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Alcuni indicatori di impatto della banda larga

Tra le gli strumenti che si possono utilizzare per misurare gli impatti della banda larga nelle aree rurali, vi sono gli indicatori. Non si tenta di costruire un qualche strumento che che possa esprimere misure indirette di fenomeni economici e sociali, perché la cosa esula dal fine di indagine dello studio, ma allo stesso tempo una rassegna di indicatori può essere utile a comprendere i fenomeni che ci si aspetta possano verificarsi in campo, o che comunque non si possono trascurare, sostenendo, in più riprese, che la banda larga può portare una certa omogeneità tra territori rurali e città. Ci si è posti una questione, ritenuta fondamentale: quali strumenti e quali indicatori possano attuare un benchmarking territoriale per cose non ancora esistenti. Quindi, che indicatori possono avere la capacità di misurare impatti ipotetici. Trattandosi di aree rurali, si vuole iniziare citando Barbier & Bugas (2014)306 che affermano che

Economic indicators that omit the depletion and degradation of natural resources and ecosystems are misleading.

La prima fonte di indicatori presa come elemento di disquisizione ed esempio è il world telecommunication/ICT indicators database 2015307 nel quale sono presenti dati relativi alla linee telefoniche fisse, sottoscrizioni di abbonamenti mobili, qualità di servizio, internet (fisso e mobile) traffico dati, prezzi, guadagni, investimenti e statistiche sugli accessi ICT .

306 Barbier, E., & Bugas, B. (2014). Structural change, marginal land and economic development in Latin America and the Caribbean. Latin American Economic Review, 23(1), 1-29. di cui si cita ulteriormente in nota: ...Although the modern sector may be the source of dynamic growth through

learning-by-doing and knowledge spillovers, patterns of labor, land and other natural resources use in the rural economy matter in the overall dynamics of structural change. The concentration of rural populations on marginal land is essentially a barometer of economy-wide development...

definizione di azioni fondamentali (strategiche) per lo sviluppo economico territoriale, la loro attuazione e valutazione.

Il metodo di analisi di fatto attiva un circolo virtuale, come rappresentato nella figura che segue:

Il lavoro, corredato di tabelle e schemi, ha indubbi aspetti di efficacia e di fatto converge con quanto ricavato da Howick and Whalley (2008)309 per lo studio della diffusione della banda larga in Iscozia. L'interesse per il caso della Scozia sta nel fatto che gli Autori hanno voluto studiare il problema della banda larga in un territorio rurale e remoto, dove ci sono pochi interessi di tipo economico industriale e hanno concentrato la loro attenzione sui criteri di adozione della banda larga o meno da parte degli utenti finali. Fino ad ora si è parlato

essenzialmente di politiche, di diritto alla rete e di questioni legate all'offerta, non ancora di che cosa può succedere a chi deve ricevere il servizio.

Il diagramma che segue è tratto dalla pubblicazione citata e fornisce, una chiave di

interpretazione del procedimento che porta ad adottare o meno la banda larga da parte delle famiglie o utenze private. Gli autori sostengono che il prezzo del servizio è uno degli elementi che concorrono alla scelta, ma non il fondamentale. Nella stessa pubblicazione esiste un diagramma analogo, sviluppato per le ditte, ma ancora più interessante (fig. 5) sviluppato per comprendere i criteri di adozione di internet da parte delle ditte che non hanno alcun tipo di connessione a internet, perché in tal caso si evidenzia che la scelta degli imprenditori va direttamente verso la banda larga, rispetto agli altri utenti che possono restare orientati anche verso soluzioni meno prestanti.

Lo studio quindi evidenzia anche i risultati e le tecniche di conduzione delle discussioni pubbliche intorno alla politica di adozione o meno di internet ed elencano le modalità di svolgimento di queste discussioni, comprese le indagini di mercato che devono indagare quale tipo di incentivo sia necessario perché anche i cittadini restii si colleghino alla rete e

understanding the needs if 'those not interested’ .

Nel preparare la fase di studio sperimentale, si vuole mettere in relazione le considerazioni appena esposte con la gerarchia di Maslow e il principio di sostituzione di Isard per cominciare a comprendere il livello di complessità nel quale ci si muove: I vecchi modelli industriali e i

309 Howick, S., & Whalley, J. (2008). Understanding the Drivers of Broadband Adoption: The Case of Rural and Remote Scotland. The Journal of the Operational Research Society, 59(10), 1299-1311.

ciclo dell’approccio per la valorizzazione delle risorse endogene del manuale ILS-LEDA

relativi sistemi insediativi sono collassati e necessitano di una conversione, la creatività

necessita di un certo agio per svilupparsi altrimenti si resta fermi a lottare per dover soddisfare il livello basso della gerarchia di Maslow; diventa quindi necessario trovare una adeguata

sostituzione-conversione degli elementi dell'economia affinché si possa rendere appetibile un territorio per favorire e/o mantenere il radicamento di qualcuno che possieda caratteristiche in grado di rilanciare la vita in quel luogo.

