21
A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O
DATI
©NUMERO
6
GIUGNO 2015 I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Maria Rita Pelone - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603
QUESTO MESE:
Direttore Responsabile Mario G. Recupero Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli
Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Gina Romualdi
ISSN 2035-5645
INDUSTRIA DEL LEGNO IN DIFFICOLTÀ
INDUSTRIA DEL LEGNO IN DIFFICOLTÀ
TUMORI DELLE CAVITÀ NASALI E PARANASALI: PATOLOGIE STRETTAMENTE CORRELATE AL LAVORO
USO SICURO DELLE MACCHINE NELLE SEGHERIE
Il settore dell’industria del legno, sughero e paglia (esclusa la pro- duzione di mobili e arredi) ha mostrato negli ultimi anni un cospicuo declino sia in termini di aziende che di occupazione. Nel quinquennio 2008-2012 infatti, le aziende sono passate da oltre 43mila a poco più di 38mila (di cui oltre il 97% con meno di 16 addetti e circa il 2,2% tra 16 e 49), con una diminuzione com- plessiva pari a quasi il 12%. Il numero di lavoratori nel settore risultava di 159 migliaia nel 2008, sceso a 128 migliaia nel 2012, con un decremento del 19,5%. Le aziende più piccole ne occupavano il 65% nel 2008, per- centuale salita al 69% nel 2012.
Analizzando l’indice ISTAT della produzione industriale, nel quin- quennio 2010-2014 esso è dimi- nuito in media del 27,2%, pas- sando da un minimo di -9,4% nel taglio e piallatura del legno, ad un massimo di quasi -40% nella carpenteria e falegnameria per l’edilizia, che ha subìto la forte
contrazione produttiva del settore Costruzioni (come mostra anche il -39% nella produzione di pavi- menti in parquet assemblato).
Nel quinquennio 2009-2013 i dati relativi agli infortuni denun- ciati (compresi i casi in itinere) mostrano un forte decremento del 41% circa, passando da 6.936 a 4.105 casi; si può quindi desu-
mere che vi sia stato un migliora- mento nella rischiosità specifica di queste lavorazioni che ha con- sentito un calo di circa un quinto degli infortuni. Più di 7 casi su 10 si sono verificati nelle piccole aziende, mentre quasi 3 su 10 sono accaduti in aziende di medie dimensioni.
(Paolo Perone)
TAV. 1: INFORTUNI DENUNCIATI NELL’INDU- STRIA DEL LEGNO PER DIMENSIONE AZIEN- DALE. ANNI EVENTO 2009-2013
2009 2010 2011 2012 2013
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000
Tutte le imprese fino a 15 addetti da 16 a 49 addetti oltre 50 addetti
Fonte: INAIL - Banca Dati Statistica
ADDETTI-ANNO E AZIENDE NELL'INDUSTRIA DEL LEGNO (COD. ISTAT ATECO2007 “C16”) PER DIMENSIONE AZIENDALE - ANNI 2008-2012
Addetti-anno
Fino a 15 addetti 103.827 99.875 96.742 93.845 88.391 -14,9%
da 16 a 49 addetti 26.300 23.024 22.118 22.335 19.900 -24,3%
da 50 a 499 addetti 26.423 23.068 21.634 20.787 18.976 -28,2%
oltre 500 addetti 2.613 2.212 1.643 1.501 908 -65,3%
Totale 159.163 148.179 142.137 138.468 128.175 -19,5%
Aziende
Fino a 15 addetti 41.899 40.982 40.044 39.028 37.153 -11,3%
da 16 a 49 addetti 1.031 897 852 856 773 -25,0%
da 50 a 499 addetti 245 216 193 181 165 -32,7%
oltre 500 addetti 4 4 3 2 1 -75,0%
Totale 43.179 42.099 41.092 40.067 38.092 -11,8%
CLASSE DI DIMENSIONE AZIENDALE 2008 2009 2010 2011 2012 Var. % 2012/2008
22
DENTRO LA NOTIZIA
TUMORI DELLE CAVITÀ NASALI E
PARANASALI: PATOLOGIE STRETTAMENTE CORRELATE AL LAVORO
I dati epidemiologici relativi alle patologie neoplastiche conferma- no, ormai da tempo, che per i tumori delle cavità nasali e dei seni paranasali, così come per il mesotelioma, la componente di origine professionale acquista un valore preponderante nella loro insorgenza. Si tratta, infatti, di forme tumorali con bassa inciden- za nella popolazione generale (circa l’1% di tutti i tumori), ma con una frazione rilevante tra gli esposti a specifici rischi professio- nali. Il fenomeno è oggetto di stu- dio nel primo rapporto del Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS), di prossima pubblicazione, redatto a cura del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’Inail con la collaborazione oltre che dei Centri Operativi Regionali anche di alcune strutture istituzio- nali. Il ReNaTuNS è stato creato in attuazione di quanto previsto dal D.lgs 81/2008.
