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B N. C. FIRENZE. Digitized by Google

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(1)

B N.

C.

FIRENZE 10 2

5

30

DigitizedbyGoogle

(2)
(3)

IN VENE TI A, M.DC.LXXXIII.

Per Lorenzo Marchelini.

Con

Licenza deSup>,

^TRATTATO

DI

«

D I O

Compofio

da

Prete

COSIMO SPADAI

E Dedicato da

eflo

Alt

EmìnentifsjeReverendifs.Sig.Cardivate

PIETRO

(4)
(5)

Eminentifs. e Reuer

endtfs. Sig.

mìo Sig.*

Patrone Colendiiiimo

.

\

Voftr*

Eminenza

,chefolo

perngtetroId- dio

,fideut quefio

TRATTATO

di

LVl

, dì

Cui

fecondo

t

infegnamentodell'Apoflolo con /implicita di Difeorfo genuflejfo ragiono; perloche inquefi’Operetta,non

fi

vedranno

abbellimenti poetici indegniffimo Lifcio,e ‘Bellettodiquella Purità

,con cuifideue faueIlaredelfouranofattore,e che

tantoapprezzata dai Santi Padri,dei qualihofeguitato

gt-

additamentiycomedelmio Diuin Poeta,e

T

eologoDante.

E

fi

come V. Emin.

hafoloper oggetto Iddio,cosìpare,cheId- diobabbiconftderato

V

,

Emin.per

ilpiùcaroOggettoda

eden

-

, dere la diffufione della

f

naBeneficenza,mentrenel piùbelfio- re degl’

Anni

,s*è refacosì

matura

alGouernodique

da

Sere- ni[filmaKgpubìicainqualità diSauiot ede

gt

Ordiniyedi

Terra Ferma

9c del

Con

figlio,•ncll'eccelfogradodi cui

t am- miraua

ciafcuno perilpiù Santodella

T

erra,con tefier dotato et

vna

prodigiofa vaflitàetingegno,d’

vn

EroicaSincerità

y

etvn

auueduta Prudenza,

d'vn

Sapere profondonelcondur- reafineipiù auuiluppari Negozjyet

vna

Cofianzainalterabi- leinfolleuarcgt’Opprefsi.y

etvna

Uggia

Clemenza

incompati- re1

mi

ferabili;ondiella5'èpublitata ammirabile non

meno ve H

itadelladorataStola di Caualicrey che delle duegloriofif- fimc Porpore,e diProcuratoredi

San Marco

inVenezia, c

A

3

t

rc

(6)

prefentementediCardinalein

Roma.Onde

persifegnalati'Be- nefìzi deriuati

a

LeidallafouranaLiberalità diDio}certa cheognOpera delfourano Donatore,non può nonefferlegrata.

Di

qui èche

mi

fonfattolecitodedicareall'Emin.l^oflraque- llopiccolo

T HATTAT Odi DIO

jperche re(lidifefo dall'au- toritàdel fuo

Nome

,enobilitatodal

lume

della

fua

Porpora, nonpotendo dalproprionafcimentoriceuere

f

plendore fenzjt la diLei fcortapergiungereai Piedi diNoflro Signore.

Mentre

perfine

ad Emin.

Pofìrafò profondissimoinchino-

Di

F’ofira

E

min.

Venezia4.FcbraroiéSs*

9rtnilifs.Deuot.& Oblìiat-Stru.Obeditnt

ColimoSpada»

TRAT-

(7)

s.Tuoi»

S.Ber nord».

TRATTATO DI DIO.

j noninuocoFebo»il

Nume

mio Bramochefiail Rcdentor Sourano, v

£

japurafuaMadre lamiaClio; Egli,eh*è veroDio,ognipiùvano

8

Pendermitolga,ementrediLuifermo,

La

Menteillufiri,ereggamilamano.

PerLui sò, chemi

muouo,

eper Lui viuo,

E

per Lui fperodifinirqueft Opra Alla qual darprincipiononardtuo»

Di

chialproprioCapervuolfalirCopra

,

Perfcrutinarc in vn’Eflenrafola, ,

Come

fientréPerfone,e in ciòsadopra.

DiceBernardoe(Ter*audacia,e fola.

