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D.L. n. 62 del 13/4/2017-Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Aldo MORO”

Dirigente Scolastico: Dott.re Loscialpo Antonio

Via Alfieri, 14 – 74021 Carosino (TA) - Tel. 0995929574 - C.F. 90121640735 www.aldomoro.edu.it - e-mail: taic81100v@istruzione.it - Pec:

taic81100v@pec.istruzione.it

Codice IPA: istsc_taic81100v – Codice Univoco Ufficio: UFM2CO

PREMESSA

La valutazione è un processo sistematico e continuo che si fonda su criteri comuni elaborati collegialmente, è parte integrante di tutta la pianificazione, è una variabile di controllo degli apprendimenti, di verifica dell’intervento.

Essa documenta le competenze maturate dagli studenti e consente, altresì, di saggiare l’efficacia degli insegnamenti, di rilevare la qualità dell’Offerta Formativa e di fornire le basi per un giudizio di valore, quale espressione pedagogica e docimologica della dimensione diagnostica, formativa e sommativa della valutazione.

In tale prospettiva, attraverso i criteri e le modalità disciplinate nel Presente

Protocollo, il nostro Istituto intende perseguire il fine formativo ed educativo, che

concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo,

documentando lo sviluppo dell’identità personale e promuovendo l’autovalutazione

di ogni alunno in ordine a conoscenze, abilità e competenze acquisite.

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LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Richiamare all’interno del documento i riferimenti normativi in materia è un atto dovuto e propedeutico alla lettura chiara e motivata dei criteri e delle modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento.

-

Legge n. 107/89-del 16/07/2015-Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

-

D.L. n. 62 del 13/4/2017-Norme in materia di valutazione e certificazione delle

-

competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181,lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

-

D.M. n. 741 del 03/10/2017-Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

-

D.M. n. 742 del 03/10/2017-Finalità della certificazione delle competenze.

-

Circolare MIUR n. 1865 del 10/10/2017 -Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

-

Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (2017).

-

Legge 20 agosto 2019, n. 92 recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”.

-

Legge 6 giugno 2020, n. 41 “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, nonché in materia di procedure concorsuali e di abilitazione per la continuità della gestione accademica”, e in particolare l’articolo 1, comma 2–bis, il quale prevede che “in deroga all'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, dall'anno scolastico 2020/2021, la valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell'istruzione.

-

Linee Guida per la formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria.

PRINCIPI, OGGETTO E FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE

D.L. n. 62 del 13/4/2017-Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.

La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento

delle alunne e degli alunni delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di

istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al

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miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.

E’ coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n.

88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa.

La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di

corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

Per favorire i rapporti scuola-famiglia, le istituzioni scolastiche adottano modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti. (art. 1 commi 1, 2, 3 e 5 D.L. n. 62 del 13 aprile 2017).

I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione, come previsto dall'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica, 31agosto 1999, n. 394, e sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

1. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

1.1Valutazione diagnostica: si attua all’inizio del percorso formativo (inizio anno e inizio nuova unità di apprendimento) per ottenere informazioni utili a programmare obiettivi e contenuti adeguati. La valutazione diagnostica permette di rilevare quelle competenze ritenute basilari rispetto al contento, così da proporre eventuali attività di recupero e/o di consolidamento per compensare eventuali disparità presenti nel background di ingresso dei singoli. E’ la fase in cui ci si avvale di strumenti (test d’ingresso , questionari, prove strutturate) per rilevare i prerequisiti (conoscenze e le abilità propedeutiche agli obiettivi cognitivi specifici previsti) per supportare gli studenti nel miglioramento degli esiti.

Valutazione formativa: si compie in itinere per rilevare come gli alunni recepiscono le nuove conoscenze per veicolare e adeguare l’attività didattica alle diverse esigenze e caratteristiche degli alunni. Si colloca nel corso e al termine di ogni singola unità di apprendimento; è finalizzata a garantire il successo formativo degli studenti.

Valutazione sommativa: si redige un bilancio complessivo dell’apprendimento sia al livello del singolo alunno, con la conseguente espressione di voti o di giudizi, sia a livello dell’intero gruppo classe, nell’intento di stimare la validità della programmazione. Interviene nella fase finale (bimestre, trimestre o quadrimestre come deliberato collegialmente). Essa esprime la sintesi in itinere o finale del processo formativo

Valutazione delle competenze: si esprime un giudizio su come l’alunno impiega,

utilizza, mette in relazione conoscenze e abilità provenienti da diversi ambiti di

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sapere, capacità personali, sociali, metodologiche, in relazione a un compito o a una situazione. La competenza è descritta attraverso sintetiche definizioni che illustrano le caratteristiche della padronanza ai diversi livelli in cui essa si può dispiegare.

1.2 Prove di verifica

Le prove di verifica per disciplina, a favore degli alunni in situazione di didattica in presenza dovranno:

● svolgersi a scuola;

● essere stabilite in numero congruo (almeno tre a quadrimestre fra prove scritte, orali e pratiche);

● essere adeguatamente distribuite durante l’anno scolastico

● essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento effettivamente sviluppati;

● essere corrette in tempi brevi e ricontrollate in classe in modo che ogni alunno o alunna possa riflettere sulle conoscenze da consolidare.

Gli/Le insegnanti sceglieranno la tipologia di prova da sottoporre agli alunni in base:

-

al proprio percorso metodologico

-

all’oggetto della valutazione

-

alla specificità della classe.

