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LEZIONE DODICI

C. Un benvenuto sussurrato

Salutate i bambini sulla porta e parlate con loro per diversi minuti, ma a voce molto bassa. I bambini molto probabilmente risponderanno con lo stesso tono di voce. Qualcuno chiederà: «Perché stiamo sussurran-do?». «Perché stai parlando sottovoce?». Se dopo qualche minuto nessuno fa questa domanda, può essere l’animatore a farla.

Per riflettere

Domandate: Che cosa accade quando qualcuno sussurra? (Si ha la tendenza a fare lo stesso; si deve fare molta attenzione per poter udire ciò che viene detto, si deve fare silenzio per poter sentire, ecc.). Dio si rivolge a noi in un sussurro.

Leggete Isaia 30:21. Dite: In che modo Dio ci parla? (Attraverso la natura, la Bibbia, le circostanze, i nostri pensieri, e le persone che lo amano, nella preghiera). Voglio farvi una domanda: riuscite a sentire il dolce sussurrare di Dio al vostro cuore? Quando guardate un bel paesaggio della natura, o quando pregate, vi prendete del tempo per «ascoltare» la voce del Signore? Lasciate tempo per le risposte.

Il messaggio di oggi ci incoraggia proprio in questo:

IO ASCOLTERÒ IL DOLCE SUSSURRARE DI DIO.

Elia entra dal retro della stanza, corre guardandosi alle spalle. Corre verso il centro della classe. Sembra sorpreso alla vista delle persone. Si porta le dita alle labbra. Inizia a raccontare la storia con voce molto bassa e gradualmente alza il tono di voce.

ELIA: Sssh! Ciao, amici. Io sono il profeta Elia. Sto correndo per salvarmi la vi-ta. Izebel, la moglie di Acab, mi vuole uccidere. Dio ha già fatto cose stupende per me. Ha ridato la vita a un ragazzo per il quale ho pregato. E allora perché fuggo? (Elia alza le mani e si gratta pensosamente la testa). Bella domanda. Per-ché fuggo? (Pausa). PerPer-ché non voglio essere ucciso. Lo so: qui non mi può prendere – sono a 40 giorni e a centinaia di chilometri da lei. (Si guarda intorno).

Certo qui tutto è arido. È come un deserto anche se sono sul monte Oreb. La chiamano.la montagna di Dio. Scusatemi, vado nella caverna, lì mi sento più si-curo (entra nella caverna e poi mette la testa di fuori).

VOCE FUORI CAMPO: «Elia, che cosa fai qui?»

ELIA: (Con voce spaventata e lamentosa) Signore io ti ho servito con tutto il mio cuore! Ho fatto del mio meglio! Ma il popolo d’Israele ti ha rinnegato. Han-no distrutto i tuoi altari e ucciso i tuoi profeti. (A voce alta e spaventata) Io sono l’unico rimasto. Ora stanno cercando di uccidermi. (Esce dalla tenda e alza le braccia al cielo). Dio, io ho lavorato tanto per te: come mai ora mi sento così stanco e scoraggiato?

VOCE FUORI CAMPO: Elia, vai sulla montagna e rimani alla presenza mia

pre-La lezione

Per rendere indimenticabile la storia di oggi, cercate di ottenere degli effetti speciali.

Un adulto farà la parte di Elia; l’adulto racconterà la storia dal punto di vista di Elia.

Scenografia

Accanto alla tenda, costruite una «montagna» fatta con sacchi della spazzatura riempiti di paglia o carta. Mettete una sedia dietro la montagna perché Elia vi si possa arrampica-re (attenzione a evitaarrampica-re le cadute).

Procurate inoltre:

1. un ventilatore elettrico alla massima velocità (o i bambini che fanno vento sulla caver-na con ventagli di carta)

2. un tamburo che qualcuno percuoterà per 5-10 secondi per simulare il terremoto 3. nastri rossi, arancioni e gialli (da mettere davanti al ventilatore in funzione per creare l’effetto del fuoco – o sventolare velocemente, per simulare le fiamme)

4. voce fuori campo: se possibile, una persona nascosta parlerà con un microfono o at-traverso un megafono (anche improvvisato con un foglio di giornale). La voce di Dio do-vrebbe essere soave e gentile, prima alta e poi, dopo il fuoco, diventare un sussurro.