Lo studio smart cities, ranking of european medium-sized cities310 è stato condotto da un gruppo di ricerca inter universitario e ha posto la sua attienzione a quei centri che hanno la caratteristica di have to cope with competition of the larger metropolises on corresponding issues, appear to be less well equipped in terms of critical mass, resources and organizing capacity. To enforce an endogenous development and achieve a good position, even these cities have to aim on identifying their strengths and chances for positioning and ensure and extend comparative advantages in certain key resources against other cities of the same level. Queste città hanno qualche caratteristica di fragilità che permette di considerare come sensato il voler utilizzare i loro indicatori anche in aree rurali. Gli indicatori di queste città di taglia intermedia sembrano avere un senso, in prima istanza, anche per un uso diverso, perché The results of rankings focussing on quality of life or on cultural potentials will strongly diverge from the findings of studies which try to evaluate regional conditions for tourism or innovative industries.

Poi il concetto di smart city è anche prossimo alla visione che si deve avere per poter identificare il problema. Nello studio si trova la lista essenziale di quali siano i sei campi di attività che individuano una città smart: economia, popolazione, governo, mobilità, ambiente (ecologico), vita; e si tratta di una classifica del tutto analoga a quella di Kafka (crf. infra). Queste sei caratteristiche sono state sviluppate secondo lo schema operazionale qui riportato. Segue una tabella nella quale sono raggruppati gl indicatori per le caratteristiche cui si riferiscono.

310Disponibile su www.smart-cities.eu, esiti del progetto concluso nel 2007 che poi ha avuto aggiornamenti fino al 2015. Ultimo accesso 26/08/2016

fattori chiave che condizionano i criteri decisionali per le famiglie dotate di connessione dial-up, da Horwick & Whalley 2008

Ogni caratteristica è definita da più fattori e ogni fattore è a sua volta definito da più indicatori. Alla fine, 33 indicatori vanno a descrivere le sei caratteristiche, che in prima istanza, pare sensato adottare anche per le aree rurali, forse attribuendo pesi diversi ad alcuni indicatori: il peso dell'ambiente inquinato può avere un valore diverso rispetto a quello per una città, come

caratteristiche e fattori corrispondenti per una città smart, da www.smarcities.eu

l'indicatore del pluralismo etnico può non essere altrettanto pesante in un centro minore quanto in una città. Alla fine del 2007 viene redatta una classifica di 70 città europee, in cui primeggia Lussemburgo, seguita dal città del Nord Europa; e per l'Italia la città con il miglior piazzamento è Trento, al 45° posto, seguita da Trieste al 49°.

Lo studio più recente che si è occupato di questioni vicine a questo studio ha compreso anche lo sviluppo regionale. Batagan (2011) 311 si è pure occupata di smart cities, ma con un occhio particolare verso l'aspetto della smart society e con la volontà di trovare un punto di partenza per formulare obiettivi per lo sviluppo della smart cities. L'Autrice riparte dalla città di medie dimensioni e ripercorre, solo metodologicamente, il percorso dello studio appena esposto, ma non esprime alcuna sostanziale novità, né graduatoria.

In entrambi gli studi appena citati, non si trova notizia circa la connettività e la banda larga, forse perché non era ancora argomento da sviluppare.

Nella parte metodologica è stato illustrato lo studio della Commissione Stieglitz, Sen & Fitoussi (crf. Infra) che successivamente ha dato vita allo Better Life Index312, che è una somma di indicatori cui si può accedere e “giocare”, attraverso il sito dell'OECD. In sintesi lo strumento è il risultato di uno studio e di una politica che mira a comprendere e fare comrpendere il benessere delle persone. Viene riconosciuto che benessere è pluridimensionale e riguarda aspetti della vita che spaziano dall’impegno civico all’alloggio; dal reddito delle famiglie all’equilibrio tra vita e attività lavorativa, e dalle competenze alle condizioni di salute...I dati fattuali più recenti sul benessere, analizzati secondo 11 diverse dimensioni della vita,

suggeriscono che i punti di forza e di debolezza dei Paesi sono strutturati diversamente...Le medie econometriche nazionali illustrano solo una parte della storia del benessere: gruppi differenti della popolazione possono avere esperienze molto diverse del benessere...Tra i fattori che influiscono sulla vita della gente, molti – come la sicurezza personale, l’inquinamento atmosferico, le opportunità occupazionali e l’accesso ai servizi – dipendono in modo fondamentale dal luogo in cui la gente vive.

