Del Batterelafemenza.
Dei
Magliper battere lafemenxa^chiamatidai CremajebiSbadegiarole.
Tav.3.Fig.3.
§. Il2.
I L
Magliooibadegiarola
M
d’olmo odinoceconfidentevedutaper di fopra.N
ladeda vedutadaliapartepiana, concuiA debbono per-cuoterelebattole.La
dimenfionedelleSbadegiaroleM, N
difegnateèlaparteottava di quella della Sbadegiarola ingrande(§.d.).Il manicoO
efferdee cava-toda unfolopezzodilegnoinmodo
dieleAbreAano continue con quel-ledeldorfoM
,come
indicanolelineefognatenellaAgura,perchèfe ilmanico fodefituatoincnon lederebbeattaccatoallegnofenon me-dianteleAbree d, e quindiindue, otrecolpivaapericolodirom-E
2per--di
3
^
pcrfi,ilchenei
momenti
dibatterelafemenza porta moltoritardoa ri-mettereleSbadegìtrohdinuoro.DtUa
Tavola fucui fibaiefafemeai^.Tav.j.Fig,
4
.f- irj.
Tavoladinoce,odi
olmo, od
altrolegnoduro*C, C
Cavìcchie dìlegnopiantateinterraprofonde, cdinchiodateaipiediopportidella Tavola, perchèerta,battendolafemenza,nonfimaova o cammini
di-nanzirOpcrajo.La
dimenfione{§.6.)dellaTavoladifegnataèladecima quintapartediquella dellaTavolaingrandep.e-prendendol’altezza ef
quindicivoltefiavràl’altezza dellaTavolaingrande* Cosi pure df
prefaquindicivoltefaràlagrortezzadelcoperchioingrande•La
lun-ghezza/gè
arbitraria*Delfilodefiinatoa balerelafcmeno>a.
§. 114.
Un
Perticaleapertoèil(itopiùapropofitoperbatterelafemenza ,edafarelealtreoperazioniinfcrviential Lino.Si può battereanche fottoun pergolato,
come
finfa inqualche luogodelCremafeo.Dcf tempodefiinatoabatterela fentenTia.
f. Il 5*
La
femenzafibatteinLuglio,ed Agorto, qnand*cioèfacaldo.Nel*legiornatepiovofe,nonfibattefemenza, bifogna cheil
tempo
fiafereno*ii5.
Sipuòbatterelafemenza ancheinPrimavera, purchéifalcetti fiano benfecchi*
Non
èperaltroutiledilazionare finoaquertotempo; perchè itopi nell'Invernoladivorano.Del tempodiefporrealSoleifafceltiprimadi batterelafemenxa.
f. 117.
La
mattina,quandoilSolecominciaaprenderforza,vanno leDon-ne
(i)aprenderedallaTe^a
(§*iii.)quelnumero
difafcctci,che cre-defipoterlibattereinquelgiorno,clicfpongonoalSole.(1)
Qun^
nelleOpcraeiorifinomiiunoleOne»,fidee iniendete,ciieteliInorifpoitana qlliOsBoe.J’er<)geftaragione rtlleTerolcfiìdifegoaulaDonna, quandoillavoroaleiappai*eicoe, erUonoquandoappartieneall’Uomo.
Luo-37.
emiàoài efporreifafcttti«àSoloprtnuài battere
U
ftmeno'a.Tav.3.Fig.5.
§. 118.
I.Fuoridel Porticaleinunfitoa mezzodìledonne portanoifafcetti diLinotoltidalla
Tez»,
fenzaslegarli.1.Li collocanoinpiedi,
come
moftranoifafcettidifegnatinellaFigit»la badando bene, cheiliicoùa benefpazzato;perchè{laccandolidelle bottaledaifafcetti,H pollanoraccoglierlefenza frammifchiarvillrami, pa-glie,epolvere,
come
perlopiùintaliluoghifogliono ritrovarli.La
net-tezzanelgovernodelLinoèunadellecofclepiùimportanti.Tempo
ditraf
portarli fatto al Porticale*§. 119.
Quando
ilSoleà benerifcaldatolebattoledeifafcettiFig.f.Tav.;;fitrafportanoadue a duefottoalPorticalep.einE,Fig. d.Tav.fielTa, lafciando gli altria fuo luogo. Quefio èil
momento
dicominpiare a bat-terelafcmenza.Moào
ài battere lafemem;^.Tav.3.Fig. 4.
§. 110.
X.
La Donna
prende unodiqueAifafcettf, lo cofioca fullaTavola (§.1x3.) fenzaslegarlonelmodo,
cheHa
difegnatoinR.
