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Il risparmio del combustibile per autotrazione

Come spiegato da Isard (cfr. infra) il combustibile per autotrazione è sostituto della distanza e la banda larga, può essere il sostituto del combustibile, in quanto la distanza viene colmata dalla possibilità di scambio di dati attraverso le telecomunicazioni. Quindi, se la banda larga è efficace, deve essere allora possibile misurare il risparmio di combustibile per autotrazione. Deve essere trovato un metodo per misurare il consumo di combustibile. Deve essere messo in atto un sistema istituzionale di misura del combustibile; in questo, l’Italia ha consolidato l’unico meccanismo amministrativo di tassazione che sta garantendo allo stato un gettito fiscale che non teme evasioni o fenomeni di contrabbando significativamente rilevanti. Le imposte indirette che in Italia riguardano i combustibili per autotrazione sono le accise sugli olii minerali (o imposte di fabbricazione) e la conseguente imposta sul valore aggiunto. Questo per spiegare come una quota importante delle entrate dello stato sia legata al fatto che i cittadini utilizzino un mezzo di

314 Da https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/desi-2016-methodological-note, ultimo accesso 12/4/2016

locomozione autonomo con motore a combustione per i propri spostamenti. Quindi, a livello di nazione si può già pensare a un rilievo di tipo statistico per misurare di quale entità sia la sostituzione tra combustibili per autotrazione e la banda larga, ma il livello di indagine non ci permette di capire quali siano le differenze di sostituzione tra gli automobilisti-cittadini che abitano in città e quelli che invece occupano le aree interne.

Per operare questa distinzione e per contare su una assoluta efficacia dell’indagine, si può ricorrere a uno strumento amministrativo in vigore nella Regione Friuli Venezia Giulia. Con la legge 549/1995316 è stato concesso un primo aiuto di stato per contrastare il fenomeno dell’acquisto di combustibili per autotrazione nella contermine Slovenia, dove, già nella preesistente Jugoslavia, il prezzo alla pompa era inferiore a quello italiano e l’uso di passare la frontiera per rifornire l’auto costituiva una tradizione spicciola consolidata, con perdita di capitali dal giro nazionale. Con un intervento politico, a partire dal 1997, lo stato nazionale ripartisce una quota di trasferimenti alla Regione Friuli Venezia Giulia per istituire uno sconto ai privati sul prezzo dei combustibili per autotrazione, al fine di contrastare il fenomeno del rifornimento transfrontaliero; lo sconto regionale, che già all’origine si accompagnava ad altri aiuto di stato per alcuni cittadini residenti a ridosso del confine di stato, era inversamente proporzionale alla distanza della residenza dal confine e conserva tuttora una serie di informazioni utili alla definizione dello studio317, inteso quale possibilità di pervenire alla determinazione della entità della sostituzione nel momento in cui la banda larga e ultralarga saranno effettivamente messi a disposizione dei cittadini. Lo sconto è praticato all’atto del rifornimento di carburante, dietro esibizione di una identificativo di sconto. La tessera-identificativo di sconto è univocamente legata a un automezzo e al suo possessore. Alla fine del rifornimento, la tessera permette lo sconto in relazione alla fascia di territorio regionale di attribuzione di sconto, è proporzionale al combustibile acquistato e vale solo per il mezzo cui è attribuita. Lo sconto resta identico per lo stesso mezzo per tutto il territorio regionale (si può effettuare rifornimento in tutto il territorio regionale mantenendo lo stesso sconto) e i dati relativi a ogni rifornimento sono trasmessi via telematica a un data base regionale. Quindi, di ogni cittadino e di ogni auto, si conoscono, dal 1997, i consumi di combustibile, la spesa relativa, giorno per giorno, in termini di: persona fisica che fruisce, modello di automezzo, identificativo della stazione di rifornimento, tipo di combustibile (benzine o gasolio), quantità rifornita, prezzo alla pompa, sconto, ora e data318; la norma ha poi avuto modifiche successive e dal 2011 gli sconti sono praticati secondo una suddivisione del territorio regionale in due sole zone, che hanno portato una variazione della ripartizione dello sconto ai beneficiari, secondo un criterio che non è più quello basato soprattutto sulla sola distanza della residenza del possessore dell’auto (o anche intestatario della tessera) dal confine con la Slovenia, ma su altri criteri politici giustificati su una definizione di svantaggio del territorio chiamando in causa direttive europee.

