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MONDI DIVERSI, MONDI LONTAN

Nel documento Il cinema d'animazione di Shinkai Makoto (pagine 35-38)

I CORTI DI SHINKAI MAKOTO

2.2 MONDI DIVERSI, MONDI LONTAN

Tooi Sekai (遠い世界, Mondi distanti, Other Worlds) è il primo lavoro compiuto di Shinkai Makoto: un cortometraggio in bianco e nero di quasi 90 secondi in cui si susseguono diverse scene; non vi è alcun dialogo tra i personaggi, ma solo sette frasi dal significato profondamente simbolico. E' una storia che richiama già alcuni tratti peculiari dell'artista come l'amore malinconico, velato di romanticismo, dove musiche ed immagini si combinano in un connubio quanto mai unico.

Soprattutto in questa prova iniziale, il regista ha creato e prodotto ogni aspetto in completa autonomia: lo stile infatti è in evidente fase di definizione, le immagini in bianco e nero sono sgranate e poco definite. Come colonna sonora è stata scelta la sinfonia Gymnopédie n. 1 del compositore francese Erik Satie, una delicata melodia al pianoforte suonata in Tooi sekai dall'artista Megumi Eda.

Sono esemplificative le parole di seguito riportate per esprimer la portata emotiva che questo capolavoro esprime, arrivando a toccare direttamente il cuore dello spettatore: "..their fears and dreams about their future... Eventually, even if everything sometimes seems hard, they can overcome all difficulties, if they have the only thing that matters, each other."28

Volendo esaminare brevemente il titolo, una traduzione letterale del carattere giapponese "tooi29" è quella di lontano, distante, remoto; tuttavia il film è stato

pubblicizzato ed è conosciuto con il titolo anglofono di Other Worlds, quindi "altri mondi" o "mondi diversi". Questa scelta è stata dettata da un aspetto alquanto interessante che questa storia richiama: la narrativa sekaikei30, tema molto caro al

regista che verrà ripreso successivamente in diversi altri lavori (in primis Hoshi no koe che ne è appunto la più chiara trasposizione).

28. AniDB, "Tooi Sekai", ult. Cons. 25/08/2016, https://anidb.net/perl-bin/animedb.pl?show=anime&aid=2864 29. Tooi (遠い) distante, lontano.

Si viene proiettati qui in una sorta di mondo parallelo che potrebbe rispecchiare un presente alternativo a quello attuale, una variabile realizzabile, in cui s'incontrano un uomo e una donna i quali, nonostante le difficoltà che dovranno affrontare, credono nel loro amore.

Allo stesso tempo, tuttavia, è chiaro fin dall'inizio che questo legame porta con sé una tensione carica di incertezza verso il futuro, percepibile dalle parole malinconiche del personaggio femminile.

In un mondo alternativo, in cui tutto può esistere, si potrebbe addirittura volare31:

"Vuoi volare nel cielo?"32

E' la frase di apertura, a cui seguono immediatamente alcune rappresentazioni molto simboliche. Vi è una duplice metafora, visiva e di significato: l'immagine successiva proietta lo spettatore nel cielo, con il volo di un piccolo aeroplano. Poi la scena si sposta sul mondo terreno, l'inquadratura scende verso il basso e dallo spazio sconfinato del cielo si passa ad una palazzina, per poi restringere ulteriormente il campo visivo alla piccola stanza di un appartamento in cui troviamo la protagonista, seduta sul pavimento.

“È doloroso?”33

E' ciò che chiede la donna al suo amato, lasciando trasparire in modo più evidente questo sentimento latente di tristezza. E' significativo il fatto che questa seconda frase compaia proprio nel momento in cui i due si abbracciano, quando ogni paura e ogni dolore cerca di essere lenito.

Seguono altre immagini che scorrono veloci: viene dato allo spettatore solo qualche accenno della figura femminile, percepita in un gioco di luci e ombre; qualche dettaglio dell'ambiente circostante, mostrato attraverso diverse scene di quotidianità che si alternano tra lo spazio intimo, domestico e quello esterno, lungo le scale della stazione e all'interno di un treno.

31. "Kono sekai to ha betsu no sekai ga aru to sureba. この世界とは別の世界があるとすれば." Metamorphosis, "世界は素晴 らしい, しかし, それにも関わらず 新海誠の"遠い世界", ult. Cons. 24/08/2016, http://d.hatena.ne.jp/ashizu/20080417―

32. Sora tobitai?そらとびたい? 33. Sonna ni tsurai?そんなにつらい?

L'inquadratura si sposta poi di nuovo su di un cielo senza nubi, emblema di pace e tranquillità, ripreso dall'interno dello scompartimento di un treno. Arriva a questo punto la terza frase:

“Ci andiamo insieme?”34

E' il desiderio di voler raggiungere insieme un luogo diverso, forse appunto un mondo lontano. Implica tuttavia una meta che qui sembra distante, che forse ora non può essere raggiunta, caricando la scena di un senso malinconico, anche se la speranza di poter realizzare una vita insieme in questo mondo diverso non svanisce. E' significativo il fatto che l'inquadratura proceda nella visuale "dal finestrino" in cui s'intravede un uccello volteggiare nel cielo, oltre al paesaggio circostante. Viene ripreso quindi in senso metaforico il volo, inteso come libertà, che potrebbe condurre la coppia verso quel luogo desiderato.

In effetti, vissuto insieme così, "il mondo è davvero bello"35 è la frase che segue,

quasi a voler confermare queste impressioni; il messaggio del regista che da queste parole può trasparire può essere quello di sottolineare il potere dell'amore di rendere la vita più bella.

"Tuttavia, c'è qualcosa che non posso accettare..36" e in questo modo inizia il

climax emotivo finale, a ormai pochi secondi alla conclusione; l'atmosfera si fa ancor più triste, soprattutto per il fatto che la donna sta parlando all'amato mentre sono abbracciati all'interno del treno, sussurrandogli queste parole all'orecchio: "..che un giorno troverai la tua vera metà.

Fino a quel momento resta vicino a me per piacere37

Nel finale la coppia è sempre all'interno del treno, ormai vuoto; è sera, fuori è calato il buio e s'intravede solo qualche luce proveniente dalle finestre dei diversi palazzi circostanti. Negli ultimi istanti, alla mano della ragazza appoggiata alla parete si sovrappone quella dell'uomo amato: resterà al suo fianco, forse per

34. Isshoni iku?一緒にいく?

35. ..sekai ha kirei ne。。。世界はきれいね.

36. Demo ukeireru koto ga dekinai.でもうけいれることができない.

37. Anata ga itsuka – hontō no hanpun o mitsukeru made – zutto soba ni iru. あなたがいつか - ほんとうの半分を見つけるまで- ずっとそばにいるね.

sempre. In un mondo diverso, lontano può esserci la possibilità che siano davvero la giusta metà per entrambi38.

E' interessante notare come in pochi secondi vengano raccontate così tante cose di questa storia d'amore, la quale porta con sé felicità, speranza ma anche dolore e malinconia (per la possibile rottura del rapporto). Vi è sempre un'alternanza tra spazi chiusi e aperti, tra i due protagonisti e l'ambiente circostante; l'intrecciarsi delle mani e dei corpi è ripreso più volte, in un intervallarsi di scene di solitudine a quelle insieme.

La conclusione "aperta" del cortometraggio lascia spazio alle più diverse interpretazioni sollevando interrogativi sull'amore e sui sentimenti che Shinkai Makoto tratterà ripetutamente nelle opere successive.

Nel documento Il cinema d'animazione di Shinkai Makoto (pagine 35-38)