VALUTAZIONE STATO DI CONSERVAZIONE
E.2.5. Altri agro-ecosistemi (incluse terre coltivate)
Stato attuale di habitat e specie, misure di conservazione adottate finora e relativo impatto, restanti pressioni e minacce
All’interno di questa macrocategoria ecosistemica non vi sono habitat di interesse comunitario.
Sono state invece associate a questa macrocategoria ecosistemica le seguenti specie come di interesse particolare, sulla base del procedimento di selezione indicato all’Allegato 1:
• Alauda arvensis - Uccelli (SdC in Italia: insuff. - SdC in ER: 72%)
• Calandrella brachydactyla - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in pegg. - SdC in ER: 12%)
• Circus macrourus - Uccelli (SdC in Italia: non con. - SdC in ER: "C" nel 100% dei siti)
126
• Circaetus gallicus - (SdC in Italia: suff., in miglioram. - SdC in ER: 26%)
• Crex crex - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in miglioram. - SdC in ER: "C" nel 100% dei siti)
• Emberiza hortulana - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in peggioram. per areali di nidificazione - SdC in ER:
"C" nel 62% dei siti)
• Lanius collurio - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in peggioram. - SdC in ER: "C" nell’84% dei siti)
• Lanius minor - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in miglioram. - SdC in ER: "C" nel 43% dei siti)
• Sylvia hortensis - Uccelli (SdC in Italia: insuff., in peggioram. - SdC in ER: "C" nel 50% dei siti)
Le specie legate agli ambienti agricoli sono in forte contrazione negli ultimi vent'anni, e questo è causato da una serie di molteplici fattori che insieme agiscono come concause alla perdita di biodiversità: lo sfalcio in periodo riproduttivo, l'utilizzo esagerato di prodotti fitosanitari, la rimozione di elementi vegetazionali quali siepi, filari di alberi a bordo campo, fasce non coltivate, ecc...
MISURE DI CONSERVAZIONE ADOTTATE FINORA - MISURE REGOLAMENTARI INTRODOTTE
SITO MISURA
TUTTI I SITI È vietato bruciare la vegetazione presente nelle capezzagne, nelle scoline, nelle tare e in altri elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario.
TUTTI I SITI È vietato bruciare le stoppie e le paglie, nonché la vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati sulle superfici a seminativo; sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti all'autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione dell’Ente gestore.
TUTTI I SITI È vietato eliminare complessi macchia-radura, arbusteti (h < 5 m, copertura > 40%), nel caso in cui i suddetti elementi ricadano nelle specifiche aree individuate nella Cartografia regionale delle aree agricole vincolate (DGR n. 112/17); per le altre aree non indicate nella suddetta Cartografia, qualora si intenda procedere alla loro eliminazione o trasformazione, è obbligatorio effettuare la valutazione di incidenza (Vinca).
TUTTI I SITI È vietato impiegare fitofarmaci, diserbanti, fertilizzanti di sintesi, liquami, fanghi e digestati, nonché il pirodiserbo nelle specifiche aree individuate nella Cartografia regionale delle aree agricole vincolate (DGR n. 112/17); sono esclusi dal divieto i prodotti ammissibili nell’agricoltura biologica.
TUTTI I SITI È vietato utilizzare i diserbanti e il pirodiserbo per il controllo della vegetazione presente lungo le sponde dei fossi e nelle aree marginali tra i coltivi, ad eccezione delle scoline.
IT4020020 È vietata la coltivazione e/o le rotazioni colturali dei terreni con pendenza media superiore al 60% che richiedano lavorazioni agricole annuali del suolo.
IT4020024 È vietato rinnovare le Zone di Addestramento Cani (ZAC), al fine di tutelare la nidificazione dell’Albanella minore (Circus pygargus), del Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e di altre specie nidificanti al suolo.
IT4050001, IT4050002, IT4050020, IT4050003, IT4050016
È obbligatorio sottoporre alla valutazione di incidenza la chiusura dei fondi agricoli.
