CAPITOLO 2
Compito della posturologia è il ripristino dei corretti gesti motori, in statica e in dinamica, riprogrammando il sistema tonico posturale in un ambito fisiologico, tramite un intervento e un programma personalizzato multidisciplinare.
2.1 L’esame posturale.
L’ esame posturale classico si avvale dell’anamnesi del soggetto (sesso ed eventuali gravidanze, età, peso corporeo, professione, sport e hobby, traumi passati e patologie in atto, ereditarietà e storia familiare, stress e situazione emotiva…)e dell’ osservazione: paziente in posizione eretta, rilassata, piedi uniti, braccia pendenti lungo i fianchi (test eseguiti sia a occhi aperti che chiusi).
Nel piano sagittale: test con il filo a piombo.
Normotipo:il piano scapola e quello gluteo, la freccia della lordosi cervicale (6-8cm) e lomabare (4-6cm) devono essere sullo stesso asse;
Ipercifosi e iperlordosi: piano scapolare e gluteo allineati, ma con aumento delle frecce lordotiche;
Piano scapolare posteriore;
Piano scapolare anteriore;
Piano scapolare e gluteo allineati con diminuzione delle frecce lordotiche.
Nel piano frontale: osservazione contro un riquadro quadrettato, si devono rispettare le simmetrie tra piano scapolare e iliaco (osservare anche l’ armonia del massiccio facciale, la linea bi-oculare e bi-mamillare, i triangoli della taglia).
Bascula omolaterale delle scapole e del bacino;
Nel piano trasverso: con soggetto a braccia flesse, studio delle rotazioni o torsioni delle scapole e del bacino che posso avvenire nello stesso senso o inverso.
Ileo anteriore o posteriore;
Scapulum anteriore o posteriore.
In un approccio multidisciplinare si passa all’ esaminazione dei recettori posturali (sono riportati i principali test effettuabili in qualunque centro posturale, da un laureato in scienze motorie, quindi non medici specializzati né di laboratorio strumentale)
Recettore podalico.
Osservazione posteriore: retro piede in leggero valgo (caduta interna corrisponde a un valgo, esterna a un varo);
Esame al podoscopio: appoggi armoniosi e simmetrici delle dita, un avampide che corrisponde a un quarto della lunghezza del piede senza le dita, bandelletta d’appoggio esterna concava all’interno che termina concava esternamente al congiungimento con il retro-piede, appoggio ovale del tallone.
Appoggio uni podalico: il leggero valgo fisiologico deve scomparire.
Studio del cammino avanti e indietro: mette in evidenza il piede patologico a doppia componente, in cui, dopo il normale appoggio del tallone sul bordo esterno, cade subito in valgo.
Osservazione delle scarpe, usura simmetrica delle suole.
Test di convergenza: è un test globale che analizza i tre parametri della visione binoculare (convergenza tonica, fusionale, accomodativa); permette di verificare le asimmetrie muscolari. La punta della biro è avvicinata lentamente, nel piano dei due occhi, fino alla radice del naso. In un soggetto normale la convergenza degli occhi deve essere simmetrica e simultanea sino a quel punto.
Cover test: la punta della penna è piazzata a 20 cm dal soggetto l’esaminatore copre alternativamente un occhio e poi l’altro. Quando l’occhio viene scoperto deve restare in fissazione, senza nessun movimento. Questo test permette di dissociare i due occhi e di mettere in evidenza le eteroforie (difetti assiali).
Test di Romberg: il soggetto a occhi chiusi, in un ambiente senza rumori, a piedi uniti e paralleli, con le braccia tese, pugni chiusi e indici tesi; l’esaminatore in piedi davanti con i suoi indici tesi nel prolungamento di quelli del paziente. In 20-30 secondi di esecuzione del test non si devono verificare deviazioni verso l’esterno di un indice, di un solo arto o di entrambi gli arti superiori dallo stesso lato.
Test “marcia sul posto”: raccoglie informazioni da tutti i recettori e principalmente analizza l’adattamento podalico. Il paziente a occhi chiusi tiene le braccia tese in avanti e cammina sul posto facendo trenta passi sollevando bene le ginocchia. Vengono considerati patologici un allargamento del poligono di sostegno, una rotazione, una traslazione, l’associazione dei due, una perdita di equilibrio.
