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31-03-2021

Media Monitoring per

Rassegna stampa del 26-03-2021

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Dicono di noi ... 1

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

"M' illumino di meno" il Comune spegne la fontana della Pigna ... 1

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Contributi agli inquilini morosi incolpevoli: ecco il bando ... 3

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Nuove chiusure Il Comune: «Si lavori a graduale riapertura» ... 5

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Rimini Baseball non molla Nuovo ricorso al Tar sulla riconsegna dello stadio ... 7

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

«Basta lockdown, tanti locali e attività in ginocchio Serve un piano per la graduale

ripartenza» ... 9

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

In Fiera si viaggia a più di mille dosi al giorno ... 11

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

'Mi illumino di meno': luci spente sui monumenti ... 13

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

Sostegno alle famiglie che rischiano lo sfratto senza responsabilità ... 15

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

Stadio del baseball: match in tribunale tra Comune e società ... 17 Rimini Nazionale ... 19

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO

Per fare un albero ci vuole il cuore Nasce il corridoio tutto verde ... 19 Cronaca locale ... 22

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Bar e ristoranti chiusi ancora a lungo I gestori: «L' ennesimo sacrificio, speriamo che sia l' ultima volta» ... 22

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Il Covid non frena altri 15 decessi e 259 nuovi contagi ... 24

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

L' Ausl Romagna chiama 15mila ultra 80enni: «Vi vacciniamo subito» ... 26

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Spettacolo e cultura i lavoratori domani tornano in piazza ... 29

26/03/2021 - CORRIERE DI ROMAGNA

Via Ovidio, la protesta: «Esasperati dal degrado e dalla sosta selvaggia» ... 31

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

«Variante Rue: via libera alle moschee» ... 33

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

Il mondo dello spettacolo e della cultura in piazza ... 35

26/03/2021 - IL RESTO DEL CARLINO (ED. RIMINI)

Ospedali sotto stress, la zona rossa continua ... 37

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 12

EAV: € 1.366 Lettori: 45.500

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19142.pdf

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"M' illumino di meno" il Comune spegne la fontana della Pigna

RIMINI Saranno la fontana della Pigna, la statua del Papa in piazza Cavour, il ponte di Tiberio e la Rocca Malatestiana, a rimanere spenti nelle notti del 26 e 27 marzo. Iniziative simboliche ma concrete a cui aderisce il Comune di Rimini rispondendo alle due importanti iniziative di Caterpillar Rai Radio2 per oggi e dal Wwf per domani. M' illumino dimeno, giunta alla sua 17ª edizione, è dedicata all' economia circolare e promuove il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili. La seconda iniziative, denominata Earth Hour prevista per sabato 27 marzo - è la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il pianeta per la lotta al cambiamento climatico. Ausl e Hera A M' illumino di meno aderisce anche l' Ausl Romagna che oggi, dalle 17.30 alle 18.30, spegnerà simbolicamente le luci, per alcuni minuti, delle aree parcheggio di diverse sedi aziendali. L' Azienda sanitaria ha ottenuto anche il primo premio all' Ifhe International Award 2020 nella categoria Climate change

and sustainability of healthcare system. Nel corso del 2020 infatti, nonostante la pandemia

«abbiamo completato importanti interventi di riqualificazione energetica in sette sedi, oltre a un vasto lavoro di riqualificazione dell' illuminazione con corpi a led e la sostituzione di quasi 10mila plafoniere nei principali presidi della Romagna, per un totale di quasi mille tonnellate di Co2 risparmiate. Nel 2020 sono stati attivati oltre 500 kWp di impianti fotovoltaici, pari a 340 tonnellate di Co2. E a breve en trerà in funzione anche l' impianto della Cra di Novafeltria. L' obiettivo Ausl è di raddoppiare la potenza installata entro il 2022. Anche Hera è in prima linea per M' illumino di meno grazie a importanti interventi strutturali. Dal 2013 a oggi il ciclo idrico ha raggiunto la riduzione di oltre 7mila Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) all' anno.

Mentre dal 2007 sono oltre 120 i progetti realizzati dal Gruppo Hera con aziende esterne, per un risparmio complessivo che supera i 373.600 Tep.

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 14

EAV: € 1.038 Lettori: 45.500

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Contributi agli inquilini morosi incolpevoli: ecco il bando

RIMINI Sostegno a chi rischia lo sfratto per aver perso il lavoro osi è visto ridurre il reddito causacassaintegrazione. Al via il bando Contributi agli inquilini morosi incolpevoli del Comune di Rimini con risorse regionali per consentire la stipula di un nuovo contratto di locazione o il ristoro della morosità pregressa o ancora il differimento del provvedimento di sfratto. In particolare «la morosità incolpevole viene riconosciuta come l' impossibilità a provvede real pagamento dell' affitto a causa della perdita o del consistente taglio del reddito del nucleo familiare. Difficoltà in cui le persone, soprattutto in questo periodo di pandemia, possono trovarsi», chiarisce l'

amministrazione. Chi si trova in difficoltà potrà fare domanda per i contributi entro il 31 dicembre. Il fondo per gli inquilini morosi è pari a 40.574 euro, risorse che si aggiungeranno a quelle già stanziate. Priorità alle famiglie con disabili, anziani ultra 70enni, minori o persone in carico ai Servizi socio assistenziali comunali e dell' Ausl. «Un aiuto importante - precisa la vice sindaca Gloria Lisi - per sostenere le persone che, anche per la crisi legata alla pandemia, sono in grande difficoltà. Un sostegno che il Comune affianca al contributo d' affitto prorogato fino al 9 aprile, e alla sospensione degli sfratti voluta dal governo, attiva almeno fino al 30 giugno, oltre al fondo per l' emergenza abitativa».

