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CAPITOLO DECIMOSESTO. ‘

Dtl tempodi allargeteleCafelle fui

Campo

primadi legarlein fafeetti,

§. 99.

P Rima

Quella operazionedilegarelecafellefifadopoinfafeetti,ch’effefonobifognaben fecche dentro eallargarlefui

Campo:

fuori, ingiornatadiSole-cocente, e non maiintempo nuvolofo. Sìcomincia taleoperazioneinun’oradellagiornata,che fecondolaquantità del Là-no,alleoreza.circafiatuttocondotto acafa,percoglierei

momenti

chefiabenfecco,nè fermentieperifea.

Da

quelladiligenza(opratutto dipendelafalutedelLino.

Liip.Luglio17^1nitralafciotodiallargare alcunecarellidìLino,eh*eranobenO edema-menteafciaite)minell*intcrngeranounpocoumide»febbene li giorniti quafifereni.AiU 14.detto«lUe dfono <l«Uecafelle,ed illc otetS.ftfono condotte1 cifa.In quellifìelTigioinitififono iliirgite iltre cifeilelUooc« 17» «coudoue» cifilUeoreii*Dillu ote15*fioo elle11.litempo Cbconfemiobello.

Modo

diallargareleCafelle fuiCampo.

Tav.1.Fig.3.c4.

100.

I.Siapronolednecafelle

C C

e fpaagn

do

alSoleiloro interni

gam-bi,chefon

meno

afeiuttidegliellcrni.

2.Sicollocano effein

D

Fig.4. adueadueuna preffol’altra in

modo

chelebattoleditutte duelecafellefianouguali,e rivoltealla partedelSole.

Tempo

dilofciarleallargate fuiCampo.

§. loi.

Silafcianod'ordinarioallargatedueorecircaprimadilegarlein fa-feetto,ilche dipendedaltempo, cherichiedefiperchèfianoben fecche.

L’innoI7pili14-Lugliofifono allitgatc delle cafillt pirtc tilt ot>i;.,t parti alli ori 17.

Li prinefifono legati infafcctioalleora 17.,laficondi alle ote 11.elica.

Dellapioggia fulle Cafelle allargate.

ff.

lov

Senel

momento

chelecafellefonoallargatepioveffe,bifogna più pre-llochefipuòrimetterledi nuovoinpiedi,perchèlepiantediLino,

che toccanoterra,difficilmentefiafeiugano;anziilSole,che fopravvie-ne,faefaltarel’umidith dalterreno,ilLino fermenta,eperdedella fua robuftezza.Quindifelagiornatamiaaciaffetemporale,nonfi allarga

mai

Lino.

Modo

33

Miào

Ji legartin fafeettoleCafclleellargitefi$lCtmpo.

Tav. Fig.4.

§. 103.

1.L’Opcrajoliprefcnta allapartedellebettoledelleduecafclle

D

già allargate(ff.r«o.)> edapplica al difoprada

L

in

E

unlegamedi gre-ti(l)odi /troppe(2).

2.Prendeicapidiquellolegameunocolladeftra,el’altrocolla fi-niftra, lifapalTareperdifonoalLino

D

fenzafollevarlodaterraper nondifordinareigambi, cambiando purealdifottoicapidellegame, iquali portatialdifopral’Operaioftringeelega con forzail det-toLino

D,

formandoilFafcettoF, Tav.a.Fig.5.checosìlo

chiame-remo

infeguito,legatonel fito

come

ftadifegnatolicchèlebettole ven-gano a formareilFiocco

G.

j.Legatocosìilfafcettoquando è benfocco logettafui

Campo

, ov-verofelebottaleavelTeroqualche poco d’umidità,lometteinpiedi

come

inofcralaFiguraftelfa-Così procedeinfeguito.

(0 Gmcbi,piintt,chi narceno in(itopaindofa, ottimi, dnriToli,•(hononmatcifcono cilmrnte.A notidiufatlibifogna porliinacqna

.

^ 1)RamidiuoaIptcia diS^cio,vnlfoSalgwa.

5.

104-Se rlmaneffe Lino dalegareinfafcettiverfoleore13,tralafciadi legarlo,cfirimetteincafellaondel’umidodelterreno nella notte

non

glifacciadanno,avvertendodiformareunafolacafelladel Lino

D

Tav.2.Fig.4.fenzafepararloindue,

come

eraprima (§.100.).

Utile pioggie fuiLinolegatoin fafcetti,e dellaBirlaper prefervarloda effe.

"Tav.2.Fig.6.

§. 105.

Sefuccedeffeunapioggiaimprovvifadopo averlegatoilLino in fa-fcetti,fideeprefervarlodacffadifponcndoifafcetticosì

,chene riful-tiilmucchio

B

fattoapanediZucchero,che daCremafchichiamali Stria.

Modo

diformarelaBirla.

Tav.2.Fig.7.