Senza entrare nel merito della gestione statistica di un tale micro dato (il giorno x il cittadino y ha effettuato un rifornimento di z litri di gasolio), ci si trova di fronte alla possibilità di conoscere l’effetto della sostituzione della banda larga. Immaginiamo che al cittadino y sia somministrato il telelavoro e che questo comporti una variazione della sua mobilità e immediatamente, forse entro qualche giorno soltanto, sono registrati dati che misurano la variazione dei consumi di combustibile. Si sottolinea che lo sconto regionale è un aiuto di stato, 316 Dati disponibili su: http://carburanti.regione.fvg.it/frame/framfaq.htm, ultimo accesso 19/5/2015, con particolare riferimento al quesito 6. in cui è riportata l’evoluzione recente della normativa.

317 La questione è stata approfondita da Zaccòmer G.P. (2011) in Carburanti prezzi e statistiche, Forum Editrice, Udine.

318 Nel database esistono ulteriori campi “antitruffa” riservati, che permettono, per esempio, di bloccare l’applicazione dello sconto se la quantità di combustibile acquistato supera la capienza del serbatoio per il modello associato alla tessera, oppure se la quantità acquistata nel corso della giornata è superiore al chilometraggio effettuabile nel tempo intercorso dall’ultimo rifornimento.

tollerato a oltranza da Bruxelles, che bene vedrebbe la sua cancellazione; tale aiuto di stato è più correttamente identificato come contributo319, in più tale aiuto di stato è una quota parte dei trasferimenti finanziari verso a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per cui una parte dei fondi regionali rigenerano si accise e IVA per lo stato, ma sono anche sottratti ad altre funzioni che la regione stessa può esercitare. Di qui si comprende come esistano già i dati per valutare sia l’efficacia del telelavoro in termini di risparmio per il cittadino, per la regione, sia da punto di vista monetario, sia da punto di vista del risparmio sotto forma di produzione evitata di anidride carbonica e che tale valutazione può essere effettuata andando a misurare fino al singolo cittadino cui viene somministrato il telelavoro. Si parla in questa parte di telelavoro quale operazione sostitutiva del consumo di combustibile, forse più direttamente misurabile, perché deve potersi osservare a livello di dettaglio la variazione di abitudine con ritardo circa nullo rispetto all’adozione del nuovo comportamento; cioè non toglie che si potranno misurare comunque variazione statistiche nel momento in cui saranno disponibili servizi al cittadino in banda larga, la cui entità ed efficacia saranno rilevabili e misurabili con ritardi diversi da quello della somministrazione del telelavoro. A livello regionale, diventano disponibili dati che permettono di misurare con precisione assoluta l’entità della sostituzione e possono essere fatti studi statistici che lasciano proiettare l’entità del risparmio della possibile sostituzione, con la messa a punto di un indicatore di risparmio per la sostituzione del combustibile. in tal senso si segnala che la suddivisione avvenuta in seguito alla modifica normativa del 2011 in due sole aree, ha riattivato in alcuni l’abitudine di rifornire l’auto oltre confine, come era prima dell’entrata in vigore della misura di aiuto prima del 1997, perché la nuova ripartizione tende a favorire le aree interne della montagna e non bada alla distanza dal confine, con il risultato, per esempio, che a Maggio 2015 gli abitanti di Tarvisio, che confina sia con l’Austria che con la Slovenia, non hanno uno sconto tale da essere economicamente dissuasi dal rifornirsi oltre confine. La corrente ripartizione dello sconto sta mettendo in crisi il sistema regionale di lotta all’uscita di capitali, ma lo strumento di rilievo informatico in atto in se, consente di raggiungere il fine dello studio degli indicatori di impatto, se gli sconti saranno riapplicati in maniera che il prezzo alla pompa ridiventi concorrenziale,allora lo sarà per tutto il territorio, altrimenti lo sarà solo per alcune zone del territorio regionale.

Dato che l'erogazione di questi carburanti per autotrazione è un aiuto di stato autorizzato da Bruxelles, l'agevolazione non potrà andare in avanti in eterno. Anzi, la sua conclusione è prevista per il mese di luglio 2016, quindi questo strumento di indagine sarà probabilmente perso.

Impatti sulla programmazione delle operazioni sociali

In questa sezione si richiama quanto introdotto per le questioni dei rapporti tra agente e paziente, così come riassunti dagli scritti di Floridi (cfr. infra).