Ma

il crederlepictadc,eVita eterna

i

Conofeerie,eColpuòchialCiel’feivvola Egli cheil tuttoa fuopiacerg°ucrn*»

Mi

perdoniVardire,e1

Amor

Santo, Or*kendain

dallaMagionSuperna, Mentre nongiiper ambizione

,©vMto

VmilefcriuodelSouranMotore

,

Ma

perparlar diChi per

Cetanto.

Pochi fongl’Ateifti,el’vmanCore, Perempioch'egli fia, non puònegare _ Darli vn

Sommo

Principio, vn Creatore.

Così bifognaadvn Principio andarei Seminegafler’ ciòlementiimpure.

Sidarebbe ilproceflo ininfinito,

O

purilCircol’ CrileCreature:

E

chevn’Entevifia,chihi maiCernito

Chepria detl’eflerfuofiafiato,opoi -

Efferfuordiséftcflbhabbiaformoi

Or

Ce creder*vuoi ben creder tuvuoi.

Chefiafinita,ò nò,ècarnata .

QualunqueCreatura»che fr^Noi;

(8)

6

Dunque

hi bifognod’Vn’ycuilaBeata EflenzalungiHadalcauftro

,

E

quellièDio,ch’èlaBontàincreata J Inoltreccertoinciòchefucreato

Darli1Imperfezione,cConnessione»

La

Numcrofitadc,el’Ordingrato;

Quindifidedurrà per condufione

,

Ches’ogniMoltitudinedall’Vno Nafce:vn Principiofai’, tutto difpone;

troucraifimaiordinealcuno,

Che1*cflcr*prima,opoi,non habbiannelTos

Dunque

vn Principio fcorgcrauuiogn’vno.

SedalPerfetto1*Imperfettoftcflo L’origintrae,vnfolPrincipio dadi

,

E

quelli èDio, delqual’ ioparlo adefiot

E

nellaConnelfionetroucraifi

Da

vnfotoilTuttola fuaCaufa hauere.

SenzacuiI*Ellerloroperderà®.

Quell'

VnoéM

Grand’Iddio,chenelleSfere, PercheImmutabileSemplice,eSolo, Nulla d'aggiuntoa sepuòritenere:

Alcenno fuo fpicgangliSpirtiilvolo;

EglidalNullacreaP Animenollre ,

Eteglireggel’vn'»e l'altroPolo.

Chifua Generazionfiachedimodre? Scriflc Ifaia,eperluidilfeIddio Io fon, chefò leGenerazionvofire Steri!,quali dicefie faròIo?

Ma

nonl’Bflctreamia, 1ElTenzamai Genererà,e

chW

diccflc,crio:

Benpervirtùdi quellatù potrai

Dir,che generailPadre,equellaalFiglio Per Generazionpofeiavedrai

Comunicarli,

&

ella(inarcailciglio?) Per Proceflioneallo SpiritoSanto SicomunicaioquelSagro Conlìglio.

E

colmodillupor,contempla intanto, Che’l Padre,e'1Figliofoncorrelatali,

E

eh'Egli è EternocomeilPadre»eQuanto.

E

in-;

(9)

7

£

intendiaderto*fé prianonardita Chedoppiafidiin

Dio

l’Emanazione:

Qual’inpcnfartrcman’ gl’ingegni viui»

La

Generazion,laSpirazione

,

Cheper

modo

fifidiVolontade,

E

queft’è fultanzialeProduzione:

Quell’èlaSagrofantaTrinitade,

Poi chelaSpirazione,èilSpirtoSanto, Col Padre,e’1Figlio d’vn’ifteffaEcadc

.

Etadefenz’inizio,òFine a canto, Sempreprefente, fenzaprima,opoi.

Senza Mifura,e fenza tant’o,quanto.

Quil’Ingegno reprimaivolifuoi:

TréIpoflafi,oSupporticredail cuore

O

tréPerfoneinDioefprima aNoi

.

S’amanoilPadre,e’1Figlio,equellardore, Non’è’l Padre,ò’IFiglioI,dilorprocede, EtèilSpiritoSanto Eterno

Amore.

£

quella Trinititanto piùvede Noftro Intellettodebole,ecreato

,

Quanto

meno

ne cerca,epiùne crede .

£

inSuono,eLingue,eFuocos’émortrato

Lo

SpirtoSanto,perdartemaaiRei

,

SaperaiRozzi,ecaldoalcuor gelato

Dallofpirareateiuamenteanchei DicefiSpirto,e (piradouevuole.

