l ’olio Idi seme d i lino e ribassi più sensibili per la- benzina e per le pelli di provenienza del Piata. Il mercato dei pellami è sempre intonato a fìam chezza sia rispetto alle pelli di macello, che per il conciato in relazione all’andamento difficile del­ l ’industria conciaria: un andamento assai oscil­ lante prosegue pen le pelli esotiche. Sul mercato cartario si nota un sostegno notevole per la cellu­ losa e la pasta da carta e una qualche tendenza a più estesi acquisti rispetto ai tipi migliori di carta.

Le variazioni di prezzi per gruppi economici di merci. — Accanto.alla considerazione delie va­ riazioni nei prezzi avvenuti rispetto alle merci esaminate per gruppi formati secondo l ’indole mer­ ceologica, conviene anche l ’esame per gruppi co­ stituiti in base all’indole economica .delle merci. Per le derrate .complessivamente considerate, l’in­ dice (base 1921, media geometrica) tra l ’aprile e il m aggio è passato da 98,3 a 96,5, con un ribas­ so di quasi il due per cento, dovuto prevalente- mnte ai latticini e alle uova.

Per le materie prime prosegue il movimento di ribasso cosi che l'indice è .sceso da 106,6 a 105,0 con una.'diminuzione di quasi il due per cento; il ribasso è avvenuto prevalentemente nei carboni, i metalli, il fieno e la paglia, le pelli e qualche fibra tessile.

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121 17-24 G iu g n o -1° L u g lio 1923, N, 2563-64-65 L ’ EC O N O M ISTA

ai filati di cotone, ai mattoni. L ’indice relativo ai pochi prodotti finiti studiati è sceso da 90.9 a 90.3.

Con un altro ordine di raggruppamento, ab­ biamo una diminuzione in ragione dell’uno e ses­ santa per cento per le merci che sono prevalente­ mente prodotte e consumate all’interno, il relativo indice essendo declinato da 97,4 a 95,8, in dipen­ denza sopra tutto dei ribassi avvenuti per parec­ chie derrate alimentari ed altri prodotti del suolo Le variazioni sono un poco meno pronunciate ri­ spetto alle merci che sono oggetto di largo traffi­ co con l ’estero, essendo i ribassi avvenuti nei mer­ cati forestieri contrastati in parte dagli inaspri­ menti nei cambi, per le merci importate l’indice è sceso da 100,4 a 99,1 (metalli, carboni, filati di co­ tone, benzinai e per le merci esportate esso è sceso di*- 103,3 a 102,9 (seta).

Riccardo Bachi

Il mercato finanziario in Italia nel Maggio 1923

Numeri indici delle quotazioni di borsa dei titoli di Stato e delle azioni

I l mercato finanziario lungo i primi giorni del maggio ha conservato ancora quella tendenza ferma che si manifestava da- una lunga serie di mesi: il movimento ascendente delle quotazioni si era fatto assai vivace lungo gli ultimi giorni del­ l ’aprile, favorito dalla copia di disponibilità mo­ netaria: forse ad animare questa ascesa può aver contribuito, ma in m isu ra, non certo rilevante la previsione di dichiarazioni rassicuranti sulla con­ dizione della finanza dello Statowiel discorso che avrebbe pronunciato a Milano il Ministro del Te­ soro; ma questo elemento non poteva, ripetiamo, essere di grande rilevanza di fronte ad un m ovi­ mento del mercato che durava ormai da gran tem­ po. Già verso, la fine della prima settimana del mese si delineò nelle borse una diminuzione di, af­ fari ed una certa tendenza ai realizzi, i quali trovavano però facile contrapartita. L a reazione alla prolungata speculazione al rialzo si palesò ben decisa attraverso la seconda e la terza decade del m aggio; la coincidenza della forte discesa in molte quotazioni con la esposizione finanziaria sembrò a taluna nascondere un intendimento po­ litico; tale còicidenza ¡motivò anche accuse di aggiotaggio e cenni di misure costrittive volte a reprimere la speculazione : fortunatamente questo deplorevole atteggiamento della pubblica autorità e d i certa stampa ha avuto poi ristretto seguito e si è compresa tosto la convenienza di lasciare al mercato la necessaria libertà di svolgimento.

