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Fisica Generale LA N.2 Prova Scritta del 9 Settembre 2010 Prof. Nicola Semprini Cesari Meccanica: quesiti

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(1)

Fisica Generale LA N.2

Prova Scritta del 9 Settembre 2010 Prof. Nicola Semprini Cesari

Meccanica: quesiti

1) Al tempo t=0 una carrozza ferroviaria in moto con velocità V comincia a muoversi di moto rettilineo uniformemente decelerato (-a). Nello stesso istante, da un certo punto P un osservatore a bordo della carrozza lancia lungo la verticale verso l’alto un punto materiale di massa m con velocità v=v0. Determinare a quale distanza da P il punto materiale cadrà sul pavimento della carrozza (si trascuri l’attrito dell’aria e si supponga la carrozza sufficientemente alta).

6) Commentare e mostrare i passaggi che conducono alla formulazione della seconda equazione cardinale della meccanica.

7) Formulare e dimostrare il teorema di Konig per la quantità di moto.

A s L

L

L/2 L/2

O q x

m 3) Una massa m viene posta in rotazione con velocità v su di

una traiettoria circolare all’interno di una superficie conica priva di attrito. Determinare a quale distanza x da O si deve posizionare la massa affinché la traiettoria sia stabile.

5) Una lastra quadrata di lato L, sagomata come mostrato in figura, è costituita da un materiale di densità superficiale s.

Determinare l’angolo all’equilibrio (rispetto alla verticale) formato dalla linea mediana della lastra qualora venga sospesa ad un asse normale al foglio e passante per il punto A.

2) Si scrivano le equazioni cartesiane del moto di un punto materiale di massa m situato in un campo di forze conservativo avente energia potenziale definita in tutto lo spazio dalla funzione V (x,y,z) = kz (con k costante), sapendo che all’istante iniziale t=0 il punto materiale si trova nella posizione definita dalla terna di coordinate (0,0,z0) con velocitàv0= v0xi.

4) Un campo di forza è definito in tutto lo spazio dall’espressione

F = (3k1 x2y2z +2 k2) i + 2k1x3yzj + k1x3 y2k,

con k1 e k2 costanti note aventi le opportune dimensioni. Verificare se il campo è conservativo, e in tal caso determinarne l’energia potenziale V.

(2)

Termodinamica

1) Un sistema termodinamico termicamente isolato è costituito da un recipiente cilindrico, di capacità termica C1 = R a pareti rigide. Il recipiente, chiuso da un pistone che può scorrervi senza attrito, contiene una mole di gas perfetto monoatomico e un mulinello di capacità termica C2 = R/2.

Inizialmente, il pistone è bloccato e il sistema si trova nello stato termodinamico di equilibrio A definito dai valori T0 e V0 di temperatura e volume. A un dato istante, il mulinello viene messo in rotazione applicandogli una coppia di forze avente momento M costante, e viene fermato istantaneamente dopo aver compiuto N giri. Il sistema raggiunge in tal modo un nuovo stato di equilibrio B definito dal valore Tf > T0 della temperatura e dal volume immutato V0 .

Determinare le espressioni delle seguenti quantità:

a) l’aumento di temperatura ∆T = Tf - T0; b) la variazione di entropia ∆Sgas del gas;

c) partendo dallo stato B, di quanto si deve variare reversibilmente il volume del gas (si calcoli cioè l’ espressione del rapporto Vf /V0 ) perché il sistema raggiunga lo stato finale f nel quale la temperatura abbia il valore iniziale T0.

2) Partendo dalla definizione meccanica di lavoro mostrare che il lavoro fatto da un fluido che esercita una pressione P su di un pistone di area A variando il proprio volume di dV vale P dV.

3) Enunciare e commentare il secondo principio della termodinamica.

(3)

Esercizio 1

2

0 0

2

0 0 0

2 0

0

( ) 1

2 ( )

( ) ( ) 1

2

2

1 0

2

posizione e velocità del punto P della carrozza rispetto a terra X t Vt a t

X t V a t

posizione del punto materiale rispetto a terra

x t x t x V

y t y t g t y v

durata del volo del punto materiale

v t g t t v

g

= −

= −

= =

= − =

− = ∆ =

 

 

0

0 0

2 0 0 2 0

0 0 0 0

( ) ( ) 2

2 2 2

1 1

( ) ( ) ( )

2 2

spazio percorso in direzione arizzontale dal punto materiale x x t t x t V v

g

spazio percorso in direzione orizzontale dal punto P della carrozza

v v v

X X t t X t V t a t a t t V a a t

g g g

differe

∆ = + ∆ − =

∆ = + ∆ − = ∆ − ∆ − ∆ = − −

2 2

0 0 0 0 0 0

0 0

2 2 1 2 2 1 2 2

( ) ( )

2 2

nza dei percorsi

v v v v v v

d x X V V a a t a a t

g g g g g g

= ∆ − ∆ = − + + = +

Esercizio 2

F = −r

∇V = 0,0,−k

( )

= mar ⇒ ax = 0, ay= 0, az = − k m.

