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LEZIONE OTTO

B. Camminare per fede

Organizzate una corsa a ostacoli disponendo sedie tavoli o altri oggetti nella stanza, e stabilendo un percorso con un punto di arrivo. Formate delle coppie e bendate un bambino per ogni coppia. I bambini bendati dovranno cercare di compiere il percorso senza aiuto. Dopo aver lasciato che sbattano alcune volte (fate comunque attenzione che nessuno si faccia male!) fateli cominciare di nuovo, questa volta con le direttive che i rispettivi compagni daranno loro. Ri-petete l’attività scambiando i ruoli.

Per riflettere

Domandate: Che cosa è stato più facile? Superare da soli gli ostacoli o superarli con l’aiuto del compagno? È stato facile credere nella direzione che il compagno vi indicava? In che cosa que-sta situazione è simile alla fiducia in Dio?

Leggete a voce alta Proverbi 3:5,6. Dite: Per quanto tempo dovremmo aver fiducia in Dio?

Leggete a voce alta Isaia 26:4 e ripetete insieme il messaggio:

ADORIAMO DIO QUANDO GLI DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FIDUCIA.

Dare il benvenuto!

Accogliete i bambini sulla porta e, secondo la vostra abitudine, annunciate ogni bambino per no-me. Chiedete come è andata la settimana e se è successo qualcosa di bello o di brutto che desi-derano condividere con gli altri. Si può passare subito alle attività introduttive scelte per invo-gliare alla presenza e alla puntualità.

SPIEGARE LA LEZIONE

1

Occorrente

Sedia.

Attività introduttive

Scegliete una o due attività che ritenete più appropriate alla vostra situazione.

Occorrente

Sedie e ta-voli

bende per metà dei bambini.

Socializzazione

Se, durante il benvenuto, qualche bambino vi ha autorizzato a condividere una sua espe-rienza con gli altri, ripetetela davanti a tutti. (Chiedete il consenso, prima di riferire qualcosa che un bambino vi ha detto in confidenza, o che ha voluto condividere solo con voi). Lasciate anche qualche minuto di tempo a disposizione per ascoltare le espe-rienze ricavate dalla lezione della settimana scorsa. Ricordatevi dei compleanni, di altri eventi speciali, ecc. Date un benvenuto caloroso ai visitatori.

Inni suggeriti

Consultare la sezione Inni di lode a pag. 142 di questo manuale.

Missioni

Se possibile cercate di raccontare il rapporto delle missioni mettendolo in relazione con il messaggio di questa lezione.

Offerta

Occorrente

Paniere

sasso di media grandezza.

Raccogliere le offerte con un paniere contenente un sasso di media grandezza. Dite: La storia di oggi ci insegna ad avere sempre fiducia in Dio, che è saldo come una roccia.

Offriamo a lui i nostri doni ringraziandolo perché si prende cura di noi; le cose che sa-ranno realizzate con questo denaro aiutesa-ranno anche altre persone ad avere fiducia in lui.

Preghiera

Ringraziate il Signore perché provvede ai nostri bisogni e ci dà sicurezza.

Quando vuoi

Preghiera e lode

Il popolo d’Israele non aveva più acqua (imitare lo scorrere dell’acqua). E così ricominciò a lamentarsi (ho sete) con Mosè. «Non possiamo seminare, non ci so-no fichi, né vigne, né melograni e so-non c’è acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) da bere!».

Non brontolarono (ho sete) una o due volte, ma un’infinità di volte, e ogni volta le loro voci era-no più forti.

Quante volte Mosè aveva udito quelle lamentele (ho sete)! Infatti 40 anni prima, in questo stes-so posto, il popolo si era lamentato (ho sete) di non avere acqua (imitare lo scorrere dell’acqua).

A quel tempo Dio aveva detto a Mosè di percuotere la roccia e l’acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) era scaturita. Centinaia e centinaia di litri di acqua (imitare lo scorrere dell’acqua).

E per tutto il tempo che Israele aveva soggiornato in quel luogo, l’acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) aveva continuato a uscire dalla roccia.

Ma ora che erano tornati, si ripresentava il problema dell’acqua (imitare lo scorrere dell’acqua).

Invece di avere fiducia in Dio, il popolo brontolava e si lamentava (ho sete). E Mosè, come face-va ogni volta che aveface-va un problema, si rivolse a Dio per avere aiuto.

