Nicola GigliettoA.A. 2013/14
11.1-Campo di Forze centrali
11.1-Campo di Forze centrali
Forze centrali
Definiamo campo di forze centrali una forza agente in una regione di spazio con la caratteristica che in ogni punto di spazio la direzione della forza `e diretta sempre per un punto fisso O detto centro (o polo) della forza, il modulo della forza `e inoltre una generica funzione solo della distanza r dal punto O ovvero F=F(r). Tra le forze centrali vi sono la forza elastica, quella gravitazionale e quelle elettriche (che vedremo dopo).
Propriet`a delle forze centrali: se calcoliamo il momento della forza centrale rispetto al polo O si ha: d~dtL = ~r × ~F = ~r ×uˆrF (r) = 0 per cui
~L= ~r × ~p= ~cost In un campo di forze centrali il momento angolare rispetto al centro della forza si conserva. Di conseguenza il moto di una particella soggetta a forze centrali deve giacere nel piano definito da ~r e ~v (il moto `e piano) Dal momento che il moto `e piano verifichiamo una propriet`a del moto risultante. ~L= ~r ×m~v= ~r ×m(~vr+ ~vt) = ~r ×m~vtda cuiL = rmvt= rmrddtθ = mr2 ddtθ e la costanza di L implica quindi che lo sia il termine r2 ddtθ. Se consideriamo una porzione infinitesima della generica traiettoria definita dal punto nel suo movimento, possiamo definire l’area infinitesima spazzata dal punto, approssimandola ad un triangolo di base ds = rdθ e altezza r, l’area risulter`a dA = 12r2dθ per cui possiamo definire la velocit`a areale dAdt = 12r2dθdt = 2Lm Quindi nel moto in un campo di forze centrali la velocit`a areale `e costante.
Le forze centrali sono conservative
Tutte le forze centrali sono conservative infatti L = LAB = RB
A F · ~~ ds = RB
A F (r)ˆur · ~ds ma ˆur · ~ds = dr quindi L = RrB
rA F (r)dr = f (rB) − f (rA) ovvero dipende solo dalle coordinate di A e B e non dal percorso effettuato.
11.2 Legge di gravitazione universale
11.2 Legge di gravitazione universale
La forza con cui si attraggono due masse qualunque `e F = −γm1rm2 2 con r la distanza tra le masse m1 e m2 e γ = 6.67 · 10−11 N m2/Kg2 ed `e sempre attrattiva
Cap11-Gravitazione 1
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14.4 Gravit`a vicino la Terra
Quando siamo sulla Terra, approssimandola ad una sfera di raggio R, ot- teniamo che la forza gravitazionale `e data da F = γMRT2m
T
se l’oggetto di massa m `e lasciato libero di cadere esso `e soggetto ad accelerazione per cui F = ma ⇒ a = γMR2T
T
= g con MT = 5.98 · 1024kg eRT = 6400km questa accelerazione (g=9.81m/s2) `e indipendente dalla massa m.
Deviazioni dalla costanza di g sono dovute a:
1. la Terra non `e omogenea;
2. la Terra non `e sferica;
3. la Terra ruota su se stessa
11.5 - Energia potenziale gravitazionale
11.5 - Energia potenziale gravitazionale
∆U = −L = − Z r2
r1
F (r)dr = +γM mRr2
r1
1 r2dr = γM m[−1
r]rr21 = GM mr
1 −γM mr
2
∆U = U (r2) − U (r1) = γM mr
1 −γM mr
2 ⇒
U(r) = −γMm r
Avendo posto la costante arbitraria =0 per r → ∞ velocit`a di fuga
Per la cons. en. meccanica E = U + Ek = cost consideriamo allora il caso di un razzo da sparare per allontanarlo definitivamente dalla Terra:
Uin + Ek,in = Uf in + Ek,f in il punto finale si deve trovare ad ∞ e nella situazione minima deve essere fermo a questo punto Ek,f in= 0 ⇒ −γMRTm
T +
1
2mv2= 0 ⇒v2 = 2γMRTT ed `e detta velocit`a di fuga `e un valore che dipende solo dalla massa della Terra ed `ev=11.2 km/s(e cambia a seconda della massa dell’astro).
