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Procuratevi delle mandorle che i bambini alla fine della lezione potranno portare a casa.

Mettete diverse mandorle in un sacchetto, o in un fazzoletto grazioso, o in un bicchie-re di carta, e aggiungete un bigliettino che dica «Affettuosamente tuo». Legate con un nastro. Chiedete ai bambini di regalare le mandorle a qualcuno di cui hanno rispetto, spiegandogli la storia della Bibbia e dicendogli perché rispettano la sua autorità.

Per riflettere

Domanda: Avete già scelto a chi darete le mandorle? Perché avete scelto questa perso-na? Che cosa gli direte? Lasciate il tempo per rispondere.

Ricordatevi il messaggio:

ADORARE DIO SIGNIFICA RISPETTARE LA SUA AUTORITÀ.

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Occorrente

Mandorle

sacchetti, o bicchieri o fazzoletti

nastro

bigliettini.

ticarono qualcosa di molto importante: non era stato Mosè a chiedere di guidare gli israe-liti, ma era stato Dio a scegliere lui e quindi le lamentele di Core, Datan e Abiram non erano contro Mosè e Aaronne ma contro Dio!

Core, Datan e Abiram trovarono ben presto altre 250 persone che la pensavano come loro e, tutti insieme, andarono da Mosè e gli disse-ro: «Perché pretendete di essere superiori al resto del Signore?».

Mosè li ascoltò e poi li mise in guardia: «Non è contro di me che vi state mettendo ma è contro il Signore». Ma essi non prestarono attenzione alle parole di Mosè e continuaro-no a rifiutare i capi scelti da Dio. Si opposero alle istruzioni che Dio aveva dato e, quando cercarono di eleggersi a sacerdoti contro il volere di Dio, Dio non ebbe altra scelta che quella di distruggerli. Ma nemmeno questo fu sufficiente per far cessare le lamentele nell’accampamento.

«Prendi un bastone da ognuno dei capi delle dodici tribù d’Israele» disse il Signore a Mosè.

«Su ogni bastone scrivi il nome di ogni capo-tribù».

Sul bastone che rappresentava la tribù di Le-vi, venne scritto il nome di Aaronne. Dio dis-se a Mosè di collocare i dodici bastoni nel ta-bernacolo, davanti all’arca del patto, per tut-ta la notte. «Il bastone che appartiene all’uomo che sceglierò, fiorirà» disse il Signo-re. «Così farò finire una volta per sempre le critiche che gli israeliti fanno contro di voi».

Il mattino seguente, Mosè e tutto il popolo corsero davanti al tabernacolo: volevano ve-dere che cosa fosse successo ai bastoni.

Quando Mosè tirò fuori il bastone di Aaron-ne, ognuno rimase sorpreso nel vederlo fiori-to: un vecchio bastone aveva preso vita!

Quando Mosè mostrò quel bastone fiorito agli israeliti, essi capirono che Dio aveva vera-mente scelto Aaronne. Mosè e Aaronne servi-rono il popolo, ubbidendo a Dio e ottenendo finalmente il rispetto di tutti.

Mosè mise il bastone di Aaronne nel taberna-colo, perché ricordasse costantemente

La scelta di Dio

Cristina e Giacomo stavano facendo un gioco di parole. Avevano raggiunto un punteggio quasi identico ed erano ansiosi di finire il gio-co per vedere chi dei due avrebbe vinto. Ma la campanella suonò e l’intervallo finì.

«Venite, ragazzi,» disse la maestra «ora stu-dieremo matematica».

Cristina sospirò ma Giacomo non reagì con altrettanta calma. «Ma perché dobbiamo tor-nare in classe così presto?» disse. «Siamo qua-si alla fine, concludiamo e poi andiamo».

«Non possiamo, rispose Cristina. Dobbiamo ubbidire alla nostra maestra».

«Lo so e hai ragione» disse Giacomo. «Va be-ne, andiamo. Finiremo più tardi».

Tanto tempo fa ci furono delle persone che non ritennero giusto ubbidire al proprio capo e decisero di ribellarsi. Volevano fare di testa loro. Ma le loro vie non erano le vie di Dio.

Nell’accampamento c’era un po’ di confusio-ne. Core pensava che non fosse giusto che tutti i sacerdoti provenissero dalla famiglia di Aaronne. Prima che il popolo lasciasse

l’Egitto, Core era stato il sacerdote della sua famiglia e, come primogenito, si occupava di offrire i sacrifici. Poi Dio aveva designato A-aronne e i suoi figli a essere i sacerdoti per tutto il popolo. Core non solo era infelice per questo ma non gli piaceva nemmeno il modo in cui Mosè guidava il popolo. Più ci pensava e più non gli piaceva.