IT4050001, IT4050002, IT4050020, IT4050003, IT4050016
È vietato lavorare il terreno a profondità maggiore di 30 cm in un'area di rispetto del pozzo/punto di assorbimento carsico per un raggio di almeno 10 m, al fine di limitare il trasporto solido e l'occlusione/alterazione dei fenomeni speleogenetici.
127 IT4050020,
IT4050003, IT4050016
liquami, concimi e ammendanti sulle superfici che non sono in attualità di coltivazione, salvo autorizzazione dell’Ente gestore.
IT4080002,
IT4080003 In proprietà pubbliche mantenimento in alberature, filari, parchi e boschi di tronchi o porzioni di tronchi degli alberi vivi ma malandati, di alberi vetusti e del legno morto, compatibilmente con la garanzia di sicurezza da schianti e crolli di potenziale pericolo per l’incolumità di persone o cose (misura cogente)
MISURE DI CONSERVAZIONE ADOTTATE FINORA - INTERVENTI REALIZZATI O IN CORSO DI REALIZZAZIONE
Strumento
finanziario Misura/Progetto Osservazioni Categoria PAF Tipo MdC
LIFE LIFE15 ENV/IT/000641 SOIL4WINE- Innovative approach to soil management in viticultural landscapes
Altri agro-ecosistemi (incluse terre coltivate)
IA/PD
LIFE
LIFE18 CCM/IT/001093 Livestock farming against climate change problems posed by soil degradation in the Emilian Apennines – LIFE agriCOlture”
Altri agro-ecosistemi (incluse terre coltivate)
IA/PD
ALTRI STRUMENTI
MISURE AGRO-AMBIENTALI
per la “conservazione ed il conseguimento della densità ottimale della fauna selvatica – riqualificazione delle risorse ambientali”
Annualità 2014/2020.
Bilancio del Parco
Altri agro-ecosistemi (incluse terre coltivate)
IN
Misure necessarie per mantenere o ripristinare uno stato di conservazione soddisfacente
Eventuali misure (in termini di prosecuzione di misure esistenti e di nuove misure) che si prevede saranno necessarie dopo il 2020 per mantenere o ripristinare uno stato di conservazione soddisfacente di specie e habitat per i quali sono designati i siti Natura 2000. Per quanto possibile, utilizzare cifre in linea con i valori di riferimento favorevoli, come riportati nella relazione più recente ai sensi dell’articolo 17 della direttiva Habitat.
Target Obiettivo Note Misura Tip
o
Aumentare l'estensione degli habitat di interesse comunitario o degli habitat elettivi delle specie di interesse comunitario
Acquisizione di terreni agricoli per la realizzazione di ambienti a elevato
valore naturalistico IA
128
Indirizzare le modalità di svolgimento delle attività agricole verso una maggiore attenzione allo SdC degli ecosistemi interessati
Adozione di sistemi di coltivazione dell'agricoltura biologica, secondo le norme previste dal Regolamento (CEE) n.
834/2007, e dell'agricoltura integrata, anche mediante la trasformazione ad agricoltura biologica e integrata delle aree agricole esistenti, in particolar modo quando contigue a zone umide o alla rete idrografica minore.
IN degli habitat di interesse comunitario o degli habitat elettivi delle specie di interesse comunitario
Definizione di criteri e requisiti omogenei e condivisi per i Siti Life+
Gypsum per l’individuazione delle Aree agricole di Elevato Valore Naturalistico (HNVF) e per l'aggiornamento periodico dell’elenco e della cartografia (compresi gli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica) dei terreni HNVF
MR IA/
Canis lupus Indirizzare le attività venatorie verso una una maggiore attenzione allo SdC di Habitat/specie di interesse
conservazionistico
Allo scopo di ridurre il disturbo e il rischio di abbattimenti involontari di Lupo privilegiare le forme di caccia al cinghiale a basso impatto quali quella di selezione e la girata, come definito nel Regolamento Regionale n. 1/2008, e ridurre il numero di cani per la braccata (prevedendo di non derogare al numero massimo consentito dai regolamenti vigenti) degli habitat di interesse comunitario o degli habitat elettivi delle specie di interesse comunitario
L’azione deve contrastare la progressiva banalizzazione dei paesaggi agrari mediante il mantenimento e ripristino degli elementi del paesaggio agrario storico e la realizzazione di elementi di connessione ecologica. Ripristino di siepi, filari di alberi e boschetti, fasce tampone, ecotoni e la conservazione di fasce incolte ai bordi dei campi.