Apparato stomatognatico
Armonia massiccio facciale, prognatismo e retro-prognatismo.
Rumori in apertura e/o chiusura: schiocchi, sfregamenti, scrosci.
Test di cinesiologia, test dei deltoidi: il paziente con avambraccio flesso sul braccio in abduzione di 90°, deve resistere alla pressione sul gomito, esercitata dall’ esaminatore, dall’ alto verso il basso. Il test viene ripetuto a denti stretti, bocca aperta e durante la deglutizione e sarà valutata la differente soglia di rottura di resistenza.
2.2 strumentazioni tecnologiche posturali.
Per svolgere una corretta e completa valutazione posturale servono assolutamente dei dati oggettivi che descrivano come il corpo dell'utente è organizzato nello spazio, ricavati grazie all’ ausilio di strumenti tecnici elettronici.
Alla valutazione clinica-posturologica classica, si aggiungono due misurazioni: la stabilometria e la baropodometria, le quali permettono di monitorare come viene scaricato a terra il peso dell’intero corpo e come si muove il baricentro corporeo.
Il baropodometro è un dispositivo costituito da una pedana con applicati dei sensori collegati ad un sistema informatico, che rileva punto per punto le pressioni esercitate dai piedi sul suolo, le reazioni a terra, in stazione eretta e in deambulazione. La baropodometria si avvale di:
Analisi statica
Valuta l'appoggio del piede identificando le aree di maggiore e minore carico (che sul monitor appaiono come variazione tra il colore rosso ed il blu). Si registrano anche la percentuale di carico sui due piedi, il carico anteriore e posteriore, la superficie di appoggio delle piante dei piedi.
Analisi dinamica
Viene effettuata chiedendo al paziente di camminare sulla pedana fino alla sua estremità e ritorno. La camminata può essere ripetuta più volte. Questa analisi verifica lo spostamento del peso, l'appoggio, i tempi di carico, durante la camminata. A monitor è possibile evidenziare la percentuale di appoggio
La Stabilometria è un sistema di rilevazione computerizzato che misura gli spostamenti della proiezione sul suolo del baricentro corporeo e permette di rilevare oscillazioni posturali (anteriore,
posteriore, lateralizzato)
in posizione statica eretta. Tramite appositi tests standardizzati e l'elaborazione informatica di tali dati, l'analisi stabilomentrica analizza la strategia
utilizzata per mantenere la posizione, quantificando il contributo delle varie componenti del sistema posturale. In tal modo la stabilometria evidenzia eventuali problemi di equilibrio del soggetto (instabiltà posturale) dovuti a interferenze vestibolari, oculomotorie, esterocettive plantari e propriocettive. La standardizzazione del metodo di esame stabilometrico prevede il suo utilizzo nel range di età 11-65 anni. La maturazione della funzione posturale è infatti abitualmente completa verso gli undici anni e resta poi stabile sino a circa 65 anni; al di fuori di tale range appaiono troppe le variabili di varia natura che si sommano nel determinare la personale strategia posturale.
Lo sviluppo degli elaboratori informatici, insieme ai sempre più numerosi studi sulla posturologia, hanno consentito la realizzazione di macchinari sempre più sofisticati. A titolo di esempio riporto strumentazioni tecnologiche che si possono ritrovare in uno studio specializzato nella valutazione e riprogrammazione della postura.
Optojump: Sistema Optoelettronico per la valutazione della forza e della reazione degli arti e Gait Analisys per quantificare i parametri della deambulazione: lunghezza del passo, accelerazione esatta e media, angolo
Vertebrometria Digitale: sistema computerizzato per la valutazione funzionale della colonna vertebrale e
riproduzione in 3D; misurazione sul piano frontale per la valutazione della scoliosi; misurazione sul piano sagittale per la valutazione delle cifosi e delle lordosi; valutazioni delle ipomobilità e ipermobilità di ogni segmento vertebrale.
JMA System (Arco Facciale): sistema di misurazione e riproduzione in 3D, utile per la registrazione di tutti i movimenti della mandibola e per analizzare eventuali squilibri dell'articolazione
temporo-mandibolari, tale valutazione viene integrata con un esame elettromiografico di superficie della muscolatura che regola i movimenti di apertura e chiusura della bocca.