Le prove di verifica per disciplina, a favore degli alunni in DDI dovranno:

 svolgersi in modalità telematica;

 essere stabilite in numero congruo (almeno tre a quadrimestre fra prove scritte, orali e pratiche);

 essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento effettivamente sviluppati;

 essere predisposte su Moduli di Google;

 essere condivise nei risultati in tempi ristretti, considerata la simultaneità della correzione.

Gli/Le insegnanti sceglieranno la tipologia di prova da sottoporre agli alunni in base:

- al proprio percorso didattico-formativo rimodulato - alla specificità dell’alunno e della classe

- in coerenza con quanto già deliberato dal Consiglio di Istituto relativamente al Regolamento per la Didattica Digitale Integrata.

Le prove di verifica per classi parallele dovranno:

 svolgersi secondo il calendario scolastico opportunamente predisposto e diffuso per mezzo di circolare prodotta dalla F.S. d’Istituto;

 essere selezionate dai docenti per classi parallele;

 essere corrette dai docenti seguendo le indicazioni profuse per mezzo di circolare d’Istituto prodotta dalla F.S. d’Istituto;

 essere stabilite in numero congruo ( almeno tre così distinte: in ingresso, in itinere, finale);ù

 essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento disciplinari effettivamente

sviluppati.

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Gli/Le insegnanti sceglieranno la tipologia di prova da sottoporre agli alunni in base:

- al percorso metodologico suggerito dall’INVALSI;

- al protocollo d’Istituto.

Quanto previsto e disciplinato per le prove comuni, troverà piena applicazione solo in circostanza di didattica in presenza di tutti gli alunni di tutte le classi.

1.3 Valutazione intermedia e finale

La valutazione intermedia e finale che viene espressa in coerenza con l’offerta formativa, la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi e le Indicazioni nazionali per il curricolo, ha cadenza quadrimestrale. Il Documento di Valutazione può essere visionato on-line dalle famiglie nei mesi di febbraio e di giugno al termine degli scrutini. È possibile visionare altresì la nota allegata per la valutazione degli apprendimenti e dell’interesse dimostrati dagli alunni nell’insegnamento della religione cattolica o nelle attività alternative a tale insegnamento.

2. CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE

La valutazione, equa e coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nelle programmazioni disciplinari annuali, ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni nonché il livello di padronanza delle competenze acquisite.

I docenti elaborano tipologie differenziate di prove di verifica degli apprendimenti:

prove scritte, orali, strutturate o semi strutturate, in ingresso, in itinere e finali, compiti autentici di realtà, autobiografie cognitive grazie alle quali possono fare il punto della situazione e, se necessario, attivare interventi per modificare la propria programmazione disciplinare.

Come previsto dalla più recente normativa, per la valutazione degli apprendimenti l’Istituto si è dotato di Rubriche valutative aggiornate, distinte per classi, per discipline e per quadrimestre, comprensive dei descrittori dei livelli enucleati per nuclei fondanti e per obiettivi di apprendimento di ogni materia; i descrittori dei livelli hanno lo scopo di informare le famiglie circa le conoscenze e le abilità conseguite dai propri figli e di regolare il processo di insegnamento-apprendimento.

Nel documento di valutazione, il giudizio degli alunni è integrato dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti.

La Scuola ha elaborato le linee guida di tale giudizio in modo da avvalersi, per ogni alunno, degli stessi criteri e degli stessi descrittori. Viene, inoltre, utilizzata una griglia di osservazione relativa all’ interesse e al profitto dimostrati nello svolgimento delle attività di ampliamento dell’Offerta Formativa e delle attività alternative alla Religione Cattolica.

Per la valutazione della Religione Cattolica, si utilizza un giudizio sintetico al quale sono stati associati i descrittori che delineano il profilo conseguito.

Nell'attuale circostanza epidemiologica da Coronavirus, in occasione della didattica

digitale integrata, si considererà maggiormente l’aspetto formativo della valutazione,

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al fine di condividere le azioni e le prassi necessarie ad ottimizzare, entro una cornice pedagogico-didattica, il percorso di didattica a distanza.

Allegato A: Rubrica descrittiva del PROCESSO FORMATIVO (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

La valutazione disciplinare non sarà mai sanzionatoria, ma terrà conto non solo del livello di conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti nella programmazione, ma anche della peculiarità della proposta didattica, delle eventuali difficoltà strumentali delle famiglie e della necessità degli allievi di essere supportati in un momento di incertezza e di insicurezza quale quello attuale.

La Didattica Digitale Integrata (DDI) insiste su una pluralità di abilità complesse, inquadrate in un contesto virtuale caratterizzato da elementi diversi da quelli che caratterizzano la formazione in presenza. La formazione a distanza muta radicalmente i modi dell’interazione tra docente e discenti e tra i discenti stessi, secondo tempi differenti e modalità comunicative nuove. La classe “virtuale” è un ambiente di apprendimento caratterizzato da uno spazio virtuale in cui le tecnologie mettono a disposizione un insieme di strumenti, materiali e risorse; coinvolge un insieme di attori, portatori di interessi, bisogni, aspettative, che interagiscono.

In questo nuovo contesto di “aula”, si modificano le caratteristiche del processo di insegnamento-apprendimento, determinando nuove istanze di valutazione che devono essere costanti, trasparenti e garanti di continui feedback per regolare, anche a distanza, il processo di insegnamento – apprendimento in funzione del successo formativo di ciascuno studente. Ne deriva che, anche in ambiente digitale, la valutazione formativa, considererà la qualità dei processi attivati, la disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo, l’autonomia, la responsabilità personale e sociale e deve necessariamente integrarsi con la valutazione sommativa, cioè la valutazione della dimensione oggettiva delle evidenze empiriche osservabili.

