3.4 Gli output non economici del fan engagement in Europa
3.4.1 L'affluenza negli stadi: match attendance e load factor a confronto
L’analisi che segue considera l'affluenza media e complessiva a livello aggregato e a livello di club nei seguenti campionati: Bundesliga (Germania), Premier League (Inghilterra), La Liga (Spagna), Serie A (Italia), Ligue 1 (Francia). Segue un’analisi sui load factor delle stesse competizioni e sull’impatto economico della mancata affluenza allo stadio. A fronte dei dati disponibili, quest’ultima analisi ha per oggetto solamente la massima serie italiana. Le tabelle presentate derivano sia da personali analisi e rielaborazioni dei dati presenti all’interno di Report ufficiali di Federazioni e Leghe (ad esempio i Report della Bundesliga e della Premier League), sia da report specifici di settore.
Al fine di fornire una descrizione prospettica dei trend che hanno caratterizzato l’affluenza di spettatori nei massimi campionati europei, sono stati considerati i dati delle 5 stagioni concluse dall’edizione 2011/12 a quella 2015/16.
Le tabelle qui inserite si riferiscono all’affluenza media per campionato e presentano in modo chiaro uno scenario stratificato su 3 livelli.
Tabella 3: affluenza media per campionato, dalla stagione 2011/12 alla stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Dal 2011 ad oggi, La Bundesliga si conferma il campionato con l'affluenza media più alta: unica competizione a superare con continuità le 40.000 presenze medie, ha raggiunto il picco di 45.191 nella stagione 2011/12. I dati relativi alla stagione 2015/16 mostrano un calo praticamente insensibile, considerata l’affluenza media mantenuta praticamente costante nel periodo in esame.
Ad un livello inferiore, i risultati della Premier League: con una media spettatori che si mantiene sempre abbondantemente sopra le 30 mila unità, la top division inglese si distacca ampiamente dai livelli del campionato tedesco (a questo proposito, si consideri una capienza degli stadi sensibilmente inferiore: nel 2015/16, 47.329 per la Bundesliga e 38.350 per la Premier League), ma può contare comunque su percentuali di riempimento record in Europa, superiori anche a quelli della Bundesliga (si vedano le tabelle seguenti). Un terzo livello è poi rappresentato dai campionati spagnolo, italiano, francese: costantemente sotto i 30 mila spettatori medi a partita, questi campionati si distanziano evidentemente dai precedenti.
Un dato ancor più significativo che dimostra la capacità dei club di attrarre allo stadio pubblico e spettatori è quello che riguarda l’affluenza complessiva, nelle stesse stagioni considerate. I risultati che seguono rispecchiano i precedenti e rimarcano l’evidente divario di domanda fra Bundesliga e Premier League rispetto agli altri campionati.
Per quanto riguarda il campionato tedesco, va sottolineato che i risultati raggiunti non sono favoriti unicamente dalle performance di top club (su tutti, Borussia Dortmund e Bayern Monaco), bensì siano sostenuti anche dalle performance di altri club meno blasonati che compaiono nella classifica dei top 20 per affluenza media e complessiva (si vedano le tabelle seguenti).
Fonte: rielaborazione personale
Il focus proposto da KPMG e riassunto nell’immagine seguente chiarisce in modo evidente la differente capacità di massimizzare la match attendance fra i diversi campionati e conferma ancora una volta il prima della Bundesliga, campionato che conta la capienza media degli stadi più alta d’Europa e allo stesso tempo consegue l’affluenza media più elevata. Una combinazione questa che consente alla top league tedesca di ottenere un load factor brillante, superato solo dalla Premier League (che, come già riportato, conta su una capacità media chiaramente inferiore).
Figura 103: affluenza media, capacità media, load factor medio a confronto nella stagione 2015/16
Fonte: https://www.footballbenchmark.com/stadia_landscape_demand_focus_2016_2017 Ad ulteriore supporto di questi dati si presenta un approfondimento che mette a sistema l’affluenza complessiva con il piazzamento in classifica dei club che hanno raggiunto le differenti zone della classifica: qualificazione alle competizioni europee, nessuna qualificazione, zona retrocessione.
Questo approfondimento avvalora ulteriormente la considerazione precedente poiché rivela la differenza che distanzia i club tedeschi ed inglesi, in grado di totalizzare un’affluenza complessiva di oltre tre volte superiore rispetto ai club di Italia, Spagna o Francia che occupano le stesse zone di classifica.
Tabella 5: affluenza complessiva e piazzamento in classifica – stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Questa analisi si accompagna alle precedenti e consente di evidenziare che nella Premier League e soprattutto nella Bundesliga vi è una considerevole affluenza di pubblico anche fra le squadre che non occupano i vertici del campionato, indice di una maggiore capacità di questi club di creare un prodotto di maggior appeal, attirando pubblico nonostante risultati sportivi non del tutto soddisfacenti.
Guardando ai singoli club, le due tabelle seguenti riportano una classifica delle prime venti squadre in Europa per affluenza media e complessiva nella stagione 2015/16. Rientrano in questa classifica club inglesi e tedeschi con piazzamenti oltre il decimo posto, ma con risultati in termini di affluenza nettamente migliori rispetto, ad esempio, all’unico club italiano presente in classifica (l’Inter).