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 9

EAV: € 1.335 Lettori: 45.500

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Nuove chiusure Il Comune: «Si lavori a graduale riapertura»

RIMINI Basta agli «annunci anticipati via stampa» su possibili ulteriori restrizioni delle misure contro il contagio da coronavi rus.

Occorre invece cominciare a programmare una «graduale» riapertura delle attività. L' assessore alle Attività produttive del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, storce il naso leggendo sui giornali indiscrezioni circa «bar e ristoranti chiusi almeno fino all' inizio di maggio; attività ancora chiuse; proroga dello stato di emergenza fino a giugno». Dunque di

«un' Italia ancora rossa e arancione, con un unico spiraglio di speranza dato dall' annuncio della riapertura delle scuole». «Credo non ci si possa più permettere di comunicare con le famiglie, le imprese, i lavoratori attraverso annunci anticipati via stampa rispetto a misure che impattano sulla vita e il lavoro di milioni di italiani», spiega. Infatti ci sono categorie «alle prese con la crisi più profonda e drammatica dalla guerra a oggi». Negozianti ed esercenti, prosegue, «rischiano di non

riaprire le proprie attività» e, «dopo una fase prolungata di sacrifici, restrizioni e chiusure, meritano almeno di avere spiegazioni chiare e prospettive certe». Il momento, prosegue l' assessore, è «estremamente delicato», tra una campagna vaccinale «che deve ancora decollare», un virus «che non molla la presa», ristori o sostegni «che arrivano col contagocce» e «una stanchezza e un' esasperazione generalizzate». L' esempio, allora, arriva dalla Germania, conclude, con lo

«storico mea culpa» di Angela Merkel che ha fatto «dietrofront dopo aver annunciato un super lockdown per Pasqua». Occorrono, ribadisce Sadegholvaad, «chiarezza e una programmazione seppur graduale e ben ponderata delle riaperture, che tenga conto della necessità di dover convivere con questo virus ancora per qualche mese». Così come

«messaggi chiari e semplici per non continuare a contrapporre le ragioni della salute a quelle della scuola e dell' economia».

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 10

EAV: € 1.255 Lettori: 45.500

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19170.pdf

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Rimini Baseball non molla Nuovo ricorso al Tar sulla riconsegna dello stadio

RIMINI Nuovo ricorso al Tar dall' associazione sportiva dilettantistica Rimini Baseball in merito al provvedimento di riconsegna dello stadio di via Monaco al quale il Comune di Rimini ha deciso di resistere in giudizio. A settembre 2020 l' amministrazione ha proceduto alla risoluzione della convenzione che legava il Comune alla società sportiva, determinata da inadempienze contrattuali. Il provvedimento conseguente alla risoluzione, di natura meramente esecutiva, disponeva la riconsegna volontaria dell' impianto e in seconda battuta, lo sgombero coattivo. L' amministrazione comunale, spiega una nota del Comune, «aveva già convocato due volte il gestore per la consegna dell' impianto sportivo senza esiti positivi. Il presidente della società si è opposto ora al terzo provvedimento di riconsegna, dopo aver

presentato un primo ricorso che l' 8 marzo scorso è stato rigettato dal Tribunale di Rimini». Da pochi giorni l' amministrazione comunale, dopo l' ennesima convocazione al gestore, «pur non avendo ancora la disponibilità del diamante, ha potuto avvia rei lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell' impianto». L' asd Rimini Baseball ha comunque deciso di presentare un nuovo ricorso al Tar contro il provvedimento esecutivo, con l' amministrazione che si costituirà in giudizio a difesa della propria posizione. L' intervento avviato dal Comune riguarda l' adeguamento dei locali presenti sotto la tribuna centrale a partire dagli spogliatoi principali. Cambierà anche la veste dello stadio, grazie a un intervento alla facciata oggi rovinata e che saràvalorizzata attraverso l' utilizzo dei colori storici del baseball cittadini, il nero e l' arancione.

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 36

EAV: € 925 Lettori: 29.750

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«Basta lockdown, tanti locali e attività in ginocchio Serve un piano per la graduale ripartenza»

Stagione a rischio L' assessore Sadegholvaad

«Cittadini e imprenditori esasperati, con il virus dovremo ancora conviverci» Avanti con l' Italia divisa in zona rossa e arancione fino a maggio, e stato di emergenza prorogato almeno fino a giugno. Il governo pare intenzionato a non allentare la presa nei prossimi mesi, ma Rimini non se lo può permettere. «Significa avere bar e ristoranti chiusi ancora un mese abbondante», osserva l' assessore alle Attività economiche riminese Jamil Sadegholvaad. «L' unico spiraglio di speranza - continua - è l' annuncio della riapertura delle scuole, a prescindere dal colore della regione. Un intervento non più procrastinabile». Ma, aggiunge l' assessore,

«ci sono ancora categorie intere alle prese con la crisi più profonda e drammatica dalla guerra a oggi. Negozianti ed esercenti che rischiano di non riaprire le proprie attività, e

che dopo una fase prolungata di sacrifici, restrizioni e chiusure meritano almeno di avere spiegazioni chiare e prospettive certe.