E

tùGiouanni Tertimonnefei?

£

comeinfegnanbenleSagre Scuole PerScritture,Figure, eCreatiire LaTrinitadeaNoimortrarfifuoie

Onde

Ifaiaa quelleMentipure San&ustrevoltediLeiTentidire

,

E

doppoin fingolar

Dominus

pure

Come

cheviè vn’ÈfTenza per feoprire

InquelleTréPerfone anoflraMente

,

Cheiinmenfi arcaninonsiben capire

.

E

fcnoniuflcrTré, l’Onnipotente Facciam,nonhauria dettoaNoilimile L’

Vomo, ma

foloa

corrifpondence

A 4

Por-

Spirititiybi y>ultfpirat. S.&io,

Terfritture

.

Jfaiaal 6,cap.

(10)

Terfigure.

FormitipordiquellaTerravile.

Or

parlandEicon più;letréPcrfone Conofcain Dionoftro intelletto vinile.

E

per Figureancor’chiaros’cfpouc

A

gl’ingegni piùdocili,

&

arguti

Cen.ali8.c«

Figure

.

Deut.c.19.

Ciohal c.2.

Jfaiae<4c.

TerleCrea turemo/frafi laSacra Tria- de.

EflcrTréin Vn’,chemainonficompone*

Alloraeh’hebbeAbramoriceuuti IncafaqueitreSpirtiperegrini Prollrato Vn’ n’adorò,deiTréveduti.

LeCittàdirefugio,cheiconfini EgualmentefraLorohauean’dittanti MottranoiTréSuppofitiDiuini;

E

iTré AmicidiGiob,eiTrécollanti Diti,aiqualis’appende quellaTerra, Figure fonlaTrinitàinoltranti.-

E

nelle creaturefidilferra

Di

quellaTriade àNoilalucebella.

Sel’empiainfedeltàgl’Occhinonferra.

Forfè non moftra l’Almanoftr’anch*ella

Con

fuaMemoria, Volontà,e Intelletto Quella,che Sacra Trinità s’appella?

E

nellaCognizione,e nel Diletto,

E

nellaComprcnfion,che fonfueDoti Letré Pcrfor. inDiofeoprein effetto f 11Sol conlafua lenza ainonIdioti,'

Con

lafuaLuce,econilfuoCalore-,

IlPadre, ilFiglio,e*lSpirito fànoti, percheilPadre,e’1Figlio,e’1Santo

Amore

Sonrclatiui, femprc fonoinfieme;

QualfeilSol’ fuileeternoancoilSplendore

.

Differenza

Or

dimoftrare alamiapennapreme, tra Effenza» DiftintalaPerfona dall’Elfenza, LTgualiti

p

delle Verfone per fimihtu» dine.

ePcrfone.

Tmmenfìtà diDin.

Dioinfinito.

Salmoni»

ControdicheArrio coranto freme

.

Han

quelleTréPcrfonevna Potenza ,

Vna

Bontadeapiouergrazieauuezza, EtvnainefplicajjileSapienza.

E

quell’iddionella fuaimmenfaaltezza Eterno,incirconfcritto,incomprenfibiler

E

nonèfina alladiLuiGrandezza••

Egle

(11)

9 Egl’c pertutto febene mutàbile,

Empieogni (pazio, enonhàCorpo,e(copre EflerAmicoaiBuoni,aiReiterribile:

Incomprcnfibil’ènellefucOpre

Da

Lui, perLui,inLuiilTuttoc fatto ,

Ma

con qual

modo

aNoificela,ecopre.

Diceciafcun’chea contemplarloèratto.

Quelch’Einonèsi,nonquelch’Eifia ,

E

nelpenfarui refta (lupefutto!

Ma

perch'Egl’è,mentreNoi

fumo

invia Conofccrefipuote,emeglioinCielo;

Non

gii faperquelche poflìbilfia.

Chidell’errornon hàsiigl’Occhiilvelo,

E

ncll’eflernoIddio,e nell’interno

Con

amorilconofce,eSantoZelo

.

DunquequelloMonarcaSempiterno Riempieiltutto, eLuogono’Icapifce, PotenteinCiclo,inTerra,enell’Inferno.