Nella Nuova Tabella delle Malat- tie Professionali nell’Industria (D.M. 9.4.2008), le voci di rife- rimento per le predette neoplasie sono 6 (5, 8, 43, 46, 67 e 68) e riguardano gli addetti alle lavo- razioni che espongono all’azio- ne del cromo (leghe e composti), del nichel (leghe e composti), della formaldeide, alle polveri di legno duro, alle polveri di cuoio e alla produzione di alcol iso-
propilico con il processo dell’aci- do forte. Nel 70% dei casi si trat- ta di carcinomi spinocellulari, mentre il restante 30% è costitui- to da epiteliomi, di origine ghiandolare, da melanomi, da sarcomi, da rabdomiosarcomi e da linfomi. In particolare, nel triennio 2011-2013, sono per-
venute all’Istituto 120 denunce relativamente alle forme neopla- stiche causate da polveri di legno duro delle quali oltre l’85%
sono state riconosciute come malattie professionali con eroga- zione di indennizzo a favore del- l’assicurato.
(Silvia Naldini)
TAV. 2: INDENNIZZI DI “NEOPLASIE DA POLVE- RI DI LEGNO DURO” PER CONSEGUENZA E CLASSE D'ETÀ ALLA MANIFESTAZIONE INDUSTRIA E SERVIZI - TRIENNIO MANIFESTA- ZIONE 2011-2013
Menomazione Permanente
78,4%
Esito mortale 21,6%
CONSEGUENZA
65 anni e oltre 61,8%
da 35 a 49 anni 9,8%
da 50 a 64 anni 28,4%
CLASSE DI ETÀ
Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 31/10/2014
DENUNCE DI “NEOPLASIE DA POLVERI DI LEGNO DURO” (VOCE 67 TABELLE DM 9.4.2008) PER TIPO E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA - INDUSTRIA E SERVIZI - TRIENNIO MANIFESTAZIONE 2011-2013
Tumori delle cavità nasali (c30) 30 12 12 7 4 65
Tumori dei seni paranasali (c31) 23 18 8 1 5 55
In complesso 53 30 20 8 9 120
di cui Femmine 3 2 - - - 5
TIPO DI MALATTIA NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE ITALIA (COD. ICD-10)
APPUNTI PROFESSIONALI
23
USO SICURO DELLE
MACCHINE NELLE SEGHERIE
La maggioranza delle macchine impiegate nelle segherie, ove si effettua la prima lavorazione del legno a partire dai tronchi, è munita di organi mobili e/o taglienti. Il contatto con tali organi può causare infortuni, conseguen- ti soprattutto a: urto, schiaccia- mento, trascinamento, impiglia- mento, taglio. Altre fonti di perico- lo sono la caduta di materiali e la proiezione di schegge di legno, le quali possono danneggiare gli occhi. Allo scopo di prevenire o limitare gli infortuni, ogni macchi- na dovrebbe essere provvista di opportuni dispositivi di sicurezza, tra i quali il pulsante di arresto di emergenza di colore rosso; la
bobina di minima tensione che impedisce il riavvio accidentale dopo l’interruzione; il freno moto- re per il blocco delle lame al momento dell’arresto; il carter di protezione degli organi in movi- mento, funzionante mediante microinterruttore o fotocellula; il sistema di segregazione delle zone di lavorazione (cofanatura, schermatura, etc.); le barriere fotoelettriche; la recinzione che circonda l’intera macchina o parti di essa, accessibile tramite un can- cello collegato a microinterruttore.
Detti dispositivi, ove installati, non devono assolutamente essere rimossi né manomessi senza auto- rizzazione. La presenza di idonea
segnaletica di sicurezza (es. car- telli, avvisatori ottici o acustici, delimitazione di aree pericolose) aiuta gli addetti a identificare i rischi connessi alle macchine e i comportamenti da adottare (cosa fare e cosa non fare). Se necessa- rio, occorre indossare appropriati DPI: indumenti e guanti antitaglio, calzature di sicurezza ed even- tualmente occhiali o visiera. È importante sottolineare, infine, il ruolo cruciale dell’informazione e della formazione dei lavoratori; a riguardo, l’Inail ha già realizzato un opuscolo informativo intitolato
«Segheria sicura», scaricabile dal portale dell’Istituto.