I.Neifitipiùaltidel

Campo

ficollocanoifafcetti

F F F F F F F

uno prelTol’altroincircolo, inguifachein

mezzo

virellilofpazioS circo-larevuoto,

come

rapprefentalaFigura.Quellofpaziofifamaggiore

o

minore fecondolaquantitàdeifafcettifui

Campo.

Ifafcetti

F F F F e&

primicosìdifpoftilichiamo PrimaSeriedellaBirla.

£

2.So—

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2.Soproqucfta feriefcneponeun’ altrafimilecoll’ordinedeidue fa-ccetti

G G,

cioèin

modo

cheil(itodeilegamilorocorrifponda aU’eftre-tnitàdeifiocchi a($•loj*n.3.)deitrefafcetticontigui

F F F

fot-podi,ecosiinfeguito.

j.DifpodecositreoquattroferiediquedifafcettiilvuotoS circola-rediventaprofondo,edincimafiridringe.Taleprofonditàovano fi

riempie di fafcetti fino ai fiocchib bdellaferiefuperiore,per

non

impedirelaferiec,cheinfeguitofiva facendo. Alzandolileferie, na-fceun’altraprofondità,chedinuovofiriempiedi fafcetti,

come

pocofa fièdetto.

4.Poiché quantopiùcrefconoleferie,laboccadellaBtrlafi va re-dringendo,Ccchè finalmente viene achiuderli

come modra

laFig.o.Tav.2.

Quindi copreGalloralacima conalcunifafcetti,per difenderedalle piog-giclebattoleychenellefommità roderebbero cfpode.Sequeda Birlafi facondiligenza,ilLinofiprefervanell’ internodallepioggie,c molto fidifende anche edernamenteingrazia della figura della Birla.

Del tempoài condurreacaf»tfafcetti,

§. lod.

Subito terminatodilegareifafcetti,ficaricanofudiuncarro, avver-tendodinon rompereilegami,cdìcondurliacafa inore,che

non

prendano umidità,cioècircaleai, o zzdellafleOagiornata.

f. 107.

SeilLinopoi folTedatoinSiriaacaufadellepioggie, bifognaprima dìcondurlo acafa(§.prec.)cheifafcetti

edemi

dano benfecchi.

Che

fel’acquafoffepenetratafinonell'interno della Birla,intalcafo con-vienedisfarla,e ponereifafcetti in piedi

come

fivedenellaTav.z.Fig. 5.

SeinfineilLinofoffebagnato anche dentroifafcetti,èneceffario sle-garli,edallargareilLino,

come

fièdetto(ff.loo.).'TaHdiligenzenon firaccomandanomai abbadanza.IlLino edere deefeccoprimadi condur-loacafa.

DelfilonellaCafa ovecollocareifafcetti. i

§. 108.

Ilfitomiglioredicollocareifafcettièla

Te\a

(i)odaltroluogodel pariafeiutto,onde nonpolTadapartealcunapenetrareumidità.

(1)L« TezM^qa»lloogo cafa,incoiHcoUocdtnoi6coi,• itpaHoteperliBenUmig Oleato per lopilifopraieStalle.

§. 109.

Senelponerefulla

Te^a

ifafcettifene trovaderoalcuninonaffatto afeiuttì,fimettono daparte,edinfineficollocanoaldifoptadi tut-ti.

1

.

Strappahk

11^

Lino.

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P-19

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ti,Ande facilmente poiTanoafcingarfi,fenzacomunicarel’umidità alredo deiLinogiàfecco,ilche fuccederebbe,féfodero poditra

mezzo

giialtri fafccttìafciutti,efecchi.Tutte quedediligenzefono necedarie, accioc-chéilLino non fermentieperìfca*

§.

no.

SeAliladeiTa ddovediero collocare fafcettidiLinocoltivatoin terrenidifferenti(^.4.)ènecedariotenerli feparati.Cos'ipureilLino rot-tileA deetenerfeparatodal grodolano,quelloch’èandato aterrada quelloch'è rimadoinpiedi,quellocheàfoffértopioggieincafellafui

Campo

(§.94.efeg.),quello coltivato interrenimorbididaquello colti-vatointerreniperfetti(§§.1.2.).QuediLinidifferenti,o per natura, o pervarietàdeliadagione vogliono un

Bagno

differente,Acchè regoIandoA a

norma

delLinoperfetto,cheA trovadeconfufocol

meno

perfetto, quedo A perderebbeaffatto;aH'oppodo volendofalvareilcattivoA

man-derebbeamaleilLino buono.TuttociòcheA èdettoaquedo pro-poAto,A deeintenderedique’caA,ne’qualiviAadagovernare una quantità diLino nonpicciola;perchèfeAtrattadedipochifafcetti, fa-xebberofuperfluequedediligenze.

Delrìpojodei fafcettiprimadi battere lafemenxa.

$. III.

CondottoilLino acafafecco,epodofalla

Texa,

A deelafciarloin ripofoper giorniio, o15primadibatterelafemenza.Inqueffotempo

igranidifemenza A perfezionano,acquidanoillorocolornaturaledi cadagnu chiaro, e divengonolucidi