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CAPITOLO VIGESIMOPRIMO

DeldifiendercilLino dopolaMacerazione'.

Del fu»ovedifenderei

Ma^^iti.

ff. 101.

I

Sitfottimiper dìfiendereiMazzetti, fono»Pratidierbafolta, fitua-tiinpendioverfoMezzodì (Oj perchèefiendo lafupcrficiedelPrato, ofliailcadevocopertodierbaefodo,lepioggic diribalzonon poffono ifporcareilLinodifiefoacafella.

SenonfiaveffePrato,poffonofervireancheicampi,ne’qualiviè flatoilFermento. Queftofitononèilpiùperfetto.L’erbanonèfoltai laterraèfmoffa,ficcbèlepioggicfporcanoilLino.

(0Sipirla delfitoperfetto.Ognano CrigolifecondaleTuecitcoflaoze.

Tempo,

emodadipreparatequejli ftti.

§. 202.

Il

tempo

dìprepararequéftifitiè quandoficominciaafarei Mazzi da

Bagno

({.124.125.116.).SifegaallorailPrato, fel’erba foffealta, ed ancheil

Campo,

doveèflatoil Formento( 201.} perchèl’erba troppoaltaimpcdlfccilfarlecafelle,edilraccoglierle,

come

vedremo.

Modo

difpargereiMas^^ieeti fui Prato,0Campo,

}. 203.

I.Giuntoilcarroalluogoindicato (^.io1.)un Operaio afeendeincima alcarro,ed inforcandoun Mazzettoallavoltagettaintornoalcarroi

MazzettifuiPratoindiflanzal’unodaH’altrotrepafliordinaricirca.

a.Copertoilcircuitodelterrenointornoalcarro,fifach’effo avvan-zi,cficonti'nuaagettareiMazzetti

come

aln.precedente,coprendo anchelaparteoccupatadalcarrofleffonellaprimaflazione. Sireplica finoatantochefia Icaricato tuttoilLino. VediTav.6.Fig.2. ovo fonorapprefentatiiMazzetti

A, B, C

fuiPrato.

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Ó2

SedopofparfiqueftiMazzettifuiPrato

,pioveffe,filafcianolegati,,

fenzadifenderlia cafella,finoalceffaredellapioggia,laqualeintale fiatononglifanocumento.Cos\parimentifi lafcianofino la mattina feguente,fiaveflèrodovutifpargerefuiPratoqueftiMazzettilafera, precedente.

Modo

di dijìenderea

a

fellailLinofuiPrato.

Tav.6.Fig.3.

S' 2°4*,

-Subito cheficominciaagettareìMazzettifuiPrato,debbonoeffer prontele

Donne

adiftendercilLino acafella,ilchefifanelfeguente

modo;

1.Prendonoeffeun Mazzetto

D

pez cadauna,elopongonocolle ra-diciingiùfuiPrato,appoggiatoalgrembiale; poichéinquefta operazio-neèncccffarioilgrembialeperfoftencreiMazzettinel

momento

di di-fienderli,

come

moftralaFigura3.

2.Dal Mazzetto levano un Manipolo

E

digambidiLino,ed irnpu-gnandolocollafinifirafirettamcntc in

F

verfolecime,locollocanocolle radicifuiPratoindifianzadalleradicidelMazzetto

D

trepalmicirca, ecollecimeinclinateverfoIofteffoMazzetto

3.Allargano conladeliraigambi,

come

fivedenellaFigura.

4.Portanola

mano

deliraina,cfannogirareigambi,intornoalla, finifira

F

informadipanediZucchero..

5.Ciòfattola

mano

delirapaffatrailMazzetto

D,

edilmanipolo

E

arrivain efagirareisambiin

modo,

chequelliinbfiunificanocon quelliina,tenendo femprcftrettamentclecimeF, onderifultinole Fi-gurefilmiliaquelledifegnate

C, C

Fig., ftefla.Quellefichiamanoc«/e//e.

Cosicontinualifinoatantoche fièconfumatotuttoilMazzetto

D

, che deeftarfenefempre appoggiatoalgrembiale,trafportandoloda un fi-toall’altrofenzamaigettarloaterra,olevarlodallapolizionc

D

.