È possibile scaricare definizioni e metadati313 di questo studio, che mira soprattutto a creare un dibattito tra i cittadini che possono vedere riflessa la propria situazione un questo database. In questo database si trova, come indicatore sociale e ambientale, l'accesso a internet attraverso la banda larga, ma non specifica che tipo di tecnologia sia rilevata.

Da una rete basata negli Stati Uniti, nasce lo Social Progress Index, che è stato pubblicato, per la prima volta, nel 2014. L'indice misura una matrice di componenti sociali, ambientali e li runisce in una visione complessiva. Vi sono quattro chiavi principali:

1. soli indicatori sociali ed ambientali, senza utilizzare proxies. Sono esclusi gli indicatori economici, con l'intento di superare il PIL.

2. Risultati, non i fattori produttivi o immissioni, perché è attesa la qualità della vita raggiunta e non quanti soldi sono spesi in sanità.

3. Olisitco e significativo per ogni paese, senza occuparsi ancora solo dei paesi poveri, perhcé solo una mappa completa permette di avere il quadro intero.

4. Pragmatico, in modo che anche gli esecutori possano avere uno strumento di lavoro. L'indice, costituito in 12 componenti e 52 indicatori e nella costituzione del benessere, una componete è L'accesso all'informazione e alla comunicazione, suddivisa in: sottoscrizione di utenze telefoniche mobili, utilizzatori di internet, indice di libertà di stampa. Lo SPI sembra una articolazione della gerarchia delle necessità di Maslow.

311 Batagan L., (2011) indicators for economic and social development of future smart city. Journal of

Applied Quantitative Methods, 6(3), 27-34.

312 http://www.oecdbetterlifeindex.org/it/#/11111111111, ultimo accesso 27/04/2016

313 Metatadi e definizioni sono disponibili su: http://www.oecd.org/statistics/OECD-Better-Life-Index-2015-definitions.pdf, ultimo accesso 27/04/2016

Dal 2015, la Commissione ha introdotto il DESI314, acrostico di Digital Economy and Society Index, con lo scopo di misurare il progresso nel digitale da parte dei membri EU. Il DESI si basa su cinque indicatori:

1. connettività: misura il dispiego delle infrastrutture di banda larga e la loro qualità. L'accesso a una banda larga veloce che attiva servizi è condizione necessaria per la competitività.

2. Capitale Umano: misura le capacita necessarie per essere in grado di sfruttare le possibilità offerte dalla società digitale, tali capacita vanno dall'uso elementare che abilitano I singoli ad interagire on-line e fruire di servizi e beni digitali, fino alle doti avanzate che abilitano le forze lavoro a sfruttare le tecnologie per esaltare produttività e crescita economica.

3. Uso di internet: Profili di uso per la varietà di attività che I cittadini possono esercitare on-line. Tali attività variano dal fruire di contenuti in linea (video, musica, giochi, eccetera) alle moderne attività di comunicazione, oppure per acquisti o home banking.

4. Integrazione di tecnologie digitali: misura la digitalizzazione del business e il suo sfruttamento attraverso i canali di vendita online. Attraverso l'adozione delle tecnologie digitali, il business può aumentare l'efficienza, ridurre costi e avere un migliore rapporto con I clienti, come pure collaborazioni e partner commerciali. Inoltre, internet rappresenta una piattaforma di smercio a buon prezzo verso mercati più vasti e come tale può costituire un potenziale di crescita.

5. Servizi pubblici digitali: Misura la digitalizzazione di pubblici servizi e si concentra sul e-government ed e-health. L'ammodernamento e la digitalizzazione di servizi pubblici, quali e-health , può portare verso processi di efficienza per la pubblica amministrazione, cittadini e attività vicine, cosi come pure alla fornitura di servizi migliori ai cittadini. Con l'entrata in uso del nuovo indice, nulla è cambiato per l'Italia315. Su 28 paesi, l'Italia mantiene la quartultima posizione, perdendone una rispetto all'anno precedente. L'Europa in se è mediamente cresciuta nell'indice medio, l'Italia ha anche migliorato, ma l'incremento tra i cinque indicatori è stato inferiore alla media europea. I risultati peggiori sono nel capitale umano, nell'uso di Internet (relativamente più basso dell'anno 2015), e nei servizi da parte della pubbliche amministrazioni.

Per una prospettiva generale, si ritiene che la verifica del raggiungimento dell’equilibrio sia la prima lista di indicatori, cioè dovrà essere verificato il raggiungimento dell’equilibrio tra città è territori rurali, nella erogazione e nella fruizione dei servizi.