Personaggi

Elia

assistenti dietro le quinte

persone che faranno funzionare il ventilatore, che attizzeranno il fuoco, che suoneran-no il tamburo al momento opportusuoneran-no.

senza, perché passerò di lì: voglio parlare con te.

EFFETTI SPECIALI: Elia sale sulla sedia. Il ventilatore in funzione rivolto verso Elia. Elia si prende la testa tra le mani. Tenere fisso il ventilatore per 5-10 secondi poi dirigere il vento verso il basso e rialzarlo verso la classe prima di spegnerlo. Elia non si alza ma solleva la testa per parla-re.

ELIA: Dio, io so che tu non eri nel vento. Ma aspetterò (Elia sale la scala). Tenetevi forte: c’è un terremoto (Elia mette le braccia incrociate sulla testa, come per ripararsi).

EFFETTI SPECIALI: Elia nasconde di nuovo la testa. Il tamburo viene suonato prima piano e poi sempre più forte per 5-10 secondi poi si ferma.

ELIA: (Alzando la testa). Io non ho udito Dio nel terremoto, e voi? È meglio che faccia atten-zione altrimenti non lo sentirò.

EFFETTI SPECIALI: L’addetto al ventilatore lo accende di nuovo e sventola i nastri colorati.

ELIA: (Alza la testa). Ancora non ho sentito la voce di Dio. Dio non era nel vento, né nel terre-moto e nemmeno nel fuoco. Sto ancora aspettando di udirla.

VOCE FUORI CAMPO: (In un suono soave) Elia?

ELIA: Signore, sei tu? (Si guarda intorno). Non eri nel vento, non eri nel terremoto né nel fuo-co. E sei in questo suono soave? Mi piace, questo suono non mi fa paura. Parla, Signore, io ti ascolto (si copre il volto con il mantello, va all’entrata della grotta, con la faccia rivolta all’esterno e si mette all’ascolto).

VOCE FUORI CAMPO: (Gentilmente) Che cosa fai qui, Elia?

ELIA: Io sono stato mosso da grande gelosia per te, Signore. I figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rima-sto io solo e cercano di togliermi la vita.

VOCE FUORI CAMPO: Ripercorri la strada che hai fatto, Elia. Ho altro lavoro per te. E in I-sraele ho ancora 7000 persone fedeli che non si sono inginocchiate davanti a Baal.

ELIA: Signore! Io? Proprio io? Ti fidi ancora di me? (Pausa, come se aspettasse la risposta). Sì!

Dio mi vuole ancora. Devo lavorare per il Signore. Anche voi avete udito la sua voce gentile, non è vero? (Si gira ed esce tutto allegro).

VOCE FUORI CAMPO: E i vostri orecchi sentiranno una voce dietro di voi che vi dirà:

«Questa è la via, camminate per essa».

Per riflettere

Spiegate cos’è la voce della coscienza che ci parla. I bambini a questa età sono molto consapevoli di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Incoraggiateli ad ascoltare quando la coscienza gli dice:

«Questo non è giusto».

Dite: La voce di Dio ci parla anche attraverso i genitori, gli insegnanti, il pastore e la Bibbia. La voce di Dio ci dice quello che è giusto. Dobbiamo ascoltare questa voce.

Domandate: Avete mai sentito la voce gentile di Dio che vi parlava? Che cosa vi diceva? (Ascoltate le risposte). La voce di Dio vi parla mai in modo arrabbiato? No, mai, siate molto determinati nel far capire questo. Satana ci vuole spingere a pensare che Dio sia arrabbiato con noi, ma Dio ci ama. Può essere dispiaciuto per le nostre scelte, ma mai arrabbiato. La voce di Dio ci incoraggia sempre a fare il bene.

Questa storia che cosa ci fa capire della grazia di Dio? (La grazia di Dio è gentile e amorevole, mai arrabbiata).

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