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I criteri utilizzati per la selezione 1 A matter of feel

3. I criteri utilizzati in sede di case selection

3.3. I criteri sostanziali positivi 1 La S.C.R

3.3.2. Gli altri parametr

Proseguendo nell’indagare i parametri la cui presenza nel ricorso milita a favore della concessione del writ, studi dottrinali hanno evidenziato come un caso che insista su certe “areas of interest” abbia maggiore probabilità di essere accolto. Vi sono tematiche che interessano l’intera Corte, come il I emendamento, altre care a questo o quel giudice, eredità del personale bagaglio di esperienza di ciascuno, di modo che “it is not really a question of whether a case is certworthy so much as whether or not a justice might be interested in it”259. Un

esempio eloquente è rappresentato dall’area dei water rights, in relazione ai quali più Justices hanno affermato: “Those of us who do

opinioni dei primi are the narrowest, sono spesso considerate la voce della maggioranza. Ad ogni modo, la sentenza offriva agli Stati tre opzioni: l’abolizione della pena di morte, l’adozione di linee guida per le giurie, così da ridurre il loro potere discrezionale, la previsione della pena di morte soltanto per fattispecie chiaramente determinate. La Georgia scelse la seconda strada e nel 1976, con la sentenza Gregg v. Georgia (428 U.S. 153), la Corte ritenne che le linee guida introdotte sanassero l’illegittimità della precedente legislazione penale. Le esecuzioni capitali in America ripresero nel 1977. Cfr. e per approfondimenti, D.CANALE,

Conflitti pratici. Quando il diritto diventa immorale, Editori Laterza, 2017, p.221 ss.

258 438 U.S. 265 (1978). Il caso aveva ad oggetto la contestazione della legittimità

della procedura di ammissione alla Medical School, che riservava un certo numero dei posti disponibili agli appartenenti ad alcune minoranze etniche. La Corte decise applicando lo strict scrutiny e ritenne illegittima la procedura in questione, in quanto non prevedeva semplici agevolazioni, ma riservava una precisa quota dei posti disponibili; tuttavia, ammise che la razza potesse essere considerata “quale elemento preferenziale per valutare le domande di ammissione”. Cfr. BARSOTTI, op.cit., p. 120 ss.

not come from the arid West do not seem to be as concerned about the problems”, e tuttavia, con l’arrivo di un terzo giudice Westerner260, “we now have three Westerners and we are very concerned about Western water rights and Indian cases”261. Ancora, è famoso l’interesse di Marshall e Brennan per i capital cases, o quello di Brennan verso l’aborto. Parlare delle preferenze di ciascun Justices non è una questione secondaria, in quanto gli interessi dei giudici influenzano inevitabilmente la loro personale valutazione circa l’importanza di un caso, un concetto che si conferma, dunque, “highly subjective”. Inoltre, qualora un caso sia di quelli in cui un Justice è particolarmente coinvolto, questo si comporterà strategicamente in sede di conference: egli ha bene in mente in che direzione vorrebbe che la dottrina si evolvesse sul punto, perciò si esprimerà in favore del writ solo se ritiene di avere concrete possibilità di vincere nel merito. Proprio riguardo al merito, un’affermazione ricorrente in dottrina è quella per cui, in sede di certiorari, i Justices effettuerebbero un preliminare giudizio sulla sostanza della questione. Dalle interviste di Perry sembra che questo sia da escludersi in caso di conflitto tra circuiti: se questo esiste, il cert verrà accordato all’unanimità, senza badare al merito262. Tuttavia, negli altri casi, gli stessi giudici

ammettono come i voti espressi in sede di case selection siano, a volte, “tentative votes on the merits”, e quanto affermato nelle interviste

260 O’ Connor, Rehnquist e White sono nati nell’America occidentale; Rehnquist vi

ha anche prestato servizio.

261 Cfr. PERRY, op.cit., p.261.

262 “If there is a clear conflict we will all vote to grant it”; “In…cases dealing with a

conflict of some sort, the vote may be eight or nine to grant, yet the decision will split 5-4”. Cfr. PERRY, op.cit., pp. 269 e 170.

sembra essere confermato da una attenta osservazione delle decisioni della Corte. Di fatto, alte sono le percentuali delle pronunce con cui la Corte annulla o riforma la decisione impugnata263, nettamente

superiori a quelle registrate prima del 1988, quando la Corte, in sede di appeal obbligatorio, non aveva la possibilità di decidere se accettare o meno il caso264. Inoltre, uno studio condotto da Ulmer265 ha verificato

come, frequentemente, un Justice che voti per concedere il writ si esprimerà a favore del ricorrente nella fase di merito, mentre qualora si esprima in senso contrario, opererà affinché la decisione del giudice inferiore venga confermata. In verità, vi è un’ipotesi in cui è possibile affermare con sufficiente certezza come i giudici valutino il merito ai fini della concessione del writ, ossia quella rappresentata dagli egregious cases. Si tratta di situazioni in cui “Justices cannot resist acting as a court of last resort” ed accettano di rivedere sentenze che, pur apparentemente concernenti casi frivolous o non particolarmente interessanti, tuttavia hanno prodotto “a severe injustice”266, oppure in cui si è verificato “a flagrant disregard for announced doctrine”267. In particolare, sembra che un tipo di pronunce delle quali i giudici sono restii a tollerare la palese ingiustizia siano quelle riguardanti il bambino e le sue relazioni familiari268. Per quanto concerne i casi di

263 Queste oscillano tra il 60 e l’85%. Cfr. TIRIO, op.cit., p.117. 264 V. TIRIO, op.cit., p. 116 ss.

265 Si tratta dello studio The decision to grant certiorari as an indicator to decision

“on the merits”, in Polity, Vol. 4, No.4, Summer, 1972, pp. 429-47, in cui Ulmer

confronta i dati ricavabili dai Papers del Justice Burton con le decisioni della Corte.

266 Le spiegazioni fornite a Perry circa questo comportamento si basano, molto

semplicemente, sul sentimento di umanità dei Justices.

267 Cfr. PERRY, op.cit., p. 265.

allontanamento dalle dottrine della Corte, invece, sembra che i Justices intendano combattere il comportamento delle corti inferiori269, le quali,

consapevoli della ridotta agenda della Corte, tendono a giocare a “fast and loose”270 col precedente, conformandovisi a piacimento;

generalmente, tali casi vengono risolti tramite summary disposition271.