LA CIRCONCISIONE
D£ L SANTO
BAMBINO GESÙ'
Componimento Sacro
PER MUSICA
recitari!
nell’Oratorio dei
R R pp
«iella
Congregazione dell-
Oratoriodi
S
‘FILIPPO NERI
* .*
>v
r'^
:^y
D
1VENEZIA.
y&r Ki
IP
é't
1
N v E N E Z
IA,
M D C C X
L.Con Licenza de Supericnon,
-PinilizRdbyGoogle
lNTERLOcutOSl.'
La SS MA
.VERGINE,
s: GIUSEPPE SACERDQTÉ
.Nella Seconda Parte
.
La SS MA
.VERGINE.
S.
GIUSEPPE.
ANGELO
.
LA MUSICA
De!
SignorPiato Vihctny Cbmbttti
.
* - -
f t
PARTE
DigitizedbyCoool
a PARTE P d
t AT a * S‘r
"'D°Uo
'°
F
'gliofiletto,epofainpace,«a
della notte ancora 't,tenebrali orrori
Sota?
"Clla Valle, equifen correétcrs-Ar *-
1-
1AlT£;?/ “»«w
Col ‘
,0a c^e ilgiorno
Z°
lvicino ritorno,
*
,CX“
a-
noi fuaWla ***’
Dormi
°dl
“
t0> eP»6
in pace, che poivedrai
Wi amid
Paftordli
2?
r,r?
1 bianchi agnelli Divotial tuo bel piè.n™i, chegiunto
ilgiorno cdrai fchcrzarti intorno
f,m,tl»eriverenti 8!i«ugelli
,c i venti ,
p
d^chinarti udrai
J'ertuo Signore,
eRe. Dormi&c.
A
»Deh
/.
DiaitizedbvGoogle
:
4
Deh
qual mai fia, Giufeppc,L’alta cagion per cui il Figlio amato
Oggi
fuor dell’ufatoInvoli tì per
tempo
agli occhi il Tonno?S
Giu fMa
gliaffettid’unDio
pofarnonponno.Tu
pure il fai,o Vergine diletta,Che
nella vafta niente Egli hail tutto prefente.Vede,
eh’in oggi per voler del Padte Soffrir deve quel colpo.Che
preferive la leggeNellaStirpedi
Giuda
a ognunchenafce.Quindi tra quelle fafee Sdegnando oltre il coffumc L'ufato fuo ripofo il gentil
Nume,
Gentilmente n’addita,
Che
con piacer previeneLa
legale ferita, e le fue pene.S’è diletto
Donar
vita alben che fiama,
Ildivin tuo Pargoletto, Perchè falvo il
Mondo
brama,Ha
piacer del fuo penar.
Sparger fangue è il fuo conforto, Per dar vita
all’Uom
eh'è morto,E
guidarlo a trionfar.
57.Ver.
Ma
qual verfo di noi Io miro, e già qui intorno Folto duolovenir di genti ignote,Or
Saffi*? T'-
0rChe2'* chiaroilgiorno.J.G/«/Quegh, chev,ene,1primo, èilSacerdote Glialtri fono del
Tempio
1 divoti miniftri, a quai pur ieri
/
cc j
».
N«U
dei caro Infante.Di 9 r
V1 v** 0 bella copia
amante
z;
1^pofi avventurati
,
Ed
affifta propizio al belBambino;
Ma
pojchèpiacque a| gran voJcr Divi fendervi fortunati
elgentil frutto che pur or godete,
Grazie al Cielo rendere ’
e nobil dono, e voftra pace or fa
efecondoil Divino eccello editto,
'
^°po
il tempo preferi tto? ‘'Pongaal colpo, e circoncifo Hi fa.
£
minifro fcdeldel facro Chioftrovenni al voftroavvifo
U
r Ia adempir nel Figlio vortro,^a
tu ne piangi oMadre?
crena le belle lagrime
p Madre,
e ti confola.comanda il Cielo, Colpad’ ingiù fto zelo Il fofpirar fi fa
.
l’ra 1ampiaterra
mi
feraA
pianger nonfeifola,
Ma
il Ciel, fe così vuole,A
torto ogn' or fi duole'
A
2Di
Di nitiredbvGoogle
s
Di Madre
la pietà. Frena&c.Si.Ver.Iopiango,è vero, ovenerabd Padre,
Ma
lelagrime mie figlienon fono Deli’amor d’unaMadre,
Che
repugni al voler dell’alta legge:10 fo ben che chi regge
11
Mondo
*1 Cielcosìcomanda
e vuole,E
ciò, eh’ci vuole,riverente adoro;Sol di mia cara prole
In penfando al dolor piangoc m’accoro.
