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L'accattonaggio e il I emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: un esempio di circolazione giuridica

CRITICA ALL'ATTUALE RISPOSTA GIUSPOLITICA INGLESE AL PROBLEMA DELL'ACCATTONAGGIO

4. Critica alla persistente criminalizzazione della mendicità in una prospettiva comparatistica: uno sguardo oltreoceano

4.2. L'accattonaggio e il I emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: un esempio di circolazione giuridica

L'altro orientamento giurisprudenziale in materia di repressione della mendicità e bilanciamento di valori, affermatosi successivamente e oggi consolidato negli Stati Uniti, è quello che riconduce il fatto dell'accattonaggio nella sfera della libertà di espressione protetta dal I emendamento e, conseguentemente, ritiene incostituzionali le leggi americane anti-accattonaggio – in quanto lesive di tale libertà – per contrasto con la citata previsione costituzionale67. L'iter che ha

condotto a questa ricostruzione interpretativa, tuttavia, è stato tutt'altro che immediato, sviluppandosi per contro in modo ampiamente dibattuto – quantomeno in una fase iniziale – sullo sfondo di un'accesa querelle dottrinale e

63 Ivi, pp. 70, 74.

64 Pottinger v. City of Miami (1992) 810 F. Supp. 1551. 65 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 74. 66 Ivi, p. 69.

67 Ivi, pp. 72, 73. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want Change! Calling for the Abolition of

giurisprudenziale di cui l'orientamento in parola costituisce, appunto, l'approdo conclusivo68.

Come anticipato, il I emendamento della Costituzione Federale degli Stati Uniti contiene alcune importanti garanzie, tra le quali è inclusa la tutela della “freedom of speech” (libertà di espressione)69.

Il Congresso non potrà fare alcuna legge […] per limitare la libertà di parola […]70.

In via interpretativa, le corti americane hanno esteso la nozione di “espressione” rilevante ai fini della tutela costituzionale; del concetto di “speech”, infatti, hanno adottato una lettura ampia, comprensiva non solo dell'espressione in senso stretto, ma anche della condotta espressiva, quest'ultima intesa come comportamento materiale in cui è presente un intento soggettivo dell'autore capace di comunicare un particolare messaggio71.

Con specifico riferimento alla mendicità, tuttavia, la possibilità di ricondurre il fatto dell'accattonaggio in quella particolare forma di espressione costituita dalla condotta espressiva, e di accordargli la relativa tutela costituzionale72, è stata

inizialmente negata dalla giurisprudenza americana, che in un primo momento ha escluso la condotta di mendicità dalla protezione del I emendamento73.

Tale indirizzo è stato sostenuto nella sentenza Young v. New York City Transit Authority (1990)74 dalla Corte d'Appello del Secondo Circuito degli Stati Uniti,

che in tale occasione, fondando la propria decisione sull'assunto che il fatto dell'accattonaggio non costituisse una forma di condotta espressiva protetta dal I emendamento, ha ritenuto perfettamente conforme alla disposizione costituzionale citata il regolamento dell'Autorità dei trasporti pubblici di New York che prevedeva il divieto assoluto di mendicità nella rete metropolitana della città.

68 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 71.

69 V. VARANO, V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale. Volume I., cit., p. 349. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want Change! Calling for the Abolition of the Criminal Offence of

Begging, cit., p. 12.

70 U.S. Constitution, amend. I (1791).

71 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 71.

72 Ivi, pp. 66, 71. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want Change! Calling for the Abolition of

the Criminal Offence of Begging, cit., p. 12.

73 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., pp. 66, 71. 74 Young v. New York City Transit Authority (1990) 903 F. 2d 146.

Secondo l'opinione di maggioranza della Corte, infatti, l'accattonaggio era una mera condotta, spogliata di ogni elemento espressivo, non permeata da un carattere comunicativo che ne giustificasse una tutela costituzionale; un mero comportamento materiale non inseparabilmente connesso a un particolare messaggio, in quanto normalmente i mendicanti chiedono l'elemosina per raccogliere denaro, e non per comunicare un messaggio politico o sociale75.