&&x= 0 ⇒ &x= cost = v0, x ⇒ x(t) = x0 + v0, xt = v0, xt;

&&y= 0 ⇒ &y= cost = v0, y = 0 ⇒ y(t) = y0 + v0, yt = 0;

&&

z= − k

m ⇒ &z= v0, zk

mt= − k

mt⇒ z(t) = z0+ v0, zt−1 2

k

mt2 = z0 −1 2

k mt2;

(4)

Esercizio 3

2

' ' .

'

R

R

Assumiamo un riferimento cilindrico con l asse z lungo l asse di rotazione Le forze agenti sul punto materiale valgono

R R sin k R cos i

P mg k

All equilibrio si deve avere

R P m v i

x sin otteniamo allora R sin k R cos

ϑ ϑ

ϑ

ϑ ϑ

= −

= −

+ = −

  

 

  

2

2 2

2

( )

/

( / )

R R

i mg k m x sin i

R sin mg R mg sin

v v

R cos m mg sin cos m

x sin x sin

x v cos g

ω ϑ

ϑ ϑ

ϑ ϑ ϑ

ϑ ϑ

ϑ

− = −

= =

 

 

 =  =

 

 

−

 =



  

Esercizio 4

∂Fx

∂y = 6k1x2yz= ∂Fy

∂x ; ∂Fx

∂z = 3k1x2y2 = ∂Fz

∂x ; ∂Fy

∂z = 2k1x3y= ∂Fz

∂y; => campo conservativo

−V =

(

3k1x2y2z+ 2k2

)

dx

(0,0,0 ) ( x,0,0 )

+ 2k1x3yz dy+

( x,0,0 ) ( x, y,0 )

k1x3y2dz=

( x, y,0 ) ( x, y, z )

2k2x+ k1x3y2z

(5)

Esercizio 5

' '

.

1 1 1 1

( )( ) ( )( ) ( ) ( )

2 2 2 2 4 2 2 4 4 5

1 1 12

( ) ( )

2 2 2 2 4

( )

2

Assumiamo un riferimento xy con l origine in A e l asseY lungo la linea di separazione dei due mezzi

Il centro di massa della lastra è posizionato in

L L L L L

L

Y L L

L L L

L LL X

σ σ

σ σ

σ

− + − − + −

= = = −

+ +

=

1 1 1 1

( ) ( )( ) ( ) ( )

4 2 2 4 2 4 4 4 1

1 1 12

( ) ( )

2 2 2 2 4

' '

'

| | ( )1 5

L L L L

L L

L L L

L

L angolo cercato altro non è che l angolo formato dalla congiungente il centro di massa con l origine e la direzione verticale

arctg X arctg Y

σ

σ σ

ϑ

− + − +

= = −

+ +

= =

Termodinamica

1) a) Essendo il contenitore adiabatico non scambia calore con l’esterno e quindi

∆Q = ∆U + L = 0 ⇒ ∆U = −L, dove il lavoro L è il lavoro fatto dal gas che è pari all’opposto del lavoro fatto dal mulinello sul gas: −L = M dϕ=

0 2πN

2πNM = ∆U.

La variazione di energia interna del sistema è pari alla somma della variazione di energia interna del gas e dei due oggetti (contenitore e mulinello) di capacità termica C1 e C2. Quindi:

∆U = C

(

1+ C2 + CVgas

)

∆T = 2πNM

R+ R 2 + 3

2R



∆T = 3R∆T = 2πNM ⇒ ∆T =NM 3R

.

b) ∆S = CVlnTf

T0 = CVlnT0+ ∆T

T0 = CV ln 1+∆T T0



 = CVln 1+2πNM 3RT0



;

c) Tramite il primo principio si può scrivere: dQ = dU + pdV = C

(

1+ C2 + CV

)

dT + pdV = 0.

Da cui segue:

3RdT + RT

V dV = 0 ⇒ 3dT

T = −dV

V ⇒ 3ln T0 Tf

 

 = − lnVf

V0 = lnV0 VfVf

V0 = Tf T0





3

= 1 +∆T T0





3

(6)

2)

| |

| || | | || | | |

| | :

dL f dl f dl cos f dl f S dl P dV

S

nota f P se il sistema compie una trasformazione quasi statica S

ϑ

= ⋅ = = = =

       

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