Siamo in una fase estremamente delicata, tra la campagna vaccinale che deve ancora decollare, il virus che non molla la presa, ristori o sostegni che arrivano col contagocce, stanchezza e esasperazione generalizzate». A questo proposito Sadegholvaad cita il caso del cancelliere tedesco Angela Merkel, «che ha fatto dietrofront dopo aver annunciato un super lockdown in Germania per Pasqua, chiedendo scusa per aver creato altra incertezza». Per l' assessore «servono chiarezza e una programmazione graduale e ben ponderata delle riaperture, che tenga conto della necessità di dover convivere con questo virus ancora per qualche mese. E occorrono messaggi chiari e semplici, per non continuare a contrapporre le ragioni della salute a quelle di scuola ed economia».

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 37

EAV: € 1.185 Lettori: 29.750

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19158.pdf

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In Fiera si viaggia a più di mille dosi al giorno

Ma va a rilento la vaccinazione a domicilio.

Altri 15 decessi di riminesi contagiati dal Covid, 259 i nuovi infetti La 'macchina' della vaccinazione alla Fiera di Rimini corre a pieni giri, ma purtroppo il numero di contagi e ricoveri nella nostra provincia resta elevato. E ieri sono stati comunicati altri 15 decessi di riminesi rimasti contagiati dal virus. Le morti sono avvenute nell' arco dell' ultima settimana. Tra le vittime 9 erano residenti nel capoluogo: sei uomini tra i 74 e i 94 anni, e tre donne tra gli 86 e i 94 anni. Gli altri morti sono un 71enne di Coriano, un 79enne di Casteldelci, un 84enne di Bellaria, un 85enne di Cattolica, e due donne di 85 e 90 anni, rispettivamente di Santarcangelo e di Riccione. Salgono a quasi 31mila i contagi a Rimini da inizio pandemia, con gli ultimi 259 casi comunicati ieri. Tra i nuovi contagiati sono 152 i sintomatici. Hanno fatto il tampone 89 per sintomi, 160 perché familiari e amici di contagiati già noti, 5 per test per categoria, altri 2 in vista del ricovero in ospedale per altre patologie, uno in seguito all' esito positivo dell' esame volontario e un altro al rientro dal Bangladesh, mentre per un caso non è ancora conclusa l' indagine epidemiologica. Sempre critica la situazione nei nostri ospedali, con circa 260 malati Covid ricoverati tra Rimini e Riccione, di cui 31 (uno in più) nel reparto di terapia intensiva dell' Infermi. La buona notizia è che nelle ultime ore altri 507 riminesi sono stati dichiarati guariti, ma i casi di malati attivi nel Riminese

sono ancora tantissimi, oltre 4mila. La campagna vaccinale prosegue spedita alla Fiera di Rimini, l' unica sede (per ora) in provincia aperta 7 giorni su 7. In Fiera «siamo arrivati a oltre mille vaccinati al giorno, tra quelli che ricevono la prima dose e chi invece viene per fare il richiamo (la seconda dose).

Ma saremmo in grado - assicura Andrea Galeotti, dirigente delle professioni sanitarie e coordinatore della vaccinazione in Fiera - di somministrare anche più dosi, se ci fossero più scorte disponibili». Alla Fiera si continueranno a vaccinare più di mille persone al giorno in questi giorni e anche tutta la prossima settimana. Qui è iniziata la vaccinazione anche per i 'vulnerabili', ovvero coloro che soffrono di malattie gravi e croniche. Il Comune di Rimini ha offerto all' Ausl anche altre possibili sedi, per implementare la campagna non appena ci saranno più scorte a disposizione, ma al momento si va avanti con la Fiera e con le altre sedi aperte a Riccione, Cattolica, Morciano, Bellaria, Novafeltria e Poggio Torriana. Se va avanti spedita la vaccinazione nelle sedi, va più a rilento quella a domicilio per gli anziani con gravi patologie o limitate capacità motorie. Le squadre dei vaccinatori riescono a garantire attualmente tra le 20 e le 30 vaccinazioni a domicilio al giorno. Di questo passo, però, ci vorranno ancora parecchie settimane per completare la vaccinazione. Manuel Spadazzi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 44

EAV: € 560 Lettori: 29.750

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'Mi illumino di meno': luci spente sui monumenti

Ambiente Saranno la Fontana della Pigna, la Statua del Papa in piazza Cavour, il Ponte di Tiberio e la Rocca Malatestiana, a rimanere spenti nelle notti di oggi e domani. Iniziative simboliche ma concrete a cui aderisce il Comune rispondendo alle due proposte fatte rispettivamente da Caterpillar Rai Radio2 e WWF. 'M' illumino di Meno', giunta alla sua 17^ edizione, è dedicata all' economia circolare e promuove - per oggi - il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili; la seconda iniziative, denominata 'Earth Hour' - prevista per sabato - è la più grande

mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il pianeta per la lotta al cambiamento climatico. Entrambe le iniziative mirano alla sensibilizzazione - con un gesto simbolico e concreto - in tema di cambiamenti climatici, risparmio energetico e futuro sostenibile. «Un invito davanti al quale anche il Comune di Rimini non rimane indifferente, a testimonianza dell' impegno che da tempo mette nel campo dell' efficienza energetica, nella riduzione delle emissioni di CO2, nella riduzione dell' inquinamento luminoso degli edifici e dell' illuminazione pubblica», spiega Palazzo Garampi.