Né l'opinione di maggioranza ha ritenuto di ostacolo alla propria decisione il precedente Schaumburg76, con cui la Corte Suprema aveva ritenuto che la richiesta

di contribuzioni da parte delle associazioni di beneficenza costituisse una forma di espressione protetta dal I emendamento, in quanto tipicamente connessa a un discorso informativo e persuasivo che cerca sostegno per particolari cause o idee su questioni economiche, politiche o sociali77. Secondo l'opinione di maggioranza,

infatti, la differenza esistente tra la richiesta di contribuzioni da parte delle associazioni di beneficenza (considerata provvista di contenuto comunicativo) e l'accattonaggio (considerato privo di un siffatto contenuto) impediva di riconoscere a quest'ultimo la tutela costituzionale di cui al I emendamento.

La decisione Young v. New York City Transit Authority è stata fortemente criticata da parte della dottrina78, la quale ha argomentato che, contrariamente a quanto

affermato in tale pronuncia, i mendicanti comunicano un particolare messaggio, ossia quello che sono poveri e hanno bisogno di aiuto, ricordando così alla generalità dei consociati l'esistenza della povertà. Ad avviso di tali commentatori, pertanto, consentire la richiesta di denaro da parte delle associazioni di beneficenza, ma non da parte dei mendicanti, significava privilegiare ingiustificatamente l'espressione eloquente, altruistica e d'elite rispetto ad altre forme di espressione79.

Accogliendo le critiche mosse dal menzionato filone dottrinale, in un secondo momento la giurisprudenza statunitense è quindi giunta a considerare

75 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 71.

76 Village of Schaumburg v. Citizens for a Better Environment et al. (1980) 444 U.S. 620. 77 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., pp. 71-72.

78 Per approfondimenti su tali critiche dottrinali vedi H. HERSHKOFF, A.S. COHEN, Begging to

Differ: The First Amendment and the Right to Beg, in 104(4) Harvard Law Review, 1991, pp. 896-

916.

l'accattonaggio una forma di comunicazione politica e sociale, coperta in quanto tale dalla garanzia del I emendamento.

Il precedente Young v. New York City Transit Authority è stato infatti oggetto di overruling nella sentenza Blair v. Shanahan (1991)80, in cui la Corte federale del

Distretto della California, sulla base dell'opposto presupposto che il fatto dell'accattonaggio costituisse una forma di espressione protetta dal I emendamento81, ha dichiarato incostituzionale la disposizione del Codice Penale

della California che prevedeva il divieto assoluto di mendicità in luogo pubblico o aperto al pubblico, per contrasto con il I e il XIV emendamento.

Sotto un primo profilo, più precisamente, la Corte ha censurato la disposizione penale incriminata in quanto lesiva della libertà di espressione tutelata dal I emendamento82. Recependo le sopra descritte critiche dottrinali alla decisione

Young v. New York City Transit Authority, e biasimando a sua volta tale pronuncia, la Corte ha infatti affermato l'insussistenza di qualsivoglia differenza di rilevanza costituzionale tra il fatto del mendicante che chiede elargizioni per se stesso e il fatto delle associazioni di carità che chiedono elargizioni per scopi benefici e altruistici, ritenendo entrambe le richieste di denaro dotate di un contenuto espressivo e, pertanto, meritevoli della medesima tutela costituzionale83. Più

precisamente, la Corte ha considerato l'accattonaggio una forma di comunicazione politica e sociale tramite la quale il mendicante trasmette un messaggio informativo relativo alla propria condizione di bisogno, potendo eventualmente divulgare le proprie idee sul trattamento che la società riserva ai poveri; ha peraltro rilevato che in certi casi l'accattonaggio può anche cambiare l'approccio di colui al quale l'elemosina viene chiesta nei confronti dei poveri stessi, l'esistenza disagiata dei quali viene inevitabilmente ricordata al passante da una mano tesa che invoca compassione e giustizia sociale.

80 Blair v. Shanahan (1991) 775 F. Supp. 1315.

81 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 72. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want

Change! Calling for the Abolition of the Criminal Offence of Begging, cit., p. 12.

82 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 72. 83 Ivi, p. 74.

Sotto un secondo profilo, la Corte ha altresì censurato la disposizione penale incriminata per violazione della equal protection clause84 del XIV emendamento85.

Ad avviso della Corte, infatti, incriminando l'accattonaggio, tale disposizione discriminava una particolare forma di comunicazione (l'accattonaggio, appunto) in ragione del suo contenuto; in particolare, non riservava uguale trattamento a tutti i soggetti che si approcciavano agli altri e rivolgevano loro una qualche richiesta, dato che tra questi colpiva solo i mendicanti, la cui condotta era l'unica vietata86.