Per ciò che attiene la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti, in circostanza di Didattica Digitale Integrata, si farà riferimento alle rubriche valutative istituzionali allegate al presente documento.

Allegato B: Rubrica descrittiva del PROCESSO FORMATIVO (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito in DDI.

2.1 CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria concorre, insieme alla valutazione dell’intero processo formativo, alla maturazione progressiva dei traguardi di competenza definiti dalle Indicazioni Nazionali ed è coerente con gli obiettivi di apprendimento declinati nel curricolo di Istituto.

Essa è parte integrante della professionalità del docente, si configura come strumento

insostituibile di costruzione delle strategie didattiche e del processo di insegnamento

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e apprendimento ed è lo strumento essenziale per attribuire valore alla progressiva costruzione di conoscenze realizzata dagli alunni, per sollecitare il dispiego delle potenzialità di ciascuno partendo dagli effettivi livelli di apprendimento raggiunti, per sostenere e potenziare la motivazione al continuo miglioramento a garanzia del successo formativo e scolastico.

Per la scuola primaria la normativa (Ordinanza Ministeriale 172 del 04/12/2020) ha individuato un impianto valutativo che supera il voto numerico su base decimale nella valutazione periodica e finale e consente di rappresentare, in trasparenza, con un giudizio descrittivo, gli articolati processi cognitivi e meta-cognitivi, emotivi e sociali attraverso i quali si manifestano i risultati degli apprendimenti. Il voto è sostituito da una descrizione autenticamente analitica, affidabile e valida del livello raggiunto in ciascuna delle dimensioni che caratterizzano gli apprendimenti.

L’ottica è quella della valutazione per l’apprendimento, che ha carattere formativo poiché le informazioni rilevate sono utilizzate anche per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi concreti degli alunni e ai loro stili di apprendimento, modificando le attività in funzione di ciò che è stato osservato e a partire da ciò che può essere valorizzato. La prospettiva della valutazione è quella di un processo regolativo che non giunge alla fine di un percorso ma “precede, accompagna, segue” ogni processo curricolare e consente di valorizzare i progressi negli apprendimenti degli allievi.

Le Indicazioni Nazionali - come declinate nel Curricolo di Istituto e nella programmazione annuale della singola classe - costituiscono il documento di riferimento principale per individuare e definire il repertorio degli obiettivi di apprendimento, oggetto della valutazione periodica e finale di ciascun alunno in ogni disciplina. Più specificamente, la normativa indica che “gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Allo scopo di procedere all’elaborazione del giudizio descrittivo e in coerenza con la certificazione delle competenze per la quinta classe della scuola primaria, saranno utilizzati i quattro livelli di apprendimento suggeriti dalla normativa e deliberati collegialmente:

□ avanzato;

□ intermedio;

□ base;

□ in via di prima acquisizione.

I livelli saranno definiti sulla base di dimensioni che caratterizzano l’apprendimento e che permettono di formulare un giudizio descrittivo: Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.

Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.

Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.

In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e

unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

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Per gli obiettivi non ancora raggiunti o per gli apprendimenti in via di prima acquisizione la normativa prevede che l’istituzione scolastica, nell’ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attivi specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (art. 2, comma 2 del decreto legislativo n.

62/2017). Saranno, pertanto, strutturati percorsi educativo-didattici tesi al raggiungimento degli obiettivi, coordinati con le famiglie per attuare strategie di individualizzazione e personalizzazione.

Come previsto dall’ordinanza, la valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata sarà espressa con giudizi descrittivi coerenti con il piano educativo individualizzato predisposto dai docenti contitolari della classe secondo le modalità previste dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. La valutazione delle alunne e degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del piano didattico personalizzato predisposto dai docenti contitolari della classe ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170.

Analogamente, nel caso di alunni che presentano bisogni educativi speciali (BES), i livelli di apprendimento delle discipline si adatteranno agli obiettivi della progettazione specifica, elaborata con il piano didattico personalizzato.

Nella valutazione periodica e finale, il livello di apprendimento sarà riferito agli esiti raggiunti dall'alunno relativamente ai diversi obiettivi della disciplina: ciò consentirà di elaborare un giudizio descrittivo articolato, rispettoso del percorso di ciascun alunno.

Nel Documento di Valutazione: in ottemperanza a quanto previsto dal decreto legislativo n. 62/2017, l’istituzione scolastica, nell’esercizio della propria autonomia, elaborerà il Documento di Valutazione, tenendo conto sia delle modalità di lavoro e della cultura professionale della scuola, sia dell’efficacia e della trasparenza comunicativa nei confronti di alunni e genitori L’ Atto conterrà:

- la disciplina;

- gli obiettivi di apprendimento;

- il livello.

Nel documento sarà presente una legenda particolareggiata dei livelli e delle dimensioni dell’ apprendimento, mentre il giudizio descrittivo disciplinare, articolato per Obiettivo di apprendimento, sarà consultabile sulle Rubriche valutative di Istituto pubblicate sul sito istituzionale.