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 44

EAV: € 632 Lettori: 29.750

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19176.pdf

(18)

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Sostegno alle famiglie che rischiano lo sfratto senza responsabilità

Welfare Sostegno a chi rischia lo sfratto per aver perso il lavoro o si è comunque visto ridurre il reddito per la cassa integrazione. Al via il bando 'Contributi agli inquilini morosi incolpevoli' del Comune di Rimini con risorse regionali per consentire la stipula di un nuovo contratto di locazione, spiega l' amministrazione in una nota, oppure al ristoro della morosità pregressa o ancora per consentire il differimento del provvedimento di sfratto. In particolare, la morosità incolpevole viene riconosciuta come l' impossibilità a provvedere al pagamento dell'

affitto a causa e della perdita oppure della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare. «Uno stato di difficoltà in cui le persone, soprattutto in questo periodo di pandemia, possono trovarsi», chiarisce l' amministrazione. Chi si trova in difficoltrà potrà fare domanda per i contributi entro il 31 dicembre. Il fondo per gli inquilini morosi è pari a 40.574,46 euro, risorse che si aggiungeranno a quelle previste per lo stanziamento dell' anno in corso. Verrà data priorità alle famiglie con disabili, anziani ultra 70enni, minori o persone in carico ai Servizi socio assistenziali comunali e dell' Ausl.

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26/03/2021

Argomento: Dicono di noi

Pagina 44

EAV: € 562 Lettori: 29.750

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19177.pdf

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Stadio del baseball: match in tribunale tra Comune e società

Il Comune di Rimini ha deciso di resistere in giudizio nel ricorso presentato al Tar dall' Asd Rimini Baseball in merito al provvedimento di riconsegna dello stadio di via Monaco. A settembre 2020 l' Amministrazione ha proceduto alla risoluzione della convenzione che legava il Comune alla società sportiva, determinata da inadempienze contrattuali. Il provvedimento conseguente alla risoluzione, di natura meramente esecutiva, disponeva la riconsegna volontaria dell' impianto e in seconda battuta, lo sgombero coattivo. L'

Amministrazione comunale aveva già convocato due volte il gestore per la consegna dell' impianto sportivo senza esiti positivi. Il presidente della società si è opposto ora al terzo provvedimento di riconsegna, dopo aver presentato un primo ricorso che l' 8 marzo scorso è stato rigettato dal Tribunale di Rimini. Da pochi giorni l' Amministrazione Comunale, dopo l' ennesima convocazione al gestore, pur non avendo ancora la disponibilità del diamante, ha potuto avviare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell' impianto.

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26/03/2021

Argomento: Rimini Nazionale

Pagina 16

EAV: € 14.403 Lettori: 314.780

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19287.pdf

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Per fare un albero ci vuole il cuore Nasce il corridoio tutto verde

Emilia Romagna: già ritirate gratuitamente mezzo milione di piante messe a disposizione dalla Regione Mobilitate scuole, associazioni e famiglie. «C' è anche chi sta riportando in vita terreni abbandonati» BOLOGNA «Facciamo dell' inizio della primavera una piacevole occasione per piantare nuovi alberi». È l' invito rivolto da Irene Priolo, assessora regionale all' Ambiente, ai cittadini emiliano- romagnoli: c' è tempo fino al 15 aprile per ritirare gratuitamente gli ultimi 30mila alberi messi a disposizione dal progetto 'Mettiamo radici per il futuro'. Presentato a Bobbio alla fine di settembre 2020, il piano punta a trasformare la regione nel 'corridoio verde' d' Italia e prevede la distribuzione gratuita, attraverso una rete di vivai accreditati, di 4 milioni e mezzo di specie arboree - una per ciascun abitante - nei prossimi quattro anni.

Una vera e propria rivoluzione verde, cui la Regione ha destinato un investimento di 14,2 milioni di euro. «Finora abbiamo ricevuto numerose richieste, non soltanto da scuole e associazioni, ma soprattutto da cittadini e famiglie», spiega Silvia Dotti, dei Vivai Morselli di Medolla (Modena), una delle 18 aziende vivaistiche accreditate dalla regione per la distribuzione degli alberelli. «Qualcuno ne ha approfittato per riportare alla vita terreni abbandonati, anche in aree montane.

Qualcun altro desiderava abbellire il proprio giardino con arbusti di taglia piccola e piante capaci di garantire diverse fioriture nel corso dell' anno. Le restrizioni dovute all' emergenza Covid, si sa, hanno alimentato la voglia di circondarsi di bellezza e verde». Un

riscontro per nulla scontato, trattandosi di una campagna di forestazione urbana lanciata in piena pandemia: all' 11 marzo scorso - rende noto la regione - erano 470.303 (su un totale di 500mila disponibili nel primo anno di progetto) le piantine già distribuite a cittadini e istituzioni. In provincia di Reggio Emilia ne sono state consegnate 98.064; seguono, nell' ordine, Modena (74.867), Parma (72.991), Bologna (68.843), Forlì-Cesena (65.754), Ravenna (29.375), Rimini (24.000), Ferrara (21.225) e Piacenza (15.184). Le specie arboree più gettonate sono alloro, ligustro, carpino e nocciolo. «In sei mesi questo progetto ha raggiunto traguardi inaspettati», conferma l' assessora Priolo (foto in alto). «Da un lato, l' emergenza sanitaria ha accentuato l' importanza di un ritorno alla natura e spostato l' attenzione sulle tematiche ambientali; dall' altro, la consapevolezza della gravità dei cambiamenti climatici sta delineando un nuovo modello di sviluppo economico. Da qui a fine mandato siamo chiamati ad affrontare una sfida importante, in cui i cittadini saranno i nostri principali alleati: insieme a loro lavoreremo per salvaguardare la biodiversità, ripristinare gli ecosistemi naturali, valorizzare il paesaggio e migliorare la qualità dell' aria nelle zone urbane e periurbane. Con la campagna 'Radici per il futuro' stiamo regalando ossigeno alle città e alle nuove generazioni». A breve entrerà in funzione anche un portale da cui sarà possibile monitorare, in tempo reale, l' andamento della campagna e i numeri della messa a dimora di alberi. L' iniziativa sarà replicata fino al 2023, per realizzare l'