Tabella 6: classifica dei club per affluenza media e complessiva e piazzamento a fine campionato - stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Load Factor per campionato
Il load factor è l’indice di riempimento dello stadio da parte dei tifosi, ed esprime la capacità di colmare i posti disponibili per gli spettatori all’interno della struttura misurando il rapporto fra spettatori presenti e capienza dello stadio93. I dati qui analizzati si
riferiscono alle stesse stagioni scelte in precedenza.
Tabella 7: load factor per campionato, dalla stagione 2011/12 alla stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Nuovamente, Bundesliga e Premier League sono i due campionati protagonisti anche in queste tabelle: confermano con continuità percentuali di riempimento degli impianti oltre il 90%. È evidente il gap che separa queste due competizioni dalla Liga e dalla Serie A: per quanto riguarda il campionato italiano ad esempio, non si è mai verificato un significativo miglioramento di questo indicatore nel corso delle ultime 5 stagioni, sempre al di sotto del 60%; il + 0,8% registrato a fine 2015/16 è comunque un segnale debole.
La tabella seguente ribadisce con altrettanta chiarezza le considerazioni appena rilevate, riassumendo il numero di club che hanno registrato nel corso del campionato un load factor medio rispettivamente superiore al 90% o inferiore al 50%. Si possono notare delle divergenze molto significative: dal 2011, nessuna squadra né del campionato tedesco né di quello inglese ha registrato un load factor medio inferiore al 50%, mentre oltre i tre quarti dei club di ciascun campionato ha superato il 90%. Al contrario, considerato ad esempio il campionato italiano, solo una squadra su 20 (la Juventus) ha totalizzato percentuali di riempimento oltre il 90% nel corso delle cinque stagioni esame, mentre oltre un quarto delle non è stato in grado di raggiunto un load factor medio superiore al 50%.
Tabella 8: numero di club con load factor maggiore di 90% e inferiore a 50%, per campionato, dalla stagione 20112/12 alla stagione 2014/15
Fonte: rielaborazione personale
93 Per discutere le percentuali di load factor ottenute nelle diverse competizioni nazionali, si è reso
Altre considerazioni emergono mettendo in relazione risultato sportivo raggiunto da ciascun club nel rispettivo campionato (piazzamento in classifica) con il load factor.
Premesso che sarebbe troppo riduttivo correlare unicamente l’affluenza allo stadio al risultato sportivo ottenuto a fine campionato, l’intento delle considerazioni seguenti è solamente quello di rilevare ulteriori differenze e confrontare fra loro i diversi campionati europei.
Nello specifico si può notare che:
• non sempre il load factor più elevato viene realizzato dalla squadra che raggiunge il miglior piazzamento in classifica. Ad esempio, nella stagione 2015/16, la 19^ (penultima) classificata nella Premier League ha ottenuto un load factor del 99,9%, superiore a qualsiasi load factor massimo raggiunto in serie A;
• nella stessa stagione, il load factor (medio) minimo registrato nei campionati tedesco ed inglese è superiore al più basso registrato nella Liga nei 5 anni precedenti, e addirittura più che proporzionale rispetto al valore registrato in serie A nella stessa stagione (66,6% contro il 28,6%).
Tabella 9: piazzamento in campionato rispetto al load factor massimo e minimo, per campionato, dalla stagione 2011/12 alla stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Quest’ultima considerazione, che potrebbe rivelare una inferiore appetibilità del campionato italiano rispetto a quello tedesco, emerge nuovamente se si confrontano anche le percentuali di load factor degli ultimi club classificati nei due campionati: 84,8% (Bundesliga) rispetto al 43,4% (Serie A).
Tabella 10: load factor ottenuto dai club che si sono posizionati al primo e all’ultimo posto in classifica, dalla stagione 2011/12 alla stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
Gap di affluenza per campionato, e impatto economico nella Serie A
Il grafico che segue è un’ulteriore conferma dello scenario già descritto: alle elevate percentuali di affluenza e di load factor della premier e della Bundesliga corrispondono gap di affluenza pressoché minimi. Al contrario, il primato di gap di affluenza spetta alla Serie A con numeri che oscillano fra i 6.000.000 e 6.500.000.
Fonte: rielaborazione personale
Si noti come nella stagione 2013/14, il gap di affluenza della serie A sia stato 10 volte superiore a quello della Premier League; dati che, nuovamente, restituiscono in modo chiaro la sproporzione esistente fra i campionati.
Tabella 12: proporzione del gap di affluenza della serie A rispetto rispetto agli altri campionati europei, dalla stagione 2010/11 alla stagione 2015/16
Fonte: rielaborazione personale
La sproporzione dei risultati che si è scelto di evidenziare attraverso tutti questi risultati, implica inevitabilmente delle ricadute economiche sui campionati esaminati. Il vuoto lasciato sugli spalti genera un mancato incasso che ha impatto significativo sui ricavi: riferendosi alla Serie A, si stima un ammontare di ricavi potenzialmente aggiuntivi che oscillano dai 18 milioni di euro (ipotesi di riempimento del 60% della capienza) ai 177 milioni di euro (ipotesi di riempimento del 100% della capienza)94.
Le società che riesco ad attrarre persone allo stadio possono essere meno dipendenti da altre fonti di ricavi come i diritti TV. Se la Serie A riuscisse a raggiungere percentuali di load factor simili a quelle dei campionati inglese e tedesco potrebbe contare su ricavi potenzialmente aggiuntivi da match attendance per 138 milioni di euro.
Tabella 13: impatto economico del gap di affluenza della Serie A
Fonte: rielaborazione personale considerati ei dati di FIGC, Report Calcio 2015 e 2016