2.Collafiniflrafopraigambidelfafcetto,ecolladeliramunitadalla Sbaàegiarola(§.112.) percuotelebottalecollapartepiana
N,
Fig. 4.e3.finoa tanto, chefiano (laccatetutte.
3.Battutodaquefiaparteilfafcetto,lovolta,loslega,loaprenel
mezzo,
e percuotequellebottale cheacafofiritrovafferonell’interno, avvertendo cheigambi del Lino non radinoindifordineedifperfi.4.SeilLinofoffeflrappatoconterranelle radici (f.86.)fidebbono per-cuoterbene anchequelle,per liberarlo dallapolvere, che moltiflimo nuoce agliOperai ealLino(lelTo.
y.SeigambidelLinofolTerocurvipereflTerandato aterra(§§.48.49.) àifafcettofitieneun poco per obbliquofullaTavola, perchènonetTendo igambieguali, le bottaleabbianoda poggiare ugualmente fudiella, on-depoteriebattertutte.
d. Terminatodibattere
un
fafcetto, laDonna
diftende in terraun legameV V
Tav.3.Fig.7.di groli ,oflroppe(n.$.103.)lungo, e piùgroflb diquellodeifafcetti.Sopraquellolegame pone a
mezzo
ilfafcetto bat-tu-Digi tìzedby
tuto,
come
jnoftralafteffaFigura;Queftofarcettoa cotidiftefoAtlgame
lochiamo PrimoStratodelfafcro,chefita faacndo.7.Battutodinuovo
un
aiffofafcetto,Ioponefoprailprimofirato inmodo
chelecimeidi quellofecondoconrifpondanoalleradici adel primo.Lo
chiamoquelloSitandoStrato.Diquellitiratip.e.fene pongono contaleordinetanti
,quantipolTono efiere legati colla llroppa
V
V. GliStratilìcollocanoinquella guìfalicchèlegatirìefcano nellaloroellremitàdellamedelimagroflezza,equindiillegamelì con-fervifemprenellaUeffalituazione.(1)8.Ciòfattovieneun
Uomo
a legarliftrettamente econdiligenza, onde nerifultailFafcioP
Tav.3.Fig.8.cheficollocatoltoinun fi-lo afciuttoe fpazzatodelPerticale.Cosioperandoinfeguìto, tuttii nuo-vifafeifimettononello ItelToluogouniti.(1) Qutflaformadelfafcio%necelTaria,acctoech^ilLino'oon vadadif^erfo•Seleradicidegli AratificollocafferotuttealiaficlTaparte,ilfalcioriufcirebbcpiùgroffodauncftremo,che dati*
altro»equindiillegame,neltrarporco deihfei»confommafiicilUàficafctebbofooiiàgfefief*
fo»conmoltadìfp»(ìooe edannonellaquantità delLino.
§•
Quanto
piùcaldefonolegiornatetantomegliofibatte lafemenza..Li<6.Lugliotypialleore17.ilcaldoeragradi24.emezzofoprailgelo»elafemenuli battevabent;li28.dettoilcaldoeragradi^7. e lafemeirzafibattevamolto meglio.
Delleore,incui Ji.traìofciadi. battetelafemenza.
§. 122.
Alleore12.circafitralafci^ di batterelafemenva,perchèallorale battolecominciano afiaccarlicondilHcoItà. IIreflodellagiornatafifpeir*
de,
1.atrafportarcifafeetti,che fonorimaflida battere,1.a racco-gliereilegamideifafeetti,chefifonobattuti,cofa,chefideefarecon diligenza,perchè fervono alegareilLinonellefeguentioperazioni.3.Si fpazzailficodoveifafeettifono(latiefpoflialSole,efiraccolgonole bettole difpcrfe,che meffe apartefibattono,terminatadibatteretutta lafemenza. 4.Le Donne
nettanointantola femenza dai gambidi Linocadutifralebottale,edalleBulle
,
che fonolefeorzedelle bottale fchiacciate
.
DelVaglio, 0 Vailo per 'nettare lafement^delLìaodalleBulle.
Tav.3.Fig.9.
V
Vallodivinchi (n.2.§.i03.) fimiliaquelli,co’ qualififannolc Ce/7f, telTutoinmodo,
che nonvipuòpallaregrano alcunodiLino.C
Contorno puredivinchi,ilqualecolfondoF
fiunifee quali diritto inpiedi,cioèpendeun pocoaldifuori.L'altezzadelcontorno comi|^eiaadiminuirlidaipunti4ain
modo
,cheneipuntib bnonvièpi»contorno,
ma
elfoforma unfolopianocolfondoF
delloHello Vallo.Mo-}f
MoJo
didetetmìnsteU
dmtnjtontdelValloingrande.-I.Siprendelalineadaventiottovolte,cosìfiavràladiftanza in-ferioredeidue manichidel Valloingrande•
a.