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obiettivo dei 4,5 milioni e mezzo di alberi piantati. Marco Principini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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26/03/2021

Argomento: Cronaca locale

Pagina 3

EAV: € 1.934 Lettori: 45.500

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19195.pdf

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Bar e ristoranti chiusi ancora a lungo I gestori: «L' ennesimo sacrificio, speriamo che sia l' ultima volta»

RIMINI Bar e ristoranti ancora chiusi fino al 3 maggio. È una delle possibili novità del decreto anti Covid che dovrebbe entrare in vigore dopo il 6 aprile quando scadrà quello attuale. Il governo ci sta lavorando, non sono esclusi alleggerimenti nel caso in cui la regione torni in fascia gialla: ma in questo momento la situazione è troppo complessa per immaginare un freno alle misure restrittive. «Abbiamo fatto 30, facciamo 31.

Basta che sia l' ultima volta e che poi si possa tornare a lavorare» commenta Giuliano Canzian, contitolare a Rimini di numerosi ristoranti, tra cui Dallo Zio, La Marianna e l' Osteria de Borg. Parole che sintetizzano l' esasperazione dell' intera categoria che raggruppa ristoranti e bar. Negli ultimi sei mesi, da ottobre fino ad oggi, i ristoranti non hanno praticamente mai potuto aprire. Lo hanno fatto per circa un mese ma solo a scartamento ridotto e questo ha messo in ginocchio tanti imprenditori. «Alcuni hanno già chiuso, per motivi anche diversi: qualcuno eravicino alla pensione e ha preferito dire basta. Poi ci sono i giovani che si erano affacciati da poco sul mercato della ristorazione e sono rimasti schiacciati dalla pandemia e dall' impossibilità di lavorare. Noi siamo sul mercato dal 2003 e abbiamo le spalle un po' più coperte. Ma è comunque davvero difficile». Canzian bacchetta:

«Purtroppo la programmazione del governo è alquanto scarsa. Per noi ristoranti rimanere chiusi è molto oneroso, perché abbiamo costi fissi che per tanti motivi non si possono abbattere. Poi ci sono i dipendenti:

ilpersonaleè ridotto all' osso, prendono una cassa integrazione minima e con tempi lunghissimi. E sono pure costretti a peripezie incredibili per incassare le somme degli ammortizzatori, che non vengono mai forniti in contanti». E soprattutto: «I ritardi per i pagamenti Covid sono all' ordine del giorno e i ristori hanno tempi infiniti». Insomma «è un momento molto complicato, in cui non vediamo l' aiuto di nessuno. Ma resisteremo».

Soluzioni? «Abbiamo bisogno di essere trattati dallo Stato come stanno facendo Germania e Francia, cioè elargendo veri ristori e non un' elemosina, perché se un' attività resta chiusa per mesi è difficile andare avanti. A noi oggi serve un governo che ci sostenga». Molto preoccupato anche Gaetano Callà, presidente provinciale della Fipe Confcommercio: «Dopo Pasqua pensavamo di poter riaprire. Ormai non abbiamo più ossigeno, perchè i locali chiusi producono solo debiti e affitti da pagare: così è impossibile andare avanti. Il paradossoè che nelle gastronomie dei supermercati succede ilfinimondo e le distanze sono un optional un po' ovunque, tranne che da noi».

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26/03/2021

Argomento: Cronaca locale

Pagina 8

EAV: € 1.944 Lettori: 45.500

https://pdf.extrapola.com/comunediriminiV/19206.pdf

(27)

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Il Covid non frena altri 15 decessi e 259 nuovi contagi

PATRIZIA LANCELLOTTI

EMERGENZA CORONAVIRUS In terapia intensiva salgono a 31 i posti letto occupati Grossi, Ordine medici: «L' ospedale saturo preoccupa» RIMINI Altri 15 decessi e 259 nuovi positivi. I numeri descrivono un' epidemia in provincia di Rimini che non pare rallentare la sua corsa, nonostante l' aumentare delle restrizioni e l' avanzare dei vaccini. «Non si può certo parlare di una flessione della curva, semmai di un rallentamento della salita» commenta Maurizio Grossi, presidente dell' Ordine dei medici di Rimini. Il riferimento è a chi, primo fra tutti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, aveva parlato di un rallentamento della curva. Reale se misurato sulle ultime due settimane ma lontano dal vero se si guarda all' obiettivo del raggiungimento del cosiddetto "plateau" ovvero l' apice del contagio dal quale si innesta la discesa. Nel Riminese l' oscillazione al ribasso di qualche giorno fa, con 96 nuovi casi, faceva ben sperare. In realtà si è passati dai 175 casi comunicati mercoledì ai quasi cento in più di ieri, a dimostrazione che siamo lontani dal raggiungere l' apice del contagio. E i 15 decessi, seppure, viene sottolineato, non si riferiscono a una solo giornata, sono pur sempre 15 persone in più uccise dal Covid, in una provincia dove da inizio epidemia si contano 853 riminesi morti. I decessi comunicati ieri fanno riferimento a dieci maschi (sei di Rimini di 74, 76, 84, 86 e94 anni, uno di Coriano di 71 anni, uno di Cattolica di 85 anni, uno di Casteldelci di 79 anni, uno di Bellaria-Igea Marina di 84 anni) e cinque donne (tre di Rimini di 86, 91 e 94