La tendenza debole prevalsa adunque sul no­ stro mercato attraverso il mese sembra essere sem­ plicemente corrispondente ad una delle consuete fasi ondulari nel movimento del mercato, in rea­ zione alla accentuata anteriore a-scesa: malgrado

i copiosi realizzi avvenuti lungo il mese, i ripor­ ti per fine giugno hanno palesato tuttavia posizio­ ni pesanti, preannuncianti ulteriori difficoltà, tanto più in coincidenza con la tensione moneta­ ria ohe ognora si presenta nel mese di giugno: i tassi cui sono avvenute le proroghe sono stati al­ quanto più elevati in genere che nel mese prece­ dente, e il rincaro del denaro è mostrato anche dal saggio prevalente per lo sconto privato. Deve notarsi anche, che una tendenza debole è prevalsa ultimamente anche nei mercati di Londra, New York e Parigi ; ad imprimere un andamento de­ presso alle Borse concorre la situazione politica internazionale e il nuovo peggioramento brusca­ mente avvenuto nelle quotazioni dei cambi per i paesi a moneta svalutata.

In complesso pertanto può ritenersi che lo svol­ gimento del mercato finanziario delineatosi attra­ verso la maggior parte del mese di maggio corri­ sponda essenzialmente a una fase di riassesta­ mento di posizioni speculative, destinata forse a protrarsi alquanto senza che appaia fondamental­ mente mutata la generale situazione descritta nel­ la precedente rassegna.

Il ribasso è avvenuto tanto rispetto ai titoli a reddito fisso come rispetto alle azioni così come era avvenuto negli anteriori mesi di movimento ascendente.

A lla fine del mese per i titoli di Stato il nu­ mero indice generalo (il quale segna il costo me­ dio per una lira di reddito netto, computato se­ condo la media ponderata) è di lire 18,05 contro 18,56 alla fine di aprile, e 18,30 alla fine di mar­ zo ; fra l ’aprile ed il maggio e così avvenuta una diminuzione di prezzo assai sensibile in ragione del due e tre quarti per cento. Questo indice cor­ risponde al saggio di capitalizzazione del 5,54 per cento, superiore a quello del 5,39 per cento che si aveva alla fine di aprile ; nel 1913 il. saggio medie» cui si capitalizzavano i titoli dello Stato era sol­ tanto del 3,59 per cento.

Considerando i soli titoli dei debiti perpetui si ha per il m aggio l ’indice di 17,92 contro 18,46’ in aprile: il ribasso è qui del 2.93 per cento. Il gran peggioramento si è presentato sopratutto per la vecchia- rendita 3,50 per cento, la quale tra

i’una

e l ’altra fine di mese ha perduto oltre due punti declinando da 81,45 a 79,36: la falcidia è stata meno sensibile pel consolidato 5 per-cento il quale è disceso da 88,29 a 87.72. Per i titoli re­ dimibili l ’indice ha subito una variazione mini­ ma, scendendo da 20.57 a 20,54: è però noto co­ me per molti fra questi valori le quotazioni siano soltanto nominali essendo scarse le transazioni, tanto che i prezzi figuranti nei listini rimangono talora per lungo tempo invariati nella loro astrat­ ta espressione.

Raccogliamo qui appresso gli indici mensili generali per i titoli di Stato a partire dal 1919:

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122 L ’ ECON OM ISTA 17-24 Giug-no-1" LuigHo 1923, N. 2563-64-66

Passando ai titoli a- reddito variabile, presen­ tiamo qui appresso i numeri indici calcolati ri­ spetto a 132 Società, le quali alla fine del dicem­ bre 1922 avevano un capitale di 6.785 milioni. Tali indici sono computati (col metodo delia

media aritmetica ponderata) secondo i prezzi di compenso dell’aprile, prendendo per base (100) sia il livello delle quotazioni del dicembre 1922, sia il livello delle quotazioni del dicembre 1918:

