FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA 2
Commissione F. Albertini, M. Motta
Ingegneria Gestionale, Meccanica, Meccatronica, Vicenza Vicenza, 19 settembre 2012
SOLUZIONE Esercizio 1 Si consideri il seguente insieme:
D = (x, y) ∈ R2 : x2+ 9y2 ≤ 9 .
Disegnare D e determinare i massimi e minimi assoluti su D della funzione:
f (x, y) = |x + 2|e(x2+9y2).
Sol. Il dominio D `e un ellisse chiusa, e dunque un insieme compatto. Poich`e f `e continua, per il T. di Weierstrass, essa ha minimo e massimo assoluti in D.
1. Punti di non derivabilit`a. Lungo il segmento x = −2 contenuto in D f non `e derivabile, per`o f (−2, y) = 0 e f (x, y) ≥ 0 ∀(x, y) ∈ D. Dunque i punti (−2, y) ∈ D sono tutti di minimo assoluto e m = 0.
2. Punti interni a D−= D ∪ {(x, y) : x < −2} e D+= D ∪ {(x, y) : x > −2}. Risolviamo il sistema ∇f (x, y) = (0, 0). Si ha
∇f (x, y) =
(−1 + 2x|x + 2|, 18y |x + 2|) in D−, (1 + 2x2+ 4x, 18y |x + 2|) in D+ che ha come unici zeri i punti P±=
−1 ±
√2 2 , 0
in D+.
3. Bordo. Lungo l’ellisse x2+ 9y2 = 9 si ha f (x, y) = |x + 2|e9 con x ∈ [−3, 3]. Il massimo viene assunto in P1 = (3, 0) e vale M = 5 e9 (chiaramente maggiore dei valori f (P±)).
Esercizio 2 Calcolare
I = Z Z
E
x2√ x y6 e
x y
2
dx dy
dove E `e la porzione del piano O x y delimitata dalle curve x = 2y2, x = 4y2, x = 2y, x = y.
Sol. Si introduca il cambiamento di variabili Φ−1 :
( u = xy v = yx2
(x, y) ∈ E,
con immagine D = Φ−1(E) = [1, 2] × [2, 4] e |det JΦ−1(x, y)| = x/y4 (> 0 in E). `E anche un cambiamento di variabili invertibile, dunque ammissibile, perch`e
Φ :
y = uv
x = uv2 (u, v) ∈ D.
Quindi
I = Z 2
1
Z 4 2
√v u eu2dv
du = 2 3v3/2
4 2
1 2eu2
2 1
Esercizio 3 Per ogni a > 0 si consideri la seguente equazione differenziale y0(x) = y(x)
x − a
2
xex+y(x) x .
(a) Determinare, in un intorno di x0 = 1, la soluzione tale che y(1) = 0.
(b) Dire se esistono, e quali sono, i valori a > 0 tali che la soluzione determinata in (a) ha come dominio (0, +∞).
Sol. (a). L’equazione `e omogenea, per cui poniamo z(x) = y(x)/x e per z si ha l’equazione a variabili separabili seguente
z0(x) = (z(x) − a)2ex.
La nuova condizione iniziale `e z(1) = 0/1 = 0 ed essendo a > 0, per cui (z(1) − a)2 = a2 6= 0, non si ha mai come soluzione l’integrale singolare. Risolvendo
Z z(x) 0
dz (z − a)2 =
Z x 1
etdt ed infine esplicitando z(x), si ottiene
z(x) = a
1 − 1
a(ex− e) + 1
, da cui segue che
y(x) = x z(x) = ax
1 − 1
a(ex− e) + 1
.
(b). L’intervallo massimale in cui risulta definita la soluzione y(x) `e {x > 0 : a(ex− e) + 1 >
0} = {x > 0 : ex> e − 1/a}. Quindi `e tutto ]0, +∞[ solo quando e − 1/a ≤ 0, cio`e 0 < a ≤ 1/e.
Esercizio 4 Per ogni k > 0, si consideri il seguente insieme:
Sk = (x, y, z) ∈ R3 : 0 ≤ z ≤ 2k, (x − 2k)2+ (y + 1)2≤ k2z2 . (a) Calcolare il volume di Sk.
(b) Determinare, se esistono, i valori di k tali che vol(Sk) = 24π.
Sol. (a). Posto Ez .
= {(x, y) : (x − 2k)2+ (y + 1)2 ≤ k2z2} -disco di C(2k, −1) e r = kz- e integrando per strati si ottiene
V ol(Sk) = Z Z Z
Sk
dx dy dz = Z 2k
0
Z Z
Ez
dx dy
dz =
Z 2k 0
[Area(Ez)] dz = πk2 Z 2k
0
z2dz = 8 3πk5. (b). Deve valere 83πk5 = 24π, per cui k =√5
9.
Tempo: due ore e mezza. Viene corretto solo ci`o che `e scritto sul foglio intestato. `E vietato tenere libri, appunti, telefoni e calcolatrici di qualsiasi tipo.