Le

cojelledebbonoefferedipochi gambi,perchèfiafeiughinopiu facilmen-te,edigambituttipoflanogoderelerugiade.,

Se maifi aveffecominciatoadiftenderc acafellail

^

LinofuiPrato

verfofera,erimanefferoa caufadellanottedeiMazzetti dadiftenderc, filafciano finoallamattina feguentefenzatimore,,chepatifetno.

IlegamideiMazzettifilafcianofuiPrato,finoal

momento

di racco-gliereTecajcUe,

come

vedremo.

Ifiti,doveilLinoèdillcfo fidebbonodifenderedalBeftiame, per-chènon vengadiffipato.Semaiaccadeffe,chelecafelleveniflero getta-tea terra,bifognarimetterle fubito.Quindièchefirendencceffario vi-fitarefpeffoilPrato, doveilLinoè diftefo.

Delle

^3 Delle pioggle fui Lìti»dìjìefoincofellafuiPrato,e delvento.

§. 20J.

Se appenadiftefoilLinofuiPratopiovefle,farebbecofa buona.

La

pioggialolava,eIopurga. Selepioggiccontinuaifero,ilLinofoctile fa-noeperfettopatifee

meno

delLinogroffolano.Quellochenonèfano patifee dipiùnellarobuftezradeltiglio.Selepioggiefoiferoecceifive, ilLinofifuerya.SeilLinofifoffeimbrattatonelBagno,lepioggielo purgano.

'

§. 10(5.

Seilventogettaffeaterralecafclle,fidebbonorimettere Inpiedi to-rtocheilVentoècertato,quando però nonpiovelTc.Sequefto fuccedef-fedinotte,allamattinafubito,qu.indoancorailLinoèbagnatodalla rugiada,firifannolecafelle;perchéfcilSoleafeiuga i

gambi,

nonfi pollonoj-i...uticacalcila,edilLinofidil'pcrde.

Del tempoin cui deeilLinoftardtjìefoaca/ella fui Proto.

ff. 107.

Due

giornidopo,cheilLino èdirtefoacafellanelle orecaldein giornatalucida,filevaun Manipolcttodigambidallecafclle,fi ftropic-eia;quandolereflefifiaccanoconfacilitàdaltiglio,alloraèterminato iltempodilafciarilLinoacalcilefuiPrato.Senonfiftaccano, con-vienelafciarvelofinoatantochediatalfegno.Sifono determinatidue giornidopoefleicflatoincafellailLinofuiPrato,non perchèqueflofia iltempo,incuiogniqualitàdiLino dial’indicatolegno diftaccarlile refledaltiglio,

ma

perchèilColtivatorenovellocominciandopertempo adoflervarc,pollacogliereilveropunto. Queftafpcrienzafifanelleore caldediSolecocente,cioèdopo Mezzodì;imperciocché fefifacclTcla rttattìnanelnafeerdelSole,rtropicciandoigambi, fembranomarciti,per caufadellacolladeltigliofcioltadallarugiada;fcverfolafera,il

gam-bolicontorce,ediltigliodiflicilinentcfifiacca,perciòintalitempinon

fipuòriconofeerefefiabbiao no dalafciareincafellafuiPrato.

§. 208.

OrdinariamenteiLinifini,efani,cioèquelli,chenon fonoandatia terrafui

Campo,

nèannofoffertopioggiefililecafclleftannoio.ed an-che15.giorni,quando nonpiove,primadidarequeftofegno. ILini groflblani,viftanno

meno.

LinonfanifilafcianofuiPrato3,4,

5,0

(5. giorni, più e

meno

fecondoifegni( 207.).SeilLinoper innavver-tenza,operqualche caufanonfoffebagnato,emacerato baftantcmentc,

filafciaqualchegiornodipiùfuiPrato.

Da

ciòficomprendo quanto ne-ceffariofiavifitarefpefToilLinofuiPratoperincontrare ilvero punto

.

Una

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04

Una

giornata,o duedipiù,cheilLinoAiafuiPrato,non recanocu>

mento

veruno,purchénon ùtemefTepioggia.IntalcafoilLinofi dan-neggiarebbe,errafportandoloacalaumidoper falvarlodallepioggie, perirebbetotalmente a caufadellafermentazione,chel'uccedercbbe ridu-cendolotutto unito.

Z09.

Quando

iltigliofi(laccadallerc/ìe

( 107.)efiaperfettamente fec*

co,bifognaraccoglierlotuttocon

fomma

follccitudine.