N. delle Società Capitale (milioni) IN D IC E "sulla base del dicembse

1918

I N D I C E sulla base del dicembre 1918

Yariazioni °/0 fra l ’ aprile e il maggio 1923 dicembre 1922 maggio 1923 aprile 1923 maggio 1923 Istituti di c r e d ito ... 8 1270 100,59 99,92 100,53 ex 0,51 99,33 1,19 Ex-Ferroviari... 3 316 71,01 85 77 126,51 ex 1,74 120,78 4,45 Trasporti terrestri . . . . 4 61 99,59 100,96 104,49 ex 1.77 101,38 ex 0,522,48 Trasporti marittimi . . . . 7 459 62,06 61,50 101,68 99,102,54 Cotone ... 11 291 164,54 187,00 125,92 ex 2,49 113,639,76 Juta... 2 7 142,28 177,65 130,29 124 86 ex 2,712,09 L a n a ... 4 6 6 169,44 186,18 113 92 ex 0,90 109,883,55 Lino e canapa. . . . . 1 50 195,04 170,86 98,80 87,60 — .11,34 Seta. . . ... •2 75 262,70 246,60 99,48 ex 5,11 93.87 5,64 M in ie r e ... .... 5 250 66 — 68,10 107,89 ex 7,36 103,184,37 Siderurgiche... 6 383 20,33 19,81 99,28 ex 4,09 97,461,83 Meccaniche... 10 795 20.95 14,13 69.65 ex 1,94 67,46 3,14 Automobili... 5 240 69,43 84,00 122,27 ex 4,81 120,98 1,06 E le ttr ic h e ... 16 1077 78,24 80,87 102,13 ex 3.74 103,36 ex 0,39 + 1,59 Chimiche... 8 253 73,48 77,24 108,43 ex 5,08 105,12 3,05 Zuccheri ... 5 235 123,48 143,93 118,46 ex 2 53 116,56 1,60 Altre alimentari... 6 94 151,02 154,75 104,35 ex 6,07 102,47 ex 0,451,37 Acquedotti... 5 58 88,62 93,19 103,03 ex 2,40 105,38 ex 0,93 + 3,18 , I m m o b ilia r i... 7 250 116.20 136,04 110.44 ex 1 86 117,07 + 6,00 Diverse ... 17 555 138,57 147.48 109^6 ex 0.78 106,43 2,77 Ìndice generale . . . . 132 6785 72,08 72.64 102,76 ex 2,37 100,78 ex 0,08 1,85

L ’indice generale per questi titoli che nell’a­ prile aveva segnato un aumento di circa il 3 per cento e nel marzo di circa il due e mezzo_per cen­ to ha segnato ora nel m aggio un regresso di, cir­ ca il due per cento: si è pertanto ripristinato ap­ prossimativamente il livello di, fine febbraio, su­ periore di appena i tre quarti per cento al livello di chiusura dell’anno 1922. Questo regresso fa se­ guito ad un movimento ascendente che durava quasi ininterrotto da gran tempo. Esso vi è pre­ sentato rispetto alla' generalità dei valori e colpi­ sce quasi tutti i gruppi di Società, considerati dalla nostra statistica; invero le aliquote notate nell’ultima colonna del prospetto recano quasi tutte .segno negativo, corrispondente talora a _ spo­ stamenti assai sensibili di quotazioni.

Per i valori bancari si ha una riduzione di oltre l ’un per cento : il ribasso si è presentato no­ tevole rispetto alle azioni della. Banca d’Italia e delle tre maggiori banche ordinarie in piena rea­ zione al movimento speculativo rialzista, che così vivace -si era prima- manifestato su questi stessi valori e specialmente sulle azioni del maggiore Istituto di emissione.

_ La discesa è avvenuta in pochi rapidi balzi; gli effetti di questa depressione sono attutiti dai rialzi avvenuti nelle quotazioni delle banche mi­ nori considerate nei nostri calcoli.

Per i titoli ex-ferrovieri si ha un regresso in ragione del 4 e mezzo per cento : sono questi dei valori molto sensibili alle variazioni di andamen­ to nel mercato finanziario, specialmente per la maggiore Società di questo gruppo, il cui caratte-' re di compagnia finanziaria adduce a una appa­ riscente traduzione delle vicende presentatisi ri­ spetto a parecchi altri gruppi di valori.

Per i trasporti terrestri così come per i tra­ sporti marittimi la diminuzione si presenta in ra­ gione del due e mezzo per cento circa-; fra le compagnie di navigazione la maggiore colpita dalla debolezza prevalente sul mercato è la Navi­

gazione Generale in relazione, presumibilmente, al largo incremento deliberato nel capitale socia­ le; per i valori triestini si hanno variazioni tenui soltanto. Per le. società tessili ai rapidi progressi, che duravano da tempo, fa contrasto il presen­ tarsi in questo mese di marcate minusvalenze, il mlutairuento di contegno non riflette soltanto il ge­ nerale andamento delle borse, ma anche il deli­ nearsi d i nna situazione meno propizia per queste industrie; assai colpiti sono i titoli cotonieri, i quali indietreggiano in ragione di circa il 10 per­ cento, in dipendenza appunto della condizione sfavorevole determinatasi nell’industria con la de­ ficienza della domanda di prodotti, la quale ha imposto riduzioni -sistematiche nell’orario di la­ voro nelle filature; significativo anche il ribasso del tre e mezzo per cento che analogamente si pre­ senta rispetto ai titoli lanieri.

