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LEZIONE QUATTRO

B. Compleanni tradizionali

Date una dimostrazione di come si festeggiano i compleanni in varie parti del mondo.

•Portate un piatto di pasta lunga cotta. Date a ogni bambino uno spaghetto, o altro simile. In Cina, nel giorno del loro compleanno, le persone mangiano pa-sta lunga come simbolo di lunga vita.

•Date a un bambino un cuscino e chiedetegli di allungarsi sul pavimento fingen-do di fingen-dormire. Invitate gli altri a circondarlo e a cercare di svegliarlo cantan-dogli: «Tanti auguri a te». In Messico la persona che compie gli anni è sveglia-ta con una serenasveglia-ta.

•Date il cuscino a un altro bambino e chiede anche a lui di far finta di dormi-re. Gli altri lo devono svegliare e offrirgli qualcosa da mangiare (utilizzate gli spuntini). In Svezia gli amici svegliano chi compie gli anni e gli danno molte co-se da mangiare.

•Distribuite cappellini e piatti a tutti i bambini. Date a ognuno qualcosa da mangiare. Negli Stati Uniti e in Europa, per celebrare il compleanno, il festeg-Occorrente

Piatto di pasta lunga cotta

cuscino

spuntini:

noccioline, ceci tosta-ti, ecc.

piatti di plastica e cappellini che si usa-no per le feste, uno per ogni bambino.

Dare il benvenuto!

Accogliete i bambini sulla porta e, secondo la vostra abitudine, annunciate ogni bambino per no-me. Chiedete come è andata la settimana e se è successo qualcosa di bello o di brutto che desi-derano condividere con gli altri. Si può passare subito alle attività introduttive scelte per invo-gliare alla presenza e alla puntualità.

SPIEGARE LA LEZIONE

Attività introduttive

1

Scegliete una o due attività che ritenete più appropriate alla vostra situazione.

Socializzazione

Se, durante il benvenuto, qualche bambino vi ha autorizzato a condividere una sua espe-rienza con gli altri, ripetetela davanti a tutti. (Chiedete il consenso, prima di riferire qualcosa che un bambino vi ha detto in confidenza, o che ha voluto condividere solo con voi). Lasciate anche qualche minuto di tempo a disposizione per ascoltare le espe-rienze ricavate dalla lezione della settimana scorsa. Ricordatevi dei compleanni, di altri eventi speciali, ecc. Date un benvenuto caloroso ai visitatori.

Inni suggeriti

Consultare la sezione Inni di lode a pag. 142 di questo manuale.

Missioni

Cercate, se possibile, di mettere in relazione il rapporto delle missioni con il messaggio di questa lezione.

Offerta

Occorrente

Cestino ricoperto da un fazzoletto.

Raccogliete le offerte con un cestino ricoperto da un fazzoletto. Il fazzoletto simboleg-gia le lacrime da asciugare. Sottolineate che è una dimostrazione d’affetto portare le offerte per aiutare la gente a conoscere Dio.

Preghiera

Cercate di fare la preghiera «popcorn». Formate un cerchio. Chiedete ai bambini di chiudere gli occhi e pensare il nome di una persona che vogliono aiutare. Che chiedano a Dio una buona idea e un cuore pronto per fare del bene loro stessi alla persona per la quale pregano. Non seguite un ordine preciso per la preghiera, ma secondo il sistema del-la preghiera «popcorn», saltate da un bimbo all’altro nel cerchio. Date anche del-la possibili-tà di aggiungere le proprie personali richieste. Per concludere potete ringraziare voi stessi Dio per tutti coloro che si prendono cura di noi, e chiedergli di aiutarci a essere sempre attenti e vigili per aiutare gli altri.

Quando vuoi

Preghiera e lode

giato organizza una festa e invita gli amici.

Per riflettere

Domanda: Che cosa c’entrano le feste di compleanno con il portare i pesi gli uni degli altri?

Leggete a voce alta Romani 12:15. Dite: Far parte di una famiglia significa dividere con essa sia i momenti buoni sia quelli cattivi. Noi tutti facciamo parte della famiglia di Dio. È bello far parte della famiglia di Dio? Come ci fa sentire? (Ascoltate le risposte dei bambini).

Diciamo insieme il messaggio:

DIO DESIDERA CHE IO MI OCCUPI DEGLI ALTRI.

La lezione

La storia interattiva

Scenografia

Siamo a Betania. Di fronte ai bambini, di lato, Maria e Marta siedono l’una ac-canto all’altra e piangono; sull’altro lato, sempre di fronte, c’è la «tomba». Gesù e i suoi discepoli sono lontani dalla tomba (vicino alla porta, dall’altra parte della stanza).

Personaggi

Maria

Marta

Lazzaro

discepoli

messaggero

Gesù.

Coinvolgete i bambini nel racconto. Assegnate le parti e, mentre gli altri colla-boratori aiutano i personaggi principali a vestirsi, spiegate al resto della classe che ogni volta che sentono dire le parole: PIANTO, LACRIMA e simili, devono far finta di piangere.