Dio disse a Mosè di prendere il suo bastone, di chiamare il fratello Aaronne e di radunare tutto il popolo: «Prendi il bastone, parla a quella roccia ed essa darà la sua acqua» (imitare lo scorrere dell’acqua).

Mosè aveva sempre avuto molta pazienza, ma dopo quarant’anni di continue lamentele (ho sete) da parte del popolo, non ne poteva più. Era arrabbiato e stanco. Probabilmente anche lui aveva caldo ed era assetato. Comunque dimenticò quanto il Signore fosse stato paziente con lui.

Di-Quando dite... I bambini...

Acqua faranno un rumore che assomigli ad acqua che scorre

Lamentarsi, brontolare diranno: «Ho sete», con voce lamentosa

La lezione

La storia interattiva

Scenografia

Potete rendere indimenticabile questa lezione se riuscite a trovare il sistema di far sca-turire l’acqua quando Mosè percuote la «roccia». Mettete una piccola vasca per il ba-gno dei bambini, sul pavimento. Circondatela di sacchi della spazzatura pieni di giornali o paglia per formare il muro roccioso. Ricoprite tutto con carta da pacchi marrone o sac-chi di plastica marrone. Un animatore si sarà precedentemente nascosto dietro le

«rocce» per versare, al momento giusto, dell’acqua dalla caraffa o dall’annaffiatoio, a loro volta nascosti dietro i sacchi. L’ideale sarebbe raccontare questa storia all’esterno dove è più facile predisporre la scena.

Vestite i bambini con costumi biblici.

Personaggi

Mosè

Aaronne

il popolo (tutti i bambini).

2

Occorrente

Costumi bi-blici

sacchi della spazzatura riempiti di giornali o paglia

vaschetta per il bagno dei bambini o grande ca-tino

carta da pacchi mar-rone o sac-chi della spazzatura marroni

caraffa o bottiglia o annaffiatoio pieni

d’acqua

canna o ba-stone da passeggio.

Per riflettere

Mettere dei sassi levigati (o conchiglie) in un cesto, ognu-no con un numero diverso scritto sopra. Ogni numero corrisponde a una domanda.

I bambini prenderanno un sasso, ascolteranno la do-manda che corrisponde al proprio numero e a-vranno la possibilità sia di rispondere personal-mente sia di chiedere a qualcun altro di farlo.

Domande:

1. Perché il popolo brontolava?

2. Dio aveva mai lasciato morire qualcuno di sete?

3. Se Dio si era sempre preoccupato del suo po-polo perché ora il popo-polo si lamentava?

4. Come reagirono Mosè e Aaronne alle lamen-tele del popolo?

5. Mosè e Aaronne seguirono le indicazioni da-te da Dio?

6. Perché Mosè si comportò in quel modo?

7.Che cosa accadde quando Mosè colpì la roc-cia?

6. Perché Mosè e Aaronne non poterono entra-re nella terra promessa?

menticò quante cose Dio avesse perdonato e dimenticò la sua gentilezza e le sue amorevoli cu-re. Mosè in quel momento non seppe manifestare, né verso il popolo né verso la roccia, quella gentilezza raccomandatagli da Dio. Forse avrebbe voluto addirittura urlare e dare calci.

«Ora ascoltate, ribelli; faremo scaturire acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) da questa roc-cia?» disse Mosè. Poi alzò il braccio e colpì due volte la roccia con il suo bastone. Naturalmen-te l’acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) uscì in abbondanza e il popolo esultò. Tutti si precipi-tarono a bere.

Ma quasi immediatamente Dio parlò a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d'Israele, voi non condurrete questa as-semblea nel paese che io le do». Immediatamente Mosè capì quello che aveva fatto. Aveva menticato di aver fiducia in Dio; proprio come aveva fatto il suo popolo poco prima. Aveva di-menticato la grazia di Dio che salva, la sua pazienza, il suo amore e il suo perdono. Mosè aveva dimenticato per un momento che era Dio che mandava l’acqua (imitare lo scorrere dell’acqua) e che lui, personalmente, era solo un semplice aiuto di Dio.

Dopo quarant’anni di lotte e di attesa, Mosè e Aaronne avevano perso l’occasione di vedere la terra promessa e di godere il meritato riposo. Abbiamo imparato che adorare Dio significa ono-rarlo, ubbidirgli e lodarlo. Ma Dio vuole anche ricordarci che lo adoriamo quando dimostriamo di avere fiducia in lui.

