Cilindro che rotola senza scivolare su piano inclinato
Figure 1:
Determinare l’accelerazione del centro di massa di un cilindro di raggio r e massa m che rotola senza scivolare su un piano inclinato di un angolo β.
perpendicolare z non aggiunge nessuna infomazione. I gradi di libert`a, pertanto, si riducono a 3: la posizione (x, y) di un punto del corpo, ad esempio il centro di massa, che coincide con centro C dells sezione circolare, ed un angolo θ che rappresenta la rotazione intorno a C sul piano (x, y).
Come gi`a fatto nel caso di massa puntiforme, prendiamo gli asse in modo che l’asse y sia perpendicolare e l’asse x parallelo al piano inclinato. In questo caso la prima equazione cardinale fornisce due equazioni, le proiezioni sugli assi x e y, mentre la seconda fornisce la terza equazione: la proiezione lungo z del momento.
La prima equazione cardinale si scrive semplicemente:
m¨x = mg sin β − Fs
0 = R − mg cos β (1)
Per quanto riguarda la seconda `e possibile fare diverse scelte: utilizzare il polo fisso in O, il polo mobile coincidente con il centro di massa C o il polo mobile concidente con il punto di contatto P . Vediamo le diverse opzioni.
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0.1 1. Polo O
Sia xp la coordinata del punto P ; scriviamo le proiezioni lungo z dei mo- menti:
MO= xpR − xpmg cos β − rmg sin β
dLO
dt = dtd(−rmvC+ ICω) = −rmaC+ ICα (2) dove abbiamo usato il teorema di Koenig per esprimere il momento angolare del corpo come il momento della quantit`a di moto totale applicata al centro di massa, pi`u il momento angolare rispetto al centro di massa. Notare che la forza di attrito `e collineare al polo O, per cui non compare nel momento delle forze. Notare anche che per scrivere il momento della forza peso conviene scrivere separatamente i momenti delle due componenti Px e Py. Il braccio di queste due forze `e ben definito: la coordinata xp per Py ed il raggio r per Px.
Il vincolo di rotolamento puro `e aC = −αr, dove il segno deriva dal verso orario del rotolamento: α < 0.
Sostituendo il valore di R dalla seconda equazione di 1, risulta:
xpmg cos β − xpmg cos β − rmg sin β = −rmac− ICac/r (3) da cui:
ac= 1 1 + IC
mr2
g sin β (4)
Nel caso di un cilindro pieno risulta Ic= mr2/2 per cui:
aC = 2
3g sin β (5)
Il risultato non dipende dal raggio r del cilindro l’accelerazione acquistata
`e minore rispetto a quella di un corpo che scivola senza attrito sullo stesso piano.
Se invece del cilindro pieno consideriamo un corpo avente un momento di inerzia IC = cmr2, l’accelerazione risultante `e:
aC = 1
1 + cg sin β (6)
L’accelerazione del centro di massa `e massima per c minimo. Ad esempio, per una sfera c = 2/5, per un cilindro pieno c = 1/2, per un cilindro cavo c = 1. Per un cilindro nel quale tutta la massa `e concentrata sull’asse (mozzo della ruota), c = 0 e l’accelerazione `e massima; in particolare `e la stessa di un corpo che scivola senza attrito.
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0.2 2. Polo mobile: C e P
Possiamo ripetere l’esercizio precedente utilizzando i poli mobili C e P per scrivere la seconda equazione cardinale.
In generale, per un polo mobile O0 la seconda equazione cardinale si scrive:
M~O0 = ~vO0× ~QG+ d
dtL~O0 (7)
Tuttavia se il polo mobile coincide con il centro di massa, come `e il caso del polo C, oppure la sua velocit`a `e parallela a quella del centro di massa, come
`e il caso del punto di contatto P , il primo termine a secondo membro della 7 si annulla, ed il secondo membro diventa semplicemente:
d dt
L~O0 = IO0αˆez (8)
Scegliendo il centro di massa C come polo:
MC = −rFS= ICα (9)
Dalla prima equazione cardinale Fs = mg/sin/beta − mac, per cui:
−mrg sin β + mrac= −Icac/r → ac= 1
1 + Ic/mr2g sin β (10) Quindi il calcolo si semplifica rispetto al caso precedente.
Rispetto al polo P , per`o, il calcolo `e ancora pi`u semplice in quanto il momento sia di Fs che di R sono nulli, e dalla seconda equazione cardinale troviamo direttamente la risposta:
MP = −rmg sin β = IPα → ac= 1
IP/mr2g sin α (11) con
IP = IC+ mr2 per il teorema di Huygens-Steiner.
Vediamo, quindi, che una scelta opportuna del polo rispetto al quale calcolare i momenti pu`o portare ad una semplificazione dei calcoli.
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