InvarijmodiinLuogoEgliapparifee,

E

perVnionediMarianelSeno

Con

l’Vmana Naturaa cuis’vnifce

,

E

all’AlmadiGiesùnel

Limbo

appieno,

E

nelSepolcroallafuaCarne vnito;

Nc

PEllenfionefua crefce,ovien

meno

Altri(làinLuogosì,

ma

definito

E

circofcrirto, cosi’lCorpo appunto;

Ma

Stardiuerfol’Angiolo hàfortito ,

Non

circofcrittomaidou’ egl’è giunto, \

E

definito,

ma

ilGran Motore Ne’nl’vn,nc’n l’altro

modo

Egli(làpunto:

Anzipriach’alia luceiltuttofuore Vfcilfcdalfuocenno Onnipotente Staua ilGranCreatoreinsèCreatoreé

Non

hàtempo preterito,oprefente,

E

nonèfottopoftoall’auuenire

,

Cbe’ltempo appodiLuiè vnpuro niente.

Chedel palTato,nonfipuòaflerire ,

diquelchefarà,cheinDio nonfia.

Ma

che'il" tutto'

~

èprefente aLuis'hi dire, Et

Dioincorri frenabile.

SétiPaoloa’»

Fom.ac.U.

Eternitàdi Dio.

(12)

DioTreorti' mutabile.

TO

Etelabilequello,efagge via»

Ma

ilmedesimoèDio,che Tempree fiator

lopuòmifurareildopo,ò’Ipria;

Senzaprincipio, e lenzafinBeato EU'cnzaperfettiflima infinita Semprel’illelfoinSe,nonmaimutato Bot^ìo de Egl’è perfetta pofllflion diVita Corf.Tbii. Giocondajnterminabil’ tuttainfìeme.

EternitàSourana,enon capita*

L’Angiolo,equeichenafeon’ d’

Vman

Teme Perpetui,nonEternideichiamare, DiofotoEterno,ilcuipoterfiteme

E

perchemotoacridcntal'trouare MaifipuòinLui,cioè dell’augumentoj.

Lo

deuiInconimutabi! appellare; c. .

Appo

diCui,nonètrafmutamento.

Gtrtm.'c23/ EmpiolaTerra,elCicl'perGeremia EgoC<elum\et s

DilTc di se nelVecchioTeftamentoj Terraimplos

i

cheinLuimotofuftanzialfidia

Dirfipuò mai,eh*è d’eflcr’inoneflcre, Ch’Ei fenzacorruzion fempr’èqual’fia.

Boezio deco/.1Scr T

atìniappena poflòntclTcre vbit. Lodiall’Eflènza Tua,

&

ioardifeo*

0 quiperpe_ PerdonamiSignor tueglorie intcficre? tuum AfuttfóNèmotoinLui d’operazion capifco,

Quietoficiòche vuoi ,( Boeziodille) Ceeliq;Sator* Ond’all’immotooperar Tuoftupifeo!

quiumpusjbAllor,chemortead’Ezechiapredille, auoireiubes,

E

l’orrendarodinaaiNi.niuici, Fiabilifq,ma-. Benché niunadiqueftem’auuenilTc»

fìmul

r

CU

Non

mut°*TuoiConfigli airi, einfiniti ; tfaiac.\%.'

Ma

laSentenza aNegozifpettante Ionaal c./.

Quando

fifufiìnQuelli,fc’l

pentiti»

Ogni

Moto

dipiùTempre anelante

,

jlr-demotu.

E

dellaQuiete,òperbifognoTafli:

Di Noilo Stagirirail dillenuance DeusmeusesM* pago®DiodiSei ed’cccoipaflì ' tu,quorum NellaScrittura.

Tu

TeiilmioSignore, bonari mpork

Nc

in

Tè,

de beai miei bifognodaffi

»

nonegei-,

£^|

(13)

Il

£

diGloria*e Ricchezzeilbelfplèndore Nell’altaReggiafiladelParadifo* DillealPopoldiGiudail

Cantore« InoltreogniComporto*ioben rauuifo,

CheafuaCompofizion*eglifuccede;

DunqueSempliceèDioTempre indiuifo, Poich’èPrimoPrincipio,

&

è diFede

Eflcr tutt’inSèilelTo:

&

ilComporto

Di

tutto1Ellerfuomancarfivede;

Se

all*Eccellenzafua io parto;torto

M’auuedo

benladebolemiaMente Hauer’ a pefoimmenfofottopollo;

Ciafcuna Scuola,eIngegno

Vman

coniente»

Chedalfinitoall'Infinitomai Sipuòdar’proporzione conuenicnte*

Or

comeSue Eccellenzecapirai,

chefinitohai

P

«fiere, e creato Megliolefpieghi,fe letacerai?