Un recente esperienza in alcune strutture sanitarie pubbliche del Friuli Venezia Giulia ha permesso di comprendere un effetto dell'informatizzazione delle procedure di gestione sanitaria, quindi ci si riferirà a un ambito specialistico nel quale calare i concetti e le figure di agente e paziente, fino ad ora utilizzate nel campo filosofico. Dal punto di vista strettamente empirico, è stato osservato che manca, rispetto agli anni passati, la comunicazione interpersonale tra gli operatori sanitari. Nel caso di una qualsiasi patologia, le informazioni che vengono trasmesse tra reparti specialistici, oppure tra gli operatori, sono controllate da quanto previsto e programmato nei protocolli informatici. Questo dall'avvento della gestione informatizzata delle informazioni. Se fino a qualche anno fa il paziente era spostato tra i reparti con la cartella clinica appoggiata

319 Zaccomer G.P. 2012 La manovra di riduzione dei prezzi dei carburanti in Friuli Venezia Giulia: un quadro di sintesi dal 1997 al 2012, Rivista di Economia e statistica del Territorio, Franco Angeli Editore 2012, p. 34

sopra la coperta della lettiga sulla quale egli stesso giaceva, ora il paziente è trasportato senza carte accompagnatorie, perché la cartella clinica è registrata su un server ed è di accesso riservato agli operatori che se ne devono occupare. Si nota che ad ogni cambio di reparto, cioè in corrispondenza di ogni cambio di responsabile della gestione dei dati sensibili, viene formalmente richiesta una nuova autorizzazione all'accesso dei dati del paziente e senza la liberatoria, l'operatore sanitario non può sapere che cosa affligga il paziente che deve trattare. Il primo vantaggio del metodo è che si evitano gli errori di trascrizione nella cartella clinica, cosa che avveniva invece in precedenza.

Questa è una prima causa di ritardo nel trattamento del paziente, perché in assenza di autorizzazione all'accesso dei dati della cartella clinica, il medico non può vedere nulla. Questo nel caso di paziente cosciente, se questo è invece incosciente, non è stato verificato come la sanità sia autorizzata a procedere. Il veto all'accesso dei dati vale per struttura sanitaria di reparto, quindi due reparti della stessa struttura sanitaria possono non avere gli stessi diritti di accesso alla cartella del paziente, anche se esiste una prescrizione di cura che sposta il paziente tra questi reparti. Tra diverse strutture sanitarie è poi impossibile conoscere i dati della cartella clinica del paziente, perché i dati non sono condivisi e sono ancora condivisibili, perché le reti di telecomunicazione non sono ancora adatte a trasferire la mole di dati che costituisce la cartella clinica320. In sintesi, per un paziente che attende e auspica di essere curato, i veti legali all'accesso delle sue informazioni sono tali da ritardare la prestazione di cure, in esatto antagonismo rispetto alle attese del paziente, che vorrebbe essere curato presto e che tali cure gli siano prestate con la visione più ampia possibile della sua cartella clinica. Infine, l'agente medico non è libero di trasmettere e ordinare quanto ritiene utile per il caso, ma può solo riempire le caselle previste dal protocollo. Sono stati impostati privilegi gerarchici informatici e questi privilegi controllano anche la rapidità dell'azione sanitaria.

L'aspetto che si vuole evidenziare è quella della incomunicabilità, o parziale comunicabilità che si sta osservando. Un operatore della sanità la definito tale fenomeno come “realtà vincolata”. Fino a prima dell'avvento della gestione informatica della cartella clinica, le informazioni erano raccolte entro fascicoli cartacei, ricchi di annotazioni, che venivano passati di mano in mano e spesso erano valutati da più occhi, anche solo per un uso, una consuetudine, che tendeva a coinvolgere più specialisti per lo stesso caso. Come si sa, la capacità di curare da parte dell'agente medico è dipendente dalla sua capacità di correlazione delle informazioni disponibili.

Con l'avvento della cartella clinica informatica e la privacy sui dati sensibili, si è di fatto perso il confronto orale tra gli specialisti, si sono perse le annotazioni, come pure il coinvolgimento di più occhi sullo stesso caso, perché le informazioni vanno solo da “A” verso “B”. Il perché è da ricercarsi nella programmazione: un operatore (il nuovo agente) informatico chiede, in sede di programmazione software a uno specialista (l'agente sanitario) che informazioni debbano essere trasmesse e queste caselle programmate finiscono per completare ed esaurire l'insieme di informazioni che si trasmettono sul caso. Mancano tutte quelle annotazioni a margine, quelle sfumature, come pure l'espressione delle incertezze in sede di confronto orale sul caso, che spesso portano a una soluzione del problema.