anni, una di Santarcangelo di 85 anni, una di Riccione di 90 anni). Dei 259 casi 107 sono asintomaticie 152 sintomatici. Si possono stimare in 507 le guarigioni. Quello che più preoccupa è il dato che tra i tanti rimarca quanto il virus sia ancora pericoloso, sottolinea Grossi, ovvero «i ricoveri ospedalieri e i malati in terapia in tensiva. E' questo che dà la misura di quanto ilvirus sia ancora in crescita ed aggressivo». 31 iposti letto occupati nella terapia intensiva dell' Infermi. Del resto lo stesso direttore sanitario di Ausl Romagna, Mattia Altini, nel commentare l' andamento dell' epidemia nella settimana dal 15 al 22 marzo ha parlato di

«una strada in salita. I contagi non stanno calando ancora sensibilmente come ci saremmo auspicati e prima che l' effetto si ripercuota sull' occupazione dei posti letto in ospedale, occorreranno alcune settimane».

Zona rossa plausibilmente fino al 12 aprile

«ma non si tratta di un lockdown» ricorda Grossi. «Quindi oltre all' attività Covid gli ospedali debbono garantire le cure "ordinarie"

e la quasi saturazione del reparto di terapia intensiva non può che preoccupare». La variante inglese che infetta i giovani più del virus non mutato «ha portato a un aumento esponenziale dei contagi» sottolinea ancora Grossi. Che però non è contrario alla riapertura delle scuole (si parla di materne, elementari e prima media dopo Pasqua)

«anche perchè i bambini e i ragazzi continuano a frequentarsi fuori dalle aule anche adesso che siamo in zona rossa e attaccano il virus ai familiari, tanto vale riaprire le scuole in sicurezza».

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26/03/2021

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L' Ausl Romagna chiama 15mila ultra 80enni: «Vi vacciniamo subito»

ALLEGRA ZANNI

EMERGENZA COVID LA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONE Telefonate a tutti quelli che hanno le prenotazioni dopo il 15 aprile Angelini: «Anticipiamo al massimo, mettiamo in sicurezza le persone fragili» RIMINI Acceleratore premuto sulle vaccinazioni per gli over 80: l' Ausl al lavoro per anticipare le dosi per 15.000 anziani. Sono iniziate ieri e proseguiranno nei prossimi giorni le chiamate agli anziani prenotati per la vaccinazione con appuntamento dopo il 15 di aprile, a cui verrà data la possibilità di anticipare il proprio appuntamento a partire dalla settimana del 29 marzo. Per tutte le altre categorie e prenotazioni «nessuno stop o ritardo» precisa la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice del dipartimento di igiene pubblica dell' Ausl Romagna. «I pazienti over 80 si andranno ad aggiungere ai soggetti estremamente vulnerabili già prenotati. Le prenotazioni che abbiamo preso si basavano sulla quantità di vaccini disponibili: ora che le forniture sono aumentate abbiamo modificato i nostri piani per accelerare su una delle categorie più fragili». L' Ausl Romagna raccoglie quindi la richiesta avanzata dall' assessore regionale Raffaele Donini, che aveva definitola vaccinazione degli anziani un «obiettivo importantissimo, perché vuol dire chiudere il target più vulnerabile». Proteggere attraverso la vaccinazione «la categoria più fragile è sicuramente utilissimo» sottolinea la dottoressa Angelini «e soprattutto è l' unica azione possibile in questo momento. La campagna vaccinale prosegue sempre al massimo sulla base dei vaccini che abbiamo,

seguendo le indicazioni rispetto alle categorie protette che arrivano dalla Regione». L' Ausl Romagna con le vaccinazioni ha fino ad ora coperto con entrambe le dosi il 30,1% della popolazione over 80, percentuale che arriva al 44,3% se si considerano invece le prime dosi.

Il dato migliore è quello della provincia di Ravenna, che tocca una copertura del 46,9%, a cui seguono il 44,6% di Cesena, il 42,5% di Rimini e infine il 41,3% di Forlì. In tutta l' Emilia-Romagna già più del 50% della popolazione over 80 si è sottoposta alla vaccinazione: un dato che si colloca al di sopra della media nazionale, con ancora meno della metà degli anziani italiani vaccinati. L' Emilia-Romagna ha somministrato alla fascia della popolazione più anziana più di 300mila dosi di vaccino. Circa il 30% di over 80 ha ricevuto già entrambe le dosi del farmaco, completando così il processo di vaccinazio ne.

