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Ambientazione e tecnica grafica

Nel documento Il cinema d'animazione di Shinkai Makoto (pagine 103-106)

Il film si svolge principalmente nel giardino Gyoen di Shinjuku, luogo che Shinkai Makoto ha deciso di ritrarre poiché rientra tra i posti della capitale che l'artista ama maggiormente. In seguito agli eventi catastrofici avvenuti a causa del terremoto nel 2011, scelse questo particolare scenario proprio per la paura che aveva di non poterlo più rivivere nella sua quotidianità: un “regalo d'immortalità” che l'artista fa ad una delle varie zone verdi presenti a Tokyo.

Come già visto nei due lavori precedenti, la tecnica a cui ricorre è una combinazione di immagini disegnate a mano e fotografie dei luoghi, in un secondo momento scansionate al pc e sistemare grazie alla tecnica del CGI (Computer Generated Imagery) e Photoshop; di tutto questo verrà fornito un approfondimento nell'appendice “Shinkai secondo Shinkai”.

A rendere quando mai originale questa ambientazione, oltre ai colori vivaci e ai dettagli minuziosi, c'è la pioggia che con la sua presenza non è solo sfondo romantico agli incontri dei due amanti, ma anche sonoro: il rumore delle gocce che cadono una ad una, il loro scrosciare incessante, i tuoni, sono tutti elementi che contribuiscono in modo attivo alla colonna sonora dell'opera. A questa si combinano immancabilmente i silenzi, i momenti di riflessione, e le dolci note di Daisuke Kashiwa in una melodia che richiama i tocchi classici di Tooi sekai.

6.2 L'IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA

Dareka no manazashi fa parte della vasta produzione di cortometraggi di Shinkai Makoto e venne proiettato per la prima volta al Tokyo International Forum, per l'esposizione della Nomura Real Estate, nel febbraio 2013 insieme a Kotonoha no niwa, lavoro più corposo. A ciò fece seguito la diffusione anche su Youtube a distanza di qualche mese; in Italia questa breve storia di appena 7 minuti è stato proiettata solo un giorno, il 14 maggio 2014.

Lo scopo del regista era quello di creare un'opera che in poco tempo potesse trasmettere un messaggio intenso dipingendo una realtà profonda, cercando di mantenere allo stesso tempo l'animazione piacevole parlando di famiglia, di storie di vita, di ricordi. L'opera racconta brevemente la vicenda di una giovane ragazza che tramite alcuni flashback racconta al pubblico la sua situazione attuale e il suo passato; l'ambientazione temporale si colloca in un futuro “iper tecnologico” in cui tutto è computerizzato.

La scena iniziale con cui il corto si apre è quella di una grande metropoli in cui la giovane Okamura Aya vive da sola in un piccolo monolocale disordinato, stipato di vestiti e cianfrusaglie. Viene ritratta nella sua solitudine, mentre si reca al lavoro in metro ed è assorta nelle sue riflessioni più intime.

Riceve poi, una volta rientrata in casa, una telefonata del padre, con cui continua ad avere un legame molto forte nonostante non vivano più insieme.

Non hanno il coraggio di raccontare i loro problemi così, con una chiacchierata veloce al telefono, ma entrambi non stanno attraversando un momento facile: i problemi sul lavoro, la solitudine, la morte del gattino Mii, non rendono certo le rispettive vite serene e spensierate. Così i ricordi dell'infanzia tornano nella mente di Aya, che rivive quei momenti felici in cui viveva con i genitori e trascorreva delle giornate allegre in compagnia del piccolo animale.

di lunghe assenze, un cammino di crescita che via via si era fatto più complicato. La voce narrante, questa volta della protagonista femminile, ci dipinge uno spaccato di vita reale sottolineando che la famiglia è un legame indissolubile, come suggerito da Sawai Megumi nel suo articolo “Shinkai Makoto kantoku no DVD mi shūroku anime “dare ka no manazashi” ga muryō kōkai! Netto-jō de kandō o yobu akan, gōkyūdatta kō iu no ī nē”: il legame di parentela non si dissolve con la lontananza o con il passare del tempo, anche nel percorso di crescita dal bambino verso l'età adulta. Di sicuro mutano i vari aspetti di questo rapporto101 che resta un

pilastro fondamentale nell'esistenza di ciascuno.

A questo infatti ben si ricollega il sottotitolo dell'opera, che si può tradurre appunto come “il momento migliore del mondo”102: quello trascorso con i propri

cari assaporando un amore senza confini.

101. 沢井メグ , 新海誠監督の DVD未収録アニメ『だれかのまなざし』が無料公開! ネット上で感動を呼ぶ「あかん、号泣だった」「こう いうのいいねぇ」, ult. Cons. 18/08/2016, http://rocketnews24.com/2013/09/10/367420/

Kono sakuhin kara wa,-ji to tomoni kawatte iku kazoku no katachi no naka demo, kawaranai kizuna o kanjiru koto ga dekiru node wanaidarou ka. Osanai kodomo no sekai wa kazoku ga subete. Shikashi, kodomo wa seichō to tomoni soto no sekai ni susunde iku. Jikangatatsu ni tsurete kazoku no katachi ga kawatte iku no wa tōzen no kotoda. Daga, sono kizuna dake wa wasurete wa ikenaidarou. Kazoku no taisetsu-sa o omoiokosa sete kureru, son'na animedearu. この作品 からは、時と共に変わっていく家族の形のなかでも、変わらない絆を感じることができるのではないだろうか。幼い子どもの世界は家族が全 て。しかし、子どもは成長とともに外の世界に進んでいく。時間が経つにつれて家族の形が変わっていくのは当然のことだ だが、その絆だけ

” は忘れてはいけないだろう。家族の大切さを思い起こさせてくれる、そんなアニメである。 102. Sekaiichi no jikan e. 世界一の時間へ.

6.3 VIAGGIO VERSO AGARTHA

Hoshi o Ou Kodomo (星を追う子ども, Viaggio verso Agartha, Children who Chase Lost Voices) è il primo vero grande debutto cinematografico di Shinkai Makoto; uscito sul grande schermo in Giappone nel maggio 2011, vi fece seguito la diffusione in Italia circa un anno dopo, al Future Film Festival di Bologna.

Sia per i temi trattati, sia per lo stile, sia per la lunghezza stessa della storia, quest'opera si presenta come un punto di svolta innovativo nello schema narrativo dell'artista.

Nel documento Il cinema d'animazione di Shinkai Makoto (pagine 103-106)