Core trovò ben presto altri che la pensavano come lui. Datan e Abiram, della tribù di Ru-ben, si unirono alle lamentele di Core. Ricor-darono a tutti che in Israele era stato sempre il figlio più anziano a servire come sacerdote.

Il figlio più anziano di Giacobbe era Ruben, dissero Datan e Abiram, per cui era qualcuno della tribù di Ruben, e cioè la loro tribù, a do-ver guidare il popolo, e non Mosè.

Datan e Abiram si unirono a Core e complot-tarono contro Aaronne e Mosè. Ma…

dimen-CONTENUTO DEL LEZIONARIO

Attività settimanali

DOMENICA

•Dopo avere letto Numeri 16 e 17, sapresti dire quanti bastoni Dio disse a Mosè di rac-cogliere (Numeri 17:2)?

•Scrivi qui di seguito i nomi di tre persone che hanno il compito di educarti e consi-gliarti:

________________________

________________________

________________________.

Ringrazia il Signore per averle messe al tuo fianco, e prega per loro.

•Incolla al tuo bastone delle mandorle, dei fiori e delle foglie (meglio se veri, ma se non ne trovi, puoi anche disegnarli, ritagliarli e incollarli). Conserva il bastone per tutta la settimana e inizia a imparare a memoria il versetto.

LUNEDÌ

•Leggi il Salmo 96 insieme a un adulto o agli altri membri della tua famiglia. Potete legge-re a turno le frasi del Salmo.

Perché ami e rispetti Dio?

•Disegna o scrivi il nome di quattro cose che sono utili per la tua vita, e che Dio ha crea-to per te. Per ogni oggetcrea-to, scrivi nel foglio:

«Gesù, grazie perché mi hai dato… »

(aggiungi la cosa che Dio ha creato per te e per cui gli sei riconoscente).

•Canta «Alziam la voce in canto» (Canti di gioia, n. 98).

MARTEDÌ

•Core, Datan e Abiram avevano un problema.

Quale, secondo te? Parlane con i tuoi.

•Leggete Numeri 16:11. Di chi, in realtà, que-sti uomini si lamentavano?

•Ti è mai capitato di borbottare contro qual-cuno che aveva autorità? Perché? Pensi di avere agito bene o male?

•Rileggi il versetto a memoria dal tuo bastone

e cerca di memorizzarlo.

MERCOLEDÌ

•Spiega la lezione di questa settimana alla tua famiglia. Pensi che il bastone di Aaronne ab-bia fatto cessare le lotte su chi doveva esse-re il sacerdote?

•Dopo avere letto 1 Timoteo 6:6, chiedi a un adulto di spiegartelo. È possibile accettare le decisioni prese da altri senza lamentarsi?

Pensi che imparare a fare questo ti sarà uti-le, quando fai sport? E in altri momenti della vita?

•Cerca di ripetere il versetto a memoria, sen-za leggerlo.

GIOVEDÌ

•Dopo avere letto Filippesi 2:14,15, disegna una grande stella e ritagliala. Sulla stella scrivi tre buone ragioni per non lamentarti.

•Canta «Com’è bello alzarsi al mattino»

(Canti di gioia, n. 212).

VENERDÌ

•Quando il presidente o il re di una nazione fanno una visita ufficiale e parlano al popo-lo, generalmente sono preceduti da una ban-da che suona un tipo di musica particolare.

È un segno di rispetto. Per dimostrare ri-spetto a Gesù, che è il nostro Re, cantate canti di lode. Per esempio: «Alziam la voce in canto» (Canti di gioia, n. 98) o «Lode al Signore» (Canti di gioia, n. 97). Mentre can-tate, battete le mani. O se avete strumenti musicali (potete farlo anche con cucchiai e forchette), utilizzateli per accompagnare il canto.

•Quando è buio, affacciati alla finestra o chiedi ai tuoi di portarti all’aperto, per os-servare il cielo e le stelle. Mentre stai guar-dando il cielo, ripeti il versetto a memoria e prega Dio di rimanere con te durante il sa-bato e di darti uno spirito di ubbidienza.

l’autorità di Dio. E la storia della Bibbia ci ricorda che dobbiamo rispettare chi è stato scelto da Dio per guidarci.