Tale orientamento è stato ribadito e sviluppato, con particolare riferimento alle implicazioni derivanti dal I emendamento, nella sentenza Loper v. New York City Police Department (1993)87, in cui la Corte d'Appello del Secondo Circuito degli

Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale, proprio per violazione del I emendamento, la disposizione di una legge penale di New York che prevedeva il divieto assoluto di accattonaggio in luogo pubblico88.

In tale pronuncia, la Corte d'Appello del Secondo Circuito degli Stati Uniti (la stessa corte che aveva deciso il caso Young v. New York City Transit Authority, ma in altra composizione), discostandosi dal proprio precedente Young, e facendo invece riferimento al precedente Blair v. Shanahan, ha affermato che il fatto dell'accattonaggio costituisce una forma di condotta espressiva, ritenendo irrilevante ai fini del I emendamento la differenza tra mendicità e richiesta di denaro da parte delle associazioni di beneficenza, e giudicando pertanto ingiustificata la distinzione tra le due ipotesi ai fini del riconoscimento della tutela costituzionale89. Infatti, se è vero che il mendicante chiede contribuzioni per se

stesso (così comunicando la propria situazione di bisogno), mentre il membro di un'associazione di beneficenza chiede contribuzioni per scopi benefici (così comunicando situazioni di bisogno altrui), tuttavia è innegabile che tutti e due chiedono la carità del prossimo; si tratta pertanto, in entrambi i casi, di condotte

84 U.S. Constitution, amend. XIV (1868), sect. 1: “[…] Nessuno Stato [...] rifiuterà a chicchessia nei limiti della sua giurisdizione l'eguale protezione delle leggi”.

85 Oltre a prevedere la tutela del “due process of law” (due process clause) nei confonti degli stati, il XIV emendamento riconosce altresì il principio di uguaglianza davanti alla legge (equal

protection clause). V. VARANO, V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale. Volume I, cit., p.

349.

86 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 74.

87 Loper v. New York City Police Department (1993) 999 F. 2d 699. 88 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 67.

che comunicano una richiesta di aiuto e un messaggio di bisogno (proprio o altrui) e, al contempo, un messaggio politico o sociale90.

Per i motivi indicati, la Corte ha quindi dichiarato incostituzionale la disposizione penale incriminata, giudicandola una restrizione ingiustificata della libertà di espressione protetta dal I emendamento, stante la natura assoluta del divieto di mendicità nella stessa contenuto. Ad avviso della Corte, infatti, vietando l'accattonaggio in tutte le sue forme e in qualsiasi luogo pubblico, la disposizione censurata non poteva considerarsi una misura strettamente necessaria per perseguire un interesse pubblico inoppugnabile (nella specie, l'asserita tutela della sicurezza pubblica), né strettamente proporzionata alla realizzazione dello stesso, né contenutisticamente neutra; al contrario, vietava ogni contenuto espressivo connesso all'accattonaggio, non lasciando ai mendicanti alcun canale di comunicazione alternativo attraverso cui trasmettere il loro messaggio di bisogno e povertà91.

L'orientamento in questione ha trovato un'ulteriore conferma e precisazione nella sentenza Benefit v. Cambridge (1997)92, in cui la Corte Suprema del

Massachusetts ha dichiarato incostituzionale una disposizione legislativa che vietava e sanzionava penalmente l'accattonaggio in luogo pubblico, in quanto lesiva di una forma di espressione costituzionalmente protetta, in violazione del I emendamento.

In tale occasione, la Corte ha ribadito un dato ormai pacifico nella giurisprudenza americana: l'insussistenza di una differenza rilevante ai fini della tutela costituzionale tra mendicità e richiesta di elargizioni da parte delle associazioni di beneficenza, in ragione del messaggio comunicativo che entrambe trasmettono93.

In particolare, ha affermato che l'accattonaggio non aggressivo – quale quello oggetto del caso di specie – costituisce una forma di condotta comunicativa protetta dal I emendamento94. Vietare l'accattonaggio non aggressivo, pertanto,

significa vietare ai poveri di entrare in contatto con altri esseri umani con la speranza di ricevere aiuto e compassione; significa imporre agli indigenti di

90 Ivi, p. 67. 91 Ibidem.

92 Benefit v. Cambridge (1997) 424 Mass 918. 93 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 73.

94 Ibidem. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want Change! Calling for the Abolition of the

soffrire in silenzio. Per altro verso, simili divieti privano inoltre la generalità dei consociati della possibilità di interagire con i più disagiati; per alcuni, infatti, l'incontro con un mendicante può comportare una presa di coscienza e addirittura creare un legame sociale o empatico, può indurre ad agire e offrire la possibilità di adempiere a un dovere morale o religioso di assistenza ai bisognosi95.