Ma

pur perfeguitarl’incominciato.

Dico,cheDiodelTutto Caufa Prima In

fommo

hiil beneinsèdelcaufato,

Come

più pural’Acquaallor*fiilima Quandciré nelfuoFonte,che'lRufcello»

Che derma di quel'diqualchecima«

Ma

moltoimporra ancora intender quello Chepiù puòrendernortramenteaccorta»

E

all’IntellettoVman’vtilc,ebello*

Relazione,cNozionl’iftefloimporta Sonl’ErtenzaDiurna,- e d’ erteniuna Predicarli dell’altraficomporta;

AH’Eflcnxa Diuina,ch'cfcmprvna,

Chedirtingua, ochepofs*efierdirtinta AnneflanonèmaiNozionealcunat

£

quandolatuaMentefulfefpinta

A

dir,cheDiohi generato

Dio

In quella Triniti di fplendorcinta»

Quelloèrettoparlar’verace,e pio

,

Ma

dirl’Ertcnzagenerò rÈrtenza»

Alte' è

unto

faria fallace»e rio:

Salmo7J.

Diof&mplkif- fmo.

EcctUtnXfl diDio.

Dei T^omidi Dio,

E

bea

(14)

Il

E

ben chefiaper tuttodiprefenza

Non

fipuòdireDio cammina,ocorre Ch’è impropriotal’parlar’ di TuaPotenza*

Poi

Mi

foca,eSimbolicafupporre DoppuTeolo- DcuifratantolaTeologia,

già ChedeiGran

Nomi

delmio Diodifeorre*

così*

Chiamalaprima Tempre occulta,epia Teol.Mifiica. Iddio per quel, checontemplandofento

Dolce,efoaue, com’alCuorgli fia.

TtoI.Simbot

L*

Simbolica poi inferiormente ParladiLui per conucnienzaacofe,

E

l’appella,oLeon’,Agno, oSerpente*

Ma

i

Nomi

principali* ch’Eisimpofe, Sonl’cfiereQuelch’è,

&

efier’Buono* Ch’eiperboutadeinLuceiltuttopofe*

In Dio fono

in oltreQuel’, che nell’Empireo hiTrono Videe- In fuaMentel’idee,diceAgoftino, S,^fg.deiiu. Chede]ic

c

QfcPrimeForme fono*

Eranopriachel’Acquailfuo confino Hauefie, c fatto fufiefVniuerfo InMentedell’ArteficeDiuino,

E

perch’ogni granFiume,alfineimmerfo Sivede entrodel

Mar,

d ondeforgette.

Che daquels’èfcoilato,

ma

nonperfo»

Così Nofir’Alma,ch’inDioprimailette»

E

creata da Lui venneallaLuce, Forz’èch’aiCentro fuo tornars’affrette»

Or

dell’AltaPotenza,cheriluce DellaVoten- NelGrand’Iddioamata,e piùtemuta

diDio. MiaLingua afauellareficonduce»

Diuifac in tìrdinaria,

&

Afioluta;

Puòdalnonefier, l’Eflerecreare»

E

l’Incompleto,nelCompleto muta;

AnzivnCompletoinaltropuòcangiare Per Tranfufianziazion’,com’admienc NelPan’eh’ inDiovediamtranfufianziare»

Ma

quand’ vn’attoaDiopoi non conuicne.

Come

farevii’chefiadisemaggiore, v

O

farpeccatoinfuo poternonviene»

Poi

(15)

Poi cheilpotercommetterqualch’ errore

»

Non

èPotenza,

ma

ben cos’indegna Dell’OnnipotentiflimoMotore.

Tutt*èbuonoquant’opera,edifegna,

E

s’Vnmaggiordi sèpoteffefare

Sommo

Ben nonfariaLui,ch'in Ciel’regna

Della ScienzaSuachipuòparlare?