Numeri che si apprestano a crescere ancora, se, come annunciato anche dall' assessore Donini, la fornitura di farmaci nel mese di aprile arriverà a 588mila dosi, così da consentire la somministrazione di 20mila dosi di vaccino al giorno.Se questi saranno i numeri della campagna vaccinale del prossimo mese, «terremo il passo anche di fronte a questo forte aumento della disponibi lità di farmaci, rimodulando il nostro lavoro sulla base di quelle che saranno le circostanze e le priorità» aggiunge la direttrice Raffaella Angelini. Il mese di aprile potrebbe poi riservare una nuova, o meglio una rinnovata sfida: la riapertura delle scuole dopo le vacanze di Pasqua. «La diffusione della cosiddetta variante inglese nei mesi di

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gennaio e febbraio ha portato a forti aumenti dei contagi nella fascia di età che frequenta le scuole. Per questo le misure restrittive l' hanno colpita, in quanto grande luogo d' incontro per giovani e giovanissimi» conclude

Angelini. «Certamente, lavorare per la riapertura, con la vaccinazione del personale scolastico, è una priorità. Ed è giusto riaprire le scuole, quando la situazione epidemiologica lo consentirà».

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Spettacolo e cultura i lavoratori domani tornano in piazza

RIMINI Nasce la rete Pacs Professionisti Arte Spettacolo Cultura Rimini: una risposta del territorio sulla linea delle attività intraprese a livello nazionale da "Professionisti Spettacolo e Cultura - Emergenza continua" costituitesi durante la pande mia. Rete Pacs Rimini torna a manifestare in piazza Cavour domani alle ore 11.30 in occasione della Giornata mondiale del teatro per rimarcare «la forte necessità di far sentire la propria voce, per un ordinamento equo, plurale e inclusivo della cultura e dello spettacolo che tuteli realmente i lavoratori, e per richiedere nuovamente la presa in carico- da parte delle istituzioni

competenti - delle urgenze del settore. La Rete Pacs Rimini intende «stimolare un confronto partendo dal nostro territorio con le sue specificità, promuovendo la cultura e lo spettacolo dal vivo come comparti sui quali investire energie e capitali per portare i cittadini fuori dagli effetti post-pandemici che si stanno già evidenziando all' orizzonte, rigenerando il senso di comunità in senso virtuoso, stimolando l' esigenza di conoscenza e fruizione dell' immenso patrimonio culturale, favorendo opportunità economiche e occupazionali in settori che creano ricchezza, attivando nuove opportunità di coesione e di partecipazione sociale».

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26/03/2021

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Via Ovidio, la protesta: «Esasperati dal degrado e dalla sosta selvaggia»

ALLEGRA ZANNI

UNA CONVIVENZA DIFFICILE I residenti lamentano la mancanza di parcheggi a causa della presenza di servizi dell' Ausl RIMINI I residenti di via Ovidio allo stremo: «Siamo esasperati dal degrado, dalla sporcizia e da una sosta selvaggia». Proprio il problema dei parcheggi è quello che causa un maggiore disagio, con una convivenza quasi impossibile tra i cittadini residenti, i dipendenti dell' Ausl e gli utenti del centro antalgico e del Cedem. I posti disponibili sono infatti troppo pochi rispetto alle esigenze «e noi o parcheggiamo a 10 minuti da casa» spiegano i residenti

«oppure ci troviamo costretti a chiamare i vigili, che intervengono ogni volta con i carri attrezzi per rimuovere le auto parcheggiate in curva che bloccano il passaggio». Una situazione ancora più spiacevole, se si considera che tra chi occupa i posti rientrano anche «i parenti di chi è in cura presso il centro antalgico, che sicuramente hanno altri problemi per la testa» è il commento di uno dei residenti di via Ovidio. Questi problemi non sono nuovi: «Già nel maggio del 2019 l'

Ausl aveva promesso di liberare 25 posti auto, realizzando degli spazi interni per le loro auto di servizio ma questo non è successo» e i posti rimangono occupati e inutilizzabili da parte dei residenti. I parcheggi, o meglio la scarsità dei parcheggi, non sono gli unici problemi che chi abita in via Ovidio lamenta.

«Il Sert presenta delle problematiche che dovrebbero essere affrontate: gente che urla, disturba, spaccia droga e polizia sempre in allarme per intervenire» è la segnalazione, a cui si aggiungono «la sporcizia e il degrado del parcheggio attuale del centro antalgico, che nessuno pulisce». Nello spiazzo si raccolgono infatti mascherine usate, cartacce e scarti e sono presenti addirittura «due lampioni rotti da ormai più di sei mesi». Ormai

«si è raggiunto un punto di esasperazione»

sottolinea chi abita in via Ovidio «nessuno in questa situazione è sereno. Gli spazi che ci sono consentirebbero di trovare delle soluzioni alternative, come già promesso, ma l' idea è che si stia scegliendo di fare orecchie da mercante» .

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«Variante Rue: via libera alle moschee»

renzi (fdi) «Sono state abrogate le norme igieniche, spariti i veti di assembramento» «In piena pandemia la giunta approvata la variante del Regolamento urbanistico togliendo il blocco contro gli assembramenti nei luoghi di culto come le moschee». La denuncia è di Gioenzo Renzi (FdI).

«Inspiegabilmente le moschee, che aggregano parecchie persone e dove si genera

affollamento - prosegue - continuano le attività senza le dovute tutele... Faccio notare che immediatamente dopo l' approvazione definitiva della Variante al rue in ogni condominio di Rimini tutte le unità immobiliare fino a 99 metri quadri potranno essere utilizzate come luoghi di culto, attraverso un uso improprio dei Centri cultruali, consentiti dal Rue, che ha abrogato le specifiche norme igieniche».

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Il mondo dello spettacolo e della cultura in piazza

I lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo tornano in piazza. Dopo la manifestazione del 23 febbraio scorso, domani in piazza Cavour (a partire dalle 11,30) torneranno a chiedere certezze e prospettive.