2

Occorrente

Costumi biblici

carta igieni-ca

nastro ade-sivo

lenzuola o coperte, per creare una sorta di tomba rico-prendo un tavolo o più sedie.

Un giorno mentre Gesù era con i suoi discepoli (indicate Gesù e i discepoli), im-pegnato ad ammaestrare e guarire, un messaggero che veniva da Betania gli cor-se incontro (il messaggero corre dal centro della clascor-se fino a Gesù). «Signore»

gli disse «il tuo amico Lazzaro è ammalato e Maria e Marta hanno bisogno di te».

«Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio» rispose Gesù al messaggero (il messaggero esce). Ma Gesù non si affrettò. Rimase dov’era anco-ra per due giorni e poi si avviò verso Betania.

Nel frattempo Marta e Maria (indicate le due sorelle) erano sedute vicino a Lazzaro ed erano molto preoccupate. Quanto avrebbero desiderato avere Gesù vicino a loro! Ma Gesù non arrivava.

Lazzaro morì. Le sorelle, con grande tristezza, assistettero alla preparazione del corpo per la sepoltura. (Fate alzare Lazzaro in modo che tutta la classe lo avvol-ga con la carta igienica. Usate il nastro adesivo per attaccare i vari pezzi di car-ta igienica. Mentre i bambini lavorano spiegate che i corpi erano lavati, profu-mati con fiori odorosi, erbe e unguenti, e avvolti in bende di lino. Un sudario co-priva il viso. Aloe e mirra erano messe spesso tra le pieghe delle bende. L’intera classe poi segue il corpo fino alla tomba; mettete la «pietra» sulla tomba).

Maria e Marta tornarono a casa insieme a tutti quelli che avevano partecipato al funerale. Piansero e si lamentarono (rumore di pianto) per quattro giorni. Al quinto giorno Marta ricevette un messaggero che le disse che Gesù stava

arri-Versetto a memoria

Occorrente

• Lunghe strisce di cartoncino

• pennarello

• palla di gomma o di carta.

Leggete Galati 6:2 p.p..

Scrivete il versetto a memoria a grosse lettere su uno striscione. Due bambini reggono lo stri-scione in modo che tutti possano vederlo.

Rileggete le parole una ad una.

L’animatore, o chi per lui, tira la palla e allo stesso tempo dice la prima parola del versetto a me-moria, e cioè «portate». La persona che afferra la palla dice la parola successiva e la rilancia ve-locemente a un altro che l’afferra e dice la terza parola. L’obiettivo del gioco è di arrivare alla fine del versetto senza saltare una sola parola e senza sbagliare. Se si sbaglia si ricomincia.

vando. Marta corse a incontrarlo, lasciando Maria e gli altri a piangere (rumore di pianto).

Marta incontrò Gesù fuori da Betania: «Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto»

gli disse «ma so che anche ora Dio ti darà qualsiasi cosa tu gli chiederai. Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». E con una nuova speranza nel cuore corse a chiamare sua sorella: «Maria, Gesù è qui e chiede di te». Maria si alzò e corse verso Gesù. Cadde ai suoi piedi e singhiozzò: «Signore se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto». Gesù guardò le due donne addolorate e capì quale fosse la loro sofferenza; avevano perso una persona che amavano tanto; Gesù fu così vi-cino al loro dolore da mettersi anche lui a piangere (rumore di pianto).

Poi, insieme, si avviarono verso la tomba. Con stupore di tutti, Gesù chiese che venisse rimossa la pietra che la chiudeva. E in mezzo a uno stupore ancora maggiore, alzando gli occhi al cielo, pregò: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito». Detto questo, a gran voce, chiamò:

«Lazzaro, vieni fuori! ».

Qualcosa si mosse nella tomba: era incredibile: Lazzaro stava uscendo! Dietro ordine dello stes-so Maestro, i presenti ancora sbigottiti, velocemente tolsero al ristes-sorto i vestiti funerari. Gesù aveva sollevato il pesante fardello della tristezza. Le lacrime (rumore di pianto) di dolore erano sparite.

Proprio come Gesù ha condiviso con i suoi amici il loro dolore, come ha recato sempre loro gioia e conforto, così noi possiamo farlo con gli altri.

Per riflettere

Domanda: Quanti di voi hanno fatto visita a un ammalato o hanno partecipato a un funerale?

Gesù che cosa fece per dimostrare che si preoccupava della tristezza della famiglia e degli ami-ci di Lazzaro? (Andò a fargli visita, pianse con loro, risusami-citò Lazzaro). E voi che cosa potete fare per dimostrare affetto e simpatia a chi soffre? (Andarlo a trovare, offrirgli il vostro aiuto, pregare con lui, portare fiori, scrivere un pensierino, ecc.).

Diciamo il messaggio di oggi:

DIO DESIDERA CHE IO MI OCCUPI DEGLI ALTRI.

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