InSè,persèprefcntcilTuttohi chiaro»

diuerfa ScienzainLuipuò(lare;

Ond’ilProfeta aLui cotanto caro Biffe,chel’alteCofedilontano Conofcc Iddiocolfuofaper*firaro .

Or

chinonsi,chenelMotor Sourano Mifericordia,e la Giuftizia vnite Scanno,ondemaieglipunifce invano?

E

fevoglianfaperleMenciardite ,

Come

fiaGiulioDio, che ad’vn peccato Delfragil'

Vomo

dipeneinfinite

.

Fùdal Gran Dio adIfaiadettato.

Non

morriil

Verme

lor’,ne fpentoilfoco»

SariineternomaiperilDannato

,

E

Matteofcrifse,adefserTempre gioco Del fuoco eterno Maladctti andate?

E

tantapena ad vnJerrorfipoco?

Ah

1che l'AnimevoftreTempreingrate ,

Poi ch’vnImmcnfoBene hannofcbernito»

Da

vn’ inccfTanteMal’fiantormentate

Che

feilPeccato è controDioInfinito»

Dunquemerita pure eternodanno»

ingiufto è chi cosìhiftabilito .

La

mala Volontadc,chegl’Empihanno VerfodiDioBuono,eClemente*

E

lacagiondel’loro eterno affanno,

E

con efempi apparqueft’cuidente ,

Ch'vn* vendermomentaneo puòcaufare» J

Vn

perdei^ilpofsefsoeternamente|

E

leggieraferitaeternaappare

Con

laTuaCicatrice;edirem’ poi OffriivnDionèTemprehò dapenare?

.

Per-

bella Scienza diDio.

Etaltaalonge cognofcit.Sal.

m-

Della GiuHi- ZiadiDio.

Ifaia*.(6.

S'Mattc,2J.

(16)

S.GwM.t.J.

\

Attiài1.14.

Mifiricor&à diDÌO»

StimoIca.

Perone piùPVom*'di

Dio

graftodisvuoi Se1'Vorad’offcfaMaeftidiMorto

A

chi fortiNatalivguali •rTuoi?

Chicalcò dell'Error’leViesitorte

Con

odefadiDiofempre immortale» Eternanonhauri pcnofaforte?

PerdonaIddio» auand’vn’defertailmale

E

fen’emenda;

B

peròalCiecodilfe

Vi»

necommetter* più colpaletale? Altriilflagel’diDiotal'or’affli ffe

Perdarligloria»poich’èdimellieri Entraruicoi franagli»Paolofcriffe• Anzitrigl’attributifuoipiùveri»

Dicefihauer Mifèricordia tanta

Che

giungefin’ne’ tenebraliImperir

Poiché fuor delcondegnoEglifivanta L’empieti de Dannatidipunire»

E

ilRege Ebreolafua Pietade cantap.

E

più chegafiigar’,vuolcompatire» Poich’ìciòfar’fuaVolontade baita:

E

fe gaftiga,diNoifuol’venire*

Chefua Mifèricordiaècosìvada Ch’aiReiperdonainfincolpa»e reato».

E

conOcchiopietofo aNoifourafia»

Onde

bendalSalmifla fucantaro Ch’Egli cpropinoall’iniquititue».

E

letueinfirmiti tuttehàfanato*.

Con

quellegran Mifèricordie fue Afpetta a penitenzaiPeccatori»

E

benignoglichiama ancodipiùe»

E

ritornando a LaipentitiiCuori Allegrogliriceue»enonricorda Piùl’ingiurietrafeorfe,eivecchi errori i Quantomcrtapatirquell’Alma forda»

Che nonrifpondè

*quandoLuilachiama»

E

neipeccatiingratapiùs’inlorda!

Tutto Clemenzadi (aluarcibrama

Con

quella Eglic’imi ita,ondeilProfeta Conuerciteui a Lui gridando cfclama»

(17)

Or*mentr*Eelthi permeflb,eh’ allametà Io néua giuntodelmioragionare,

E

ilcuor l'adori, conlavoce cheta*

la

tua

Somma

Pietà, ch’ornai (cordare Sivoglia iopregoimieitrafeorfi errori Santiflimo

INNOCENZIO,

ondeimitare

podi

IDDIO

piccoloaiPeccatori*

IL FIN E.

p-

io

(18)
(19)
(20)

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