Pronunciate falcidie si hanno per i gruppi m i­ nerario, metallurgico e meccanico, in parte pro­ seguendosi movimenti che già si verificavano il mese innanzi. Per il gruppo minerario la ridu­ zione più sensibile è data dalla « Montecatini », le cui azioni sono' così frequente oggetto di tran­ sazioni anche speculative, fra le Società siderur­ giche una minus-valenza notevole si , ha per la « Tem i » in previsione dell’ampliamento di capi­ tale, e per la società meccaniche la depressione delle quotazioni si è verificata rispetto a buona parte dei titoli studiati • questi nuovi ribassi han­ no fatto scendere i] valore di Borsa complessivo dei titoli siderurgici e meccanici tanto da rappre­ sentare appena il 20 e il 14 per -cento dell’entità che si presentava alla fine dell’anno 1918. I titoli automobilistici hanno resistito assai bene al ge­ nerale movimento di depressione, perdendo appe­ na l ’un per cento: il mercato è sempre assai pro­ pizio per la maggiore Società di questo gruppo.

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17-24 G iu gn o-10 L u g lio 1923, N. 2563-64-65 L ’ E C O N O M ISTA 123

progresso si presenta diffuso a quasi tutti i titoli considerati; sono valori aventi prevalentemente il carattere di titoli di impiego, po<¥> trattati dal-- la speculazione.

Rispetto agli altri gruppi di titoli è notevole l ’incremento avvenuto rispetto ai titoli immobi­ liari. assai largamente ricercati dai risparm ia­ tori in relazione alle buone prospettive di rendi­ mento che ora presentano. Il progresso del tre per cento registrato dall’indice per gli acquedotti

è' dovuto essenzialmente al vivace movimento a- scendente palesatosi rispetto all’acquedotto Pu­ gliese dopo che il capitale ha avuto una rinume­ razione a chiusura del lunghissimo periodo di mancati profitti. Rispetto al gruppo delle Socie­ tà diverse, è notevole la riduzione avvenuta per , la S N . l . A. e per i titoli di asportazione.

Raccogliam o qui appresso gli indici dell’ul­ timo quadriennio, tutti quanti riferiti alla base

f] 00) del dicembre 1918: G e n n a io Febbr aio M a r z o A pr ile M a g g io G iu g n o L u gl io A g o s to S e tt e m b r e O tto br e N ovemb re 1 D icembre 1919 99,10 105 63 106,96 101,91 108,11 110,02 105,19 100,97 100 34 96,02 96.43 99,49 1920 102,23 106,27 106,42 105,95 105,04 94,39 87,12 86,42 79,92 73,24 79,79 79 67 1921 75,08 78,42 73,15 7211 68,39 64,34 62,71 66,02 69,34 72,56 66,91 63,84 1922 11,88 60,09 56,70 56,45 59,45 60,54 60,77 65,76 67,47 70,16 71,46 72,08 1923 72,82 72.76 73,74 74,07 72,64 ' ~~ ' “ ~

Queste cifre sono assai significative ,poiché tracciano con grande evidenza, i lineamenti ge^- nerali del nostro m ercato. finanziario1 dopo la chiusura delle ostilità, e mostrano come il livello

delle quotazioni, sia ancora inferiore del 17 per cento a quello che si era raggiunto all’indoma­ ni dell’armistizio.

Riccardo Bachi.

F I N A N Z E D I S T A T O

CON TO DEL TESORO

CONTO R IA S SU N TIV O D E L TESORO Differenza- (più miglioramento — peggioramento della situazione del Tesoro) al 30 gingno 1922 al 31 maggio 1923 A ttività : Fondo di c a s s a ... Crediti di T e s o r i a ... Totale attività P a ssiv ità : Debiti di T e s o r e r ia ... Differenza o situazione del Tesoro . . . .

3 064.741.681,45 17,201.553059,81 4.825.346.985,14 13.311 239.631,21 + 1.760.605.303,69 — 3,890.313 428,60 20 266.294 741,26 18.136586.616 35 - 2,129.708124,91 42.092.149 33710 40.908.791.046,34 + 1.183.358.320,76 — 21.825.854.595,84 —22.772.204.399,99 — 946.349.804,15

Le variazioni verificatesi neirammontare dei ere- ( diti e debiti di Tesoreria corrispondono naturalmen­ te alla differenza fra gli incassi ed i pagamenti rela­ tivi alle stesse partite e che noi abbiamo brevemente lumeggiato di sopra.

Tanto i debiti ohe i crediti di Tesoreria risultano diminuiti dal primo luglio 1982 al 31 maggio 1923, mia i crediti sono diminuiti più dei debiti e ne risul­ ta pertanto un peggioramento ammontante, come si è detto, a 2707 milioni di lire, da cui dtetraèndo i 1760,6 milioni che sono andati ad impinguare il fon­ do di cassa, si ha il peggioramento effettivo della si­ tuazione del Tesoro ini 946,3 milioni di lire.