Allegato C: rubriche di valutazione disciplinari

2.2 CRITERI DI VALUTAZIONE DELL'INSEGNAMENTO TRASVERSALE DI EDUCAZIONE CIVICA

Secondo quanto previsto dalla legge 92 del 2019, l’insegnamento di Educazione

civica avrà, dall’anno scolastico corrente, un percorso formativo di almeno 33 ore

all’anno dedicate all’insegnamento. Nel nostro Istituto, i docenti della scuola

primaria, come da prospetto allegato nella sezione "insegnamenti e quadri orari", ne

svolgeranno 34. La Legge dispone che l'insegnamento trasversale dell'Educazione

civica sia oggetto delle valutazioni periodiche e finali previste dal D. Lgs. 13 aprile

2017, n. 62.

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I criteri di valutazione e le rubriche valutative deliberati dal Collegio dei docenti per le singole discipline sono stati integrati in modo da comprendere anche la valutazione dell’insegnamento dell’educazione civica e sono disponibili nell’area “Valutazioni e rubriche valutative” del sito web istituzionale. Per gli alunni della scuola primaria, in coerenza con quanto disposto dal decreto legge 8 aprile 2020, n.22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, il docente coordinatore dell’insegnamento, individuato in sede di Collegio, proporrà, in sede di scrutinio, l’attribuzione di un giudizio descrittivo da inserire nel documento di valutazione, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti del team di classe.

Tali elementi conoscitivi saranno raccolti durante la realizzazione di percorsi interdisciplinari per UDA trasversali che si riferiranno a due tematiche comuni a tutti gli ordini di scuola quali: " La Costituzione nella nostra scuola" e "Diamo una mano al nostro futuro". La valutazione sarà coerente con le competenze, abilità e conoscenze declinate nel curricolo verticale d’Istituto di educazione civica e con le attività educativo-didattiche implementate.

Il team docente utilizzerà strumenti condivisi quali rubriche di valutazione del prodotto con dimensioni, criteri, livelli e descrittori di livello, narrazioni autobiografiche e griglie di osservazione delle competenze all'uopo predisposti nei CUR (Compito Unitario di Realtà), che saranno applicati ai percorsi interdisciplinari /multidisciplinari attivati e che prevedono quattro livelli di sviluppo delle competenze: in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato.

Allegato D: Format UDA e relativo Format per la valutazione del compito prodotto.

2.3 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

D.leg. 62/2017 Art. 1 - PRINCIPI. OGGETTO E FINALITA' DELLA VALUTAZIONE E DELLA CERTIFICAZIONE

Comma 2. “La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa.

Comma 3. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

Comma. 4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, anche

in sede di elaborazione del piano triennale dell'offerta formativa, iniziative

finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi delle

alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, al coinvolgimento attivo dei

genitori e degli studenti, in coerenza con quanto previsto dal regolamento di istituto,

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dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.”

La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale.

Per una piena valorizzazione dei soggetti e del percorso formativo occorre un'alleanza educativa tra alunni, docenti e genitori necessaria a promuovere principi e valori tesi a sviluppare la responsabilità personale, la collaborazione e la gestione di eventuali conflitti.

Un'educazione efficace è il risultato di un'azione coordinata tra famiglia e scuola, nell'ottica della condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto suggerendo strategie per la soluzione dei problemi. Tutti i componenti devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento positivo, propositivo e costruttivo;

occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative e costruiscano così un'importante alleanza formativa.

Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell'Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.

La valutazione intermedia e finale del comportamento fa riferimento alle competenze chiave europee 2018, al Patto educativo di corresponsabilità e al Regolamento d’Istituto, così come afferma il Decreto legislativo 62/2017. Il Collegio dei docenti ha elaborato i giudizi sintetici con i quali valutare il comportamento: sono stati, altresì, elaborati i descrittori che delineano il profilo del comportamento assunto da ciascun alunno. Per pervenire alla valutazione del comportamento si utilizza una griglia di osservazione con indicatori e relativi descrittori che si riferiscono ad una scala valoriale dalla quale scaturisce un punteggio a cui corrisponde il giudizio che sarà riportato nel documento di valutazione. Tra le competenze europee 2018, sono state selezionate, per la valutazione, tre competenze che il Collegio ritiene rilevanti nell’

attribuzione del giudizio sul comportamento: COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA, COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITA' DI IMPARARE AD IMPARARE e COMPETENZA IMPRENDITORIALE.

Allegato E: Griglia di osservazione delle competenze trasversali del Comportamento

Allegato F: Allegato: griglia per la valutazione del comportamento in Didattica Digitale Integrata 2020/2021

2.4 VALUTAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

In presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali, il campo di intervento, a livello normativo, si estende all’intera area che comprende:

a. Alunni disabili (legge 104/1992);

b. Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010);

c. Alunni con svantaggio sociale e culturale;

d. Alunni svantaggiati dalla non conoscenza della lingua italiana.

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Alla specificità individuale di ogni studente, la scuola è chiamata a rispondere con competenze didattiche e pedagogiche diversificate ben integrate tra loro.

I percorsi individualizzati e personalizzati, tenendo conto delle reali esigenze dell’alunno, devono favorire i processi di integrazione e di inclusione all’interno della classe e il raggiungimento degli obiettivi didattici.

Il Team di classe definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento, delineando i tempi dedicati all’analisi della situazione, alla progettazione e alla condivisione dei progetti personalizzati.

D.lgs 62/2017 Art. 11 - VALUTAZIONE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Comma 1. “La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104; trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1 a 10.

Comma 2. Nella valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità' i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297.

Comma 3. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto, tenendo a riferimento il piano educativo individualizzato.

Comma 4. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova”.

IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)

Il PEI descrive il progetto per il singolo alunno Diversamente Abile ed è elaborato con il contributo di tutti i docenti, la famiglia e gli operatori coinvolti, attraverso l’osservazione pedagogica e la documentazione raccolta sullo studente e sul contesto scolastico e territoriale.

Viene redatto nei primi mesi di ogni anno scolastico a cura del G.L.I., e diventa il documento base negli incontri di verifica e riprogettazione tra gli operatori della scuola, la famiglia ed i servizi sanitari e/o sociali.

Il PEI è un patto tra la scuola, la famiglia e lo studente stesso perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione.

La famiglia, attraverso il PEI, è a conoscenza di ciò che si fa a scuola e collabora per

la parte che le compete.

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I docenti, sottoscrivendolo, si impegnano, ciascuno per la propria parte, a realizzare il percorso previsto; è importante che si stabiliscano i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità individuali.

È necessario tenere conto degli obiettivi raggiungibili dal singolo studente in riferimento al suo punto di partenza e agli obiettivi minimi previsti dai Piani di studio per la Scuola Primaria.

INTERVENTI A FAVORE DI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Con il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) si intende un disturbo che investe le funzioni relative ai processi di apprendimento delle abilità strumentali di base di lettura, scrittura e calcolo. Tali disturbi interessano uno specifico dominio di abilità, ma all’interno di un funzionamento intellettivo nella norma.

Appartengono ai DSA, la dislessia (disturbo specifico della lettura), la disgrafia (disturbo specifico della scrittura negli aspetti prassici), la disortografia (disturbo specifico della scrittura intesa nelle sue componenti fonologiche, metafono-logiche e ortografiche), la discalculia (disturbo specifico delle abilità aritmetiche).

Il successo scolastico di uno studente con DSA richiede che la scuola, in sinergia con la famiglia e l’equipe socio-psico-pedagogica di riferimento, accompagni il processo di consapevolezza dello studente rispetto alla conoscenza delle proprie capacità d’apprendimento e all’uso autonomo delle strategie equilibratrici.

Nel PDP sono delineate le metodologie e le attività didattiche calibrate alle potenzialità individuali specificando le misure dispensative e gli strumenti compensativi. In alcuni casi possono essere sufficienti solamente alcune indicazioni a carattere trasversale per tutte le discipline; in altri, invece, si rende necessaria una definizione precisa all’interno di ciascuna disciplina.

Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale adeguamento degli interventi, fa riferimento a quanto condiviso ad inizio percorso e riportato nel PDP.

Ad un’attenta disamina dell’articolo 11 del decreto 62 si rileva quanto segue:

Comma 9 “Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe”.

La valutazione deve essere coerente con il piano didattico personalizzato che contiene le attività didattiche individualizzate e personalizzate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le forme di verifica e valutazione personalizzate.

Comma 10. “Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le

istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare

effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle

misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010,

n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato”.

(13)

13

Per ciascuna disciplina occorre stabilire gli strumenti compensativi e le misure dispensative che verranno adottate al fine di permettere all’alunno di dimostrare l’apprendimento conseguito.

INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO

Le situazioni di svantaggio, anche temporanee, possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo.

Il Team di classe, in base all’osservazione pedagogica e alla raccolta di informazioni sugli aspetti cognitivi, comportamentali e relazionali degli studenti, riconosce quello o quegli alunni che, per determinate condizioni sociali o ambientali, necessitano di attenzioni educativo/didattiche specifiche; rileva i bisogni educativi della situazione;

progetta le azioni educativo/didattiche mirate a supportarlo e a favorirne il processo di crescita.

Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e di collaborazione.

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (PEP)

Il Piano Educativo Personalizzato è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Viene redatto, nel rispetto delle disposizioni generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi, nell’ambito dei relativi Piani di studio previsti dalla legge provinciale.

Il PEP ha carattere di temporaneità configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti.

La progettazione personalizzata può presentare anche caratteristiche di differenziazione consistente dal percorso regolare, sia nei contenuti disciplinari, sia per quanto riguarda la tipologia, il tempo ed il luogo in cui possono essere svolte le attività. Opportuno può essere il coinvolgimento di altre istituzioni scolastiche o formative e di realtà socio-assistenziali del territorio.

È però consigliabile prevedere azioni formative e didattiche che consentano quanto più possibile la coerenza con il percorso della classe ed un successivo rientro nel percorso regolare.

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Al momento della valutazione è necessario tenere conto dei risultati raggiunti dal singolo studente; è fondamentale verificare quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di scuola che lo studente frequenta.

A tal fine il Team di classe, relativamente ai percorsi personalizzati dovrà:

(14)

14

▪ concordare, per le attività che l’alunno svolge in modo differenziato rispetto alla classe, le modalità di raccordo disciplinare in termini di contenuti e di competenze prefigurate da raggiungere;

▪ individuare modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove similari a quelle della classe;

▪ stabilire livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI STRANIERI NON ITALOFONI

In presenza di alunni stranieri, appena giunti in Italia, con evidenti problemi di comprensione della lingua italiana, è bene che la scuola adotti particolari procedure e strategie per una buona integrazione. Tutti i docenti della classe si impegnano a:

· rilevare i bisogni specifici di apprendimento;

· prestare attenzione al clima relazionale;

· favorire l’integrazione nella classe, promuovendo attività di piccolo gruppo;

· strutturare percorsi adeguati alle competenze dell’alunno, così come previsto dalla legge 53/2003 che promuove la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno studente;

· individuare modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina o campo d’esperienza. Anche per gli alunni stranieri saranno predisposti dei piani personalizzati con gli obiettivi che si intende perseguire nel corso dell’anno scolastico. La valutazione terrà conto di quanto riportato nel piano personalizzato.