IA
129
piccole zone umide e canali, con
caratteristiche idonee alle specie. IA
Circus
Indirizzare le modalità di svolgimento delle attività agricole verso una maggiore attenzione allo SdC degli ecosistemi interessati
In relazione al divieto di distruzione dei nidi (D.G.R. 1419/2013).
Dovrà essere incentivato l’utilizzo di dispositivi di involo davanti alle barre falcianti e si dovranno adottare pratiche di sfalcio e raccolta del fieno o di cereali secondo andamenti centrifughi, al fine di evitare potenziali interferenze con la fauna selvatica. degli habitat di interesse comunitario o degli habitat elettivi delle specie di interesse comunitario
Promuovere la messa a riposo a lungo termine dei seminativi per creare zone umide (temporanee e permanenti) e prati arbustati, gestiti esclusivamente per la flora e la fauna selvatica, in particolare nelle aree contigue alle zone umide e il mantenimento dei terreni precedentemente ritirati dalla
produzione dopo la scadenza del periodo di impegno;
IN
Definizione delle priorità in ordine alle misure da attuare nel periodo del prossimo QFP
Le misure prioritarie sono quelle che dovrebbero essere attuate nel periodo del prossimo QFP (2021-2027). Se del caso, spiegare i criteri per la definizione dell’ordine di priorità delle misure.
La metodologia individuata per la prioritizzazione delle misure è riportata in apposito paragrafo nella Sezione A.3.
Nella tabella seguente sono indicate le misure per ordine di priorità, in base a quanto indicato nei PdG/MdC dei siti. Non sono riportate le misure relative ad azioni di monitoraggio o di sensibilizzazione, che sono riportate nelle specifiche sezione del PAF.
130 specie di interesse comunitario
Acquisizione di terreni agricoli per la realizzazione di ambienti a elevato valore naturalistico
IA specie di interesse comunitario
Definizione di criteri e requisiti omogenei e condivisi per i Siti Life+ Gypsum per l’individuazione delle Aree agricole di Elevato Valore Naturalistico (HNVF) e per l'aggiornamento periodico dell’elenco e della cartografia (compresi gli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica) dei terreni HNVF
IA/MR specie di interesse comunitario
L’azione deve contrastare la progressiva banalizzazione dei paesaggi agrari mediante il mantenimento e ripristino degli elementi del paesaggio agrario storico e la realizzazione di elementi di connessione ecologica. Realizzazione di piccole zone umide e canali, con caratteristiche
idonee alle specie. IA
Alauda arvensis,
Adozione di sistemi di coltivazione dell'agricoltura biologica, secondo le norme previste dal
Regolamento (CEE) n. 834/2007, e dell'agricoltura integrata, anche mediante la trasformazione ad agricoltura biologica e integrata delle aree agricole esistenti, in particolar modo quando contigue a zone umide o alla rete idrografica minore. IN
131
specie di interesse comunitario specie di interesse comunitario
Promuovere la messa a riposo a lungo termine dei seminativi per creare zone umide (temporanee e permanenti) e prati arbustati, gestiti esclusivamente per la flora e la fauna selvatica, in particolare nelle aree contigue alle zone umide e il mantenimento dei terreni precedentemente ritirati dalla produzione dopo la scadenza del periodo di impegno;
IN
In relazione al divieto di distruzione dei nidi (D.G.R.
1419/2013).