Aggiungendo a questa cifra rappresentata il peg­ gioramento di Tesoreria quella di 4269 rappresen­ tante il peggioramento patrimoniale e la differenza attiva delle partite di giro in 85 milioni, si raggiun­ ge la somma di 5300 milioni di lire che rappresenta lo sbilancio delle due prime categorie (spese effetti­ ve e costruzioni ferroviarie!).

La partita che segna una più forte variazione fra i debiti di Tesoreria, è il debito in conto corren­ te infruttifero verso altre amministrazioni, sceso da 1.477 a 790 milioni di lire, mentre i buoni del Tesoro rimanevano quasi stazionari passando da 24.161 mi­ lioni a 23.914 ed i vaglia del Tesoro salivano legger­ mente da 2027 a 2165 milioni.

Fra i crediti di Tesoreria è, viceversa, notevole

la riduzione die! crediti per pagamenti allusi ero per conto di diversi Ministeri, da 12,042 a 7,255 milioni, e ciò in dipendenza dei rimborsi al contabile del por­ tafoglio sopra accennati.

R IV IST A D E L L A PRODUZIONE

La Produzione mineraria del Brasile

E’ notevole il fatto che nell’ultima Esposizione Intemazionale di R io figurano abbondanti cam­ pionari dei più svariati minerali e ciò non ostante le esportazioni di minerali, durante il 1922, escluso il manganese —- ed i metalli preziosi di cui è vietato l’invio all’estero — si limitano alla somma insigni­ ficante di 1.53Ü.ÜÓO.

Notisi che negli anni precedenti si erano espor­ tati abbondanti campioni di numerosi prodotti mi­ nerali che facevano sperare in un rifiorimento del­ l’industria mineraria, così negletta e trascurata,.

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124 . L ’ ECON OM ISTA 17-24 G iu gn o-10 Luig'lio 1923, N. 2563-64-65

i cristalli di rocca e la ghisa di cui rispettivamente si erano esportati nel 1920, 40.572 chili e 346.705 chi­ li non figurano nella statistica del 1921; di mica nel 1920 se me asportarono 62.138 chili contro 46.022 chili nel 1921; di rame e minerali di ferro non si ebbero esportazioni nè nel 1920 nè nel 1921; di ossido di ferro nel 1920 si esportarono appena, 6.400 chili e nel 1921 non si h a . traccia di esportazione così non, ri­ sulta la voice di minerali non specificati nel 1921 mentre nel 1920 figurava con 2.120 chili.

E’ notevole il fatto eihie malgrado la splendida, e- «posizione di .pietre preziose e semi-praziose che figura nella esposizione federale le esportazioni di questi prodotti si limitano a cifre relativamente in­ significanti. Naturalmente, questo fatto si può spie>- gare con la circostanza che la esportazione di pietre preziose si può fare con tutta facilità sfuggendo al controllo del Fisco.

Nel 1921 vennero esportate delle agate per Tim- porto di 92 conto® contro 47 nel 192,0; nel 192Ì si esportarono 2.615 conto® di carbonati contro' 3.017 'conto® nel 1920; 4.230 contos di diamanti nel 1921 contro 5.115 conto® nel 1920; di altre pietre preziose ne vennero' esportate pel valore di 797 contos nel 1921 contro 524 contos nel 1920.

R IV IST A DEL COMMERCIO * i

Il Commercio estero della Turchia

E’ stato pubblicato il rapporto dell’alto Commis­ sario inglese a Costa,ntinopoli sul 'Commercio estero della Turchia nel 1922.

L,e seguenti statistiche paragonano i risultati dei primi nove mesi del 1922 a quelli dello stesso perio­ do del 1921. Non è stato possibile riunire i diati che si riferiscono ai tre ultimi mesi delTanno, in segui­ to al trasloco degli agenti deill’ammànistriazione del debito pubblico ottomano e della soppressione della Dilazione G eme r ale dell© dogane.

Le importazioni, che nel 1921, erano già in' der crescenza rispetto al 1920, sono ancora diminuite nel 1922, passando da, 85.258,.280 lire turche a 59.341.571 lire tuiricibe. L,e esportazioni, per contro, si'son o ele­ vate da 9.841.109 lire turche nel 1921 a 23.254.327 li­ re turche nel 1922, riiducendo cosi il deficit, della bi-& T ^ . ™ mmerciale dà 75.417.151 lire turche a 36.107.244 lire turche.'

