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LEZIONE CINQUE

B. Groviglio di persone

Fate mettere in bambini in cerchio. Se la classe è numerosa divideteli in più gruppi di 8-10. I bam-bini devono correre verso la direzione opposta a quella dove si trovano per andare ad afferrare con una mano la mano di un altro bambino del cerchio. Quando tutti hanno preso con le proprie mani le mani di altri due bambini e si è creato nel mezzo un gran groviglio, dite loro di svincolarsi senza lasciare le mani dei propri compagni. Quando capiranno che non è possibile, intervenite e aiutateli piano piano a slegarsi dando delle istruzioni simili alle seguenti: «Federica, tu alzi il tuo braccio destro sulla testa di Kevin. Kevin, tu passa sotto le braccia di Vanessa, ecc. », finché tutti i bambini si siano liberati.

Per riflettere

Domanda: Come mai io sono riuscita a farvi svincolare mentre voi non ci siete riusciti? (Tu sei più alta, eri all’esterno del cerchio, potevi vedere cose che noi dall’interno non potevamo vede-re).

Leggete a voce alta Geremia 33:3. Dite: Che cosa ci dicono questi versetti sulle istruzioni che Dio ci ha dato? (Egli conosce cose che noi non conosciamo, sa ciò che è bene per noi. Le sue istruzioni ci servono per impedirci di rimanere aggrovigliati o per aiutarci a liberarci). Dite insie-me a insie-me il insie-messaggio:

ADORARE DIO SIGNIFICA ANCHE UBBIDIRE.

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Occorrente

Corda lun-ga o gesso

sedie e ta-volini

frutta, sem-plici dolcet-ti, o altri piccoli do-ni.

Attività introduttive

Scegliete una o due attività che ritenete più appropriate alla vostra situazione.

Socializzazione

Se, durante il benvenuto, qualche bambino vi ha autorizzato a condividere una sua espe-rienza con gli altri, ripetetela davanti a tutti. (Chiedete il consenso, prima di riferire qualcosa che un bambino vi ha detto in confidenza, o che ha voluto condividere solo con voi). Lasciate anche qualche minuto di tempo a disposizione per ascoltare le espe-rienze ricavate dalla lezione della settimana scorsa. Ricordatevi dei compleanni, di altri eventi speciali, ecc. Date un benvenuto caloroso ai visitatori.

Inni suggeriti

Consultare la sezione Inni di lode a pag. 142 di questo manuale.

Missioni

Aiutate i bambini a identificare nel rapporto delle missioni l’ubbidienza e come essa ab-bia portato felicità a chi l’ha praticata e dato onore a Dio.

Offerta

Occorrente

Ciotola o paniere o tamburo per raccogliere le offerte.

Se per raccogliere le offerte utilizzate un tamburo, spiegate che gli Israeliti adoravano Dio e che, in particolare, lo celebrarono con musiche e lodi per il miracolo che aveva compiuto al mar Rosso. In generale lo adoravano anche ubbidendo ai suoi comandi. Men-tre raccogliete le offerte chiedete: Perché dare un’offerta può essere anche un atto di adorazione?

Preghiera

Chiedete se ci sono richieste di preghiera o se qualcuno vuole ringraziare Gesù. Chiede-te ai bambini di elencare alcune cose che Dio ci chiede di fare (essere gentili, perdonare, aiutare gli altri, studiare la Bibbia, occuparci degli ammalati, andare in chiesa, ecc.). Dite a uno di loro di pregare, chiedendo a Dio di aiutarvi a ubbidirgli e a fare le cose che vi chiede.

Quando vuoi

Preghiera e lode

La lezione

La storia interattiva

Per rendere indimenticabile questa storia chiedete a qualche genitore di aiutar-vi a costruire con un cartone una grossa nuvola che ricoprirete di alluminio e sulla quale metterete dei «capelli d’angelo» (quei fili d’argento utilizzati per de-corare gli alberi natalizi). Studiate un modo per appendere la nuvola con un filo che dal soffitto scenda fino a terra. Fate in modo che la stanza, a luce spenta, risulti almeno un po’ buia. Un bambino, o un collaboratore adulto, accenderà la luce per rischiarare «il giorno». Lo stesso bambino, quando è il momento, spe-gnerà la luce e accenderà la torcia dirigendola verso la nuvola che risplenderà per rappresentare la colonna di fuoco durante la notte.

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Occorrente

Grossa nu-vola di car-toncino

fogli di car-ta di allumi-nio

fili d’argento (chiamati

«capelli d’angelo»)

filo di nylon

gancio

torcia elet-trica poten-te o faretto o altro.

Molto tempo fa il popolo ebreo viveva schiavo nella terra d’Egitto e gli egiziani (lascia andare il mio popolo) non erano generosi con loro. Trattavano così male gli schiavi ebrei che tutti pregavano Dio (lode a Dio!) per essere liberati.

E Dio (lode a Dio!) fece nascere Mosè, un grande condottiero ebreo.

