Capitolo 5
Applicazioni lineari
Marco Robutti
Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia
Anno accademico 2017-2018 Tutorato di geometria e algebra lineare
Definizione (Applicazione lineare)
Un’applicazione L : V −→ W è lineare se soddisfa le seguenti proprietà:
1) L (0V) = 0W;
2) L (v1+ v2) = L (v1) + L (v2) ∀v1, v2∈ V ; 3) L (αv ) = αL (v ) ∀v ∈ V , ∀α ∈ R;
Un’applicazione in cui lo spazio di partenza e arrivo sono uguali, cioè L : V −→ V , è detta operatore lineare o endomorfismo.
Definizione (Forma matriciale di un’applicazione lineare) Data l’applicazione lineare L : V −→ W , dim (V ) = n, dim (W ) = m, scegliamo due basi BV = {v1, . . . , vn} per V e BW = {w1, . . . , wn} per W . Allora, posti:
X = [v ]B
V , v ∈ V , Y = [L (v )]B
W , v ∈ V ,
abbiamo che l’applicazione lineare in forma matriciale è data da:
AX = Y , A ∈ MR(m, n)
A =[L (v1)]B
W | · · · | [L (vn)]B
W
Definizione (Nucleo)
E’ il sottospazio definito nel modo seguente:
ker (L) = {v ∈ V | L (v ) = 0W} ’in forma astratta
ker (L) = {X ∈ Rn| AX = 0m} ’in forma matriciale
dim (ker (L)) = n − rg (A) , ker (L) ⊂ V
“Le equazioni cartesiane di ker (L) sono le righe linearmente indipendenti della matrice A.”
Definizione (Immagine)
E’ l’insieme definito nel modo seguente:
Im (L) = {w ∈ W | ∃v ∈ V : L (v ) = w } ’in forma astratta
Im (L) = {Y ∈ Rm | ∃X ∈ Rn: AX = Y } ’in forma matriciale
dim (Im (L)) = rg (A) , Im (L) ⊂ W
“Le colonne linearmente indipendenti di A formano una base per Im (L).”
Teorema (Teorema delle dimensioni)
Data l’applicazione lineare L : V −→ W , si ha che:
dim (V ) = dim (ker (L)) + dim (Im (L))
Definizione (Iniettività)
Un’applicazione lineare L : V −→ W è iniettiva se:
∀v1, v2∈ V , v16= v2=⇒ L (v1) 6= L (v2) ’in teoria
ker (L) = 0V ⇐⇒ dim (ker (L)) = 0 ’in pratica
”L’immagine di una base di V è una base per Im (L).”
Se L : V −→ W è iniettiva si ha inoltre che:
dim (V ) ≤ dim (W )
Definizione (Suriettività)
Un’applicazione lineare L : V −→ W è suriettiva se:
∀w ∈ W ∃v ∈ V : L (v) = w ’in teoria
Im (L) = W ⇐⇒ dim (Im (L)) = dim (W ) ’in pratica
Se L : V −→ W è suriettiva si ha inoltre che:
dim (W ) ≤ dim (V )
Definizione (Biettività e isomorfismo)
Un’applicazione lineare L : V −→ W è biettiva se è iniettiva e suriettiva.
Un’applicazione lineare L : V −→ W è detta essere un isomorfismo se è biettiva.
Definizione (Matrici equivalenti)
Siano A, B ∈ MR(k, n); la matrice B è detta equivalente ad A se esistono una matrice M ∈ GL (k, R) ed una matrice
N ∈ GL (n, R) tali che:
B = M−1AN
Condizione necessaria e sufficiente (C.N.S) affinché due matrici siano equivalenti è che:
rg (A) = rg (B) C.N.S
“Due matrici sono equivalenti se e solo se rappresentano la
Definizione (Matrici simili)
Siano A, B ∈ MR(n); le due matrici sono dette essere simili se esiste una matrice N ∈ GL (n, R) tale che:
B = N−1AN
Le proprietà invarianti per similitudine che sono però solo condizioni necessarie ma non sufficienti (C.N.N.S) sono:
1) rg (A) = rg (B);
2) |A| = |B|;
3) tr (A) = tr (B);