(Francesca Romana Mignacca)
TAV. 3: PRINCIPALI MACCHINE PRESENTI IN UNA SEGHERIA
Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 31.10.2014 (*) compresi i casi indeterminati
MACCHINE FUNZIONE COMPONENTI FONDAMENTALI Scortecciatrice
Intestatrice Segatronchi
Sega a refendere
Refilatrice Sezionatrice
multilame
Asportazione della corteccia dai tronchi
Taglio trasversale dei tronchi (intestatura)
Taglio longitudinale dei tronchi, successivo all'intestatura, per ottenere tavole e assi
Taglio delle parti laterali dei tronchi
(scorzoni), per ottenere tavole e assi più piccole
Regolarizzazione dei margini di tavole e assi
Taglio di tavole e assi in parti di minori dimensioni (listelli, travetti)
Rotaia porta-tronchi Gruppo di coltelli taglienti o di teste fresanti Rotaia porta-tronchi
Sega circolare, montata su braccio mobile Rotaia porta-tronchi
Gruppo di lame verticali Sega a nastro
Refendino, composto da:
- un grosso rullo dentato
- una squadra con piccoli rulli Guida trasportatrice
Coppia di lame circolari, una fissa e una mobile Guida trasportatrice
Gruppo di lame montate su alberi rotanti
INFORTUNI DENUNCIATI NELL’INDUSTRIA DEL LEGNO (COD. ISTAT ATECO 2007 “C 16”) PER COMPARTO - ANNI EVENTO 2009-2013
Taglio e piallatura del legno 857 788 708 620 519 -39,4 Fabbricazione prodotti in legno 6.055 5.744 5.087 4.264 3.564 -41,1 di cui
Fogli da impiallacciatura e pannelli 395 423 396 291 226 -42,8
Pavimenti in parquet 16 14 16 13 12 -25,0
Carpenteria e falegnameria per l'edilizia 4.399 4.091 3.573 2.960 2.474 -43,8
Imballaggi 541 547 495 468 408 -24,6
Altri prodotti, sughero, paglia, mat. da intreccio 694 656 595 524 435 -37,3
TOTALE(*) 6.936 6.556 5.811 4.899 4.105 -40,8
di cui in itinere 519 425 351 293 251 -51,6
COMPARTI 2009 2010 2011 2012 2013 Var. %
2013/2009
24
L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Adelina Brusco
LA PRODUZIONE INAIL
GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO
INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Aprile 2014 27.488 2.573 30.061
Aprile 2015 26.979 2.546 29.525
Variazione % -1,85 -1,05 -1,78
Maggio 2013 - Aprile 2014 343.510 30.901 374.411 Maggio 2014 - Aprile 2015 326.713 30.140 356.853
Variazione % -4,89 -2,46 -4,69
(1)Per data di definizione.
Mag2014 Giu2014 Lug2014 Ago2014 Set2014 Ott2014 Nov2014 Dic2014 Gen2015 Feb2015 Mar2015 Apr2015
0 500 1000 1500 2000 2500
TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE
Mag2014 GIU2014 Lug2014 Ago2014 Set2014 Ott2014 Nov2014 Dic2014 Gen2015 Feb2015 Mar2015 Apr2015
0 140 280 420 560 700
TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE
Mag2014 GIU2014 Lug2014 Ago2014 Set2014 Ott2014 Nov2014 Dic2014 Gen2015 Feb2015 Mar2015 Apr2015
0 40 80 120 160 200
TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE
INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Aprile 2014 1.947 264 2.211
Aprile 2015 1.908 257 2.165
Variazione % -2,00 -2,65 -2,08
Maggio 2013 - Aprile 2014 23.931 3.357 27.288
Maggio 2014 - Aprile 2015 22.459 3.229 25.688
Variazione % -6,15 -3,81 -5,86
(2)Per data di erogazione.
RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Aprile 2014 551 95 646
Aprile 2015 609 98 707
Variazione % 10,53 3,16 9,44
Maggio 2013 - Aprile 2014 6.793 1.278 8.071
Maggio 2014 - Aprile 2015 6.642 1.188 7.830
Variazione % -2,22 -7,04 -2,99
(3)Per data di costituzione della rendita.
RENDITE A SUPERSTITI (4)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Aprile 2014 74 15 89
Aprile 2015 173 22 195
Variazione % 133,78 46,67 119,10
Maggio 2013 - Aprile 2014 1.102 165 1.267
Maggio 2014 - Aprile 2015 1.378 179 1.557
Variazione % 25,05 8,48 22,89
(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).
Mag2014 Giu2014 Lug2014 Ago2014 Set2014 Ott2014 Nov2014 Dic2014 Gen2015 Feb2015 Mar2015 Apr2015
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000
TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA