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Ai sensi dell' articolo 4, comma 2, lettera d) , non necessitano di preventivo controllo tecnico- tecnico-amministrativo le seguenti attività di rilevanza edilizia:

Progetto iniziale per l'infrastrutturazione di rete e la Direttiva europea 61 Dato che le dorsali di rete sono state già poste in opera quasi ovunque, cioè in ogni stato, il

1. Ai sensi dell' articolo 4, comma 2, lettera d) , non necessitano di preventivo controllo tecnico- tecnico-amministrativo le seguenti attività di rilevanza edilizia:

…omissis…

h) opere di scavo e reinterro dirette all'esecuzione di interventi di manutenzione di condotte sotterranee lungo la viabilità esistente, nonché tutte le opere per il raccordo degli utenti alle reti dei servizi esistenti di gas, energia elettrica, telecomunicazioni, acquedotto e fognatura, ivi comprese le relative opere di scavo, posa delle condutture e reinterro;

…omissis…”

Fermo restando che la rete Ermes è proprietà della RAFVG e che per le attività edilizie deve essere rispettato quanto indicato all’art. 4, comma 2 lettera d), riguardo alla possibilità di costruire l’ultimo miglio, si rileva che:

l’allacciamento o raccordo di una nuova utenza a una rete esistente di telecomunicazioni, quale è la rete regionale Ermes, cosi come costruita ad oggi, rientra nell’attività edilizia libera, ai sensi dell’articolo 16, comma 1 lettera h) del codice regionale dell’edilizia;

in relazione alla nota 1) qui sopra, ai sensi della stessa norma, non esiste un limite di distanza fisica tra il capo terminale della nuova utenza e il punto di connessione alla rete di telecomunicazioni esistente.

Questo è dirompente, perché manifesta ancora una volta quanto la autonomia regionale del FVG sia evocata ma non di fatto esercitata, o politicamente, oppure dall’imprenditoria, quando esiste uno spiraglio. Le norme nazionale e regionale differiscono sostanzialmente, perché quella nazionale prevede la concessione di un permesso di costruzione, mentre quella regionale lascia alla sola comunicazione l’inizio dei lavori. L’intento del legislatore regionale è chiaro, cioè di evitare pastoie burocratiche nel caso ci si trovi a dover collegare una nuova utenza a una rete esistente, ma per il mercato delle telecomunicazioni, in uno stato di libera concorrenza, di fatto permette a chiunque di collegarsi a qualsiasi rete esistente. In altre parole, con la cessione obbligatoria di quote di pacchetti di trasmissione sulla rete regionale Ermes, diventa possibilità di chiunque stendere l’ultimo miglio di fibra ottica e collegarsi alla rete in backhaul di Ermes. La norma e i vincoli assunto all'atto della realizzazione della rete Ermes ha di fatto aperto un

mondo nuovo per le telecomunicazioni in Regione FVG. Anche se la volontà centrale della amministrazione regionale tende a soffocare ogni iniziativa privata.94

Questione diversa invece, sfavorevole, per giunta, rispetto alla legge nazionale per l’utilizzo dei cavidotti pubblici. In Friuli Venezia Giulia un operatore di telecomunicazioni non può utilizzare un cavidotto di una illuminazione pubblica gratuitamente per stendere fibra ottica, perché o si lavora nell’ambito di una norma e quindi si utilizza un procedimento “nazionale”, oppure si utilizza un'altra norma, cioè quella regionale, che per giunta è in pieno vigore e di maggiore forza istituzionale della legge ordinaria nazionale. Non è possibile estrarre e prendere una cosa utile e comoda da una norma e gettare le parti sfavorevoli della stessa; in ogni caso in FVG è scritto come si deve operare quindi l’operatore si deve attenere al codice regionale dell’edilizia. Nel maggio del 2016, il TAR della Lombardia ha emesso la sentenza 114/016 che sta generando 95non poca confusione in Italia. Enel distribuzione ha presentato ricorso contro il Comune di Gardone Val Trompia perché questo ha autorizzato la posa di fibra ottica entro i cavidotti Enel, per realizzare una rete civica ad uso dell'amministrazione comunale. Il TAR ha deciso che il comune ha avuto ragione ad autorizzare la posa in questione e che il proprietario dell'infrastruttura non può opporsi. Si osserva che per la prima volta, la giustizia amministrativa italiana ha citato i contenuti della direttiva per pervenire al giudizio, non di decreto legislativo di recepimento.

Si può osservare che nel caso i comuni intendano partecipare in una partnership pubblico privata, il fatto che la loro rete di pubblica utilità, i loro cavidotti, siano di loro esclusiva proprietà, li avvantaggia perché permette loro di portare in dote, all’atto della costituzione societaria, il bene dei cavidotti, che deve essere asseverato con perizia, mentre in altre regioni d’Italia, essendo i cavidotti di libero accesso per legge, ai fini della costituzione di una PPP, questi sono un bene pubblico non economicamente valorizzabile da parte dell’ente proprietario. Per ritornare a un concetto accennato nella premessa di questa parte, cioè il progetto iniziale-preliminare, è stato solo scritto che è sempre più standard; il procedimento si è affinato e con il consolidarsi della tecnologie e delle esperienze di cantiere. Si tengono seminari96, a cura di imprese dedite alla specializzazione della costruzione di infrastrutture in fibra. dopo la decisione di costruire la infrastruttura (fase definita come “pianificazione strategica”, tanto per non perdere l’abitudine di darsi importanza e riuscire, alla fine, solo a svalutare le cose) viene avviato un processo industriale che non tiene conto degli ordinamenti legali nazionali, ma rientra in una organizzazione del lavoro secondo criteri produttivistici che si rifanno a una gestione dell’economia dell'opera. Si avvia una fase di progettazione e gestione del processo industriale della costruzione, che si apre con la progettazione iniziale a tavolino. Per prima cosa si reperisce cartografia dell’area da investirsi con l’opera, a scala di circa 1:2000, quale rapporto di riduzione di progetto cartografico, non di mera rappresentazione al computer. Nota la georeferenziazione dei numeri civici sulla rappresentazione adottata, il progettista si domanda dove seppellire i cavidotti, installare i cablaggi, le scatole degli splitter, la collocazione dei POP, eccetera. In genere, a parità di condizione di partenza, è stato osservato che ogni progettista

94 Tra i mesi di Luglio 2015 e gennaio 2016, i comunicati stampa e gli atti politici di indirizzo della giunta regionale hanno dimostrato che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia vuole costruire ad ogni costo la propria rete in fibra ottica su tutto il territorio regionale. La prima ipotesi prevedeva un impegno di 280M€, che si scontrava con una iniziativa sostenuta dalla UE di circa 135M€. La Regione ha fatto opposizione e ora lo stato centrale italiano finanzia la Regione con soli 96M€ circa. Nonostante questo taglio di budget la Regione resiste all'intervento controllato dalla UE.

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https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html? ddocname=UOTH3H6QNPVZJOQ6NTEGLQM4FY&q=fibra%20or%20ottica, ultimo accesso 17/08/2016

96 Questa sezione è una libera traduzione e interpretazione di vario materiale bibliografico, a partire da quanto pubblicato sui seminari intitolati optimised planning session del convegno FTTH Europe Council di Varsavia 2015

ottiene un progetto diverso, che si ripercuote sul costo medio per utenza collegata. Il progetto deve avere come obiettivo di assumere una decisione sul tipo strutturale dell’infrastruttura nell’area, creare un progetto di rete ottimale e basato su regole e peculiarità geografiche locali. Le sfide sono nei dettagli, come decidere dove debbano essere collocati i POP point of presence, gli itinerari di dispiegamento, ecc. In questo risiede il migliore rapporto costo-efficacia dell’opera. La completezza del progetto, ovviamente deve assicurare che si possa realizzare in pratica e in modo corretto l’intera infrastruttura. Il risultato del progetto deve essere una mappa, con la topologia di rete e un computo metrico del materiale necessario.

Riassumendo, dalla cartografia di base, si passa alla georeferenziazione dei numeri civici, che rappresentano le utenze, quindi si passa ad aggiungere altri livelli di informazioni, quali le immagini degli edifici, le informazioni catastali, vani di accesso per la rete, cavidotti esistenti, punti di alimentazione della fibra, assi stradali. A questo punto le procedure utilizzano, normalmente, programmi di gis per completare il progetto di infrastruttura e sulla base del capitolato di appalto e dbase di dati, nei quali sono incorporate e scelte progettuali del progetto (PON, P2P, GPON, NGPON…), materiali, costo dei singoli elementi dell’apparecchiatura attiva e passiva, caratteristiche delle opere edili adottate. riesce a produrre elaborati grafici con una relazione e il computo metrico dell’opera. Esiste quindi una standardizzazione di progetto preliminare per una ottimizzazione dei costi e, soprattutto, una documentazione dettagliata del progetto e dei suoi costi, in cui sono sintetizzati tracciati, connessioni, materiali e quantità necessarie.

Naturalmente, per chi ha una minima esperienza di cantieri, le certezze dei progetti, dove ogni numero torna sulla carta, si scontrano con la realtà della geologia, della topologia in genere. Deve essere verificato in fase di progetto preliminare che sia tutto in sottile sintonia, cioè che ci sia la massima corrispondenza tra progetto e la sua applicabilità in campagna. Quindi il rilievo di campagna è una fase imprescindibile, perché si deve verificare se effettivamente il progetto e i suoi punti nodali possano essere realizzati dove prevedono l’algoritmo e l’operatore. Le infrastrutture preesistenti, i tombini, le opere in genere, sono sempre in mezzo a intralciare i lavori che seguono temporalmente e quasi sempre, il progetto non corrisponde a quanto effettivamente costruito, sia perché manca di rilevo successivo al cantiere, sia perché ci sono errori, sia per gli aggiustamenti dell’ultimo minuto per tamponare una qualche mancanza. Si deve ottenere quindi un progetto preliminare aggiornato, nel quale la verifica di campagna rende solido e inattaccabile il progetto iniziale e le sue eventuali modifiche. Il gis per la costruzione delle infrastrutture di fibra, ha come output, tra gli altri, il costo complessivo, espresso come valore monetario brutale. Il beneficio è di avere la generazione di un progetto ottimizzato e ben adattato, da consentire di ottenere, per esempio, in due giorni un progetto preliminare per 5000 abitazioni da collegare. L’uso del GIS dedicato consente, statistiche alla mano, di avere una riduzione dei costi nell’ordine dell’otto per cento rispetto a un progetto del tutto manuale, con la sicurezza che le decisioni assunte sono realizzabili nella pratica e contemporaneamente si mantiene il pieno controllo sulla spesa di previsione.

Più in dettaglio, riguardo alla verifica di campagna e al progetto esecutivo che ne deve seguire, si richiama l’attenzione che questa deve avere come obiettivo di verificare se la bozza di progetto preliminare sia fattibile o no sul campo, evidenziare i cambiamenti necessari e rimetterli al progettista, migliorare la qualità dei dati di progetto iniziali proprio attraverso la verifica stessa. Le sfide di questa verifica sono di rendere il progetto preliminare accessibile direttamente sul campo per la verifica e gli aggiornamenti in tempo reale97, fare in modo che gli aggiornamenti siano facilmente comprensibili dal progettista. Si riassume che i benefici della verifica di campagna assicurano che la realtà delle cose sia assunta dal progetto, evitano che i

97 Per qualcuno della vecchia scuola, andare in campagna con un computer o tablet anziché con le carte stampate, può sembrare ancora una perdita di tempo, tuttavia le prestazioni della ferramenta e i servizi di cloud in mobile, consentono di gestire dati in remoto, in una maniera che non era possibile fino a pochi anni fa.

costi lievitino durante le fasi di realizzazione successiva e quindi che si renda inutile la fase si ottimizzazione; evita questioni legate alla sicurezza del luogo di lavoro, perché la prevenzione ottiene questo come primo risultato. La verifica degli indirizzi e dei dati catastali consente anche una più snella gestione dei rapporti con le proprietà di quanto deve essere attraversato.

Il progetto esecutivo98 ha come obiettivo il creare un progetto di sufficiente dettaglio perché si possa passare alla realizzazione della rete. Le sfide sono di assicurare che l'ottimizzazione prodotta dal progetto preliminare con l'aiuto del gis sia garantita e che sia prodotta la procedura operativa di cantiere per chi andrà a realizzare l'infrastruttura fisica. Il risultato deve consistere in mappe, cartografie con tematismi specifici, tabelle in cui è espressa la topologia finale della rete. Fa parte di questo risultato anche una dettagliata pianificazione degli schemi di collegamento ottico delle fibre e degli altri collegamenti elettrico-elettronici. Attraverso la progettazione esecutiva si ottiene il progetto che permette di avere il costo finale della realizzazione dell'opera. I benefici del progetto esecutivo risiedono nella emissione di una dettagliata serie di specifiche di appalto (si può intendere come capitolato) che riducono I costi per il materiale e semplificano la costruzione della rete. Il tutto si traduce in un ritorno più rapido degli investimenti per chi appalta la rete e rende più facile ottenere nuovi lavori per chi la progetta.

La esecuzione del progetto ha come obiettivo la sua realizzazione coerentemente con I contenuti dei documenti programmatori ed economici assunti, deve poter fare in modo che ci sia un equilibrio tra velocità di cantiere, costi e qualità finale, ricordando che la qualità non è più un concetto tradizionale, ma un elenco di parametri espresso attraverso il capitolato di appalto. L'esecuzione deve contenere anche i costi di amministrazione, di comunicazione, di rendiconto, di gestione generale. Gli autori sintetizzano che la sfida può essere accettata e la materia dominata quando c'è la gente giusta che fa le cose corrette, nello standard previsto, nel tempo giusto. Quindi il gruppo di lavoro, di cui fanno parte I progettisti, coordinatori, specialisti di cantiere, segretari, ecc, attraverso un procedimento standard e un insieme strutturato di informazioni, riescono ad adempiere al loro lavoro attraverso una serie di compiti, di progettazione, valutazione di fattibilità, realizzazione di opere civili, realizzando connettività, eccetera. La soluzione, di retorica ovvietà, risiede nella non scontata capacità di mettere in piedi processo e procedure nei quali sia definito “come” le cose devono essere svolte e da “chi”, il “cosa” deve essere fatto necessita di un sistema, magari informatizzato, di organizzazione del tutto99; si tratta di un procedimento di orchestrazione, quindi di progresso armonico tra più esecutori, che ora può essere svolto su cloud, con il vantaggio dell'accessibilità ubiquitaria ai dati, della condivisione della informazioni, che l'aggiornamento continuo di quanto viene fatto è reso disponibile ai collaboratori in tempo reale.

Il controllo del processo di realizzazione è svolto dal controllo di gestione. In questo sono necessari trasparenza, consistenza del processo, misura della prestazione della gestione interna, in una condizione di integrità finanziaria. Il controllo finanziario deve essere accurato e in grado di godere della autorevolezza necessaria a ottenere le autorizzazioni necessarie per eseguire i pagamenti in tempo, il servizio acquisti deve poter tradurre ordini in pagamenti, le richieste di pagamento devono essere collegate al raggiungimento di stati di avanzamento del progetto, in un quadro finanziario di bilancio codificato con voci di capitolo dedicate per le entrate e le uscite, anche la fine di permettere una rapida e inequivocabile revisione dei conti. Anche

98 L'origine di questa lettura della pianificazione proviene da un modo di procedere che non è limitato alla tradizione italiana, nella quale la progettazione ha tre livelli, soprattutto per le opere pubbliche. Per questo, detailed design è tradotto liberamente con progetto esecutivo, anche se è più fedele “dettagliato”, perché per gli autori non ne esiste una fase progettuale successiva.

99 Gli autori hanno impostato la presentazione del seminario sul software di gestione di processo http://www.itoolsonline.com che è stato appunto creato e ottimizzato per lo sviluppo delle reti in fibra ottica. Anche la General Electric ha il suo software, che si chiama Smallworld Core:

http://www.gedigitalenergy.com/geospatial/catalog/smallworld_core.htm sviluppato per la pianificazione di reti di servizi in senso lato.

comunicazione e relazione sui lavori fanno parte del controllo di processo. Le relazioni, intese quali esiti scritti di resoconto sui compiti svolti o osservati, devono esprimere stime e valutazioni sui progressi, sulle carico di lavoro, certificazioni di qualità, situazione finanziaria, sprechi di risorse. La comunicazione deve essere, per quanto possibile, tracciabile e automatizzata.