2.5 VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

8.1. D.lgs 62/2017 Art. 2 - VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO

Comma 7. “Fermo restando quanto previsto dall'articolo 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 relativamente alla valutazione dell'insegnamento della religione cattolica, la valutazione delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che se ne avvalgono, è resa su una nota distinta con giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti.”

I docenti incaricati dell’insegnamento della Religione Cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici ed hanno gli stessi diritti e doveri degli altri, ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della suddetta disciplina.

Tale valutazione viene espressa mediante giudizio sintetici. I docenti si attengono ai seguenti criteri di giudizio:

OTTIMO: alunni che mostrano spiccato interesse per la disciplina, partecipano in modo costruttivo all’attività didattica, sviluppano le indicazioni e le proposte con un lavoro puntuale, sistematico e con approfondimenti personali.

DISTINTO: alunni che dimostrano interesse e partecipazione con puntualità ed

assiduità contribuendo personalmente all’arricchimento del dialogo educativo e che

hanno pienamente raggiunto gli obiettivi.

(15)

15

BUONO: alunni che partecipano all’attività scolastica con una certa continuità, anche se talvolta in maniera passiva, intervenendo nel dialogo educativo solo se sollecitati dall’insegnante, pur raggiungendo gli obiettivi previsti.

SUFFFICIENTE: alunni che dimostrano impegno e partecipazione seppure in modo discontinuo e raggiungono gli obiettivi previsti, anche solo parzialmente.

NON SUFFICIENTE: per gli alunni che non dimostrano interesse per la materia, non partecipano alle attività proposte dall’insegnante e non raggiungono gli obiettivi previsti.

2.6 STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE ESTERNA

D.lgs 62/2017 Art. 4 - RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA

Comma 1. “L’'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono svolte nelle classi seconda e quinta di scuola primaria, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta”.

Comma 2. “Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica”.

Comma 4. “Per la rilevazione di inglese, l'INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue”.

Art 11. Comma 4. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7.

Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova”.

Nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione, la valutazione è orientata al miglioramento della scuola: gli Esiti della valutazione esterna forniscono alle scuole elementi e indicazioni per la messa a punto, l’attuazione e /o la modifica dei piani di miglioramento.

Il Piano di Miglioramento d’Istituto descrive infatti i processi che la scuola intraprende in un’ottica collaborativa con tutti i soggetti che ne fanno parte, per innalzare i livelli di apprendimento degli studenti, la qualità dell’offerta formativa e l’innovazione degli ambienti di apprendimento.

Gli esiti della valutazione esterna sono necessari a favorire i meccanismi di dialogo e

di riflessione all’interno della scuola e attivare di conseguenza la partecipazione e il

cambiamento a tutti i livelli dell’organizzazione scolastica per poter rispondere

efficacemente ai bisogni formativi degli studenti.

(16)

16

La valutazione esterna ha il compito quindi di approfondire la lettura dei diversi aspetti dell’organizzazione scolastica e delle priorità sulle quali orientare il miglioramento, in un’ottica multi prospettica, favorita anche dal confronto tra la rappresentazione che la scuola si è data attraverso l’autovalutazione e quella fornita dal Nucleo Esterno di Valutazione. Lo strumento di valutazione esterna utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti italiani è costituito dalle prove INVALSI.

Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica per le classi seconde e di italiano, matematica e inglese per le classi quinte, discipline scelte anche per la loro valenza trasversale.

Lo scopo delle prove è quello di monitorare il Sistema Nazionale d’Istruzione e confrontarlo con le altre realtà comunitarie ed europee.

In particolare sono utili:

• a ciascuno studente perché è un diritto conoscere il livello di competenze raggiunto;

• alle singole istituzioni scolastiche per l’analisi della situazione al fine di mettere a punto eventuali strategie di miglioramento;

• al M.I.U.R. per operare investimenti e scelte.

Permettono di confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola con:

• l’intero Paese;

• le macro-aree geografiche;

• le singole regioni/province;

• le scuole della stessa tipologia.

Le prove servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non sostituiscono la valutazione dell’insegnante

2.7 CRITERI PER L’AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che, sulla base delle risultanze scolastiche e di altri elementi caratterizzanti (capacità, attitudini, interessi, impegno, buona volontà, partecipazione costruttiva e propositiva al dialogo didattico – educativo, assiduità nella frequenza scolastica e delle attività programmate dall’

Istituto per il recupero delle carenze) abbiano riportato un giudizio globale positivo.

Sono, altresì, ammessi alla classe successiva gli allievi che, pur non avendo raggiunto la piena sufficienza in una o più discipline, abbiano manifestato almeno competenze strumentali di base che consentano al Consiglio di Classe di valorizzare la preparazione.

La non ammissione nella scuola primaria sarà deliberata all’unanimità da parte dei docenti di classe solo in casi eccezionali e comprovata da specifica motivazione.

Gli alunni, per essere promossi, devono frequentare almeno tre quarti del monte ore

annuale personalizzato anche se l’istituzione scolastica stabilisce, con delibera del

collegio docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali,

congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di

interclasse sufficienti elementi per procedere alla valutazione.