Dovrà essere incentivato l’utilizzo di dispositivi di involo davanti alle barre falcianti e si dovranno adottare pratiche di sfalcio e raccolta del fieno o di cereali secondo andamenti centrifughi, al fine di
evitare potenziali interferenze con la fauna selvatica. IN
Api (Apis
mellifera) ed altri insetti
impollinatori
Promuovere la semina di specie mellifere al fine di aumentare l’attenzione sull’importanza degli impollinatori per le ricadute positive sul flora spontanea e coltivata e per la tutela della biodiversità.
Riduzione della perdita di biodiversità tramite l’aiuto alla conservazione delle api e di altri insetti impollinatori attraverso la semina di miscugli di specie mellifere ad es. con inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi, su terreni a riposo, tra filari di specie arboree/frutticole, ecc.
IA
132 Non sono riportate le misure relative ad azioni di monitoraggio o di sensibilizzazione, che sono riportate nelle specifiche sezione del PAF. Per quanto riguarda il procedimento utilizzato per la stima dei costi stimati, vedasi l’Allegato 2. Sono state inserite le misure regolamentari già in essere che possono essere indennizzate.
• All’interno dei siti Natura 2000 designati per gli habitat e le specie bersaglio
Denominazione e breve descrizione delle misure Tipo di misura*
Bersaglio (unità e quantità)
Costi stimati in EUR (annualizzati)
Possibile fonte di cofinanzia mento UE Acquisizione di terreni agricoli per la realizzazione
di ambienti a elevato valore naturalistico.
Target: Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
tantum 20 ettari una 104'165,71
LIFE - Fondi regionali e degli Enti di gestione Azione che contrasti la progressiva banalizzazione
dei paesaggi agrari mediante il mantenimento e ripristino degli elementi del paesaggio agrario storico e la realizzazione di elementi di connessione ecologica. Realizzazione di piccole zone umide e canali, con caratteristiche idonee alle specie.
Target: Alauda arvensis, Calandrella brachydactyla, Circaetus gallicus, Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
ricorrente 23 ettari 92'857,14 FEASR
Adozione di sistemi di coltivazione dell'agricoltura biologica, secondo le norme previste dal Regolamento (CEE) n. 834/2007, e dell'agricoltura integrata, anche mediante la trasformazione ad agricoltura biologica e integrata delle aree agricole esistenti, in particolar modo quando contigue a zone umide o alla rete idrografica minore.
Target: Alauda arvensis, Calandrella brachydactyla, Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
ricorrente 20% della supeficie 702'857,14 FEASR
Azione che contrasti la progressiva banalizzazione dei paesaggi agrari mediante il mantenimento e ripristino degli elementi del paesaggio agrario storico e la realizzazione di elementi di connessione ecologica. Ripristino di siepi, filari di alberi e boschetti, fasce tampone, ecotoni e la conservazione di fasce incolte ai bordi dei campi.
Stima su superficie lineare di larghezza 6 m (costo 5 euro/m)
Target: Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
ricorrente 110000 m 78'571,43 FEASR
133 particolare nelle aree contigue alle zone umide e
il mantenimento dei terreni precedentemente ritirati dalla produzione dopo la scadenza del periodo di impegno;
Target: Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
tantum una 10% della
superficie 928'571,43 FEASR (Op.10.1.9 e 10.1.10)
In relazione al divieto di distruzione dei nidi (D.G.R. 1419/2013).
Dovrà essere incentivato l’utilizzo di dispositivi di involo davanti alle barre falcianti e si dovranno adottare pratiche di sfalcio e raccolta del fieno o di cereali secondo andamenti centrifughi, al fine di evitare potenziali interferenze con la fauna selvatica.
Target: Alauda arvensis, Calandrella brachydactyla, Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis
tantum una
Indennizzi per obbligo trasformazione seminativi in prati stabili, previsto nelle misure regolamentari adottate.
Target: 6210*, 6220*, 6410, 6420, 6510, 6520
ricorrente 21 ha 3'180,00 FEASR
Creazione rete ecologica per Osmoderma eremita.