11 deprezzamento della nostra valuta ha, forse ri­ chiamato l’ attenzione dlei nostri grossi capitalisti sul-i opportunsul-ità dsul-i sul-investsul-ire una parte delle loro dsul-i- . spombilita nei nostri primari titoli azionari. Il ribas­

so della valuta ha sempre avuto per contraccolpo na- tarale m ogni Paese il rialzo dei primari titoli indm striali che rappresentano delle attività il cui valo­ re intrinseco va crescendo in ragione diretta, al de- prezzamento diella rispettiva moneta. Dopo la Fiat i titoli che godono le maggiori simpatie del pubblico sono le azioni della, Terni e della Rabattino, vecchie imprese con buone ^prospettive d’ avvenire. Troppo esiguo colla lira a 25 centesimi svizzeri è ritenuto il premio attuale su queste azioni. L’opzione su entram­ be queste aziende ebbe un brillante esito ei le speran­ ze dei dirigenti di questi titoli potrebbero avverarsi m un prossimo avvenire. I redditi di queste dire im­ prese vanno crecendo e l’assorbimento' del Carburo fu un ottimo affare per la Terrai per l’ingente for'za motrice posseduta dal Carburo. La Terni è ora diven­ tata una potente impresa di produzione' e di distri­ buzione di energia elettrica, assicurandosi così una sorgente costante e sicura di utili. Già abbiamo se­ gnalato il risveglio nel mercato della Terni e della

Rubattmo e le transazioni si allargarono Interessan­

ti sembrano i Prema per agosto con circa 20 di scar­ to dont 15. Questi due titoli chiudono la settimana intorno a 465 e 567 con scarsi venditori di "Rabattino. I diritti d'opzione della Temi salirono sopra le 20 lire e quelli della Rubattino a circa 7 lire.

Un altro comparto interessante che dovrebbe da­ re delle soddisfazioni è duello dei-valori Bancari ed in special modo la Cornât e il Credito Italiano. I prezzi attuali non rappresentano certamente il va­ lore intrinseco delle azioni di questi due primari Isti­ tuti diretti con prudenza ed abilità. Che cosa si può valutare il valore di avviamento di questi

Isti-tuti i quali controllano i maggiori affari industriali e finanziari dlel Regno? Chiudono la settimana a 940 e 730 circa.

Nel dopioi-Lprsa erano ricercati a 946 e 735. La Ranca d'Italia venne pagata sino a 1565 nel dopo-borsa.

Un maggior interessamento' del pubblico si è ois^ servato sul Consolidato 5 % il quale segna oltre un punto di ripresa da un sabato all’ altro compreso però il riporto. Lo stacco lunedi della cedola seme­ strale sarà un nuovo incentivo, di rialzo. Il Consoli­

dato 5 % termina l'ottava a 89 per contanti e 89,25

per fine luglio © la Rendita 3 1/2 % 79,80 per contanti e 80, per fine luglio.

Il rialzo dei titoli attualmente in voga, influenzò favorevolmente tutto il mercato provocando un mi­ glioramento sugli altri valori e così si ebbe una lieve ripresa nelle Meridionali a 388 e nelle Mediterranee a 306; nelle azioni della Navigazione Alia Italia a 224; del Lloyd Sabaudo a 250 ex 12,75 nette, della

Cosulich a 319. La Navigazione Libera Triestina con ­

voca per il 12 luglio i suoi azionisti per proporre un aumento di capitale dia 100 a 110 milioni. Corso at­ tuale 408 circa,.

Aitila violente e repentine oscillazioni si verifi­ carono di nuovo durante l’ottava sui Cambi. Il) rial­ zo si accentuò e martedì si raggiunsero i prezzi mas­ simi da parecchio tempo non più visti. La sterlina sopra 105; i dollari a 22 3/4; la Svizzera a 405 1/2 cir'ca. Negli ultimi giorni si attenuò la tensione e si chiude oggi nuovamente in rialzo a:

Londra 104,20; New York 22,83!; Svizzera 401 1/2; Parigi 137,90; Relgio 117,62 1/2; Germania 0.014.

Il comunicato ufficioso pubblicato questa setti­ mana sui Cambi non diede nessuna spiegazione che non fosse già nota,.

GUSTAVO DESLEX.

Torino, 30 giugno 1923.

= ; CAPITALE : ( L i r e 25=JÈ1.) = = =

=== SOTTOSCRITTO Lire 1,796,619,500 === = = VERSATO Lire 359,323,900 H I FONDO DI RISERVA Lire 250,000,000 = | =5= DEPOSITI, etc. Lire 8,298,836,675 S

— —: Più di 1,600 Uffici in Inghilterra e nei l-è :—re: paese di Galles.

— ~ Sede C o lo n ia le e d E s tera : —

20, King W illia m S treet, L o n d r a , E . C . 4.

