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E’ quello di restituire un’articolazione:

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(1)

IX CORSO DI

QUALIFICAZIONE ED AGGIORNAMENTO IN MEDICINA ASSICURATIVA

23.11.2007

THE KNEE, SHOULDER, HIP AND VERTEBRAL

PROSTHESIS: THE CLINICAL AND MEDICO LEGAL POINT OF VIEW

ORTOPEDICI E MEDICI LEGALI A CONFRONTO SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE PROTESI DI

SPALLA, ANCA, GINOCCHIO E COLONNA VERTEBRALE

PROF. GIUSEPPE CIMAGLIA

Sovrintendente Medico Generale dell’Inail, Roma

Tagete 2-2008

(2)

Abstract

The author analyzes the clinical aspects and the medico legal evaluation of the prosthesis of the shoulder, hip, knee and vertebral spine. The author reminds that a correct medico legal evaluation of the prosthesis should be based on the patient’s age, the kind of the prosthesis, the functional outcome and the possibility of a replacement.

(3)

Intervento di artroprotesi:

target

E’ quello di restituire un’articolazione:

1. Non dolente 2. In asse

3. Sufficientemente mobile per poter eseguire

i più comuni gesti della vita quotidiana

(4)

Il recupero della funzionalità articolare attiva

Risulta non prevedibile con precisione ed in ogni caso condizionato da vari fattori:

„ Patologia di base

(il recupero è maggiore in interventi effettuati per artrosi primaria)

„ Qualità e quantità del programma riabilitativo

„ Collaborazione del paziente

(5)

La valutazione del danno biologico permanente

In caso di lesioni trattate con applicazione di artroprotesi deve essere effettuata :

„

Alla fine del percorso riabilitativo

„

In relazione al risultato raggiunto

„

In riferimento ad eventuali previsioni di

rinnovo della protesi

(6)

ANATOMIA DELLA SPALLA

(7)

„ Artrosi primitiva o secondaria

„ Artrosi post-traumatica

„ Fratture pluriframmentarie della testa omerale

„ Necrosi avascolare

„ Artrite reumatoide

„ Artropatia da lesione inveterata della cuffia dei rotatori

„ Neoplasie

„ Fallimenti di precedenti interventi protesici Protesi di spalla

Principali indicazioni all’intervento

(8)

Protesi di spalla: intervento

(9)

Protesi di spalla:

intervento consiste in

„ Resezione delle componenti articolari lese o deformate e prive di cartilagine

„ Sostituzione con componenti protesici artificiali composti da diverse leghe metalliche

„ Sostituzione, a seconda della situazione locale, della sola testa omerale (endoprotesi) o di entrambe le superfici articolari (artroprotesi)

(10)

L’ancoraggio all’osso delle componenti metalliche avviene abitualmente:

„ Con l’impiego di una speciale resina (cemento acrilico)

„ Mediante un semplice incastro che consentirà un successivo ancoraggio (protesi non cementate)

Protesi di spalla: intervento

(11)

La scelta dei diversi tipi di protesi

Viene effettuata in base a diversi fattori:

„ Qualità del tessuto osseo

„ Tipo di patologia

„ Grado di deformità articolare

„ Età del paziente

(12)

Protesi di spalla

Immagine radiografica

(13)

Complicanze intraoperatorie

„

Fratture durante le manovre chirurgiche (con conseguenti variazioni di tecnica)

„

Lesioni vascolari

„

Lesioni nervose a carico del nervo ascellare o di

altri rami del plesso brachiale

(14)

Complicanze postoperatorie

„

Lussazione della protesi

„

Infezione

„

Scollamento asettico della protesi

„

Sviluppo di ossificazioni periprotesiche (nei mesi successivi all’intervento per ragioni

sconosciute)

(15)

PROTESI DI SPALLA

Valutazione del Danno Biologico Permanente (Guida Orientativa M. Bargagna et al. - 2001)

Anchilosi scapolo-omerale (arto in posizione fisiologica) d. n.d.

Associata ad immobilità della scapola 30 25

Con scapola libera 24 20

Rigidità dell’articolazione scapolo-omerale d. n.d.