(17)

17

A seguito dell' O.M. n.11 del 16 maggio 2020, tutti gli alunni sono stati ammessi alla classe successiva, nonostante alcune difficoltà di partecipazione alle attività educative a distanza. Per l'anno in corso, potrebbero essere emanate nuove norme ministeriali a cui le scuole devono attenersi per la valutazione finale.

2.8 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Al termine del quinquennio la scuola certifica le competenze raggiunte da ciascun alunno.

L'art. 9 D.leg. n. 62/2017 indica la finalità e i tempi di rilascio della certificazione delle competenze. In particolare, si rammenta che la certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. I modelli fanno riferimento al profilo dello studente, cosi come definito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'Unione europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime.

Per gli alunni con disabilità la certificazione redatta sul modello nazionale può essere accompagnata da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

Allegato G: D.M. n° 742/2017 - Modello Ministeriale della Certificazione delle

Competenze al termine della quinta classe della Scuola Primaria -.

(18)

18

ALLEGATI

(19)

19

ALLEGATO A

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO”

VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO IN MODALITA’ DI INSEGNAMENTO IN PRESENZA

La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito (Circolare MIUR prot. n.1865 del 10/10/2017 - Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.)

Descrizione del PROCESSO FORMATIVO (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

SVILUPPO CULTURALE

SVILUPPO PERSONALE

SVILUPPO SOCIALE

LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI

APPRENDIMEN TI

- Progressi nell’apprendimento

- Attenzione - Impegno - Partecipazione - Autonomia -Tipologia della situazione

-Risorse mobilitate - Continuità nella manifestazione dell’apprendimento - Organizzazione / pianificazione del lavoro ed utilizzo di strategie operative

- Competenze relazionali relative alle diverse situazioni scolastiche con

consapevolezza dei valori della convivenza civile.

-Competenze relazionali, sociali e civiche in situazioni diverse con consapevolezza dei valori della cittadinanza attiva.

- Livello conseguito di conoscenze, abilità e competenze disciplinari .

(20)

20

TRACCIA ESEMPLIFICATIVA SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA

L’alunno/a evidenzia un impegno __________________ (2) ed un’attenzione __________________

(3); partecipa alla vita scolastica __________________ (4) con ________________ (5) interesse.

Si riscontra (una /un’) ________________(6) autonomia esecutiva in contesti noti.

Sa applicare tecniche strumentali di base _______________ (7). Le competenze relazionali sono (8) ___________________________________ . Il livello globale di conoscenze, abilità e competenze conseguito è (8)____________________.

CLASSE SECONDA

L’alunno/a evidenzia un impegno __________________ (2) ed un’attenzione __________________

(3); partecipa alla vita scolastica __________________ (4) con ________________ (5) interesse.

Si riscontra (una /un’) ________________(6) autonomia operativa in contesti noti.

Sa applicare tecniche strumentali _______________ (7). Le competenze relazionali sono (8) ___________________________________ . Il livello globale di conoscenze, abilità e competenze conseguito è (8)____________________.

CLASSE TERZA

L’alunno/a ha dimostrato ____________________ (1) progressi nell’apprendimento.

Si rileva un impegno __________________ (2) ed un’attenzione __________________ (3);

partecipa alla vita scolastica __________________ (4) con ________________ (5) interesse.

E’ avviato/a ad (una /un’) ________________(6) autonomia operativa e personale (anche / per lo più) in contesti ________________ (noti / diversi).

Sa organizzare il proprio lavoro _______________ (7). Le competenze relazionali sono (8) ___________________________________ . Il livello globale di conoscenze, abilità e competenze conseguito è (8)____________________.

CLASSE QUARTA

L’alunno/a ha dimostrato ____________________ (1) progressi nell’apprendimento.

Si rileva un impegno __________________ (2) ed un’attenzione __________________ (3);

partecipa alla vita scolastica __________________ (4) con ________________ (5) interesse.

Evidenzia (una /un’) ________________(6) autonomia nello svolgimento di consegne semplici e/o complesse (anche / per lo più) in contesti ________________ (noti / diversi).

Sa pianificare il proprio lavoro _______________ (7). Le competenze relazionali sono (8)

___________________________________ . Il livello globale di conoscenze, abilità e competenze

conseguito è (8)____________________.

(21)

21

CLASSE QUINTA

L’alunno/a ha dimostrato ____________________ (1) progressi nell’apprendimento.

Si rileva un impegno __________________ (2) ed un’attenzione __________________ (3);

partecipa alla vita scolastica __________________ (4) con ________________ (5) interesse.

Evidenzia (una /un’) ________________(6) autonomia personale nell’accesso alle informazioni e alla loro organizzazione (anche / per lo più) in contesti ________________ (noti / diversi).

Sa pianificare il proprio lavoro e applicare strategie operative semplici ed ordinarie

_______________ (7). Le competenze relazionali sono (8)

___________________________________ . Il livello globale di conoscenze, abilità e competenze conseguito è (8)____________________.