E come
potrò maiMirar (oggetto all’afpra doglia
amara
Il
mio
bel Pargoletto, Ilmio
pegnodiletto,Ch’è
delmio
corfola delizia e cura?E
qual altra farà cagion funellaDegna
del piantomio
, fé non èquella?Quando
io penfo a quella pena.Ch’avrà
ilcaro Figliomio.
Sento,
oh Dio
,Nel mio
feno il cor languir.Ah
piuttofto tumi
(Vena Sacro Padre, etoglialmenoAl mio
fenoUn
piùbarbaromartir,Quando&c.
S
Giuf.Dà
paceal tuo bel pianto,E
non voler o mia dilettaSpofaCol
tuo dolor render piò graveil mio.Vorrei poter anch'io
A
cortodelmio
fanguc Ri-DigitizedbyGì
Ite.
ire,
Db.
>ro.
la?
S»
awK-s sr*
-11 M ™ “ P“-
,Tutt .°
scolto
Il mio tormento
Ma
il cor gelofoDi
Tua virtude In lenlochiudeSm.
Noa'^" ^i
de
lf• Vedimi
&c.
’oa piu, S'è affai conceffo
Il
be^Bamk-
0
^*^*^
' I>fciolgaNon
Pr ra
t0 Verl
Cr
™>
tu
°
d
f
Ì0'*kggC adem
Pia:
,
f
chevuoIe
ilGe
>».-Ma'quaì
™
rit0“S
0#*
»un vero zelo.Rivira /
,e,np,e•*•P*"
0Nel m*’ l,mor> 8'oja
, e rifnetto?
KT?
rartlucl“fo
infantetur Un
lnme
dalM
fembiantefecretodolce ardor.
V m
'°cor nell-ombre
involtor °" c°
m
prende in quel bel volto Ss.VeroP
,,Iadi
^
cor? Nel mirar&cv
&• -Eccolo fciolto,
oh Dio
*.A 4
Sjgf.r
OrDigilizedbyGoogle
8
Sac.
Or
ti ritira in più rimota parteDi
queft* orrido fpeco^
O Madre
afflitta, e non aggiunga11 pefoDel
tuo fiero periglioLa
villa amara di quel caro (angue,Che
fpargerà nel taglioil tuo belFiglio."S/.Ke.SeilCielt’afliftealgrandeuffizjo,oPadre,
Non
ti fia grave eh’io rimangatecoCompagna
all’opra grande.Tal
fuoco inme
fi fipandeDa
quel gentil fembiante.Che
batteria per torreame
lavita S’io priva ne redatti un folo inftante.Sac. Perchè alla legge non ripugna quello Si milero conforto io non tei nie^oi
Or
non vi fia moleftoCh’
iovibri il colpo.S.Giuf.
Ah
ferma ancor ten priego.Per quantoc caro anoiquél dolce pegno]
Io non pretendo a te vietare unatto*
Qual
fe tu non adempìLa
legge offèndi, e Lei nemico al Cielo;£ol ti(congiuro nel ferir flnfànte
D’un
lievecolpo, ed’un clementezelo Quel labbro, quel ciglio,Quel
vezzo, quel brioNel
fiero periglioD’un
colpo sì rioTi
chiede pietà.>IlCielnons’offènde D’un’
i
k ì
ir
l
G to
T:
t E
L E 4
1
l
i
(
1
DigitizedbyGoocle
9
pelò
ilio.
idre,
o,
>;
j.
D’un
zelopietofo,M
anchegli fi rende CortefeamorofoA
bella umiltà.Ouel &r Sm
SailCid
quantomi
pefaArmar
la deliranell'atroce imprefa.Ma
chi è da! CieloelenoErr^n.
eVeaqUe.1cenno'>ProP
r‘° affettò,
tccoall'opram’accingo
r.Si, P
ugno >1 ferro io Aringo.
T
nrnÌ™
aanC°,rP'rPoco ofacroVeglio tantoehio prenda lena,“"fortinel divin volere.
Eterno Padre,
che dall’ alte sfere
oÌ
1J"10“re,
e in dioJ^an
oliagrandeilmio
dolor comprendi, i'rendi,pietofo, prendi r ,
Vittima, ch’io fveno Afly
U
!.llu
^
vendette al facro Altare.«Haicorta al
mio
feno;alé a tefono care
Umi£
ma
;
^
ck m
^e pene, So!n *r*0 ^ tuo ^ovran decreto,
Gr^
0ntlf K!
acciaaimcno
>° Pa
dre,eDio
gradir dall’altotrono
r
an?U?^ m
*° d piantomio.P
dl
Madre
in fen ti Tento,£
comprendo al tuo lamentoUò
chebrama
il tuo penfier.Ma
DigitizedbyGoogle
Ma
unaMadre,
eh’è aDio
FigliaCol
TuoDio
(pi fi configlia,
E
fol vuole il fiio dover.Cor&c.
c
Qr ^/ en ?