Da

talidiligenze dipendelafalvezzadelLino. Quindificomprende ancolaragione,perchè nonfibagninopiù diMazzi cinquantapervolta:cioèpernon aver trop-po Lino daraccogliere,edil

tempo

non badi,colpericolod’incontrar giornatepiovofe.

^alitè

dellegiornateper raccogliere le cajellt dalPrato.

§. aio.

IlLinofiraccogliedalPrato'ingiornatelucidedìSolecocente.

Selamattinadellagiornata,incuidovrebbonfiraccoglierlecafclle^ {offecopertadinubi,edilSolefifacelfevederedopo pranzo, nonfi rac-coglieLino,

ma

fidifferifeeald'ifeguente,purchéfialucido.Interclfa moltoilcondurreacafailLinofecco.

Seallanotteantecedenteallagiornata,incnifidovrebberaccogliereil

Lino,piovefl'e,nonfiraccoglie,

ma

filafciaincafellaluiPrato, febbene lagiornatafoffebella,elucida,edilSolecocente,efiafpettail giorno dopo,o anchedue,quando nonfitemefiedinuovapioggia,h.adando Tempre cheilLinofiabenfecco.

Lo

ftclTofifacciafepioveffeluiLino lagiornata (lefTa, incuifidovelferoraccoglierelecafclle.Siafpettafrm.

precheilLinofiabenfecco,néfiportamaiacafa,fenoninoredi Solecocente. Sireplicaquelloavvertimento perchè decidedelLino.

Delleore,nellequalifiraccolgono le cafelltA

^

ìli.

Le

cafcllefiraccolgonoperfolitodalleoreiSfinole21della giorna-ta,incuiàterminatoilLinodi(lardiflefofuiPrato (5.107.)ficcaé al-leorelie

mezza

circafiafuicarropercondurloacafa,mentre al'pet-tandopiùtardilarugiadaIobagnacrefiapregiudicato.

Modo

di raccoglierelecafelledal Prato, e condurleacafa, edel fito di collocarle.

Tav.6.Fig.4.

5. 212.

1.All’oraindicatafivafuiPrato ovefonolecafelledaraccogliere, e fidiflende p.e.unlegame

L G

grofTodigroli,odi ftroppe.

2.Si

j.Siraccolgono alcunecafellciofiemecolleradicidallalìcfTaparte, e ficollocano a

mezzo

aldettolegame

L G

preparato,formando uno Arato a A,

come

mollralaFiguradifegnata.

3.Sopraquefto ftratoCeneponeun’altro

bby

in

modo

chelecimedi queftofecondoftratocorrifpondanoalleradicidelprimo.DiquelliArati contalordinefcnepongonotanti,quantifenepoftbno legarecol

lega-me L G. La

formadiquelloFafeio

F

èneceffaria,perchèilLinonon fidifperda,avvertendodilegarloftrettamente

.

4.TerminatiquelliFafcificaricanofudiuncarro,eficonducono a cafa, ovverofcil Pratofollevicinoallacafa,fiportanodagliftelli

Ope-rai,badandodinon rompereilegami.

j.Sifcaricano dalcarro, eficollocanoin unfito afeiutto,ilchefi

deeolTcrvarccon

fommo

rigore.

6.SiraccolgonoilegamirimallifuiPrato,

come

fièdetto(§.104.) cfimettonoaparte perfervirfene alegareilLino,chefi avclTcda bagnareinfeguito.

DeC/e pioggie /oprailLinolegatoinFafcifuiPrato,

g. 213.

SeacafopiovelTenel

momento

cheiFafcifuicarrofonoperiftrada ( f.preced. n. 4. ),nondimenoliconducono acafa. Subitoche comincia afarfereno,piupreftochefipuòfiefpongonoelfifull’aja(ara) fen-zaslegarli,

come

fipraticaquandofibattelafemenza

(f.118.).Sela giornataleguentefoltepiovofa, convienetenerlifottoalPerticalenonin mucchio,

ma

feparati,ficchil'ariacampeggi,edintal

modo

fi prefer-veràilLino,purchéfiafiatolegatofecco. Conviene peròfceglierc la giornata,eleoreindicate(ff.zio. 211.)pernon efponereilLinoa ba-gnarti,ilche(

come

fpeftbabbiamo notato)

fommamente

importa.