Indennizzi per proprietari di piante habitat
(vetuste). ricorrente
Siti:
IT4020001, IT4010016,
IT4010018 2.142,86
LIFE - Fondi regionali e degli Enti di gestione Riduzione della perdita di biodiversità tramite
l’aiuto alla conservazione di api e altri insetti impollinatori attraverso la semina di specie mellifere, In purezza o in miscugli purché tali specie rimangano predominanti, ad es. con inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi, su terreni a riposo, tra filari di specie arboree/frutticole, ecc.
ricorrente 2.500 ha 107.142,86 FEASR
• Misure aggiuntive al di là di Natura 2000 (misure per la più ampia infrastruttura verde)
Denominazione e breve descrizione delle
misure Tipo di
134 (connessioni e interazioni tra aree Protette, siti
Natura 2000, aste fluviali, ecc.) attraverso la realizzazione di una rete di infrastrutture verdi e blu la cui ubicazione possa contribuire anche alla coerenza di Natura 2000 migliorando le connessioni tra le aree naturali esistenti (Core areas) contrastandone la frammentazione. È possibile realizzare anche la connessione tra boschi periurbani e siti Natura 2000 o altre aree protette. È previsto il consolidamento o la realizzazione di buffer zones, di corridoi ecologici tra due Core areas (elementi di connessione lineari come siepi, canali ma anche boschetti e altre infrastrutture verdi), di stepping stones (aree di sosta e rifugio come zone umide e boschetti) come anche di sottopassi o sovrapassi (ecoponti o ecodotti) che permettano agli animali di attraversare agevolmente le infrastrutture lineari (strade, ferrovie, ecc).
ricorrent e
Tutti i siti (con priorità su quelli di pianura)
1.571.428,
57 FESR
Riduzione della perdita di biodiversità tramite l’aiuto alla conservazione di api e altri insetti impollinatori attraverso la semina di specie mellifere, In purezza o in miscugli purché tali specie rimangano predominanti, ad es. con inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi, su terreni a riposo, tra filari di specie arboree/frutticole, ecc.
ricorrent
e 2.500 107.142,8
6 FEASR
* indicare se la misura è ricorrente o una tantum Risultati attesi per specie e tipi di habitat bersaglio
Miglioramento e ampliamento dell’habitat biologico delle specie Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis. Le azioni previste avranno ricadute sul medio lungo periodo, poiché si tratta di azioni strutturali che porteranno a un’attenuazione delle pressioni esercitate da attività agricole di tipo intensivo.
Aumento dell’habitat biologico (5 ha) delle specie Circus macrourus, Circus pygargus, Crex crex, Emberiza hortulana, Lanius collurio, Lanius minor, Sylvia hortensis.
Risultati attesi: altri benefici
Il rafforzamento della Rete Ecologica Regionale, anche attraverso la gestione di aree esterne alla RN2000, persegue l’obiettivo della realizzazione e del mantenimento dei principali corridoi ecologici per garantire i flussi biotici e superare gli effetti negativi dell’isolamento delle aree ad elevata naturalità e quindi dei siti della RN2000.
Saranno anche individuate aree potenzialmente importanti per le specie e gli habitat sensibili ai cambiamenti climatici, così da anticipare i possibili scenari futuri e migliorare la risposta alle pressioni generate su tali target biologici.
Le azioni avranno ricadute sull’assetto territoriale con la realizzazione di infrastrutture verdi e il rafforzamento dei corridoi faunistici con conseguente mantenimento e miglioramento dei flussi biotici tra i territori, così come il mantenimento dei valori paesaggistici presenti.
L’incentivazione dei metodi di agricoltura biologica avrà effetti positivi sulla qualità ambientale delle acque, sulla qualità dei prodotti, sul servizio ecosistemico svolto nei confronti della flora spontanea e
135 All’interno dei Siti Natura 2000 dell’Emilia-Romagna sono presenti 14 tipologie di Habitat di interesse comunitario afferenti alla categoria delle “Boschi e foreste”, per una superficie complessiva pari a circa 36'114 ettari (correlazione effettuata in base alle indicazioni di collegamento tra habitat di interesse comunitario e categorie MAES: Linkages of species and habitat types to MAES ecosystems – European Environment Agency).