Dio (lode a Dio!) creò tanti di quei problemi in Egitto (lascia andare il mio popo-lo) che alla fine il faraone ordinò agli ebrei di lasciare immediatamente l’Egitto (lascia andare il mio popolo). Mosè nel frattempo aveva avvertito il popolo di-cendogli di essere pronto a partire e infatti non appena ricevuto l’ordine gli e-brei si misero in cammino con tutti i loro beni, le famiglie e le greggi. Dio (lode a Dio!) guidò il popolo verso la terra promessa.

Gli ebrei però, a causa dei grossi carichi, delle greggi e dei bambini, non poteva-no avanzare rapidamente e così Mosè diede l’ordine di viaggiare poteva-notte e giorpoteva-no.

Per mostrare il cammino Dio (lode a Dio!) mandò una colonna di nuvole (Ooooh!). La nuvola li precedeva proteggendoli di giorno dal sole (che luce!) accecante del deserto; mentre di notte diventava una colonna di fuoco (che caldo!) che riscaldava dal freddo della notte desertica e rischiarava

l’accampamento. Che grande conforto era per gli ebrei sapere che Dio (lode a Dio!) camminava insieme a loro! La colonna di nuvole (ooooh!) era la dimostrazio-ne che Dio (lode a Dio!) si prendeva cura del suo popolo.

Quando dite... I bambini rispondono...

Dio «Lode a Dio!» e battono le mani tre volte Colonna di nuvola «Oooooh!»

Sole si coprono gli occhi e dicono «Che luce!»

Colonna di fuoco

«Che caldo!», alzando le mani, palme in su come se sentis-sero il calore

Egitto o egiziani «Lascia andare il mio popolo!».

Il faraone ripensò al fatto che gli ebrei erano ormai partiti e si rattristò. E ora chi avrebbe fat-to il loro lavoro? Così l’esercifat-to egiziano (lascia andare il mio popolo) si precipitò dietro di loro attraverso il deserto. Gli ebrei erano accampati sul bordo del mare e a un tratto uno di loro no-tò all’orizzonte una nuvola di polvere: «Sono i carri del faraone!» gridò qualcuno. «Andiamo via da qui».

Ma non potevano avanzare perché di fronte a loro c’era il mare e sarebbero tutti annegati. Non potevano nemmeno retrocedere perché gli egiziani (lascia andare il mio popolo) avanzavano dalla stessa via. Non potevano andare nemmeno dall’altra parte perché c’era la montagna. In una pa-rola, erano bloccati ed erano terrorizzati.

«Non abbiate paura» disse a quel punto Mosè. «State calmi e vedrete che il Signore oggi ci libe-rerà! ».

Gli egiziani (lascia andare il mio popolo) erano ormai quasi sopra di loro quando la colonna di nu-vole (Ooooh!) fece una cosa incredibile. Si mosse avanti e dietro sopra gli ebrei e si fermò tra loro e gli egiziani (lascia andare il mio popolo). Da una parte la nuvola oscurava gli egiziani (lascia andare il mio popolo), ma dall’altra parte rischiarava gli ebrei. La nuvola protesse il popolo tutta la notte.

«Di’ agli israeliti di muoversi» disse Dio (lode a Dio!) a Mosè. Anche se davanti a esso non c’era che acqua il popolo ubbidì e si diresse verso il mare.

«Alza il tuo bastone e stendi la tua mano sul mare» Dio (lode a Dio!) comandò. Mosè ubbidì e un forte vento si mise a soffiare spazzando le acque, le divise e prosciugò un tratto di mare.

Tutta la notte quella colonna di fuoco (che caldo!) rischiarò il cammino mentre gli israeliti at-traversavano il mar Rosso sul letto del mare prosciugato tra due montagne di acqua.

Gli egiziani (lascia andare il mio popolo) li seguirono, ma non appena l’ultimo degli ebrei ebbe rag-giunto l’altra sponda del mare le acque si richiusero e l’intero esercito egiziano (lascia andare il mio popolo) annegò.

Immaginatevi in che modo quella mattina gli ebrei celebrarono il Signore sulle rive del mar Ros-so! Cantavano: «Io celebro il mio Dio (lode a Dio!). Il Signore è la mia forza e il mio canto, egli è la mia salvezza». Quella mattina gli israeliti seppero per certo che Dio (lode a Dio!) li amava e che essi amavano Dio (lode a Dio!).

Per riflettere

Dite: Immaginatevi di essere tra gli israeliti inseguiti dagli egiziani. Come vi sareste sentiti?

(Terrorizzati, impauriti). Dio disse a Mosè e agli israeliti di entrare direttamente nel mar Rosso per sfuggire agli egiziani. Che cosa avvenne? (Gli israeliti ubbidirono e il mare si aprì davanti a loro. Arrivarono salvi dall’altra parte). Che cosa vi succede quando seguite i consigli del Signo-re? Quale è il risultato? (Siamo felici e sicuri che sia la scelta migliore). Gli israeliti furono così felici che resero un grosso culto di celebrazione. Dio è felice quando lo adoriamo e gli ubbidia-mo. E, come dice il messaggio:

ADORARE DIO SIGNIFICA ANCHE UBBIDIRE.

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