Risposte:

1. Non c’era acqua 2. No

3. Avevano dimenticato quanto fosse stato buo-no Dio con loro; buo-non ebbero fiducia in lui 4. Presentarono quel problema al Signore 5. No; Mosè non parlò verso la roccia, ma la col-pì per ben due volte col suo bastone.

6. Considerò le lamentele come rivolte a lui, era stanco dopo tanti anni di lamentele nonostante i miracoli compiuti da Dio, dimenticò di prende-re esempio dal caratteprende-re paziente e compassio-nevole di Dio

7. L’acqua scaturì comunque dalla roccia, ma il Signore disse a Mosè e a suo fratello che non sarebbero potuti entrare nella terra promessa 8. Non avevano avuto fiducia in Dio, non lo ave-vano onorato agli occhi del popolo, disubbiden-do alle sue direttive e, invece di prendere esem-pio dal carattere paziente di Gesù, Mosè si la-sciò andare alla rabbia e alla presunzione.

Dite: È importante avere fiducia in Dio, seguire le sue direttive; se lo facciamo, lo adoriamo e mostriamo agli altri il suo bellissimo carattere. È proprio ciò che dice il messaggio di oggi:

ADORIAMO DIO QUANDO GLI DIMO-STRIAMO LA NOSTRA FIDUCIA.

Occorrente

Versetto a memoria

Leggete a voce alta Isaia 26:4: «Confidate per sempre nel SIGNORE, perché il SI-GNORE, sì il SISI-GNORE, è la roccia dei secoli». Per aiutare i bambini a memorizzarlo, potete ripeterlo suddividendolo in brevi frasi; i bambini vi faranno eco [Confidate (confidate) per sempre (per sempre)…)].

Questa attività può essere svolta dai bam-bini singolarmente. Gli adulti saranno dispo-nibili per offrire aiuto nella ricerca dei te-sti. Per preparare questa attività, vi sarete precedentemente procurati cinque carton-cini azzurri a forma di goccia d’acqua, suf-ficientemente grandi, su ciascuno dei qua-li, avrete scritto uno dei seguenti riferi-menti biblici, che paragonano Gesù all’acqua della vita:

1. Giovanni 4:14 2. Salmo 36:8,9 3. Proverbi 18:4 s.p.

4. Geremia 2:13 5. Isaia 32:1,2.

Lasciate uno spazio, sotto il riferimento biblico, in ogni «goccia», affinché il bambi-no che riceverà quel cartoncibambi-no possa ag-giungerci la frase: «Ho fiducia in Gesù», al momento opportuno.

Inoltre, date ai bambini cinque cartoncini a forma di sasso, sufficientemente grandi, o cinque sassi, su cui avrete scritto i riferi-menti biblici seguenti che paragonano Gesù a una roccia.

Lasciate uno spazio, sotto il riferimento biblico, affinché il bambino possa aggiun-gerci la frase: «Ho fiducia in Gesù», al mo-mento opportuno.

Dal momento che ogni bambino dovrà po-ter ricevere almeno un bigliettino e un te-sto da leggere, potete assegnare gli stessi versetti a più bambini oppure fate due gruppi, uno che legga le «gocce», e l’altro che legga i «sassi».

Dite: Sapevate che l’acqua e la roccia di cui abbiamo parlato oggi rappresentano qualcuno che voi conoscete? Scopriremo di chi si tratta con l’aiuto delle nostre Bib-bie.

Distribuite a ogni bambino un cartoncino a forma di goccia, chiedendogli di leggere il versetto indicato. Dopo averlo letto, ogni bambino dovrà scrivere nello spazio predi-sposto, la frase «Ho fiducia in Gesù».

La stessa cosa sarà fatta dopo aver distri-buito il cartoncino a forma di sasso, o il sasso.

Dite: Gesù, come avete letto nella Bibbia, è per noi come l’acqua fresca, che ci disseta piacevolmente, ed è anche come una solida roccia, che ci dà sicurezza. Ecco perché, come dice il nostro messaggio di oggi:

ADORIAMO DIO QUANDO GLI DIMO-STRIAMO LA NOSTRA FIDUCIA.

I bambini potranno conservare i cartoncini.

Studio della Bibbia

Occorrente

•Cartoncini azzurri a forma di goccia d’acqua

•pennarelli

•cartoncini grigi o marroni a forma di sasso (o sassi)

•Bibbie.

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