Correntemente la gestione sanitaria in Fvg viene gestita secondo i seguenti punti, definiti come “lavoro di infrastruttura”:

1. Gestione fisica/informatica su HDD dei dati immagazzinati a livello centrale; 2. Gestione fisica/informatica su HDD presso i punti di immissione dati; 3. Gestione infrastruttura con funzione di collegamento;

4. Adempimenti delle leggi di settore;

320 Una prova diagnostica come una colonscopia si registra su un file di dimensioni medie di 16GB, ma poi si guarda il referto, non la prova.

5. Gestione dei dati con responsabilità dei dati, della loro proprietà o semplice possesso nei confronti del paziente.

Correntemente non esiste ancora uniformità di gestione dei dati e dei relativi supporti informatiche, per esempio, le ecografie vengono memorizzati, all'interno della stessa azienda sanitaria, in qualche caso su HDD e consegnati ai pazienti su CD-ROM, mentre in altri casi direttamente stampati su carta termica, senza ulteriore memorizzazione. Ancora, esistono strutture ospedaliere nelle quali, un una stessa stanza, vi si trovano due PC sui quali registrare dati clinici, ma uno è connesso alla rete di una azienda sanitaria e l'altro PC a una seconda azienda, senza intercomunicabilità di dati. Di fatto esistono diversi programmi di gestione sanitaria, a secondo del livello in intervento: il proto soccorso in ospedale adopera un programma gestionale che non è quello del centro di chiamata di emergenza regionale corrispondente al 118. questo è stato deciso perché chi gestisce l'elisoccorso e le ambivalenze non deve gestire informazioni di tipo patologico. Né il 118 regionale, né i reparti di pronto soccorso accedono a un terzo programma o data base che è quello della gestione delle cartelle cliniche, perché è ritenuto inutile che le informazioni circa le patologie o le cure cui si sottopone un paziente fuori dalle emergenze siano di interesse in caso di emergenza; cioè il programma del pronto soccorso non serve né a curare, né riporta le diagnosi, deve solo indirizzare agli esami che poi portano all'individuazione del reparto. È appunto un altro programma di diagnosi, che si chiama G2Clinico, il programma di cui si è scritto e che è normalmente aperto ai singoli reparti ospedalieri, senza possibilità a priori di interscambio di informazioni. In altre parole, il medico vede solo cioè che passa per il proprio reparto.

Quindi un protocollo informatico sta controllano secoli di evoluzione nella comunicazione e secoli di una evoluzione della comunicazione nella scienza medica, perché passano solo informazioni limitate a quanto ammesso in una riga di un programma informatico. Ma la gestione del caso medico sta diventando una questione meccanicistica attraverso la gestione informatizzata. Non è ben chiaro per quale motivo un medico che deve curare non possa avere accesso ai dati dei ricoveri in urgenza di un suo paziente. Chi scrive non è un medico, ma non riesce a trattenere la propria perplessità per questa parcellizzazione della conoscenza, del dato, quando la memoria di massa per la registrazione di dati ha un costo davvero risibile, soprattutto in relazione all'importanza intrinseca che può avere.

La disamina sul caso è esempio per le questioni del presente studio, dove ci si interroga su che cosa ci si deve attendere dalla programmazione delle nuove reti territoriali, in seguito alla fornitura di servizi su banda larga. La questione teorica fondamentale è riassumibile come la costituzione di una rete territoriali sia un procedimento dematerializzazione in se e come la dematerializzazione possa portare benessere. La gestione di relazioni sociali attraverso uno strumento informatico comporta una presa di coscienza del rapporto tra agente programmatore e paziente-cittadino che viene investito da queste novità. Il nuovo linguaggio e i nuovi servizi non paiono ancora realmente ben strutturati, serve una visione diversa per arrivare alla fornitura di servizi ai cittadini, con ulteriori aggiustamenti. Il caso della sanità regionale nel FVG è esemplare perché la parcellizzazione delle informazioni viene attuata in un settore delicato e nei confronti di operatori che, per assunto, devono avere la visione complessiva delle cose e devono essere dotati di cultura, intelligenza tali da essere ritenuti capaci di filtrare le informazioni, che invece sembrano selezionate dal gestore delle informazioni, come se a comandare la nave fosse il direttore di macchina, chiuso nella sala a controllare giri e indicatori, piuttosto che trovarsi in timoneria a badare alla navigazione.

La questione risiede in chi è chiamato a programmare le cose, che le vede essenzialmente come dati da organizzare, mentre l'intelligenza che presiede la vita intera è qualcosa che supera tali schemi.

Come superare il ritardo nella infrastrutturazione nella banda larga