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Azionariato popolare, supporters trust e fan funding

3.2 Le leve di marketing per l’engagement della fan base

3.2.16 Azionariato popolare, supporters trust e fan funding

La diffusione della proprietà azionaria di un club fra il pubblico di tifosi prendere il nome di azionariato popolare. Si tratta di una forma di engagement del tutto particolare, poiché consente ai tifosi di acquistare quote azionarie delle società, diventandone (nei limiti delle quote che detengono) co-proprietari e “dirigenti”, e di godere quindi di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio (quali ad esempio la partecipazione alle assemblee societarie ordinarie e straordinarie).

Questa pratica, che pertanto rende i tifosi investitori c.d. "non istituzionali”, nasce nel Regno Unito con i Supporter Trust, ovvero associazioni o cooperative di tifosi che si organizzano formalmente per dare vita ad un soggetto giuridicamente riconosciuto, che si pone come obiettivo quello di instaurare un dialogo costruttivo con il club che gli stessi tifosi supportano.

L’intento dei Supporters’ Trust è quello di promuovere la partecipazione diretta dei tifosi nella governance delle società sportive, incentivare il dialogo con il club di riferimento e rafforzare la presenza dei supporterà nei processi decisionali delle società sportive. In Inghilterra, i Supporters' Trust sono stati costituiti in più di 170 clubs, inclusi alcuni di Premier League, come Manchester United, Arsenal, e Tottenham Hotspur.

Figura 93: le associazioni in rappresentanza dei Supporters Trust in Premier League, l’iniziativa #fansnotnumbers e alcuni Supporters Trust ufficiali

Fonte: elaborazione personale su siti web ufficiali https://supporters-direct.org/ e http://www.fsf.org.uk/,

https://sourcecreative.extremereach.com/Creative/Spot/MzMxNTIy

Il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo è rappresentato dal Futbol Club Barcelona, con i suoi 223 mila soci circa; sempre in Spagna, a distinguersi è l’Atletico de Madrid, riuscito ad incrementare il numero di soci da 60.000 (2013) a 110.000 (2017). In Italia questa pratica non è molto diffusa: vi sono degli isolati esempi nelle serie minori (il 10% delle quote azionarie del Sant’Arcangelo – Lega Pro – è di proprietà dell’associazione A.S. Squadra Mia), mentre nella massima serie l’unico esempio degno di nota è il progetto MyRoma, un’associazione che, secondo lo Statuto “ha lo scopo di creare una rappresentanza responsabile e democratica di appassionati della squadra della Roma calcio che intende collaborare con la AS Roma S.p.A. (di seguito anche il “Club”), favorendone, anche attraverso la partecipazione al capitale sociale, la crescita sportiva e, contestualmente, operando quale entità esponenziale degli interessi dei suoi appassionati e degli Associati”.

Un’altra recente modalità di engagement che intercetta il bisogno dei tifosi di sentirsi parte del club e che consente alle società di spostare sui fan il baricentro delle proprie strategie è rappresentata dal Fan Funding, ossia l’applicazione del crowdfunding al settore sportivo. La parola deriva dall’inglese ( “crowd” – folla – e “funding” – finanziamento) e indica le forma di micro-finanziamento collettivo che prevede la raccolta di piccoli fondi da

parte di molte persone, destinati a realizzare progetti di vario tipo84. In generale, il

finanziamento collettivo si può riferire a iniziative di qualsiasi genere: dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all'arte e ai beni culturali, fino all’imprenditoria e alla ricerca scientifica. Nello specifico contesto sportivo, con il termine Fan Funding si intende la raccolta di fonti di finanziamento richiesta non ad investitori istituzionali bensì alla collettività di tifosi al fine di contribuire a vario titolo alla realizzazione di iniziative, progetti, investimenti da parte del club.

Il Fan Funding e Crowdfuning rappresentano una interessante opportunità (ancor più per le società medio piccole) di engagement con la propria fan base, poiché soddisfano il desiderio di maggior coinvolgimento espressa dai tifosi nel contesto societario e la loro volontà di contribuire alla crescita del club.

L’impegno sostenuto dai tifosi attraverso queste forme di finanziamento palesa in modo evidente la forza della relazione che lega i supporter alla squadra in cui credono, rafforzandone il senso di appartenenza e la volontà di sentirsi coinvolti in un progetto che lo appassiona.

Negli ultimi anni, sono diverse le iniziative di crowdfunding che hanno interessato il settore calcistico.

In Germania ad esempio, la prima squadra a finanziarsi tramite questa modalità è stata l’Herta Berlino, ottenendo un risultato che ha superato di gran lunga le aspettative: il club è infatti riuscito a raccogliere la cifra obiettivo di un milione di euro (destinata a nuovi progetti digitali) in appena nove minuti e 23 secondi – a fronte dei 60 ipotizzati per raggiungere la quota. Tramite questa iniziativa, il club ha potuto accelerare il processo di «trasformazione digitale» avviato dalla società che prevede lo sviluppo di un nuovo software per analizzare le prestazioni dei giocatori e facilitare il lavoro dei talent scout, la realizzazione di una nuova app e l’ampliamento dell’online shop per i fan.

Figura 94: il progetto di crowdfunding dell’Herta Berlino

Fonte: https://www.kapilendo.de/projekte/762394a0-e5ca-4624-b63c-5b96f5eddecb

A supportare i club in queste iniziative sono diverse piattaforme di crowdfunding e crowdlending85: è il caso di Tifosy, la piattaforma di crowdfunding per finanziare le società

84 wikipedia.org

di calcio la cui mission è “to enable everyone to invest in sports in a fair and transparent way” e che“helps sports clubs raise funds online by connecting them with a global fan and investor base”86.

Lanciata dall’ex calciatore della Sampdoria e della Juventus, Gianluca Vialli insieme assieme a Fausto Zanetton, attuale CEO dell’azienda, Tifosy ha ottenuto rapidamento risultati considerevoli.

Figura 95: le collaborazioni e alcuni dei risultati raggiunti da Tifosy

Fonte: tifosy.com

Dalle parole del CEO, emerge chiaramente la portata innovativa di queste piattaforme nel contribuire alle strategie di engagement di club: «Speriamo di poter promuovere la cultura del fan engagement, non solo in Italia ma anche nel Regno Unito. Anche lì per molti proprietari di club il crowdfunding è un concetto nuovo. Serve a ottenere soldi dai tifosi, ma il vantaggio principale è la partecipazione, coinvolgere la comunità in un progetto importante. Ad esempio, ora che le nuove training facilities del Portsmouth stanno aprendo, in città e sui social network c’è grande fermento e tutti si vantano di aver contribuito alla loro realizzazione»87.

Figura 96: fan funding, crowdlending, engagement finanziario - quali vantaggi?

Fonte: rielaborazione personale considerata l’analisi condotta