1 ~ L a B a n ca s ’ in carica d ella ra p p re s e n ta n za di B a n ch e

r: E s te r e e C o lo n ia li. —

* Banche Affiliate : = =

===== THE NATIONAL BANK OF SCOTLAND LIMITED. =

THE LONDON AND RIVER PLATE BANK, LIMITED. =

— Stabi l i mento ausiliario : -c—

= LLOYDS & NATIONAL PROVINCIAI. FORF.IGN BANK LTD. =

(9)

Banca

Commerciale

italiana

Società anon. con sede in MILANO Capitale sociale L. 400.000.000 — Riserva L . 180.000.000 Direzione Centrale: MILANO - Piazza Scala, 4-6

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|

Lire 100.000 con un giorno di preavviso — Lire 200.000 con tre giorn1 di preavviso, somme maggiori con 5 giorni di preavviso.

Conto corrente a chéques 3 0[o Prelevamenti L. 3000 a vista — Lire

i 5.000 con un giorno di preavviso, L. 10 000 con 3 giorni , di preavviso, e ; somme maggiori con 5 giorni di preavviso.

Libretti di risparmio 3 0[0- Prelevamenti ; L. 3000 a vista. L . 5000

! con un giorno di preavviso. L . 10.000 con 5 giorui, somme maggiori con 10 giorni

Libretti piecolo risparmio 3 1]2 0[0. Prelevamenti ; L 1000 al giorno

somme maggiori con 10 giorni di preavviso.

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di ritenuta.

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bua i fruttiferi sono netti di ritenuta. Assegn su tutte le piazze d ’Italia e dell’Estero. Divise stere, compra e vendita.

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Lettere di Qredito e apertura di crediti liberi e documentati sul­ l’Italia e sull’Estero.

Depositi di Titoli in custodia od in amministrazione. SERVIZIO CASSETTE DI SICUREZZA

mutue

Nazionale delie Assicurazioni

Associazione a premio fisso con partecipazione agli

.nifi costituita con atto 6 febbraio 1919 Offjoli gaio dal Tribunale di Roma 18 marzo 1919

FOMìO DI GARANZIA L. 6.000.000. in ter. versato

ASSICURAZIONI : contro i Danni degli incendi o Rischi a c c e s s o r i d e l l e Disgrazie accidentali e Responsabilità civile - delle Malattie - dei Trasporti - della Grandine - della Mortalità del bestiame, ecc.

AGENZIE G EN ERALI in tutte le Città, Capoluo- ! ghi di Provincia e nelle Colonie Italiane - Agen­

zie locali in tutti i Comuni del Regno.

| AGENZIE G EN ERALI ALL'ESTERO - in Orien­ te - in Egitto - a Tunisi - Ispagna

Direzione Generale: ROMA

CREDITO ITALIANO

SOCIETÀ ANONIMA

Sede Sociale GENOVA

Direzione Centrale MILANO

Capitale L. 300,000,000 - Riserve L. 90,000,000

Invaia

Tutte le operazioni òi Banca

Istituto Nazionale delle Bssicurazioni

DiRezione oeneRALe -

roma

(Legge 4 Aprile 1922, N. 305)

I capitali assicurati presso l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni oltre che dalle riserve ordi­ narie e straordinarie dell’Ente sono garantiti dal Tesoro dello Stato.

Le polizze emesse dal predetto Istituto hanno quindi il carattere e le garanzie dei titoli di Stato.

Attualmente i capitali assicurati presso l’Isti­ tuto Nazionale delle Assicurazioni ammontano a quattro miliardi e mezzo.

I capitali assicurati non sono soggetti a tassa di successione e sono insequestrabili.

(10)

cosso

di

msroimio

del

bosco

di

norou

O P E R A Z I O N I

Cassette economiche custodia libretti a risparmio.

» a Enti diversi.

di deleig. a carico dello. Stato.

» a Società ferroviarie e ad finti con garanzia

» a Comuni, Provincie e Consorzi di bonificaz.

Credito agrario - Mutui ipotecari

4 per cento. V

» su buoni fruttiferi (per la Libia) dal 3,25

» di piccolo risparmio operaio . » 5 %

» vncolati per riscatto pegno . » 5 %

Depositi su libretti ordinari di risparmio al 2,50 % U F F I C I

La Cassa di risparmio ha complessivamente 61 Uffici rac­ coglitori dei risparmi, dei quali 12 in Napoli e 43 nelle provin­ ole meridionali e sarde, 4 nelle provincie redente, 1 nella Libia (Tripoli e 1 in America (Chicago). In gennaio 1921fe stato attivato il serviziodi Cassa di risparmio presso la Sede del Banco in Roma

Situazione al 31 dicembre 1922 A T T IV O

T i t o l i ... L. 557.899.305 67 Credito a g r a r i o ... » 4.546-330,70 CjC col Banco di N a p o l i ...