Trattandosi dei tipi evoluti nelle diverse serie ecofunzionali, prossimi ai climax, i fattori di pressione sullo stato di salute delle foreste sono profondi e durevoli. Il più intenso e collegato a minacce a cascata sembra essere l’alterazione climatica, collegata a fenomeni di aridità e di eventi estremi, che oltre ai danni innesca fitopatie. La gestione selvicolturale tradizionale ha influito su prevalenze di classi giovani e su scarsità di formazioni mature, insufficiente necromassa e inadeguata rinnovazione. A seconda dei tipi, minacce alla conservazione provengono dall’invasione di aliene (soprattutto nelle cenosi ripariali e collinari), spesso accompagnate ad alterazioni dei contesti (alvei, versanti franosi), con riduzioni della stabilità e della resilienza delle compagini. Maggiore esposizione a dissesti sempre più gravi o drastici quali incendi o parassitosi violente si manifestano sulle cenosi a conifere e su formazioni monospecifiche verso le quali la selvicoltura talora indulge. La mancanza di pianificazione a medio-lungo termine si assomma alla difficoltà di armonizzare la gestione forestale con quella degli habitat differenti, compresenti e complementari alla foresta (rocce, torbiere, radure). Sempre complessi, problematici e variamente interconnessi sono dunque i fattori che contribuiscono a mantenere condizioni di fragilità e sbilanciamenti, per uno stato di conservazione della biodiversità forestale in generale non ottimale, spesso scadente, assolutamente discontinuo e comunque persistente, difficile da migliorare anche attraverso reintroduzioni e nonostante un generale apparente incremento della copertura forestale talora citata a danno di altri habitat erbacei e arbustivi e comunque di problematica valutazione in mancanza di una gestione pianificata multifunzionale concreta e lungimirante. Non ultimo, localmente, il fattore di sbilanciamento faunistico collegato all’eccesso di ungulati risulta causa delle difficoltà di rinnovazione o di reintroduzione. Certamente il fattore gestionale diventa decisivo nei confronti di habitat a forte impronta antropica come pinete e castagneti, per quelli a grande frammentazione, riduzione, localizzazione o condizionamento trofico come i querceti planiziari e le formazioni ripariali.
Tutte pressioni e minacce che solo previe approfondite fasi di pianificazione si possono prevenire e affrontare.
Codice Nome Habitat Superficie (ha) Superficie
minacciata (C) 2270* Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster 1808,84 -
9110 Faggeti del Luzulo-Fagetum 3811,23 27,4
9130 Faggeti dell’Asperulo-Fagetum 9436,68 -
9180* Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion 1317,58 48,24
91AA* Boschi orientali di quercia bianca 2222,15 5,52
91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion
albae) 650,09
30,22
91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus 1425,98 16,43
136 minoris)
91L0 Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion) 1150,28 312,75 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex 1341,24 303,55 9220* Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis 3262,15 415,29
9260 Boschi di Castanea sativa 5227,94 368,44
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 3660,70 218,27 9340 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia 754,71 58,79 9430 Foreste montane e subalpine di Pinus uncinata
(* su substrato gessoso o calcareo) 44,5
-* Habitat di interesse prioritario
Secondo i dati contenuti nei formulari Standard, il 40% delle superfici afferenti a questa categoria presentano uno stato di conservazione eccellente, il 55% uno stato di conservazione buono (non sono considerate le superfici classificate con rappresentatività non significativa).
STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT AFFERENTI ALLA CATEGORIA “BOSCHI E FORESTE” (dati Formulari Standard)
STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT AFFERENTI ALLA CATEGORIA “BOSCHI E FORESTE” IN