La manifestazione riminese, autorizzata dalla Questura, è stata promossa da Pacs, movimento che riunisce i professionisti dell' arte, della cultura e dello spettacolo. La scelta del 27 marzo non è casuale: è la Giornata mondiale del teatro. Si manifesterà a Rimini e

anche in molte altre città italiane. L' obiettivo comune dei lavoratori dello spettacolo e della cultura è far sentire la loro voce e chiedere maggiori tutele. Tra le richieste un tavolo permanente (che coinvolga i vari ministeri) per aiutare il settore, lo sblocco immediato dei ristori non ancora erogati, la progettazione di misure che garantiscano una vera e totale ripartenza di teatri, cinema, musei e di altri luoghi della cultura chiusi per le restrizioni imposte dalla pandemia.

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Ospedali sotto stress, la zona rossa continua

Allentamento dei divieti solo dopo Pasqua, forse da lunedì 12 aprile. Terapie intensive e altri reparti ancora in sofferenza Oggi si decidono i colori delle regioni e l' Emilia Romagna, con un indice di replicazione del virus che da qualche giorno ormai rimane al di sotto della soglia 'di sicurezza' dell' 1, il calo di contagi e l' aumento delle guarigioni, avrebbe potuto sperare in un allentamento delle restrizioni. Invece, così non sarà: Rimini e tutta la regione resteranno rosse rosse almeno fino a dopo Pasqua, più probabilmente fino al 12 aprile prossimo. Una decisione mirata a dare un po' di sollievo agli ospedali, i cui reparti Covid - intensivi, subintensivi o di degenza ordinaria che siano - traboccano ancora di pazienti. Anche se la situazione in corsia, in Emilia Romagna, è lievemente migliorata rispetto alla settimana scorsa, si è ancora ben lontani da una condizione di sostenibilità, specialmente a lungo termine.

Minando la tenuta di tutto il sistema ospedaliero, non solo quello dei reparti Covid.

E siccome le conseguenze del calo dei contagi si proiettano sui ricoveri solo dopo due o anche tre settimane, come si è già potuto valutare durante le due precedenti ondate, ora non resta che mantenere la zona rossa un altro po', per permettere alla sanità di riprendersi dallo scossone della terza ondata.

A Rimini il quadro negli ospedali è migliorato, anche se di poco, negli ultimi giorni. I malati Covid ricoverati tra Rimini e Riccione sono circa 260. Di questi, sono 31 (uno in più dell' altro ieri) i pazienti nel reparto di terapia intensiva dell' Infermi, dove sono stati aggiunti di recente 4 posti letto per far fronte all' aumento dei ricoveri per Covid sia alle

altre emergenze. Altri malati contagiati dal virus sono ricoverati nelle case di cura private, dove l' Ausl ha inoltre trasferito alcuni pazienti no Covid. Il numero dei contagiati sta leggermente scendendo anche nel Riminese, anche se i numeri restano alti. Nell' ultimo mese, dal 25 febbraio a ieri, i nuovi contagiati nella nostra provincia sono stati quasi 7mila (6.899 per la precisione), portando a 30.939 il numero totale dei positivi nel Riminese da quando è iniziata la pandemia. E' l' effetto della 'variante inglese' del virus, mentre per ora non sono stati diagnosticati da queste parti malati infetti da altre varianti del Covid.

Ma se la situazione resta critica negli ospedali, la curva dei contagi sta rallentando. Dopo giornate in cui sono stati diagnosticati, in media, oltre 300 casi al giorno, dal 20 marzo in poi nella nostra provincia viaggiamo intorno ai 200 nuovi infetti. E lunedì 23 marzo, per la prima volta dopo tanto tempo, i nuovi casi sono stati meno di 100. Lo stesso quadro di miglioramento si ha anche nel resto della regione. I nuovi positivi comunicati ieri sono 2.070, il 6% dei quasi 35mila sottoposti a tamponi. Continua a crescere il numero dei guariti: 507 soltanto a Rimini ieri, 2.020 in Emilia Romagna, per un totale di 240.932 da quando è iniziata la pandemia. Nelle case di riposo del Riminese, dove è stato praticamente ultimata la vaccinazione, non si registrano nuovi focolai da più di un mese. Ci sono stati, questo sì, anziani ospiti rimasti contagiati dopo la prima dose di vaccino, e alcuni anche dopo la seconda, ma i casi sono limitati. E l' ultimo contagiato in una casa di riposo è un nuovo ospite della struttura, che ha contratto il virus probabilmente prima di

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entrare. E' stato ricoverato in ospedale. Anche i focolai tra personale scolastico e studenti (fanno ancora lezione in presenza i bambini e ragazzi con disabilità) si sono notevolmente ridotti. Se ne contano solo 5 attualmente in provincia. Resta ancora alto, purtroppo, il numero dei decessi. Ieri ne sono stati comunicati altri 58 nella regione di cui 15 nel Riminese. Dall' inizio della pandemia nella nostra provincia sono morte poco meno di 950

persone contagiate dal virus. Una nuova speranza nella lotta al Covid arriva ora dalla cura con gli anticorpi monoclonali. La prima somministrazione, a base di un monoclonale singolo, è già stata effettuata su un paziente del Sant' Orsola, gestita proprio dagli infettivologi del Policlinico. Le confezioni saranno distribuite in tutta la regione alle Ausl, in proporzione all' incidenza dei nuovi casi di Covid diagnosticati tra l' 8 al 14 marzo scorsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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