Elevazione e abduzione possibili fino a 45° 20 16 Elevazione ed abduzione possibili fino a 90° 12 9 Elevazione ed abduzione possibili fino a 135° 6 4

Limitazioni delle rotazioni della metà 5 4

Sindromi algiche con disfunzionalità limitate <_3 <_2

(16)

PROTESI DI SPALLA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

N° VOCE Tabella Menomazioni INAIL (D.Lgs. 23 febbraio 2000 N. 38) % d. % n.d.

223 Anchilosi completa articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole

25 20

224 Limitazione articolazione scapolo-omerale ai gradi estremi

3

N° VOCE Tabella Menomazioni R.C.A. 10-100 % (D.Lgs. n. 209/05)

% d. % n.d.

128 Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto abdotto fra 20° e 50° ed elevato tra 20° e 40°) con perdita del

movimento anche della scapolo-toracica 25 20

129 Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto abdotto al fianco ed elevato fra 20° e 40°) con perdita del

movimento anche della scapolo-toracica 30 25

130 Escursione articolare della scapolo-omerale limitata globalmente della metà (Ad esempio: elevazione possibile per 70°, abduzione

per 80° e rotazioni per 1/2 senza limitazione della scapolo- toracica)

13 11

(17)

ANATOMIA DELL’ ANCA

(18)

PROTESI DI ANCA

(19)

Intervento di sostituzione protesica dell’anca

1. Sostituzione parziale (endoprotesi): prevede di preservare l’acetabolo o cotile naturale, utilizzata quasi esclusivamente in caso di frattura del collo del femore.

2. Sostituzione totale (artroprotesi): prevede di intervenire su entrambe le componenti articolari (femorale e acetabolare).

3. Reintervento (revisione): sostituzione di una protesi precedentemente impiantata.

(20)

Protesi d’anca: Indicazioni

„ Atrite

„ Patologie articolari degenerative (artrosi primaria e secondaria)

„ Osteonecrosi (idiopatica, postraumatica, secondaria)

„ Artrite settica od osteomielite

„ Tubercolosi

„ Sublussazione o lussazione congenita

„ Artrodesi e pseudoartrosi

„ Fallimento di precedenti interventi

„ Tumore osseo (coinvolgente femore prossimale o l’acetabolo)

„ Patologie ereditarie (acondroplasia)

„ Fratture del collo del femore

(21)

Protesi d’anca:

complicanze locali e a distanza

„

Infezione

„

Smottamento

„

Osteolisi

„

Calcificazioni

(22)

PROTESI D’ANCA

ASPETTI MEDICO LEGALI

„ La durata prevedibile di una protesi d’anca allo stato attuale è mediamente 12-15 anni.

„ Le possibilità di reimpianto sono concrete ma condizionate dallo stato della cavità acetabolare e della diafisi femorale.

(23)

Valutazione del Danno Biologico Permanente:

Parametri da considerare

1.

Tipo di protesi

2.

Possibilità di carico e deambulazione

3.

Trofismo muscolare

4.

Articolarità

5.

Eterometria

6.

Rotazioni eccessive

7.

Riscontro radiografico

(24)

PROTESI D’ANCA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

Guida Orientativa M. Bargagna et al. - 2001

„ I GRUPPO: 15-20 %

Assenza di dolore, non deficit articolari apprezzabili, solo cadenza deambulatoria, lieve ipotrofia. In caso di età inferiore ai 50 anni tali percentuali indicative dovranno essere più elevate.

(25)

PROTESI D’ANCA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

Guida Orientativa M. Bargagna et al. - 2001

„ II GRUPPO 20-25 %

Dolore sensibile ai farmaci, modesti deficit articolari, possibile la deambulazione cautelata, lieve ipotrofia, eterometria inferiore a cm 3, osteoporosi con artrosi controlaterale.

(26)

PROTESI D’ANCA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

Guida Orientativa M. Bargagna et al. - 2001

„ III GRUPPO 25-35 %

Dolore costante, limitata l’articolarità, deambulazione limitata per tempo e possibile con bastone, eterometria superiore a cm 3, ipotrofia marcata, osteoporosi, malposizionamento protesico, artrosi controlaterale.