° Saccr^c
a Figlio.Sac. Fenico sì,
ma
quale Sacra orrore ro' affalet fc
rm8
ilcolpo'Trema
ilcor,tremailbraccio,erutiloinlinoS
agghiacci per timore illingue mio.lu
gtuftifTìinoDio,
S’eleggermia te piacque
.
Fcr
fedele,mioiftro al gran mifiero,t
racc,10‘ cdav,
80rc
d
petto, cv
al- 5fu1^
1* tuo Covrano impero.1 cr.
A
hjrnè^chi
m
i{occorre!ioman
co,io peto.aL' colpoèfatto
, e giàdifaogue afperfc
#
yan
le poverefdfeie, c ì?1® '] Jenero
^
ar«bin cingono incorno.Siy.SGiu
[.n
., .a a tJnpreziofofangue,ohlietogiorno/
Sac.
Or
di qualnome
luifregiar v’è grato?S.dof. Col
nome amato
diGesù
finon*
.
a 3*,
Oh
dolce,oh
caro,oh
gloriofopome
! otfc.Crefca il Figlio, e nell*opre fuc bellev
Al
grannome
abbia eguale pietà:Che
non giunge a regnartra leftelieChi
nelnome
ilfuovantofol fa.Grefca&c«Così farà.
Da
voimi
parto, e fpero Dall* indole gentil che in lui fi feopre,oene diUuftri
jmprdc
.eili grand’ opre.Si.Ver.
DigitizedbyGoggle
Ct
?•
DO
J
r-fìj”
' Clcb
proPÌ7'io aI*»openfiero.•
Cw/
Adorato Signor, e perchèmai
,»ul primoalbor
de- giorni tuoi volerti
r£ fef
ger ran8 ue?a*»wrà
puri!giornoChe
Adii nooneredi .
Nelle tue vene
,« tutto Siveri; a pròdell-
Uomo.
TIm;!-.
r
T'
Z,CntC,tlci brarnaI° frutto ‘In ^10 ctt0 C
°h amor
profondo)sì tet*ra «adc, Cormoeiar volle
a dar falute ,1
Mondo.
SGM c
rngae delmio
Figlio,'
^
ar°^ague
delmio Dio
Si.Ver
VA', P"™"'
ch,‘° ‘,»d«ri- Sciarè
ì Planrodelmio
ciglio,?? I
11^
del cuor»
’4 2- oia conforto a’fuoi dolori.
tj
della
Prima
Parte. jjJ^TE seconda.
''
f jAl
voftrolume
,d
fulgide Luci del n»io Signor, yaccende entro quell* nnirrwUn
caro dolce aedor,Lhe mi
rifiora.W
confòrtoamabileChe
voi piovete inme,
y
1 ,mia
pena barbaraL«
debilemia Pm
ravvalora.4cDal te.
Ma
<7
DigitizedbyGoogle
.
-Ma
Tedal lume, che lampeggia in voi"
O
cari amati rai,Acquifta piti vigor l’anima mia
,
Deh
per pietà non vi chiudete mai.Si.Ver.
Chi mai
mirar potria sì dolce vifo Senza provarne al coreTenerezza, piacer, pace, ed
amore?
Ah
che nel fenoamanteDi
gioja empiermi
TentoQuel
vago in rimirar caro (èmbiante.•
Ma
poi Te col pcnfier ame rammento
L'afpra crudel ferita
Che
ilmio
gran Figliocrudelmenteadorna, Ilmio
acerbodolore inme
ritorna.Affetti di
Madre Con
nuovi tormentiVi
Tento nel cor. * 'O amore
che Tenti?O
core che penfi?-Sol Tede convienfi
,
Coftanza, c valor. Affetti&c.
Ang.Gioite
Anime
eccelfe al Cieldilette ,Dal
Tommo
Padre elette In terra a cuftodir Tua cara prole.Spirto felice dall'eterea mole
Nunzio
diungran contentoiofeendoavo:.Mirò
dall'alto degli fegoj^ftkff Ildivin Genitor qtiefcaro fangue,•Che
fparfe ilDivio- FiglioNella
Digitized
Nellalegai ferita, e fen compiacque
,
Stupidoil Ciel fi tacque
Hd
adorò quel preziofo pegno.Ma
appena di Gesù l’ecccifonome Da
vofiri labbri ufcìo,Che
tortoin quel belRegno
A
rimbombar s’udìo,Come
fegnod’illuftie alta vittoria ,U
" <uono di letizia e Gloria.Chi dicea che sì bel
nome
Più del Sole in Ciel rifplende; Chi dicea,che gli aftri accende9°
n ^ua lucida beltà.dicea
, che fparge odori
D
'umiltà, di zelo, e fede; , Chi dicea, eh*in lui rifiede
v
CoH* amor la Maeftà.Chi&c.