INDICATORI E RELATIVA TERMINOLOGIA DESCRITTIVA da utilizzare nella formulazione del giudizio globale di ogni alunno al fine di assicurare uniformità valutativa a tutti i Consigli di Classe

Indicatori

(1)

PROGRESSI NELL’APPRENDI MENTO

(2)

IMPEGNO

(3)

ATTENZIONE

(4)

PARTECIPAZIONE

Descrittori

Significativi

Costanti

Graduali

Lenti ma graduali

Discontinui

Puntuale

Produttivo

Sistematico

Adeguato

Regolare

Abbastanza regolare

Pressoché puntuale

Discreto

Sufficiente

Settoriale

Discontinuo

Superficiale

Prolungata

Sostenuta

Costante

Adeguata

Pressoché continua

Abbastanza costante

Buona

Discreta

Sufficiente

Scarsa

Discontinua

Piuttosto limitata

Attivamente

Costruttivament e

In modo appropriato

Con interventi pertinenti

Con contributi personali

Con brevi contributi

Con semplici contributi

In modo spontaneo ma non sempre appropriato

Solitamente se

sollecitato/a

(22)

22

Indicatori (5)

INTERESSE

(6)

AUTONOMIA

(7)

APPLICAZIONE DI TECNICHE

STRUMENTALI ORGANIZZAZIONE / PIANIFICAZIONE DEL LAVORO ED UTILIZZO DI STRATEGIE

OPERATIVE E/O DI GESTIONE

(8)

COMPETENZE RELAZIONALI

Descrittori

Vivace

Notevole

Spiccato

Proficuo

Apprezzabil e

Adeguato

Costante

Abbastanza adeguato

Discreto

Abbastanza proficuo

Costante ma selettivo

Sufficiente ma

discontinuo

Sufficiente ma saltuario

Parziale

Modesto

Limitato

Scarso

Ottima

Piena

Notevole

Considerevole

Buona

Adeguata

Discreta

Sufficiente

Accettabile

Modesta

Scarsa

Limitata

Parziale

Con sicurezza e originalità

Con sicurezza

In modo abbastanza sicuro

Con discreta sicurezza

Con sufficiente sicurezza

Con sufficiente sicurezza solo in situazioni note

In situazioni note

Generalmente se supportato/a

Con qualche incertezza

Adeguate

responsabilmente

alle diverse

situazioni scolastiche con assunzione di un

ruolo

collaborativo,

costruttivo e propositivo nei

gruppi di lavoro e

piena

consapevolezza

dei valori della convivenza civile e della cittadinanza attiva.

Adeguate alle

diverse situazioni scolastiche con un

ruolo

collaborativo e propositivo nei

gruppi di lavoro e

apprezzabile consapevolezza

dei valori della convivenza civile e della cittadinanza.

Adeguate alle

diverse situazioni scolastiche con assunzione di un ruolo

collaborativo e consapevolezza

dei valori della

convivenza civile

(23)

23

Abbastanza adeguate alle

diverse situazioni scolastiche con assunzione di un

ruolo

collaborativo ma discontinuo ed approssimata

consapevolezza dei valori della convivenza civile

Parzialmente

adeguate alle diverse situazioni scolastiche con assunzione di un

ruolo poco collaborativo ed incerta

consapevolezza

dei valori della convivenza civile.

Inadeguate alle

diverse situazioni scolastiche con

rapporti

interpersonali problematici e superficiale consapevolezza

dei valori della convivenza civile.

INDICATORI (8)

LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI

DESCRITTORI

Avanzato

Intermedio

Base

Iniziale/ In via di prima acquisizione

(24)

24

ALLEGATO B

VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO IN

CONSIDERAZIONE DI MODALITA’ DI INSEGNAMENTO INTEGRATO

La valutazione periodica e finale, arricchita con la descrizione dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito dagli alunni (Circolare MIUR prot. n.1865 del 10/10/2017 - Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.) tiene conto del Regolamento di Istituto pertinente la DDI e prevede qualsiasi modalità di insegnamento integrato relativamente al primo ciclo di istruzione.

Descrizione del PROCESSO FORMATIVO (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

SVILUPPO CULTURALE

SVILUPPO PERSONALE

SVILUPPO SOCIALE

LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI APPRENDIMEN TI

- Progressi

nell’apprendimento

- Attenzione - Impegno - Partecipazione - Autonomia - Organizzazione / pianificazione del lavoro e utilizzo di strategie operative digitali.

- Competenze

relazionali relative alle diverse situazioni scolastiche con

consapevolezza dei valori della convivenza civile e della Netiquette digitale

- Livello conseguito di conoscenze, abilità e competenze disciplinari

(25)

25

RUBRICA DESCRITTIVA

da utilizzare nella formulazione del giudizio globale di ogni alunno al fine di assicurare uniformità valutativa a tutti i Consigli di Classe

Indicator i

(1)

PROGRESSI NELL’APPRENDI MENTO

(2) IMPEGNO (3)

ATTENZIONE (4)

PARTECIPAZIONE

Descrittori Significativi

Costanti

Graduali

Lenti ma graduali

Discontinui

Puntuale

Produttivo

Sistematico

Adeguato

Regolare

Abbastanza regolare

Pressoché puntuale

Discreto

Sufficiente

Prolungata

Sostenuta

Costante

Adeguata

Pressoché continua

Abbastanza costante

Buona

Discreta

Sufficiente

Attivamente

Costruttivamente

In modo appropriato

Con interventi pertinenti

Con contributi personali

Con brevi contribu

ti Con semplici

Settoriale

Discontinuo

Superficiale

Scarsa

Discontinua

Piuttosto limitata

contributi

In modo spontaneo ma non sempre appropriato

Solitamente se sollecitato/a

Indicator i

(5)

INTERESSE (6) AUTONOMIA (7)

APPLICAZIONE DI TECNICHE STRUMENTALI ORGANIZZAZIONE / PIANIFICAZIONE DEL LAVORO E UTILIZZO DI STRATEGIE OPERATIVE DIGITALI E/O DI GESTIONE

(8)

COMPETENZ E

RELAZIONA LI

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