(27)

PROTESI D’ANCA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

Guida Orientativa M. Bargagna et al. - 2001

„ IV GRUPPO 35-45%

Grave coxalgia, articolarità impossibile, eterometria superiore a cm 5, carico limitato, grave sofferenza scheletrica, mobilità protesica con impossibilità di ricorso ad altro intervento.

(28)

PROTESI DI ANCA

Valutazione del Danno Biologico Permanente

N° VOCE Tabella Menomazioni INAIL

(D.Lgs. 23 febbraio 2000 N. 38 ) %

307 Artroprotesi di anca, non comprensiva del danno funzionale,a seconda dell’età.

Fino a 5

309 Accorciamento arto intorno a cm 5, (a seconda dell’efficacia del presidio ortopedico)

Fino a 6

N° VOCE Tabella Menomazioni R.C.A. 10-100 %

(D.Lgs. n. 209/05) %

211

Esiti di protesizzazione di anca non complicata, con recupero di autonomia deambulatoria, in rapporto a tipo

di protesi, età e ripresa della mobilità. 15-25

212 Accorciamento di cm 8 15

(29)

COMMENTO VOCE N° 307 INAIL

„ Trattasi di esiti limitati esclusivamente alla persistenza di mezzo metallico che limita di per se stesso alcune estrinsecazioni del vivere comune, indipendentemente dal pregiudizio funzionale del segmento interessato.

„ La componente menomativa tabellata nella suddetta voce, unitamente al danno anatomico osseo ed a quello relativo alla limitazione funzionale concorrerà a delineare il pregiudizio complessivo conseguente alla protesizzazione d’anca.

„ Tanto più grave è il danno conseguente alla limitazione funzionale e tanto meno rilevante sarà l’importanza valutativa del danno da protesi puro.

(30)

PROTESI DI GINOCCHIO

(31)

PROTESI GINOCCHIO INDICAZIONI

„

Osteoartrosi

„

Artrite reumatoide

„

Artrosi post-traumatica

„

Necrosi avascolare

„

Lesioni dirette dell’articolazione

„

Deformazioni

(32)

PROTESI DI GINOCCHIO

COSTITUITA DA DUE COMPONENTI DISTINTE

:

„ COMPONENTE TIBIALE (con polietilene)

„ COMPONENTE FEMORALE (metallica - lega di cromo e cobalto) che viene impiantata a livello del femore. Il femore scivola in tal modo sulla tibia

(33)

PROTESI DI GINOCCHIO Sottotipi

„

Protesi Monocompartimentale

„

Protesi Totale

„

Protesi da Revisione

(34)

PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE

„ Sostituisce la cartilagine di un solo compartimento femoro-tibiale del ginocchio.

„ La resezione ossea è minima.

„ Può essere proposta a pazienti che presentano un’artrosi monolaterale, un legamento crociato anteriore sano, una minima deformazione angolare dell’arto inferiore.

(35)

PROTESI TOTALE

E’ quella più diffusa.

Sostituisce la cartilagine usurata a livello del femore e della tibia e, se necessario, a livello della rotula.

(36)

PROTESI DA REVISIONE

„

Sono le più voluminose.

„

Vengono applicate in casi particolari (Revisione di protesi, artrosi in stato avanzato con perdita ossea, deformità importante dell’arto inferiore, lassità legamentosa, tumori del ginocchio)

„

La resezione ossea è pronunciata.

(37)

RX GINOCCHIO ARTROSICO

Prima Dopo intervento di Protesi Totale

(38)

PROTESI TOTALE GINOCCHIO

(39)

PROTESI DI GINOCCHIO

ASPETTI MEDICO LEGALI

„ La durata prevedibile di una protesi di ginocchio allo stato attuale dipende dal tipo adottato, modalità di applicazione, condizioni generali el soggetto, etc.( 10 - 15 anni )

„ Le possibilità di reimpianto sono molto contenute e condizionate dal grado di compromissione dei siti di ancoraggio del dispositivo protesico.