I casi citati sono solo i più significativi. Gli esempi giurisprudenziali potrebbero continuare; tra i più recenti, una sentenza della Corte d'Appello del Sesto Circuito degli Stati Uniti dell'agosto 2013, Speet v. Schuette96, che ha ribadito ancora una

volta il medesimo indirizzo97. Ad oggi, infatti, è ormai pacifico e consolidato

l'orientamento statunitense secondo cui l'accattonaggio (non aggressivo, in particolare) rientra nel concetto di espressione rilevante ai fini della tutela costituzionale98; di talché, le leggi americane che vietano la mendicità in tutte le

sue forme (aggressive e non) violano il diritto costituzionalmente protetto alla libertà di espressione e sono pertanto da dichiararsi incostituzionali99.

Dai rilievi fin qui svolti, sono emersi i tratti caratterizzanti il dibattito dottrinale e giurisprudenziale negli Stati Uniti, dove la possibilità di reprimere penalmente il fatto dell'accattonaggio è stata ampiamente discussa in termini di libertà di espressione protetta dal I emendamento; dibattito che ha condotto al riconoscimento di una tutela costituzionale (e, più precisamente, al riconoscimento del diritto costituzionalmente tutelato di mendicare, purché in maniera non aggressiva), imponendo di conseguenza una riformulazione delle politiche locali per renderle costituzionalmente compatibili.

Per quanto certamente queste letture scontino in parte il loro legame con i dati costituzionali statunitensi, è inevitabile osservare come molti di questi spunti appaiano “disturbanti” anche per il giurista europeo, auspicando simili sviluppi, seppur attraverso diversi meccanismi procedurali, anche nell'ordinamento inglese. A tal proposito, sempre in una prospettiva comparatistica, è peraltro interessante rilevare come il dibattito statunitense appena descritto abbia avuto una recente

95 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 73. 96 Speet v. Schuette (2013) 726 F. 3d 867 (6th Cir.). 97 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 73.

98 Ibidem. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want Change! Calling for the Abolition of the

Criminal Offence of Begging, cit., p. 12.

99 T. WALSH, Defending Begging Offenders, cit., p. 72. Vedi anche J. FARRELL, C. POVEY, We Want

circolazione giuridica in Irlanda, dove si è tradotto in un caso di uso giurisprudenziale della comparazione, nonché in un'ipotesi di dialogo tra le corti e, successivamente, tra le corti e il legislatore.

È proprio guardando ai precedenti statunitensi in materia, infatti, che nel 2007 la giurisprudenza irlandese è giunta a dichiarare l'incostituzionalità, per contrasto con la libertà di espressione, di una disposizione legislativa irlandese anti- accattonaggio risalente al 1847. Più precisamente, nella sentenza Dillon v. D.P.P. (2007)100, facendo espresso riferimento alla giurisprudenza americana relativa a

casi analoghi (primo fra tutti, il precedente Loper v. New York City Police Department), la High Court irlandese ha dichiarato incostituzionale la sezione 3 del Vagrancy (Ireland) Act del 1847101, che vietava e sanzionava penalmente

qualsiasi forma di accattonaggio in luogo pubblico, per violazione della libertà di espressione tutelata dall'art. 40 della Costituzione irlandese102.

In questo modo, in via giurisprudenziale, la ricostruzione della mendicità non aggressiva come forma di espressione è stata esportata dal sistema statunitense e importata in quello irlandese; e nel sistema irlandese ha indotto la conseguente riforma legislativa del febbraio 2011, volta, nel tentativo di essere costituzionalmente conforme, a reprimere esclusivamente la mendicità aggressiva. In conseguenza del descritto intervento giurisprudenziale nel caso Dillon v. D.P.P., infatti, in Irlanda è stata promulgata una nuova legge, il Criminal Justice (Public Order) Act del 2011, la cui sezione 2103 sanziona penalmente solo l'accattonaggio

aggressivo.

5. Critica all'intero complesso di misure coercitive e impositive anti-

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