*
n
?T‘lea*~? uncSangueluedelsìfuo Figliobel compenfoilfommo Dio
? ime
fra tutte più feliceMadre,
y*
'! granVerbo
del Padre -Cinli col fangue mio di mortai velo/
Deh
voi dall'alto CieloAngeletti Icendette a mille a mille,
f
Per Cittadi c VilleItefertofi
a palefar il
Nome
Della mia cara piole.
Findove nafee e dove
muore
il Sole.•Volateo menti ancelle
Delvortro e
mio
Signor,E
DigitizedbyGoogle
J
4
E
dite alle procelle,Ai
mari, ai fiumi,ai venri.Ch’ai Nome
delmio
FiglioNon
più. fiere e frementi Minaccino periglio.Minaccino terror.
Dite che a un
Nome
SI dolce eamabile
Amore
i zefiri,
Amore
i rivoli,E
fpirin gli AlberiAmore, Amor.
Volate&c.S.Giuf.Dite chequello èil
nome
,incuifolliceFermar
la fpcrite dicondurli al Cielo:Dite, che
amore
e zeloSol
duo
inNome
sì grande efier felice..Ang.Itelieti o
Compagni
Ad
adempir l’avventurofo inCarco:Verrà poi
tempo
ch’altro fìuolo elettoDal
Divin Pargoletto,Quand’Ei
fiagiunto all’età fua perfetta.Che
a collo della vitaNoti
farà di sìgranNome
i pregi.Verran Monarchi e Regi,
Che
alnome
diGesù
fenza contrailo Afcriverandi fue vittorie il merco.Diran con gioja e fallo vwginelle innocenti,
E™
ognimente
clo dirà ogni coré,Che
Digitized
Che
ilnome
di Gesti nnrn**j, r*\'
Non Jce
egrar
dan,°,e-Spira nelprato il fot,
Come
quel caroNome
apira diletto,
amor.
Pace, e conforto.
rcoiì chiare e belle Sono le nelle in Ciel
,
Come
quel VagoNome
P
*“ 0gn'cor fcdelS.Giuf
Oh
a!i* e./Porto
; così
&c.
Non wn dd
,mifcro
Adamo Oh
otti- S!fcra
^
t’rPe °ra ti fremo.Cairi!
pc ort,
enti
» oh
Ohee^
dl Qesh tìP
lové iftrctx>?¥
ntc. appieno»
<al£rJ2“
t,aggi*Senm
gUx dl
,
Geiò
tuóì fanti oltraggi!&ià chenel torbido lago \
C'empio
Drago
5y
1 rabbiafremente
y.
> ®/rnaniatra fdegtìtì, tterror.Th
1
P do
armato.Che
placato^ nome
póffcrtte*Sf, JPi*.
Akl
d”artì3aAnticofutór. ifento&c.0 Vengatolto
ilfàtfitègiórno
*ond'io
Del
i6
Del
caro Figliomio
Vegga
in trionfo le bell*opre e*INome:
Ma
finché giunga il fortunato idante,
Deh mio
Signor,mio Dio,
ySetanto a
me
concedi,Fidaancellanon
men
cheMadre
amante,
L’Idea vagheggierò delletue glorie I
Nel
vago lume di tue luci fante.Io vivrò dolce
mio
Figlio Coll’amanti mie pupille Contemplando il tuo bel volto.
Se vedrò brillar tuociglio Dirò, quelle fon Scintille Dell’
amor,
eh'è in te raccolto,iAng.
Degno
disìgranMadre
èilbelconfiglio.
Or
del Divin tuo FiglioS’adori con applaufi il fanto
Nome, Che
foggiogatc edome
Ha
leforze d’inferno, eportò all’Uomo!Della prima innocenzail bel ritorno. .
Ss,Ver.S.Giu.
Oh
dìbeato,ohmemorabilgiorno!Coro.Più chiare in Ciel rifplendano
Le
delle errantie (labili,.
Di
nuovoardor s’accendanoAl nome
di Gesù. JCon Eco
alterna e variaDi
rifo, feda, e giubilo Plauda la terra e l’ariaA
tanta fuavirtù. Piùchiare &c.I
L^JEJLN E.
(.y
DigitizedbyGooole