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3 a 3 a ⃗

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(1)

Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 21/02/2017

Esercizio 1

Un corpo di massa

m

è connesso ad un estremo di una molla di costante elastica

k

e lunghezza a riposo nulla. L’altro estremo della molla è collegato ad un perno

A

, attorno a cui la molla può ruotare su un piano orizzontale senza attrito.

1) Si osserva che la massa m compie un moto circolare uniforme (in cui quindi la lunghezza della molla resta fissa). In queste condizioni si determini la relazione fra

k

e la velocità angolare  della massa

m

. Perché la condizione di moto circolare uniforme non è sufficiente per calcolare l’allungamento della molla ? Sia adesso

V

0 la velocità iniziale della massa perpendicolare alla direzione della molla e di modulo ignoto, come in Figura.

2) Fissando l’energia meccanica totale

E

0 della massa, si determinino l’allungamento della molla

R

0 ed il modulo

V

0 della velocità iniziale della massa sempre in condizione di moto circolare uniforme. Qual è il rapporto fra l’energia cinetica della massa e l’energia potenziale fornita dalla molla ?

Mantenendo fisse l’energia meccanica totale

E

0 e la direzione della velocità iniziale della massa ortogonale alla molla, si allunga la molla fino a portarla ad una lunghezza

R

'

=(5/ 4) R

0 e la si lascia libera di ruotare ed oscillare contemporaneamente, con la massa collegata, come in Figura a destra.

3) Si calcoli il nuovo modulo della velocità iniziale

V '

della massa e si studi qualitativamente il moto della massa negli istanti successivi. In particolare:

3a) si individuino le costanti del moto del sistema;

3b) si spieghi perché la molla non può accorciarsi fino alla sua lunghezza a riposo

l

0

=0

.

4) Si determini la minima lunghezza della molla e la velocità della massa quando la molla raggiunge la condizione di minimo allungamento.

Esercizio 2

Una distribuzione di carica a simmetria sferica è formata da una corona di materiale isolante di raggio interno

a=10 cm

e raggio esterno

3 a

, caricata uniformemente con una densità volumetrica di carica positiva, e da una superficie conduttrice di raggio

3 a

, caricata uniformemente con una densità superficiale di carica negativa. La carica totale di volume contenuta nella corona è

Q=1 nC

e la carica totale di superficie sulla sfera conduttrice è

– Q/2

(vedi Figura, parte sinistra).

1) Si determini il campo elettrico in tutto lo spazio in coordinate polari sferiche.

2) Assumendo il potenziale nullo a distanza infinita dalla distribuzione si determini il potenziale elettrostatico in tutto lo spazio.

3) Un protone (carica elettrica

e=1.6 ×10

−19

C

e massa

m=1.67 ×10

−27

kg

) si trova ad una distanza praticamente infinita dalla distribuzione e parte con una velocità iniziale ignota di modulo

V

0 diretta verso la distribuzione. Si calcoli il minimo valore di

V

0 necessario affinché il protone raggiunga la sfera conduttrice.

(2)

4) La sfera esterna viene collegata a terra, cosicché il suo potenziale diventa nullo come quello a distanza infinita dalla distribuzione. Si risponda nuovamente alla domanda 1) e si determini la carica totale sulla sfera esterna.

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