11.2 - Leggi Keplero
Cap11-Gravitazione 2
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11.2 - Leggi Keplero
Nel sistema solare `e il sole il principale attrattore gravitazionale: il sistema solare costituisce un campo gravitazionale centrato nel sole ed essendo un campo di forza centrale il moto dei pianeti `e piano. Si hanno le seguenti leggi:
[¡+-—alert@+¿]I Legge di Keplero: il moto dei pianeti avviene su orbite ellittiche, di cui il sole `e uno dei fuochi II Legge di Keplero, Legge delle aree: il raggio che collega il sole con i pianeti descrive aree uguali in tempi uguali; III Legge T2 = kr3
Dalle leggi di Keplero si pu`o dedurre la legge di gravitazione universale:
infatti assumendo orbite circolari (come approssimazione), dalla seconda legge si ha: dAdt = 12r2dθdt ⇒ dθdt = cost quindi il moto `e circolare uniforme.
Di conseguenza l’accelerazione `e solo centripeta: F = mω2r = m(2Tπ)2r con T periodo di rotazione e utilizzando la terza legge di Keplero T2 = kr3: F = 4πk2rm2
Esempio 11.5 - Il moto dei satelliti
Esempio 11.5 - Il moto dei satelliti
Moto dei satelliti
Un satellite di massa m descrive un’orbita circolare intorno un pianeta di massa M; il raggio dell’orbita `e r ed il periodo T. Calcolare il valore di M del pianeta e l’energia del satellite.
abbiamo γmMr2 = mω2r = m4Tπ22r da cui M = 4Tπ22r3
γ L’energia totale `e E = Ek+Ep quindi E = 12mv2−γmMr e poich`e γmMr2 = mvr2 ⇒v2 = γMr ⇒ E = 12mMr −γmMr = −12γmMr < 0 L’energia totale `e negativa, quindi il satellite non pu`o sfuggire all’attrazione del pianeta ed il sistema si dice gravitazionalmente legato
Satelliti terrestri
Satelliti terrestri
Assumendo mT = 5.98 · 1024kg, rt= 6.38 · 106m e per un satellite di massa m=1000kg, calcolare il periodo in funzione di r. Usando gli stessi passaggi
Cap11-Gravitazione 3
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precedenti γMr2 = 4πT22r ⇒ T = 2πq
r3
γmt In genere si considera la quota sopra la superficie della Terra per i satelliti, che di solito si trovano tra i 100km e i 300 km. Se r = 100 + rt = 6.48km ⇒ T = 86.5′ se r = 300 + rt = 6.68km ⇒ T = 90′ Se il satellite `e invece geostazionario allora T=24h per cui si ricava r=42300km.
11.6 Moto di un corpo nel campo gravitazionale (in generale)
11.6 Moto di un corpo nel campo gravitazionale (in generale)
Orbite
Il moto in un campo di forze centrali `e sempre piano. Si pu`o inoltre di- mostrare che il moto di un corpo sottoposto all’accelerazione gravitazionale
`e descritto da una conica (ellisse, iperbole,parabola) a seconda dell’energia totale della particella.
Supponiamo di considerare una massa m sotto l’azione gravitazionale di una massa M. L’energia totale di m `e data da E = Ek+Ep. Nel caso di orbite aperte (iperbole,parabola) E ≥ 0 ed m non `e gravitazionalmente legata, nel caso E < 0 la traiettoria ha un’orbita ellittica e m risulta gravitazionalemnte legato.
Orbite ellittiche
Orbite ellittiche
Nel caso delle orbite ellittiche si pu`o definire eccentricit`a dell’orbita ε2 = 1 −ab22, con a semiasse maggiore e b semi asse minore dell’ellisse descritta.
ε < 1 ed `e uguale a zero nel caso della circonferenza. Abbiamo visto che nei sistemi legati E = −γmM2r ma si pu`o dimostrare che l’energia dipende dal solo semiasse maggiore: E = −γmM2a e che il momento angolare risulta L2= γmm+M2M2a(1 − ε2)
Cap11-Gravitazione 4