(40)

PROTESI DEL GINOCCHIO Complicanze locali e a distanza

„

Infezione

„

Smottamento

„

Compromissione dello SPE

„

Disallineamento dell’arto

„

Osteoporosi dell’interfaccia osso-protesi

„

Usura della protesi (soprattutto per quelle

in polietilene)

(41)

PROTESI DI GINOCCHIO

Valutazione del Danno Biologico Permanente Parametri da considerare

1. Tipo di protesi e prevedibile durata

2. Possibilità di carico e deambulazione

3. Trofismo muscolare

4. Articolarità

5. Asse di carico

6. La stabilità

7. Articolarità

8. Plausibile soggettività (Dolore – Insicurezza al carico)

(42)

PROTESI DI GINOCCHIO

VALUTAZIONE DEL DANNO BIOLOGICO PERMANENTE

GUIDA ORIENTATIVA (M. Bargagna et. al. - 2001)

PROTESI DI GINOCCHIO 15-25 %

Anchilosi in estensione completa 25 %

Deficit della flessione con arresto tra 180° e 135° 20-25 %

Deficit della flessione con arresto tra 135° e 90° 8-20 %

Deficit della flessione con arresto oltre 90° < 8 %

Deficit dell’estensione inferiori ai 25° <_ 8 %

Deficit dell’estensione superiori a 25° impongono trattamenti correttivi i

cui esiti vanno valutati a seconda del risultato ?

N° VOCE TABELLE INAIL (D.Lgs. 23 febbraio 2000 N. 38)

308 Artroprotesi di ginocchio, non comprensiva del

danno funzionale,a seconda dell’età. Fino a 4 %

(43)

PROTESI DI COLONNA VERTEBRALE

(44)

LE PROTESI DISCALI CERVICALI

Il primo modello di protesi ed il più utilizzato è

la protesi di Bryan che consente anche di

ammortizzare i carichi.

(45)

LE PROTESI DISCALI LOMBARI

Le protesi discali oggi consentono di fornire una risposta solamente parziale alle esigenze della sostituzione discale; essse infatti pur ripristinando le caratteristiche di motilità inter- vertebrale, non sono in grado di adempiere al secondo compito dei dischi: l’assorbimento dei carichi.

Maverik Prodisc Charitè

(46)

Protesi IPD

Interspinous Process Decompression

Per il trattamento di algie alla schiena causate da compressione spinale

(47)

Protesi in titanio X-Stop

Viene inserita nel tratto lombare della colonna vertebrale, tra due processi di vertebre contigue fra cui esiste una stenosi

per la chirurgia correttiva mini-invasiva delle stenosi del canale vertebrale

(48)

„ Procedura valutativa impostata su criteri fondati quasi esclusivamente sugli aspetti disfunzionali del rachide.

„ Gli aspetti puramente anatomici trovano adeguata considerazione nel senso di integrare e meglio definire la valutazione che deve però essere incentrata sulle ripercussioni che gli esiti determinano a livello della funzione statico- dinamica del rachide.

PROTESI DI COLONNA VERTEBRALE

Valutazione del Danno Biologico Permanente Schema orientativo

(49)

PROTESI DI COLONNA VERTEBRALE Valutazione del Danno Biologico Permanente

Parametri di riferimento

„

Continuità dell’asse scheletrico.

„

Conservazione delle fisiologiche curve di carico.

„

Stabilità.

„

Articolarità.

Ciascuno di questi parametri difficilmente potrà

essere interessato da solo.

(50)

PROTESI DI COLONNA VERTEBRALE Valutazione del Danno Biologico Permanente

VOCE TABELLE INAIL (D.Lgs. 23.02.2000 N. 38) %

191 Anchilosi del rachide in toto, a seconda del coinvolgimento nervoso Fino a 60

195 Anchilosi del rachide cervicale in posizione favorevole > 25

200 Anchilosi del tratto dorsale 10

204 Anchilosi del tratto lombare con risentimento trofico-sensitivo, a seconda

dei disturbi motori Fino a 25

VOCE R.C.A. 10-100 % (D.Lgs. N. 209/05) %

94 Artrodesi cervicale, a seconda del N. di metameri interessati e di

complessiva lim. funz.,fino a perdita dei movimenti del capo e del collo 15 - 25 100 Artrodesi dorsale (Escluso D11 e D12), a seconda del numero di

metameri interessati e della complessiva limitazione funzionale 10 - 15 106 Artrodesi lombare, a seconda del numero di metameri interessati e della

complessiva limitazione funzionale, fino alla perdita dei movimenti del tronco

15 - 25

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