La
lineaw
»replicataventiquattrovoltedarkladiftanzafuperiore deimanichifteHì.j.
La
lineaf
gprefaventitré voltefaràla diftanzadalfitopiùalto/
del contornolinoall’eftremitkg
delVallo ingrande*4.L’altezzadelcontornodelValloingrandedalpuntor lino alpunto
f
fifacciaugualeallalineagf
prefanovevolte.
Modo
diliberarelaftmeaT^dalleBulle.
I. SifpazzailPerticalenel fitopiù
comodo
perfaretalffoperazione.. Con
unraftrcllo(reflello)fifeparanodallafemenzatuttele gam-bediLino, chenelbatterefolleròcadute dentro.3.
Con
unapalafiponenelValloquellaquantitàdifemenza,chefi crede opportuna,ilchefideterminacoll’Cfperienza.4.SiprendeilValloperifuoidue manichiin
modo
qheilcontornoC
delValloFig.p.Tav,3.corrifpondaallapartedelcorpodell'Operatore ,
indifigettainaltolafemenza inguifacheigranidelLino ricadano fuifondo
F
,elebulle,
come
piùleggeridi elfi,abbianodacadere dallaparteanteriorei,idelVallo.Quella operazionefichiamavagliare lafemenxa.5/ Aldifopra Jei, graninelVallorellerannodellebottoleintere, bif<>-gna. allora,chel’opetatorecolladeliraleconducafuoridelVallo,ele metta aparteinterra. inunfitolìberod’imnaondezze.Illevarvia que-llebottole,fichiamacimarelaJemenj^.
Ciò
fattofifapalfarerolloquella'femenzadal ValloInunfacco nel feguentemodo
;i>Siunilce tuttalafemenzanelfitoC
.2.Sialzail Vailodallatofinìllroen,efi.fafeorrere igrani allatodm.
3.S’ invellclaboccadelfaccoinb g b d, e inchinandoilValloverlo l’internodelloftelTofacco,la femenzafacilmente vi s’introducefenza perìcolodidifperdcrla.
.Terminatodi vagliarelafemenza,finnifeonoleBettolemelTcda parten.4.conquelle,chefolleròcadutefralebullenell’attodi vaglia-re.Sifchiaccianotutteinterraovefono, colli magli, oSbadegliarole Fig.3.Tav.3.percuotendolecollapartepiana
N
(5.11 2. ).7.Quellafemenzafigoverna
come
fièinfegnatoain./{.5.6.In que-llaguìlàlafemenzafiliberadallebulle.9.Pollane’facchicosì,purgatafitrafportafuiGranajo pernettarlaa fuotempodallaPolvere,edalLogliof?neavelfc,cprepararlaperla fiminadell’annofeguente( 18.ip.20.21.22.).
p.‘Se
Digitizedby
4
°9-Se mailaferanonfiterminafiedìnettarela{èmenza,le
Donne
(n.^.117.)
(0
iilevanodalettolamattinafeguentepertempo
a ter-minare, acciocchégiuntigliUomini
allavorofipofiacominciarefubìto abatterelafemenzadinuovo.
(1)Le DenntfilGrtmaCcoCtnao qutila ianxionc.
J. 113.
Tav.3.Fig.4.
La
femenzabattutafipuòlafciareinmucchioinZ
finoalgiorno fe-guente,ed anche per moltigiornifenzaalcunpericolo.La Semeozabatiatalia<,17,aSLuglio17;!&ipurgaudallei*/Uli>pdettoTioza,<Im abbia rilentoilminioiodaono.
DfifafceiriTÌmtftìdabattcrtnellagiornata precedente.
{. 124.
IFafcetti,che fonofiatialSolelagiornataprecedenterimafiida
baN
tere,bifognadinuovoefporlialSolelamattina feguente( §.iiS.), pcr»-chèquandolebattolenonfonobenfecche,difficilmentelafemenzafi fiacca.Quindi èchiaro,cheingiornate dipioggia,o nuvolo, nonfidee batterefemenzadiLino.RidottoilLinoinfafei,eliberato dalla femen-za,fipaflaa formareiMa:tp^tti,eiMaz3Ì>daBagno.Avvertafibenedi nonalterarel’ordinediquelleoperazioni,perchèaltrimentigliOperaifi confondono,efidifeapitanellaquantità delLino,eperchè moltiffimone vadifperfo,quando fonocoftrettiadover attendere a molteregole in
una
fol volta.Quefto èilmetododeiCremafehi,ilquale,come
fivede, à per finediconfervarelaquantità delLino,edellafemenza paflando perle