Partecipazione a Consorzi per mntni, all’Ist. naz. di credito pel risorgimento delle Venezie ed a

l-9.908.544,83

l'Istituto di credito per le Casse di risparmio . » 9.572-362,54 Mufcuì ipotecari e privati . . ,

» a Comuni, Prov. e Cons. di bonìf.

. » 40.306,97

» 50,541.986,70 » a Enti ctgar.a déleg. a carico dello S ta o » 28 783.029,24

» a Enti diversi . . , >* 2.860.205.54

Anticipaz. su polizze ex combattenti » 69.254.789.05 Antic. straor. alle C. P rov. di Cred. agr. » 3.488.704,28

Interessi da esigere . . . . » 7.35S.160,78

Partite v a r i e ... » 4.150.250,77 Totale generale L. 748.403.977,07 P A SS IV O

Patrim. Pondo di dotaz. e riserva

3 le ( libr. ord. al portatore . . L. ’3 p, ) » » nominativi . . »

§,.2 S » per riscatto pegni . . »

L.

610.027-925.64 4.327.672.15 359.96

. 38.761.425,57

cs f * piccoli riop. operai . . » 62.165.79 614.418.123,54

Opera Naz. ex Comb. versamenti L. 64.298.184,31

Partite v a r i e ... » 798.441,01

Utili netti dell’esercizio . * 8.217.8o2,64

Totale generale L . 748.403.977,07

Comp.ia Italo - Argentina

d i ...

Assicurazioni Generali

Capitale sociale Lst. 2.000.000 c/1. interamente sottoscritti Assicurazioni : V IT A - INCENDI

TRASPO RTI - INFORTUNI LA COMPAGNIA IT ALO -ARG EN TIN A

DI A SSICU RAZIO N I GENERALI ha la esclusività, per tutto il territorio della Repubblica Argentina, della riassicurazione dell’ ISTITUTO NAZION. DELLE ASSICURAZIONI

D EL REGNO D ’IT A L IA

le cui riserve sono garantite dal Tesoro dello Stato

Banchiere: BANCO ITALO-BELGA

Direttore Generale: Roncaglia cav. rag. Armando

. , , - , U. T. 610, Rivadaia Avenida de Mayo 963 c T 2945, Centrai.

Questa Compagnia emetterà polizze sulla vita in lire italiane al cambio del giorno

GnSSt AMALE D A S a M E K T T !

Sede Centrale in RO/l\£l

Fondata con legge 8-7-1883, N. 1473. Autorizzata ad operare col privilegio della esclusività in Tripolitania — Cirenaica — Trentino — Alto Adige e nella Venezia Giulia ed esercente l'as­ sicurazione obbligatoria contro gl’infortuni in agricoltura, in sessantuna provincie del Regno.

Direzione Generale : ROMA 33 - Piazza Cavour, 3

Sedi dei compartimenti :

ALESSANDRIA - ANCONA - A Q U ILA - ARE'ZZO - B A R I - BENEVENTO - BEN GALI - B E R G A ­ MO - BOLOGNA - C A G L IA R I - CA LTA N ISE T TA - CA SE R TA - C A T A N IA - CH IETI - COSENZA CREMONA - FIREN ZE - F O R L I’ - GENOVA - LECCE - MILANO - NAPOLI - N O VARA - PADO­ V A - PALERMO - PE R U G IA - P IS A - POTENZA - REGGIO C A L A B R IA - REGGIO E M ILIA - RO­ MA - SASSARI - SIENA - TORINO - TRENTO - TR IE STE - TR IPO LI - UDINE - V E N E ZIA - V I­ CENZA - FIUME.

49 Sedi Secondarie — 434 Agenzie — 86 Ambulatori medici — Sub Agenzie in tutti i comuni di importanza agricola od industriale.

La Cassa Nazionale Infortuni è Istituto pubblico ed organo ufficiale delle Assicurazioni per gli Infortuni sul Lavoro.

L ’Istituto non ha scopo di lucro.

La corrispondenza e i vaglia diretti alla Cassa Nazionale Infortuni dagli assicurati godono fran­ chigia postale.

La Cassa Nazionale concede lo sconto del B per cento sul premio ai propri assicurati che da un anno sono soci dell’Associazione degli Industriali d’ Italia per prevenire gli infortuni del lavoro — Mi­ lano, 13 — Piazza Cavour, 4.

A cura della C. N. I. viene pubblicata la:

Rassegna della Previdenza Sociale

Infortunistica e Assicurazioni Sociali •— Legislazione, Medicina e Questioni del Lavoro. ANNO X — .1923 - Abbonamento annuo : Italia e Colonie L. 40 - Estero L. 75

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